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 PENSIERI DI DICEMBRE 2009 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

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Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


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31/12/09  Forum altamente pericolosi 
giovedì  I miei li ho già eliminati 
+ Un altro anno sta per finire. Anche durante questi 365 giorni me ne sono successe un pò di tutti i colori, però tutto sommano il bilancio é positivo. Dopo 2 anni col sorriso a sto punto temo un pò il 2010: pare che i presupposti siano tutti buoni, però sai com'é, per la statistica le ripezioni sono difficili... Speriamo bene, come l'anno scorso!
+ La notizia del giorno: «Un sito internet va considerato prodotto editoriale a tutti gli effetti. Di conseguenza il direttore responsabile è chiamato a rispondere penalmente anche dei commenti apparsi su un forum online contenuto sul sito. A fornire questa interpretazione rigida del diritto del web è il tribunale di Firenze che, con la sentenza n. 982 del 2009, ha sanzionato per omesso controllo il direttore responsabile della parte giornalistica di un sito internet: il giornalista non avrebbe vigilato sul contenuto dei commenti formulati in diffamazione della reputazione dell'allora sindaco di Firenze Leonardo Domenici. Per arrivare a questa conclusione, il giudice unico di Firenze osserva anche alle pubblicazioni online va estesa senza esitazioni la disciplina sulla stampa: l'ultima legge sull'editoria, infatti, la n. 62 del 2001,ha fornito una nuova definizione di prodotto editoriale, che estende anche alle pubblicazione via internet le regole sulla stampa. «Prodotto editoriale – sottolinea la sentenza – diventa anche la pubblicazione online che si avvale appunto del mezzo elettronico e può essere riprodotto facilmente su supporto informatico». Così, il sito internet, inteso come un insieme di hardware e software deve essere considerato soggetto alle leggi, anche penali, sulla stampa. In questi termini – è il ragionamento del giudice unico – nel caso di diffamazione commessa con lo strumento del giornale telematico, non possono non essere richiamate le norme del codice penale in materia di stampa perché «l'azione di immissione in rete è idonea a ledere il bene giuridico dell'onore». Così, l'abuso del diritto di cronaca si può concretizzare anche attraverso la diffusione di messaggi via internet perché il mezzo di diffusione non altera l'essenza del fatto che deve essere valutato attraverso la disciplina ordinaria dell'esercizio del diritto di cronaca. Di conseguenza a rispondere del reato potrà essere sia l'autore dell'articolo o del messaggio diffuso attraverso la rete, sia il direttore della testata online. La sentenza ricorda poi che il reato previsto dall'articolo 595 del Codice penale è un delitto di pericolo che si consuma nel momento in cui qualcuno, comunicando con più persone, pronuncia frasi e formula giudizi idonei a offendere la reputazione. Non è necessario pertanto che le espressioni pronunciate abbiano danneggiato l'immagine della persona offesa davanti a un pubblico concreto: è sufficiente che lo strumento usato e i giudizi formulati siano di per sé idonei a danneggiare l'immagine altrui sul piano morale, professionale, umano o commerciale. Per la sentenza poi, i commenti presi in considerazione, si inserivano in una vera e propria campagna di stampa denigratoria indirizzata a mettere in evidenza gli interessi privati del sindaco in una vicenda di rilevanza pubblica. È in questo contesto che il giudice unico, nel motivare la sanzione pecuniaria, sottolinea la necessità per il direttore di controllare tutto quello che viene pubblicato sul sito, anche i messaggi inviati su un forum» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Appena ho fiutato le restrizioni legali riguardanti i forum li ho subito chiusi. Con queste leggi, chi invece li ha ancora aperti ha un bel pensiero in più.

