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 PENSIERI DI MARZO 2009 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

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Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


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 martedì 31/03/2009: QUAL'E' LA VERITA'? 



+ La notizia del giorno: «Una bella cena a base di pesce per sancire un patto che, almeno stando a quello che si sa dai protagonisti, sembra definitivo. Carlo Ancelotti resta al Milan fino alla scadenza del contratto, giugno 2010. Decisione presa d’accordo con Adriano Galliani, nell’incontro di merdoledì sera, al terzo piano della sede di via Turati. Il colloquio tra i due è durato poco più di un’ora e sono stati toccati tutti gli argomenti scottanti degli ultimi giorni. A cominciare, ovviamente, dalla posizione dell’allenatore. Ancelotti desiderava sapere quali fossero le intenzioni del Milan, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Galliani ("per la panchina del Milan un’idea ce l’ho, ma la tengo per me" aveva detto martedì l’a.d. rossonero). Non esiste alcun accordo con altri allenatori, ha garantito Galliani, e l’intenzione del club, se si raggiungerà il terzo posto, è di confermare Ancelotti. Anche Galliani, logicamente, si è informato sui contatti che il tecnico ha avuto con alcune squadre straniere, il Real Madrid e il Chelsea su tutte. Ancelotti ha spiegato che il Milan resta in cima ai suoi pensieri e che finora non c’è stato nulla di ufficiale e concreto. Il suo desiderio è di continuare a lavorare a Milanello con il gruppo che lui stesso ha costruito. Non c’è stato nemmeno bisogno di strette di mano, i due sono in sintonia da molto tempo. Se il patto verrà rispettato, e al momento non c’è niente che faccia pensare al contrario, Ancelotti avrà la possibilità, attraverso i risultati ottenuti, da settembre a dicembre 2009, di guadagnarsi l’eventuale riconferma e, quindi, il prolungamento del contratto. Altrimenti, a giugno 2010, tanti saluti e liberi tutti. I due hanno discusso anche del prossimo mercato e delle possibilità di rafforzare la squadra. Non ci sono molti soldi da investire, bisognerà arrangiarsi anche perché il momento di crisi è generale, ma un paio di acquisti, se il Milan centrerà l’obiettivo del terzo posto, ci saranno: un difensore centrale e un attaccante. E Ancelotti ha garantito a Galliani che con due elementi di buon livello la squadra può fare un salto di qualità. Ufficialmente il patto è legato alla qualificazione in Champions. Non ci si deve meravigliare, tuttavia, se da qui a fine stagione ci sia qualche ribaltone: Real e Chelsea non hanno ancora fatto la loro scelta e potrebbero tornare alla carica. Oggi come oggi, comunque, per il Milan la conferma di Ancelotti è la strada più breve da percorrere. Affidare la squadra a un nuovo allenatore (s’era parlato di Spalletti, di Rijkaard e anche di Allegri), non potendogli garantire grandi investimenti, sarebbe un rischio. Meglio l’usato sicuro».
+ Il commento alla notizia del giorno: Che bel mestiere, l'allenatore di serie A...

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 lunedì 30/03/2009: SFIGHE 





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 domenica 29/03/2009: MI MANCA LA SERIE A 



+ Dove sono le partite domenicali? Perché deve fermarsi tutto per far giocare la Nazionale? Perché devo fare a meno del Fantacalcio? Va bene il campionato di Serie D, ma la Serie A in fondo mi manca un pò.

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 sabato 28/03/2009: PERCHE' IN AIG SI' E IN TELECOM NO? 
+ La notizia del giorno: «Quindici dei 20 alti dirigenti di Aig, che avevano ricevuto importanti bonus dall'azienda assicuratrice statunitense, hanno accettato di restituire la totalità delle somme percepite, pari a circa 50 milioni di dollari. Lo ha annunciato il procuratore generale dello stato di New York, Andrew Cuomo. L'impegno riguarda 50 milioni di dollari (36,6 milioni di euro) sui 165 milioni di dollari (121 milioni di euro) accordati la settimana scorsa dal gruppo, salvato da settembre e a più riprese con fondi per 170 miliardi di dollari (124 miliardi di euro) di aiuti federali. Se ne parla come il più caro salvataggio della finanza mondiale. Cuomo ha detto di sperare che altri dipendenti di Aig rendano i loro bonus. Si potrebbero recuperare circa 80 milioni di dollari, l'equivalente delle indennità versate a tutti i salariati statunitensi della società. "Un pugno di alti dirigenti di Aig Financial Product si è dimesso il 23 marzo" ha riferito la portavoce di Aig, Christina Pretto, in una mail indirizzata all'Associated Press. "E probabilmente ce ne saranno altri in futuro" ha aggiunto. Circa 400 dipendenti, neo-dipendenti e ex-dipendenti di questa divisione hanno avuto dei bonus. La settimana scorsa, di fronte allo scandalo suscitato dalla concessione di questi premi, l'amministratore delegato di Aig, Edward Liddy, aveva dichiarato davanti al congresso che alcuni dipendenti avrebbero reso il danaro. Ma per ora, la maggior parte dei nomi e delle somme esatte percepite non sono note».
+ Il commento alla notizia del giorno: Perché non lo fanno anche i dirigenti Telecom?

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 venerdì 27/03/2009: TUTTO IL MONDO E' PAESE (PURTROPPO) 
+ Finalmente posso staccare il cervello dal lavoro! Settimana lavorativa altamente stressante, non voglio saperne più nulla fino a lunedì!
+ La notizia del giorno: «Una ventina di sacche di sangue umano sono state trovate tra i rifiuti della discarica Sativa di Sardagna, in provincia di Trento. A operare il rinvenimento sono stati agenti della forestale, impegnati a controllare gli scavi nella discarica sottoposta a sequestro per procedere ai prelievi di materiale che la procura della Repubblica del capoluogo ha disposto di fare analizzare nell'ambito dell'inchiesta su presunti smaltimenti illegali».
+ Il commento alla notizia del giorno: Chi aveva detto che nel Trentino la Sanità funziona bene?

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 giovedì 26/03/2009: PUL-CI-NESI 
+ La prima notizia del giorno: «Pechino accusa gli Stati Uniti di ragionare ancora "con una mentalita' da Guerra Fredda" e presenta una protesta formale per il rapporto del Pentagono che parla di un riarmo cinese. "Il rapporto diffuso dagli Stati Uniti continua a basarsi sulla teoria della minaccia militare cinese, distorce i fatti ed interferisce con gli affari interni della Cina" ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Qin Gang, riferendosi al documento che esprime preoccupazione per il riarmo cinese».
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Mah...
+ La seconda notizia del giorno: «L'Italia ha fatto dei progressi ma non ha ancora risolto in modo definitivo il problema della lunghezza dei processi: quasi 9.000.000 i casi pendenti nei tribunali. Servono dunque "con urgenza misure ad hoc" per far fronte ai ritardi nella giustizia. Ci sono luci, ma restano anche delle ombre, nella fotografia scattata dal Consiglio d'Europa nella risoluzione provvisoria sulla durata dei procedimenti italiani, bancarotta inclusa».
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Questo sì che é un problema per la nostra Nazione :(
+ La terza notizia del giorno: «"Ci sono troppe procedure. Dobbiamo ammodernare lo Stato perche' siamo indietro. Lo e' anche il Parlamento. Adesso sei li' con due dita ad approvare tutto il giorno emendamenti che non conosci, di cui non si sa nulla". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando con i cronisti ad Acerra».
+ Il commento alla terza notizia del giorno: Era proprio questo ciò che temevo!!! Ma allora é vero che si "non-lavora" così in Parlamento!!! :°(
+ La frase del giorno: «Vacci piano con 'sti aggeggi. Le strezzicate dalle solo alle donne» (Be.).
+ La qiarta notizia del giorno: «Il pil pro capite italiano ha superato quello inglese. E' quanto scrive l'Economist, evidenziando che si tratta di un effetto della 'retrocessione' inglese dovuta al crollo della sterlina nei confronti dell'euro. Nel 2009 il Regno unito cade al dodicesimo posto, dal settimo del 2007, con l'Italia all'undicesimo posto».
+ Il commento alla quarta notizia del giorno: NO ALLA GRAN BRETAGNA NELL'EURO!!! Che si tengano la sterlina per altri 30 anni, poi FORSE, eventualmente, si vedrà.

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 mercoledì 25/03/2009: LA TERRA DEI CACHI 
+ La prima notizia del giorno: «Gianfranco Fini ha cambiato idea su Benito Mussolini piu' grande statista del secolo scorso? "La risposta e' in quello che ho fatto in questi 15 anni. No, non sono dello stesso parere, altrimenti sarei schizofrenico", risponde il presidente della Camera in una conferenza alla sala stampa estera».
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Ormai fanno tutti retromarcia, tutti si rimangiano tutto... Non si salva più nessuno :(
+ La seconda notizia del giorno: «"Chi ha possibilita' di farlo deve lavorare di piu'". Il premier Silvio Berlusconi parlando con i cronisti a Napoli ribadisce il suo 'suggerimento' ai lavoratori italiani per fronteggiare la crisi economica. Reduce da un incontro con i lavoratori della Fiat di Pomigliano d'Arco che rischiano il loro impiego, il presidente del Consiglio aggiunge: "Auspico che chi e' stato licenziato trovi qualcosa da fare. Io di certo non starei con le mani in mano. Io spero comunque che si faccia di tutto affinche' non si lasci nessuno a casa. Anche gli imprenditori si devono inventare qualcosa"».
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Anch'io, AL SUO POSTO, direi la stessa cosa. Se non facessi più il politico mi dedicherei al Milan. Se non fossi più il presidente del Milan mi concentrerei su Mediaset. Se non avessi più Mediaset mi butterei sui media. Se poi non avessi più i media mi dedicherei all'edilizia: con tutte le residenze che avrei ahivoglia a restaurare/riverniciare case. E se anche l'edilizia finisse? Beh, taaaanto giardinaggio. Le tante residenze sono dotate anche di taaanto verde... :D
+ La terza notizia del giorno: «Il prezzo della benzina e' sceso "ma permane un po' di differenziale con il resto d'Europa. Bisogna chiederci il perche'". E' quanto ha affermato il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala', intervenendo al congresso nazionale della Fegica-Cisl. Per il numero uno dell'Authority, "parlare di un mercato che funziona bene e' difficile. Per questo e' necessario continuare con le politiche di liberalizzazione e di contenimento dei costi"».
+ Il commento alla terza notizia del giorno: Secondo me anche il livello dei prezzi europei del carburante sono troppo alti rispetto al prezzo attuale del greggio.

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 martedì 24/03/2009: LA CRISI NON E' DI TUTTI 



+ La notizia del giorno: «Enrico Parazzini è l'uomo d'oro di Telecom Italia nel 2008. L'ex direttore finanziario, arrivato nel 2001 dalla Pirelli Cavi, ha ricevuto 7,173 milioni di euro lordi l'anno scorso, per SETTE MESI di lavoro. L'8 agosto ha lasciato il gruppo di cui era uno dei quattro direttori generali, oltre che presidente di Telecom Italia Media. Secondo il progetto di bilancio, Parazzini ha ricevuto 620.000 euro di bonus e un importo di 6,553 milioni che "comprende i compensi erogati a titolo di retribuzione lorda da lavoro dipendente, di indennità di trasferta, di transazione generale novativa, di incentivo all'esodo e di indennità ferie non godute". Nel maxiassegno c'è la buonuscita per l'ex Cfo. Un altro ex, Massimo Castelli, direttore generale fino al 6 marzo, ha ricevuto 4,492 milioni lordi. Per lo più (4,41 milioni) "compensi erogati a titolo di retribuzione lorda da lavoro dipendente, di indennità di trasferta, di transazione generale novativa e incentivo all'esodo". L'amministratore delegato Franco Bernabè ha ricevuto 1,778 milioni, di cui 1,644 milioni di "emolumenti per la carica" e 134.000 di "altri compensi ad equilibrio oneri". Al presidente, Gabriele Galateri di Genola, 1,637 milioni. Nessuno dei due ha il bonus. Oltre allo stipendio, entrambi hanno "benefici non monetari" (173.000 euro Bernabè, 130.000 Galateri) che consistono nel "valore convenzionale auto, valore alloggio, polizze assicurative, previdenza complementare, laddove presenti»". Il direttore generale Stefano Pileri ha ricevuto 1,095 milioni lordi, di cui 460mila di bonus. Il direttore generale Luca Luciani, da poco presidente di Tim Brasil, il manager della gaffe in cui invitava i dipendenti a fare «come Napoleone a Waterloo», dove pensava Napoleone avesse vinto, ha guadagnato 976mila euro lordi, 132mila in più del 2007».
+ Il commento alla notizia del giorno: Che schifo!

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 lunedì 23/03/2009: AMICI E PARENTI 
+ La prima notizia del giorno: «Il Presidente venezuelano, Hugo Chavez, ha definito Barack Obama ''una povera persona ignorante''. Nel suo usuale discorso trasmesso dalla radio la domenica, Chavez ha precisato di aver sospeso il procedimento per la nomina di un nuovo ambasciatore a Washington, dopo che il Presidente americano lo aveva accusato di "esportare terrorismo" e di essere un ostacolo al progresso in Sudamerica. Obama, ha aggiunto Chavez, "deve leggere un po' per poter conoscere la realta''". "Se Obama ci rispetta, noi lo rispetteremo. Se cerca di non rispettare il Venezuela, noi allora ci porremo in una posizione di confronto con l'impero americano", ha quindi concluso Chavez».
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Due amiconi, eh?
+ La seconda notizia del giorno: «La Procura di Catanzaro ha disposto il sequestro di 48 lauree 'sospette' conseguite alla facolta' di giurisprudenza dell'Universita' Magna Grecia di Catanzaro, nell'ambito dell'inchiesta che aveva gia' portato all'arresto di un funzionario dell'ateneo. Il procuratore Vincenzo Antonio Lombardo conferma che ci sono alcuni che "hanno conseguito l'abilitazione alla pratica forense e sono iscritti negli ordini professionali" specificando che si tratta di "un numero risicato"».
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Evvai!

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 domenica 22/03/2009: VIA LA GB DALLA UE 
+ La prima notizia del giorno: «L'ex ministro britannico e parlamentare laburista Nigel Griffiths ha incontrato l'amante nel suo ufficio a Westminster. A rivelare in esclusiva l'incontro a luci rosse e' un noto domenicale britannico, spiegando che il parlamentare 53enne, molto amico del primo ministro Gordon Brown, ha tradito la moglie con una brunetta, fotografata mentre si spoglia all'incirca alle 23.30 dell'11 novembre».
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Che razza di paese... mah...
+ La seconda notizia del giorno: «E' stato un falso allarme bomba quello che ha costretto ad evacuare in tutta fretta questa mattina l'aereo della Emirates Airline proveniente da Dubai subito dopo l'atterraggio all'aeroporto londinese di Gatwick. Lo ha riferito una portavoce della polizia britannica, Carrie Aldous , spiegando che i 164 passeggeri e i 18 membri dell'equipaggio sono stati sbarcati velocemente perche' sull'aereo era stato trovato un biglietto che indicava la presenza di un "dispositivo sospetto" a bordo. Tutte le 182 persone che erano sul volo sono state interrogate e un cittadino britannico di 24 anni della contea di Essex e' stato arrestato».
+ Il commento alla notizia del giorno: Troppo poco! Ergastolo!!!
+ La terza notizia del giorno: «Scambio di case, scambio di vite. Un modo di viaggiare che esiste da anni e che ultimamente grazie ad internet ed alla crisi sta diventando una delle mode piu' gettonate del momento. Come funziona? semplice. Basta iscriversi ad un sito specializzato, quelli a pagamento di solito danno piu' garanzie e costano tra i 50 e i 160 euro all'anno. Inserire le fotografie della propria abitazione. Compilare una scheda di identikit. Poi scegliere la destinazione, contattare la famiglia, prendere accordi ed e' fatta. Benvenuti nel mondo dei 'viaggiatori per case' dove ci si scambiano chiavi, stanze, auto, cellulare, computer, amici, doveri, piaceri e talvolta anche i figli».
+ Il commento alla notizia del giorno: Mmm... interessante...