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30/12/09  Vù vù vù luna blu 
mercoledì  Mai vista fin'ora... 
+ La prima notizia del giorno: «Sarà una piccola eclissi parziale della Luna a chiudere il 2009. Giovedì l'ultimo giorno dell'Anno Internazionale dell'Astronomia riserva un'ultimissima sorpresa, che però potrà essere offuscata dal maltempo di questi giorni: il 31 dicembre infatti si verificherà un'eclissi parziale di Luna particolarmente piccola. La copertura dell'ombra sulla Luna sarà appena dell'8%. Quella del 31 dicembre sarà anche una «luna blu». In realtà la luna non cambierà colore: si tratta semplicemente di una espressione popolare diffusa nel mondo anglosassone, «blue moon» appunto, con cui si indica la particolarità che nello stesso mese vedremo due volte la Luna piena. Si tratta di un evento non molto frequente, tanto che la frase «once in a blue moon» (una volta ogni luna blu) è rimasta come modo di dire per indicare un evento raro, spiega il sito dell'Unione Astrofili Italiani . Si verifica in media ogni 2 anni e mezzo. L'ultima «luna blu» è stata nel giugno 2007, per la prossima dovremo attendere il mese di agosto del 2012. Per quello che riguarda l'eclissi alle 18 e 16 ci sarà il primo contatto di penombra, alle 19 e 52 sarà però possibile apprezzare, se il cielo lo permetterà, la prima ombra e solo alle 20 e 22 ci sarà la fase massima dell'eclissi che terminerà completamente alle 22 e 31. L'eclissi sarà visibile in tutta Italia» (fonte: Corriere.it).
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Domani provo a guardarla. Già lo so che a quell'ora sarò su qualche strada tortuosa e che forse non potrò alzare gli occhi al cielo, comunque io ci provo.
+ La seconda notizia del giorno: «Il miglior lavoro del mondo a volte puo' trasformarsi in un incubo. A pochi giorni dalla fine dei sei mesi come custode dell'isola di Hamilton, in Australia, il vincitore del "Concorso per il miglior lavoro del mondo", l'inglese Ben Southall, e' stato punto da una medusa Irukandji, una specie estremamente velenosa» (fonte: Adnkronos).
+ Il commento alla notizia del giorno: Visto che a quel concorso volevo partecipare anche io... caro Ben, pijl' 'n guuuuuul'!!! :D

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29/12/09  Libertà di espressione variabile 
martedì  In Italia troppa, in Inghilterra scarsa 
+ La prima notizia del giorno: «"Totti parla troppo e dimentica che è già finito". È un duro attacco al capitano della Roma, Francesco Totti, quello che Mauro Zarate lancia attraverso il canale sportivo "Espn" di Buenos Aires. L'attaccante della Lazio si è detto stufo dei continui attacchi ricevuti dal numero dieci giallorosso. "Lui parla molto ma si dimentica che è già finito" - ha ammesso Zarate - "Sarà da dieci derby che non segna un gol. Mi sembra strano che mi attacchi sempre. Io non gli rispondo, preferisco fare quello che devo fare, cioè giocare e segnare". Rammaricato per la posizione in classifica della Lazio, l'argentino ha ribadito di non aver perso gli stimoli: "È una cosa strana essere così lontani dalle zone importanti,quelle che contano. Soprattutto dopo la vittoria in Coppa Italia e quella in Supercoppa. Stiamo attraversando un momento difficile. Ma sono sempre molto motivato. Giocare nella Lazio è uno stimolo importante per me"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Facevo queste cose quando andavo alla scuola elementare... "Tu sei meno bravo di me", "No, tu sei meno bravo di me!", "No! Tu sei più il scarso!", "No!!! L'ho detto prima io!!!", ecc. ecc. Mah!
+ La seconda notizia del giorno: «Lo speaker britannico Tom Binn e' stato licenziato dalla radio per cui lavorava dopo aver interrotto il discorso natalizio della regina Elisabetta II dicendo che "era noioso"».
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Massima solidarietà ad una delle tante persone che non sopportano l'operato della regina (?) d'Inghilterra. Menomale che non sono nato in Gran Bretagna, sennò passavo i guai :)