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 sabato 21/03/2009: COSTRUISCITI DA SOLO LA TUA DONNA IDEALE 



+ La prima notizia del giorno: «"Svizzera in lista nera? Non é necessario. In Svizzera ormai non c'e' nessuna segretezza, tutto e' all'insegna della trasparenza, anche i pm di Milano hanno fatto un sentiero, si trovano benissimo con i colleghi, c'e' un via vai...". Cosi' il premier Silvio Berlusconi parlando del segreto bancario in Svizzera, al termine del vertice europeo a Bruxelles».
+ La seconda notizia del giorno: «Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha sottolineato di occuparsi "personalmente" della crisi in Medio Oriente e ha insistito sulla necessita' di fare tutto gli sforzi possibili per arrivare a una soluzione a due Stati, unica via per una pace duratura tra israeliani e palestinesi. Al termine del vertice Ue a Bruxelles, ai cronisti che gli chiedevano se l'Italia fosse pronta a lavorare con un governo di unita' nazionale palestinese, Berlusconi ha risposto: "Sono trent'anni che lo facciamo. Mi occupo personalmente della crisi in Medio Oriente. Da privato, non da politico, ho anche finanziato Arafat per arrivare alla pace"».
+ La terza notizia del giorno: «"È stata raddoppiata a 50 miliardi di euro la somma per la quale siamo disposti a intervenire caso per caso a sostegno dei paesi dell'Est europeo". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi alla conferenza stampa a conclusione del vertice Ue. I capi di Stato e di Governo dell0Unione europea inoltre, hanno raggiunto l'accordo per permettere il raddoppio a 500 miliardi di dollari delle risorse del Fondo monetario internazionale. L'apporto europeo sarà almeno di 75 miliardi di dollari su base volontaria. La cifra è stata concordata verbalmente, hanno indicato fonti diplomatiche. Il Giappone ha già promesso di contribuire con 100 miliardi di dollari».

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 venerdì 20/03/2009: NON DIRMELO, MA DIMMELO 



+ Sono più di 10 anni che vado a giocare a calcetto, ed ogni volta che sto per uscire di casa, tutte le volte, mi sento dire: "Non ti fare male!", oppure "Non sei un giocatore. Se ti fai male, poi non ti paga nessuno!" e tante altre piccole sfumature che si basano su queste due frasi. Tutte le volte mi dà fastidio sentirmi dire queste cose, soprattutto perché a 28 anni CREDO di sapere già cosa vuol dire giocare a calcetto con gli amici, e tutte le volte vorrei che NON mi facessero queste raccomandazioni, stasera compresa. Poi però, una volta sbollito il nervoso, ho ripensato a quando UNA volta non me l'hanno detto: quella sera inizialmente mi sentii soddisfatto, ma poi cominciò l'analisi della situazione. "Perché non mi hanno detto niente stavolta?", pensai. E trascorsi l'intera partita a cercare i motivi per i quali c'era stato questo cambio di comportamento. Poi passò una settimana, e mentre uscivo per recarmi al campo ricevetti la solita, ennesima, classica raccomandazione. Mi arrabbiai come tutte le altre volte, ma in fondo mi tranquillizzai pensando che se me l'avevano detto voleva dire che andava tutto bene, come sempre...
+ La prima notizia del giorno: «Le voci dei suoi idoli di sempre, Alex Del Piero, Gianluigi Buffon e Giorgio Chiellini, lo hanno preso per mano e portato fuori dall’incubo nel quale era piombato un mese fa. Un coma farmacologico indotto dai medici del reparto di rianimazione del Versilia per ridurre gli effetti dello schiacciamento dell’addome in seguito a un infortunio nel cantiere edile dove lavorava. Claudio Fontana, 45 anni, viareggino, sposato con un figlio, ha aperto improvvisamente gli occhi, si è svegliato e le sue condizioni, seppur gravi, adesso inducono all’ottimismo. Una storia a lieto fine, ispirata da un regista tanto appassionato quanto defilato: Marcello Lippi. Il cittì della nazionale infatti mantiene il profilo basso. Probabilmente avrebbe voluto che questa vicenda restasse tra le tante azioni benefiche che il Paul Newman azzurro ha fatto senza darne conto al mondo. Ma è stata la famiglia dello sfortunato operaio a rivelare che il cd è stato realizzato solo grazie alla intercessione (indispensabile) di Marcello. Del Piero e gli altri giocatori, nella registrazione, hanno invitato Claudio ad un allenamento e a una partita della Juventus, lo hanno incoraggiato a guarire, facendolo sentire alla fine uno di loro: e le parole dei suoi idoli di sempre lo hanno aiutato davvero, in una di quelle storie dove è veramente difficile stabilire il limite tra scienza, suggestione e forza di volontà».
+ La seconda notizia del giorno: «Nel pieno della crisi, la Renault segue le indicazioni del governo francese e riporta in patria la produzione della Clio, finora fabbricata all'estero, in Slovenia a Novo Mesto. La scelta creerà circa 400 posti di lavoro in una fabbrica transalpina di Flins (Yvelines). Ad annunciarlo il sottosegretario all'Industria Luc Chatel che è anche portavoce del Governo dell'esagono. "Oggi il gruppo Renault annuncerà il rimpatrio della produzione di un veicolo finora realizzato fuori dalla Francia" ha detto Chatel, all'indomani delle grandi manifestazioni contro la politica economica del presidente Sarkozy che hanno portato nelle piazze francesi tre milioni di persone. Luc Chatel ha sottolineato che la decisione sarebbe "legata al piano francese per il settore che comincia a dare risultati". Le misure a sostegno del settore automobilistico, annunciate a febbraio, prevedono 7,8 miliardi di euro in aiuti anti crisi, di cui 6 miliardi di prestiti a tassi agevolati per Renault e PSA Peugeot Citroen, in cambio dell'impegno sul mantenimento della produzione in Francia. In febbraio il presidente Nicolas Sarkozy aveva inoltre ventilato l'eventualità di una rilocalizzazione di alcune linee produttive in Francia, suscitando in particolare la collera del governo ceco che aveva lanciato strali contro le tentazioni del protezionismo. La Commissione Europea ha però criticato la decisione della Regie di rimpatriare la produzione della Clio. A esprimere perplessità è stato Jonathan Todd, portavoce del commissario alla Concorrenza Neelie Kroes. Bruxelles aveva alcuni mesi fa espresso dubbi sul piano francese di aiuti all'auto perché poneva la condizione che non fossero chiusi impianti di produzione in Francia, anche a costo di dover chiudere quelli all'estero. Parigi aveva poi provveduto a rassicurare la Commissione con una lettera. Todd ha detto: "Non spetta alla Commissione commentare sul fatto che un'impresa sposti i suoi siti di produzione tuttavia è sconcertante che il sottosegretario (francese) dell'Industria Luc Chatel abbia detto che questa decisione sia legata al piano industriale" della Francia a sostegno dell'auto. Il portavoce ha tuonato: "Questo è in contraddizione totale con la lettera che lo stesso Chatel aveva inviato qualche settimana fa al commissario Kroes e che la Commissione aveva accolto con favore. C'è una contraddizione evidente tra la lettera del ministro e le sue dichiarazioni di oggi"».
+ La frase del giorno: «Yu! Yu! Sì! Sì! Sì! Sììì!» (D.B.).