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28/12/09  Adotta anche tu un tappo di sughero 
lunedì  Attendo suggerimenti 
+ La notizia del giorno: «Con un crollo del 66% nelle importazioni di champagne in Italia i brindisi di fine anno con le bollicine d'oltralpe raggiungono il minimo storico e sono appena un terzo di quelli dello scorso anno». È quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi ai primi nove mesi del 2009, che confermano "il momento di difficoltà" per il prodotto francese che, durante nell'anno che si sta concludendo, ha dovuto contenere la produzione a 260 milioni di bottiglie, in forte calo rispetto ai 322 milioni del 2008. "Con la grave crisi dello champagne francese si consolida" - sottolinea la Coldiretti - "la leadership dello spumante in Italia, dove il brindisi Made in Italy stravince nel 98 per cento dei casi con circa 80 milioni di bottiglie stappate durante le festività sulle tavole degli italiani". In Italia sono stati prodotti 345 milioni di bottiglie nel 2009 con un fatturato stimato in 2,5 miliardo di euro. L'Asti Docg è in testa, continua l'organizzazione agricola, nella produzione nazionale con poco più di 80 milioni di bottiglie prodotte, seguito dal Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene con 50 milioni, anche se sono ben 160 milioni le bottiglie di Prosecco (Doc e non Doc) commercializzate. Il Veneto è la prima regione italiana per produzione davanti al Piemonte. In Italia, precisa la confederazione, sono state prodotte oltre 300 milioni di bottiglie con il metodo Charmat e 45 milioni con il metodo classico Champenois che differisce perchè la fermentazione non avviene in autoclave ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare anche diversi anni con un prezzo finale più elevato. Il Made in Italy consolida il successo anche all'estero dove il maggior numero di brindisi italiani sono stati fatti, conclude la Coldiretti, in Germania e negli Stati Uniti, ma in forte crescita sono anche la Gran Bretagna e i Paesi emergenti. La notte dell'ultimo dell'anno i consumi di spumante e prosecco "saliranno dello 0,5% rispetto all'anno scorso, sfiorando quota 60 milioni di litri". Detto in altri termini, sono pronte ad essere aperte "circa 80 milioni di bottiglie, tra spumanti, prosecchi e champagne". Lo stima la Cia- confederazione italiana agricoltori, che invita a "non disperdere i tappi nell'ambiente e anzi conservarli per il riciclo". L'associazione spiega infatti che i tappi di sughero utilizzati per le bottiglie, pur non potendo essere riutilizzati per il medesimo scopo, possono essere riciclati e trovare nuovi impieghi. Per cui, "con un minimo di accortezza circa 3 tonnellate di sughero, invece di diventare "indecorosi tappeti di immondizia stradale" possono essere reinseriti nei cicli produttivi senza gravare sul patrimonio ambientale"».
+ Il commento alla notizia del giorno: A parte il piacere che provo nel leggere che il Made in France é in costante discesa, mi sorge qualche dubbio sulle modalità di riciclo del sughero... Che cosa ci si fa coi tappi delle bottiglie di spumante?!?

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27/12/09  Povera Spagna 
domenica  Mah... 
+ Andare o non andare alla partita di oggi? Abbandonare o non abbandonare le comodità della Base?
+ La notizia del giorno: «C'è da sempre l'indice della ricchezza identificato dagli economisti con il Pil, il prodotto interno lordo, cioè il reddito prodotto ogni anno dai vari Paesi. Ed è ovvio che più l'indice sale meglio è. Con gli anni qualche osservatore si è spinto oltre sostenendo che da sola la ricchezza non fa la felicità. E allora via con altri indicatori: dalla qualità della vita, al benessere inteso in senso lato. Ma c'è anche il rovescio della medaglia, prosposto questa volta dagli economisti di Moody's, l'agenzia di rating americana. Per loro esiste anche l'indice della miseria. O meglio quest'anno per la prima volta l'hanno chiamato l'indice dell' "altra miseria". In cosa consiste? Nella sommatoria, magari un po' grezza e poco attenta al rigore scientifico ma significativa, di due sotto-indicatori che sono il deficit fiscale e il tasso di disoccupazione attesi per il 2010. Ebbene mescolando o meglio sommando queste variabili ecco la classifica degli Stati che rischiano un 2010 assai gramo. Al primo posto, e non è una sorpresa dopo le avvisaglie delle settimane scorse, spicca la Spagna dove il tasso di disoccupazione è salito vertiginosamente dal'avvio della crisi della finanza mondiale, toccando punte del 20%. Una crescita del paese avvenuta sulla spinta di un accumulo di debito privato a sorreggere una gigantesca bolla immobiliare. Che ora è scoppiata e che sta deteriorando velocemente i conti delle famiglie ma anche dello Stato. Poi a seguire paesi noti per la loro attuale fragilità finanziaria: dalla Lettonia alla Lituania per passare a Irlanda e Grecia, guarda caso i due paesi che incutono oggi più timore per la tenuta dei conti pubblici. In tutti i casi la miscela esplosiva che richia di deflagrare l'anno prossimo è fatta da pesanti deficit di bilancio con tassi di disoccupazione che hanno superato ampiamente il tetto del 10-15%. L'Italia è al penultimo posto dopo la Germania in virtù del deficit più contenuto e della disoccupazione sotto il 9 per cento. La classifica di Moody's sarà anche un esperimento empirico fatto sommando solo due variabili e qualche economista storcerà il naso di fronte a un'analisi così povera di fattori. Ma guarda caso i Paesi che sfilano nella classifica dell' "altra miseria" sono proprio quelli su cui Autorità monetarie e Governi hanno lanciato in queste settimane i primi allarmi» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Non mi sembra una novità, dal momento che Spagna, Grecia e Portogallo sono da sempre in fondo alla classifica europea.
+ La frase del giorno: «'Na vote che nasci cafone, nen ti raddrizz'» (A.B.).