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 giovedì 19/03/2009: UN ALTRO TIPO DI CONFLITTO D'INTERESSI 



+ La notizia del giorno: Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole 24 Ore, ha riportato i dettagli di una sentenza del tribunale di Milano, secondo cui gli istituti bancari devono essere ritenuti colpevoli nel caso in cui nella vendita di titoli e prodotti finanziari agiscano in conflitto di interessi e non lo comunichino al cliente. La sentenza prende spunto dalla vendita delle obbligazioni emesse da Cirio, ma più in particolare dai bond emessi da La Veggia, Fin.Part, Finmek, Giacomelli e Fantuzzi. Secondo il tribunale il metodo usato dalle banche era semplice. Gli istituti collocatori dei bond per queste società erano creditori delle stesse aziende. In questo modo le banche rientravano dall’esposizione, scaricando il rischio sui clienti che sottoscrivevano le obbligazioni. In pratica chi resta con il cerino in mano sono i risparmiatori. La sentenza è stata apprezzata da Fabrizio Tedeschi, ex capo divisione intermediari di Consob.
Plus riporta la notizia che la sentenza d’appello del tribunale di Lecce ha dato torto al Monte dei Paschi di Siena nella vicenda dei prodotti MyWay, emessi da Banca 121, ora controllata dall’istituto toscano. Il tribunale ha confermato la nullità del contratto e ha disposto la restituzione dei soldi investiti al cliente.
+ La frase del giorno: «Ohhh!!! Questa é la banca che volevo!!!» (A.T.).

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 mercoledì 18/03/2009: TRANQUILLITA' 
+ La notizia del giorno: «La Superlega? Aveva ragione Adriano Galliani questo pomeriggio quando ha parlato apertamente di bufala. L'ECA, l'associazione dei più importanti club europei, ha infatti smentito ufficialmente che ci siano in atto dei progetti atti a lanciare un campionato cont tutti i top team europei. L'esecutivo dell'ECA si è riunito quest'oggi ad Amsterdam ed ha rilasciato un comunicato che lascia ben poco spazio alla fantasia: "Siamo molto felici delle attuali competizioni europee e queste sono voci atte a trubare l'armonia che vige nel calcio europeo". Secondo quando emerso negli scorsi giorni infatti, la Superlega avrebbe dovuto sostituire la Champions League e la Coppa Uefa accorpandole in un unico torneo».
+ Il commento alla notizia del giorno: Mah, facciano un pò quello che vogliono, tanto la notte con o senza superlega dormo ugualmente.

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 martedì 17/03/2009: AVANTI UN ALTRO 



+ La prima notizia del giorno: «Il tribunale nazionale antidoping del Coni ha squalificato per due anni il maratoneta Alberico Di Cecco. L'atleta è risultato positivo a Eritropoietina ricombinante.
La violazione, accertata anche in sede di controanalisi, è riferita al controllo antidoping disposto al termine dei 'Campionati Italiani Assoluti Maratona d'Italia', disputati a Carpi il 12 ottobre 2008. La sanzione, dedotto il presofferto, scadrà l'11 ottobre 2010».
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Ma, avete notato che li stanno scoprendo tutti, uno dopo l'altro? E poi dicono che maratona, ciclismo ed atletica siano sport puliti... VERGOGNATEVI!
+ La seconda notizia del giorno: «La Lehman Brothers Holdings ha intenzione di vendere due banche statunitensi sue banche commerciali controllate. Si tratta della Fsb, del Delaware e della Woodlands Commercial Bank dello Utah. E' quanto si legge sul sito della Reuters che cita fonti vicine all'operazione. La cessione, che secondo le stesse fonti e' gestita da Lazard, dovra' comunque passare dall'approvazione del tribunale fallimentare statunitense».

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 lunedì 16/03/2009: PROCESSO A GOOGLE 
+ La notizia del giorno: «Per un noto sito di informazione on line inglese, il processo a Google è "un caso test" nel dibattito sul controllo dei contenuti diffusi attraverso il web. "Gli avvocati di Google cercano di fermare il processo in Italia", titola il sito del quotidiano britannico, attirando l'attenzione sull'udienza di domani a Milano nella quale è previsto che i legali di Google disputino la competenza giurisdizionale italiana. Il procedimento giudiziario, avviato lo scorso febbraio, vede il motore di ricerca Internet imputato per non avere bloccato un video, filmato col telefonino e trasmesso sul sito di Google Italia, che mostrava i maltrattamenti perpetrati da 4 ragazzi a un loro compagno di scuola affetto dalla sindrome di Down all'interno di un istituto tecnico torinese. I reati contestati sono diffamazione e violazione della privacy. "Il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi sta usando l'attuale presidenza italiana del G8 per proporre leggi che costringerebbero i provider di servizi Internet a bloccare l'accesso a siti con 'contenuto opinabile'" La famiglia del ragazzo disabile maltrattato ha ritirato la querela. Ma il processo è andato avanti poiché il giudice Oscar Magi ha accolto la costituzione di parte civile del Comune di Milano e dell'associazione Vividown, che rappresenta gli interessi di chi è affetto dalla sindrome di Down. Guido Camera, legale di Vividown, che aveva segnalato l'esistenza del video nel settembre 2006, ha dichiarato al giornale inglese di avere inteso che Google avrebbe contestato la giurisdizione italiana. Google ha la sua sede in California e solo pochi dei suoi 20.000 dipendenti nel mondo lavorano in Italia. Al centro delle argomentazioni, il problema se il processo debba tenersi in Italia e, in tal caso, se debba essere spostato da Milano a Torino, dove la vittima vive, o a Roma, la capitale. Google sostiene di avere tolto il video dal suo sito entro 24 ore dalla denuncia (scrive il giornale), ma il pubblico ministero di Milano, Francesco Cajani, ha affermato che Google ha infranto la legge lasciando che il video fosse visibile sul suo sito, sostenendo che il video era rimasto online per due mesi nel 2006 e che Google non aveva reagito ai reclami. Sotto accusa sono David Drummond, il capo dell'ufficio legale di Google; Peter Fleischer, il consulente sulla privacy della società; George Reyes, ex amministratore finanziario; e Arvind Desikan, ex capo di Google Video Europe. Se condannati, rischiano fino a 3 anni di carcere. Il legale del ragazzo vittima e della sua famiglia aveva spiegato lo scorso mese che la decisione di ritirare la querela era stata presa perché i responsabili di Google non solo avevano mostrato solidarietà per quanto accaduto, ma avevano anche agito in modo "concreto" per mostrare la loro sensibilità per i problemi degli handicappati e per il grave fenomeno del bullismo. L'inviato del giornale ha detto di non sapere se la famiglia del ragazzo abbia ricevuto un risarcimento. I 4 ragazzi che hanno malmenato il compagno sono stati condannati dal Tribunale dei Minori a svolgere attività di assistenza presso un'associazione torinese. Il processo potrebbe stabilire un precedente per i provider che autorizzano gli utenti a mettere online i loro contenuti. La legge italiana sui media (tv, giornali e Internet) stabilisce che i provider sono responsabili dei contenuti di terzi. "Questo solleva la questione se un sito web sia una 'pubblicazione' per il cui contenuto i provider sono responsabili per legge, allo stesso modo di un canale tv, un giornale o una rivista". Giuliano Pisapia, uno dei legali della difesa di Google, ha dichiarato che è impossibile per Google monitorare tutto quello che appare sul suo sito in video, equiparando a una censura la mossa dei pm di Milano. "Google è un motore di ricerca, non un giornale", ha detto. Google sostiene che "tentare di fare in modo che piattaforme neutre siano responsabili dei contenuti messi online da loro è 'un attacco diretto' a una rete Internet libera e aperta"».

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 giovedì 12/03/2009: ITALIAN FLOP 



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 mercoledì 11/03/2009: ARMIAMOCI E PARTITE 
+ La notizia del giorno: «Ha avuto un successo inaspettato la manifestazione organizzata oggi a Roma dal Codacons, davanti la sede della Consob a Piazza Verdi. Il momento clou della protesta si è avuto quando la signora Vincenza Cavalluzzi - 74enne romana che a causa dei consigli scellerati delle banche è stata coinvolta nel crac Lehman Brothers perdendo 14.000 euro - ha messo all'asta l'unica cosa che le è rimasta: i suoi escrementi. La signora Cavalluzzi, dunque, è diventata oggi l'autrice dell'opera "Merda di fallita Lehman", dal valore artistico di 15.000 euro, certificato da Vittorio Sgarbi, presente anche lui alla manifestazione assieme a Gianni Ippoliti. Opera d'arte che ora verrà messa all'asta sul sito web della Casa d'Asta Antonina, come simbolo di disperata ribellione dei piccoli risparmiatori depredati dalle banche. La provocazione si rifà alla "Merda d'artista" realizzata da Piero Manzoni negli anni '60, battuta all'asta a oltre 120.000 euro. Il presidente Codacons, Carlo Rienzi, è stato poi ricevuto dai vertici della Consob, ai quali ha consegnato un esposto contro gli istituti di credito che stanno adottando comportamenti vergognosi nei confronti dei risparmiatori italiani coinvolti nel crac del colosso americano. Rienzi spiega: "Le banche sapevano benissimo, come minimo dal primo trimestre del 2008, l'elevato rischio dei titoli emessi da Lehman Brothers ed avrebbero dovuto informare di tale aumento di rischio sia i nuovi acquirenti di questi titoli sia chi li aveva già in portafoglio. Invitiamo tutte le vittime del disastroso fallimento Lehman a fare causa alla propria banca per ottenere il risarcimento del danno subito"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Piano con questi inviti belligeranti, ogni investitore deve prima ragionare e valutare se sia la soluzione migliore per poi fare i movimenti giusti.

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 martedì 10/03/2009: OPERAZIONE A.B.I.T.O. CONCLUSA 



+ Dopo un rapido giro di telefonate per chiedere conferma di quanto progettato ieri, io e Fa. partiamo con l'obiettivo di tornare a casa (finalmente) soddisfatti. Giunti nel punto vendita segnalato scorgo un abito messo da parte che NON é dello stesso colore che volevo io. Così mi dirigo discretamente verso il reparto uomo e cerco l'abito del colore desiderato, e lo trovo nella taglia che mi interessa. Dopo vari approfondimenti sul capo (il timore di prendere un'altra fregatura era notevole) vado in cassa, e dopo 10 lunghi, estenuanti ed interminabili minuti di trattative con una commessa scansafatiche, presuntuosa ed incompetente assieme al gentile ma un pò troppo alterato resposabile del reparto sono riuscito a diventare proprietario dell'ormai famoso abito grigio scuro taglia 46 che desideravo.
+ Benché Fa. non ci creda al 100%, stasera non mi sono per niente alterato per non essere andato a ballare ;)
+ La notizia del giorno: «Dichiarata semi-morta a settembre, la banca d’investimento Usa Lehman Brothers potrebbe rinascere grazie alla determinante iniziativa del miliardario sudafricano John Rupert. Un fantasma si aggira per Wall Street e il suo nome è Lehman Brothers. Dichiarata morta di fatto a ottobre la banca d'investimento Usa potrebbe rinascere grazie alla determinante iniziativa del miliardario sudafricano John Rupert, dichiaratosi interessato ad investire in ciò che resta dell'istituto. Privata della carta straccia (cioè dei toxic assets ormai senza valore di mercato) la banca potrebbe infatti rinascere in versione ridotta (shrunken) con l'intervento dello stesso Rupert chiamato ad affiancare i volenterosi manager del progetto “Lehman Brothers Merchant Banking Partners” (LBMB). Secondo il Financial Times, che ha riferito la notizia nella sua edizione odierna, la neonata LBMB dovrebbe contare su assets gestiti per un valore complessivo di 3,4 miliardi di dollari. La maggior parte delle attività si concentrerebbero in Europa e negli Stati Uniti. L'obiettivo di Rupert, come da lui stesso confermato al FT, sarebbe quello di diversificare il suo business, per il momento legato ai beni di lusso, per preservare il proprio capitale dall'erosione inflazionistica. L'operazione, precisa ancora il quotidiano britannico, si realizzerebbe attraverso l'acquisizione del 51% delle quote da parte di un gruppo di investitori guidato dall'ex direttore delle attività di private equity di Lehman in Europa e Medio Oriente Vittorio Pignatti Morano. Il restante 49% sarebbe invece acquistato dallo stesso Rupert attraverso la sua società Reinet, una holding quotata in Lussemburgo».

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 lunedì 09/03/2009: AVVISTAMENTO PREDA 
+ Durante la giornata ho avuto la "soffiata" che un punto vendita é in possesso dell'ambìta taglia 46 dell'abito che avrei voluto acquistare senza rogne sabato scorso. Il punto vendita presso il quale l'ho comprato ha manifestato stupore e dispiacere per l'accaduto, e si é mostrato pronto per aiutarmi a sanare questo inconveniente, bloccando il capo di abbigliamento per non farlo scappare via. Speriamo che domani si sistemi tutto per davvero, perché temo che possa spuntare qualche altro inconveniente...

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 domenica 08/03/2009: COLPO DI SCENA 
+ Non sono trascorse neanche 24 ore dal momento in cui ho realizzato un acquisto, che spunta fuori il "giallo": nel momento in cui si cominciava a prospettare un ritocchino sartoriale da far fare sulla giacca, é emerso che i due pezzi dell'abito in questione hanno taglia diversa. Praticamente qualche furbacchione ha "spaiato" un abito taglia 46 ed un altro taglia 48, prendendosi la giacca 46 ed i pantaloni 48 (i quali si strapperanno e diventeranno presto non più indossabili, maledetto imbroglione di me**a...) sostituendo l'etichetta della giacca 48 rimasta nel negozio con quella del 46. Morale: é iniziata la ricerca di un abito di vera taglia 46. Oggi il negozio presso il quale l'ho comprato é chiuso, ma domani comincierà il mio show. Spero che i commessi del punto vendita siano in grado di aiutarmi e sopratutto che non trovino scuse per non sostituirmelo perché, nervoso come sono, domani potrei litigare con chiunque.
P.S.: ma se tutto questo fosse accaduto perché non ho fatto trascorrere almeno una notte dal momento in cui ho visto l'abito a quello in cui l'ho preso? No eh?

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 sabato 07/03/2009: L'ABITO FA UN PO' IL MONACO 
+ Nonostante l'inconveniente dell'inizio di serata, la premiata ditta M0. e Fa. si é diretta verso un paio di noti negozi di abbigliamento alla ricerca di spunti per eventuali acquisti da fare. Nella seconda tappa vengo "conquistato" da un abito grigio chiaro, che però non ha la taglia che mi appartiene. Con la collaborazione di un paio di commesse spunta però davanti ai miei occhi un abito grigio scuro che mi conquista in egual modo del precedente. Trovata la taglia giusta, e sentita l'approvazione dell'art stylist Fa., decido di portare via con me quell'abito. A fine serata, una volta tornato a casa, mi metto a pensare: non mi era mai successo di acquistare "al volo" (traduzione: nella stessa serata nella quale lo vedo per la prima volta) un abito. In passato avrei fatto trascorrere almeno una notte tra il momento dell' "avvistamento" e quello dell'eventuale acquisto... Cosa mi sta accadendo? :)

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 venerdì 06/03/2009: CAP E FLOOR DEI MUTUI (E NON SOLO) 
+ In fondo avrei fatto volentieri a meno di andare all'appuntamento di stasera. Stanco e spento, ho cercato in tutti i modi di rimanere a casa, ma non c'é stato verso. In ogni caso l'esperienza é stata abbastanza divertente, certo avrei preferito stare con amici o quantomeno con coetanei. Ma vabé, se può essere utile in qualche modo per il mio futuro si può anche rifare. Tra qualche mese però, il tempo necessario per far togliere la puzza di fumo dagli indumenti... :S
+ La notizia del giorno: «"Volevo informarla che dopo un mese di pressioni con il direttore della mia banca, e successivamente con i capiarea, la clausola che impediva al tasso del mio mutuo di scendere sotto una certa soglia è stata annullata". Il messaggio di T. che segnalava una precedente anomalia gravante sul suo mutuo a tasso variabile, apre uno spiraglio per tutti coloro che sono incappati nel cosiddetto "floor", quel meccanismo che appunto fissa una sorta di pavimento al di sotto del quale l'interesse applicato al prestito non può mai scendere nel corso del piano di ammortamento pluriennale. Una clausola, va detto, che a suo tempo il mutuatario ha sottoscritto e che secondo gli esperti non sembra da ritenersi vessatoria purché sia indicata in modo chiaro e comprensibile come previsto dall'art. 34 del Codice del consumo. Emerge all'attenzione probabilmente soltanto adesso che i parametri di riferimento (gli Euribor) sono ai minimi storici, visto che la scadenza a un mese del tasso interbancario è scesa all'1,5%, anticipando già il taglio di 50 punti base del costo del denaro che la Banca centrale europea deciderà presumibilmente domani. Se a questo valore si aggiungesse per esempio uno spread dell'1% si arriverebbe al 2,5%, ma l'uso del condizionale è d'obbligo perché non pochi risparmiatori nel frattempo hanno appunto scoperto che per contratto non si possono vedere addebitare interessi inferiori a un valore ben definito (e che a volte sale anche fino al 4%). La banca non è di per sé tenuta a eliminare il vincolo, che è stato sottoscritto e approvato dal cliente, ma la testimonianza del lettore dimostra che recandosi al proprio sportello si può anche riuscire a risolvere la situazione a proprio favore. Il caso, del resto, non è isolato: altri lettori hanno segnalato che la banca ha proposto di inserire, oltre al "floor", anche il "cap", il limite al rialzo che l'interesse non può oltrepassare: non sarà la soluzione sperata, ma è pur sempre qualcosa. Certo, gran parte del successo della mediazione dipende dalla perseveranza e dal potere contrattuale che il cliente è in grado di esercitare. Non esiste certezza di portare a casa il risultato, ma tentare non nuoce».
+ Il commento alla notizia del giorno: Ogni tanto una piccola lezione di economia ci sta bene :)
+ Potete dire...: ad A. che é un animatore unico quando é ubriaco? :D
+ La frase del giorno: «I bancari non sono tutti così» (D.D.M.).

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 giovedì 05/03/2009: PETTEGOLEZZI DA PARRUCCHIERE 



+ La notizia del giorno: «"Non incasso da un anno le royalties che mi deve la Ittierre. Tanto che sono in crisi profonda e mi sono dovuto rivolgere alle banche. Chiedo ai commissari di riavere i miei soldi, ma non mi danno risposta. Ma che devo fare, secondo loro?". E' un fiume in piena Roberto Cavalli, prima dell'inizio della sfilata della linea che porta il suo nome. Anzichè parlare di abiti e di bellezza femminile, come fa di consueto, lo stilista fiorentino replica alle note diffuse ieri dai tre commissari governativi Chimenti, Ciccoli e Spada. "La nuova finanza di cui tanto si è parlato negli ultimi anni ci ha tradito tutti e anche la moda dovrà adeguarsi al nuovo corso. Però ai commissari chiedo: c'è una legge che mi obbliga a fare la sfilata quando non vengo pagato? Il mio contratto per la Just Cavalli (prodotta e distribuita su licenza dalla Ittierre) scade tra due stagioni, e l'ho disdettato da tempo. Sono costretto a fare altre due stagioni? Che mi diano i soldi e lo faccio". Intanto, a margine della sfilata, Claudio Sposito del fondo Clessidra ha confermato che è in dirittura d'arrivo l'acquisto del 20% della maison fiorentina, come anticipato dalla stampa a gennaio: "Ormai è questione di poco" ha detto Sposito, seduto in prima fila con le stampelle a causa di un incidente di sci. Cavalli è poi sceso a baciarlo, a sottolineare la loro intesa. Riguardo alla linea Just Cavalli, Sposito ha aggiunto che "è una componente importante dell'azienda. Vedremo"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Poverino, fàcciaNo qualcosa per non lasciare senza soldi questa persona... MAH! :S

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 mercoledì 04/03/2009: E ORA CHI LO DICE AGLI INTERISTI? 
+ La notizia del giorno: «Tutto si può dire tranne che le ultime settimane siano state calcisticamente tranquille. Tante sono state le polemiche innescate e tanti gli errori di valutazione commessi, tanto che a quanto pare anche la classifica del campionato sarebbe stata a dir poco stravolta. Secondo un'indagine svolta dall'Osservatorio sugli Errori Arbitrali in collaborazione con Adiconsum dall'inizio del campionato sarebbero stati ben 171 i punti "spostati" dai 163 errori arbitrali registrati, con l'Inter che risulterebbe la squadra che maggiormente ha tratto vantaggio da queste situazioni. Un'ipotetica classifica virtuale, priva cioè di suddetti errori vedrebbe in cima addirittura il Milan con 53 punti ed un bel +5 ed al secondo posto la Fiorentina seconda a quota 51, anch'essa con un + 5, la Juventus sarebbe terza, mentre l'Inter scivolerebbe in piena bagarre Champions con "appena" 49 punti ed un consistente -11.
53 Milan (+5)
51 Fiorentina (+5)
50 Juventus (-3)
49 Inter (-11)
46 Genoa (+1)
45 Roma (+1)
40 Cagliari (+2)
40 Udinese (+6)
39 Palermo (+3)
39 Napoli (+4)
39 Lazio (+1)
36 Sampdoria (+4)
35 Atalanta (-1)
33 Catania (=)
31 Siena (+3)
24 Torino (=)
23 Bologna (=)
23 Reggina (+5)
18 Lecce (-4)
17 Chievo (-6)
E' solo una classifica virtuale è chiaro, ma di certo non aiuterà a calmare le acque».

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 martedì 03/03/2009: AGGIOTAGGIO E VENTO DELL'EST 



+ La prima notizia del giorno: «Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è stato condannato a 2 anni di reclusione e l'imprenditore Roberto Mezzaroma a 1 anno e 8 mesi. I due erano accusati di aggiotaggio manipolativo e informativo e di ostacolo all'attività agli organi di vigilanza. I giudici della seconda sezione penale del tribunale hanno inoltre condannato Lotito e Mezzaroma a una multa rispettivamente di 65.000 e 55.000 euro e tutti e due all'interdizione dai pubblici uffici per 1 anno. Il pm Laura Pedio aveva chiesto al collegio di condannare il presidente della Lazio a 1 anno e 8 mesi e 20.000 euro di multa e l'imprenditore romano a 1 anno e 4 mesi e 20.000 euro di multa. Le accuse mosse dalla Procura riguardano il titolo della società calcistica romana. Secondo la ricostruzione del pm tra Lotito e Mezzaroma c'era stato un accordo "interpositorio" che il 30 giugno 2005 aveva portato l'imprenditore ad acquistare il 14,61% di azioni della Lazio per conto di Lotito in modo tale che quest'ultimo non apparisse titolare del pacchetto in base al quale doveva lanciare l'Opa in quanto "sforato" il 30%. In questo modo avrebbero ingannato il mercato portando così ad una alterazione del prezzo del titolo. I difensori dei due, gli avvocati Gian Michele Gentile e Matteo Uslenghi dopo la lettura del dispositivo hanno dichiarato: "Siamo meravigliati e confidiamo che la corte d'Appello voglia restituire il processo al giudice naturale che è a Roma e riconosca l'inesistenza delle accuse contestate". Le difese poco prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio avevano di nuovo chiesto il trasferimento del processo nella Capitale. Tale istanza era già stata respinta dal tribunale l'anno scorso».
+ La seconda notizia del giorno: «Rischia di essere una nuova tempesta, che si va a sommare al quadro già di per sé cupo dell'economia e della finanza mondiali. Lo smottamento dei Paesi dell'Est Europa, al centro del vertice Ue di domenica, è una situazione assai grave. Basta scorrere qualche indicatore macro-economico di quell'area per renderesene conto. Secondo un recente studio di Credit Suisse nella classifica dei Paesi a più alta vulnerabilità ben 9 Stati sui primi 14 appartengono proprio a quella fetta di mondo. Bulgaria, Lituania ed Estonia dovrebbero mostrare quest'anno un deficit corrente assai pronunciato. Attestato al 18% del Pil per la Bulgaria; al 15% per la Lituania e al 5% per l'Estonia. Anche Romania e Lettonia vedranno i loro conti dissestati con una stima per il 2009 di un buco delle partite correnti equivalente all'11% per la Romania e del 6% per il paese baltico. Ungheria, Polonia, Ucraina dovrebbero attestarsi su un deficit del 4-5%. Ma non è solo la condizione dei conti pubblici a preoccupare. Queste economie risentono profondamente del contributo estero alla crescita del prodotto interno. Basti pensare che in media l'area deve agli investimenti oltre frontiera il 50% della ricchezza prodotta con i picchi dell'Ungheria dove il contributo derivante dall'estero conta per il 99% del Pil. E la caduta impressionante delle valute locali ha, secondo gli analisti di Credit Suisse, ulteriormente accresciuto questa dipendenza che sfora ormai quota 134% per l'Ungheria, arriva al 69% per la Romania e al 77% per la Polonia. Escludendo la Russia, l'ammontare delle risorse estere per l'area dell'Europa dell'Est tocca la cifra dei mille miliardi di dollari, di cui 200 miliardi in scadenza nel corso del 2009. Non solo. La tenuta del Pil è in forte contrazione. Per l'area Emea le stime indicano per il 2009 una riduzione della crescita dall'1,6% precedentemente stimato a solo lo 0,4% con Ungheria, Turchia e Ucraina che soffriranno assai più della media.
Se il quadro macro-economico appare in violento deterioramento è ovvio che si valutino le conseguenze per gli investitori. Gli analisti di Credit Suisse giudicano il quadro delle Borse per l'immediato futuro particolarmente preoccupante e consigliano di stare lontani da quelle società che hanno un parte importante del loro giro d'affari realizzato in quei Paesi. Nell'elenco di chi rischia di più, per il forte peso nell'area, figura il Gotha della finanza e dell'industria dell'Europa Occidentale. Da Erste Group la capofila con il 65% dei suoi ricavi che vengono dall'Est alle Telecom con il drappello di Telekom Austria; Telenor; TeliaSonera fino a Deutsche e France Telecom rispettivamente con il 25% dei ricavi e il 17%. Tra le banche spicca Allied Irish (35% dei ricavi fatti nell'Est Europa) l'italiana Unicredit con il 32% del giro d'affari che proviene dall'area seguita da Dexia (14%); Seb e IntesaSanpaolo (12%). Nutrita la pattuglia dei titoli automobilistici con Renault al primo posto: fattura il 20% dei suoi ricavi nell'Est del Continente. Volkswagen, Peugeot e Fiat seguono con cifre intorno al 10%».
+ La parola del giorno: Aggiotaggio: sostantivo maschile singolare. Atto o complesso di atti illeciti, aventi lo scopo di variare artificiosamente il valore di azioni di borsa o di merci per trarne un utile proprio.
+ La perla degli Elio e le Storie Tese del giorno: «Il faraone Ramsete era il maggiore di tre fratelli. Gli altri due, Ramsonno e Ramfame, erano tipi strani: Ramsonno andava sempre dal nonno, e Ramfame dal cane. Ramsete che invece andava dal prete fu considerato il prescelto per diventare faraone».
+ Potete dire...: ad alcuni clienti di lavarsi di più o, in alternativa, di profumarsi di meno? Basterebbe una sana via di mezzo, non chiedo tanto.
+ Il dialogo del giorno:
Cliente: «Buongiorno. Vorrei fare un prelevamento».
M0.: «Buongiorno. A chi é intestato il conto?».
Cliente: «A me!».
M0.: «Ehhh...».

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 lunedì 02/03/2009: UN CAMPIONE (LETTERALMENTE) IN PENSIONE 
+ La notizia del giorno: «Anche O'Rey va in pensione. Eh si, Pelè è ufficialmente un pensionato dall'ottobre dell'anno scorso, ma un pensionato "di lusso". La leggenda brasiliana, in una lunga intervista al settimanale brasiliano "Vejà", ha rivelato che l'ammontare della sua pensione da ex calciatore è di tremila reais al mese, 995 euro al cambio attuale. Non certo una cifra stellare, ma il sessantottenne campione verdeoro ha ammesso di non avere problemi finanziari: "Se sapranno amministrare il patrimonio neppure i miei nipoti avranno bisogno di lavorare. Non sono diventato ricco grazie al pallone, perché ai miei tempi non si guadagnava come oggi. La maggior parte dei soldi li ho fatti dopo che ho smesso di giocare". Come pensionato Pelè usufruisce dei privilegi della classe: "Al cinema pago metà del prezzo del biglietto e ho diritto a non pagare sui mezzi pubblici".
Il brasiliano ha anche spiegato di aver rifiutato in passato offerte molto generose per non andare contro i suoi ideali: "Ai tempi di Usa '94 un'impresa che produce whisky sarebbe stata disposta a darmi qualsiasi cifra pur di poter riprodurre il mio viso sulla loro etichetta. Ma io ho rifiutato, perché non ho mai fatto pubblicità a bevande alcoliche, anche se non posso dire che non mi sono mai divertito grazie a certi drink".
O'Rey, che concluse la sua gloriosa carriera in America, ha ammesso di sentirsi ancora molto legato a quel paese e di essere stato invitato alla cerimonia d'insediamento del Presidente Barack Obama: "Non mi è stato possibile andare perché in quei giorni avevo degli impegni pubblicitari. Però gli ho mandato un messaggio di auguri e Obama mi ha risposto con una e-mail in cui mi dice che ha bisogno del Brasile, e che il suo ed il mio paese devono lavorare assieme. Quando Barack avrà un momento di calma, lo andrò a trovare per prendere un caffè insieme, come ho già fatto con Kennedy, Nixon e Clinton. Scherzando, ho detto a Obama che in questi quattro anni può diventare più famoso di me, però il Re rimango sempre io".
Non manca infine una stoccata all'eterno rivale Diego Armando Maradona: "Sono stato più forte io, tutti lo sanno. Lui aveva solo il piede sinistro, io anche il destro e segnavo tanti gol anche di testa"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Mmm... E' vero... In effetti... Pelé segnava in tutti i modi... Mmm... forse era davvero più forte lui...

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 domenica 01/03/2009: LA SINDROME DA RISTORANTE CINESE 
+ Giustizia é QUASI fatta, ho trovato la probabile causa dei miei mal di testa dopo le cene nei ristoranti cinesi.
+ La notizia del giorno: «Moltissimi studi sono stati eseguiti per investigare quella che è stata chiamata la “Sindrome da ristorante cinese”, che comprende un fastidioso mal di testa, debolezza, asma, palpitazioni, rossore in viso e altri sintomi che apparentemente alcune persone provano dopo aver mangiato in un ristorante cinese. L’origine di questa storia è la seguente. Nel 1968 il dottor Robert Kwok scrive una lettera, non un articolo scientifico, alla prestigiosa rivista di medicina The New England Journal of Medicine, dicendo: "Vivo da vari anni in questo paese, e manifesto una strana sindrome ogniqualvolta mangio in un ristorante cinese, specialmente quelli che servono cibo della Cina del nord". Descrive poi i sintomi e continua dicendo “la causa è oscura”. Prosegue suggerendo alcune possibili cause: un ingrediente della salsa di soia, oppure il vino usato in cottura, o il glutammato di sodio, o ancora l’alto livello di cloruro di sodio utilizzato nella cucina cinese (livello che spesso causa anche una certa sete dopo il pasto). Chiude la lettera suggerendo di investigare l’origine dei sintomi, da buon scienziato, senza propendere a priori per nessuna causa. Quella lettera colpi’ l’attenzione della stampa (non c’era ancora il web) e da quel momento, sui giornali e nell’immaginario popolare occidentale, il glutammato è stato accusato di essere il colpevole della “sindrome da ristorante cinese”. Era infatti un ingrediente praticamente sconosciuto al pubblico americano dell’epoca e quindi, a differenza di sale o salsa di soia, un ottimo bersaglio. Quello che non si conosce fa sempre un po’ paura. Un poco di buon senso avrebbe dovuto consigliare di andare più cauti, visto che non risulta che in Cina milioni e milioni di persone soffrano di mal di testa lancinanti, per non parlare dei consumatori di Grana Padano e Parmigiano Reggiano (un etto di ottimo parmigiano contiene 1.2 grammi di glutammato libero, e il nostro corpo produce e metabolizza il glutammato naturalmente). Comunque, sapete che quando un mito comincia a diffondersi non si riesce più a domarlo, specialmente quando molte persone desiderano credere al mito. In ogni caso, gli scienziati si misero all’opera, e arrivarono le prime smentite scientifiche, (una del nostro Silvio Garattini, del 1970) ottenute eseguendo dei test alla cieca e dei placebo, che dimostravano l’assenza di correlazioni tra il mal di testa lamentato e il glutammato. Ma come accade per ogni leggenda urbana complottista, ogni smentita della scienza ufficiale veniva, anzi, interpretata come segno dell’esistenza di qualche oscura macchinazione delle aziende che producono MSG. Nel frattempo in Cina continuarono allegramente a produrre e consumare un milione di tonnellate di glutammato ogni anno. A dir la verità la colpa dell’attuale cattiva fama del glutammato è anche degli scienziati, che pubblicarono vari studi mal fatti in cui si pretendeva di dimostrare, ad esempio, che una buona fetta della popolazione soffriva di questa sindrome. Studi successivi mostrarono l’inadeguatezza di quei lavori, ma questo lento procedere della scienza, anche un po’ a testoni, alla cieca, e apparentemente contraddittorio, spesso non riesce ad essere apprezzato dall’informazione non-scientifica e dal grande pubblico, che vuole certezze assolute e immediate. Ogni articolo viene spiattellato sulla stampa come la verità rivelata, senza mezze misure o dubbi. Presentato in questa maniera, quando eventualmente viene smentito da uno studio successivo (cosa che assolutamente non deve stupire, nel normale progredire della scienza) si genera confusione e sospetto nel pubblico che non può fare a meno di chiedersi “Ma come? Prima mi dicono una cosa e ora il suo contrario? A chi devo credere?”. Inutile dire che i siti di disinformazione richiamano solamente gli studi “accusatori” e mai quelli successivi che mostrano i problemi nei precedenti lavori. Per coloro interessati a questa lunga storia di studi e controstudi, rimando ad una recente rassegna intitolata “Reconsidering the effects of monosodium glutamate: A literature review”. Una “rassegna” (o Review) e’ un articolo che passa, come dice il nome, in rassegna tutti gli articoli scientifici pubblicati fino ad allora, per riassumere lo stato della ricerca in un determinato campo. Leggendo l’articolo si scopre ad esempio che il primo studio che pretendeva di collegare il glutammato alla sindrome da ristorante cinese è stato fatto su solo 6 (sei) soggetti, e non era neppure uno studio alla cieca. Di nessun significato scientifico dunque. Eseguire studi alla cieca (cioè studi in cui il soggetto non sa cosa gli viene somministrato) è fondamentale in questo campo. Eseguendo uno studio di questo tipo su soggetti che dichiaravano dell’asma e altri sintomi derivanti dal consumo di glutammato, somministrando alla cieca a metà gruppo del glutammato e all’altra metà del placebo (cioè una sostanza senza nessun effetto) non si sono riscontrate differenze nelle reazioni dei soggetti. Altri studi, in buona fede intendiamoci, non avevano tenuto conto di alcuni aspetti risultati poi, a posteriori, fondamentali. Fare ricerca in questo campo è sicuramente molto difficile, e quindi non deve stupire la lunga serie di studi apparentemente in contraddizione. Non basta certo nutrire per qualche tempo dei topi con un “pastone” a concentrazioni molto elevate della sostanza sotto osservazione per poter trarre delle conclusioni affidabili trasferibili agli esseri umani. Vi ricordate la questione del “pesto cancerogeno” ? L’articolo, del 2006, riassume così 40 anni di studi: "L’MSG possiede la vasta reputazione di scatenare una serie di sintomi, dal mal di testa alla secchezza delle fauci al rossore in viso. Dalla prima segnalazione della cosiddetta “Sindrome da Ristorante Cinese”, 40 anni fa, studi clinici non hanno dimostrato una relazione tra il consumo di MSG e la varietà di sintomi della sindrome. In più, il glutammato è stato descritto come agente scatenante asma e forte emicrania, ma non ci sono dati consistenti a supporto di questa relazione. Sebbene vi siano stati dei rapporti che indicavano come una parte della popolazione potesse essere sensibile all’MSG, questo fatto non è stato dimostrato utilizzando degli studi con del placebo". Insomma, chi sta male dopo aver mangiato al ristorante cinese deve forse dar la colpa al troppo sale, o alla cattiva qualità degli ingredienti, o ai troppi fritti, o ai grassi o ad altro, ma non al glutammato.
Tra parentesi, sappiate che in Cina il cibo cinese è abbastanza diverso da quello che noi siamo abituati a considerare come tale. Un esempio su tutti: i famosi e popolarissimi “involtini primavera” che troviamo ovunque nei ristoranti e nei locali d’asporto qui in Italia, non esistono in Cina e sono una bastardizzazione occidentale, un po’ come gli “spaghetti bolognese” in Gran Bretagna e le “fettuccine Alfredo” negli USA sono delle ricette “simil-italiane”. Tornando a noi, considerate anche che il glutammato di sodio, una volta raggiunto l’ambiente fortemente acido dello stomaco, si ritrasforma in acido glutammico, e viene metabolizzato nella stessa maniera in cui le proteine della nostra dieta vengono metabolizzate. Dall’ingestione di 80 grammi di proteine, il nostro corpo ricava mediamente 15 grammi di acido glutammico, per cui è difficile immaginare che un grammo in più aggiunto possa causare più problemi, ad esempio, di una succulenta fiorentina da mezzo kilo o di una doppia porzione di melanzane alla parmigiana . Chiudiamo questa sezione con le parole di una organizzazione Europea che si occupa di sicurezza alimentare e qualità degli alimenti (organismo cofinanziato dalla Commissione Europea e da alcune aziende alimentari): "Il glutammato monosodico (MSG) è un additivo alimentare che gode di una cattiva, benché infondata, reputazione. Esso può essere utilizzato per intensificare il sapore degli alimenti senza rischi per la salute e può perfino abbassare il livello di sodio contenuto negli stessi. Nonostante vi sia un ristretto numero di persone che dichiarino di essere sensibili al glutammato monosodico, studi scientifici hanno messo in evidenza che non vi sarebbe alcun legame diretto tra tale sostanza e reazioni allergiche o intolleranze. In passato, il glutammato monosodico era ritenuto il responsabile della “sindrome da ristorante cinese”, un disturbo così definito poiché il primo caso venne riscontato a seguito del consumo di un pasto cinese e perché il glutammato monosodico viene usato con frequenza nella cucina asiatica. I sintomi di tale sindrome sono: senso di bruciore alla nuca, difficoltà respiratorie, nausea e sudorazione. Tuttavia, un test clinico in doppio cieco (esperimento nel quale né lo sperimentatore né il soggetto sanno quale prodotto è stato somministrato al soggetto) effettuato su persone che dichiaravano di soffrire della “sindrome” non confermò che il glutammato monosodico fosse l’agente responsabile. Altri studi hanno dimostrato che le reazioni di tipo allergico che insorgono dopo aver consumato pasti di provenienza asiatica sono solitamente attribuibili ad ingredienti come i gamberetti, le arachidi, le spezie e le erbe aromatiche"».

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