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26/12/09  Serata piacevole con "colpo" finale 
sabato  Ne avevo il presentimento 
+ La notizia del giorno: «"Non volevo fare del male al Santo Padre". Lo ha detto ai soccorritori e ai medici che le hanno prestato assistenza, una volta ricoverata all'ospedale Santo Spirito di Roma, Susanna Maiolo, la donna che ieri sera ha tentato di avvicinarsi al Papa facendolo cadere durante la messa di Natale in San Pietro. La donna viene definita "una persona disturbata" con un "pensiero distorto" che probabilmente l'ha portata a tentare per due volte di avvicinarsi al papa. Susanna Maiolo, infatti, aveva compiuto un gesto analogo lo scorso anno: durante la messa di mezzanotte del 2008 infatti,ì vestita con una giacca rossa molto simile a quella che indossava anche ieri, aveva scavalcato la transenna, ma era stata bloccata prima di potersi avvicinare ulteriormente a Benedetto XVI. Secondo fonti vaticane la donna ieri era giunta direttamente dalla Svizzera, dove abita, per assistere alla messa in Vaticano. Dopo il tentativo di aggressione al Santo Padre la donna subito è stata subito trasportata all'ospedale S.Spirito e presa in cura dai medici del servizio psichiatrico di diagnosi e cura. Dopo le prime cure farmacologiche è stata trasferita in una struttura protetta fuori Roma dove rimarrà ricoverata. Confermati tutti gli appuntamenti di Papa Benedetto XVI anche per oggi. Il Papa "sta bene, non c'è nessun problema, ieri ha trascorso un'ottima giornata e questa mattina reciterà come programmato l'Angelus di Santo Stefano", ha detto padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. Intanto potrebbe essere operato domenica il cardinale Roger Etchegaray, ricoverato dalla scorsa notte al policlinico Gemelli in seguito alla frattura del collo del femore destro subita nel corso dell'aggressione a papa Benedetto XVI durante la messa di Natale nella basilica di San Pietro. Il cardinale, di 87 anni, è stato ricoverato in una stanza del reparto solventi del Policlinico Gemeli di Roma. L'alto prelaro nel pomeriggio ha tra l'altro ricevuto la visita del segretario del pontefice monsignor George Gaenswein, dell'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede Zanardi Landi, del decano del collegio cardinalizio cardinale Angelo Sodano e del fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi. Il prelato si era appena ripreso da una caduta, avvenuta circa un anno e mezzo fa, in cui si era fratturato una vertebra lombare» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Che "bel" Natale per il cardinale 87enne che si é sfasciato ieri sera... Mi dispiace per lui.
+ La frase del giorno: «Pensavo che G.R. prima fosse scappato via col malloppo!» (M0.). Ed avevo ragione! :)

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25/12/09  ... E buon Natale! 
venerdì  Finalmente... 
Tu
che
ne dici
SIGNORE se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior-
no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita. Un albero con
radici molto profonde, perché i loro nomi non escano mai dal mio cuore; un albero
dai rami molto grandi, perché i nuovi nomi venuti da tutto il mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero
con un’ombra molto
gradevole affinché
la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita.


+ No, non ce l'ho con la centralinista acida di Radio Deejay che oggi mi ha fatto innervosire bene bene... No, non ce l'ho con lei che mi ha messo in attesa e poi la mia linea si é persa in qualche meandro sperduto del centralino lasciandomi in sospeso mentre in radio invocavano il mio nome in diretta... Sono contento soltanto perché sono "scampato" alla vincita di un Lg Smart del quale non avrei saputo cosa farci :)

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24/12/09  Forza Goran o forza Claudio? 
giovedì  Liberi tutti! 
+ La notizia del giorno: «"È stato accolto il ricorso di Pandev al collegio arbitrale della lega calcio, che ci ha dato ragione. Il contratto di Goran con la Lazio è stato quindi risolto e il club è stato condannato a pagare come risarcimento danni 160.000 euro più le spese legali". Lo ha detto l'avvocato Mattia Grassani, che assiste il giocatore nella vicenda, spiegando di aver già ricevuto copia della sentenza. "Ci sono otto pagine di motivazione, ed ora me le leggerò con calma", ha aggiunto Grassani. "Se ho sentito Goran? Gli ho mandato un sms. Questa vicenda lo ha provato molto. Adesso è libero da impegni con la Lazio, si prenderà una pausa, poi il naturale sviluppo sarà trovare un'altra squadra. Questo è un precedente importante per una vicenda contrattuale del genere". Ancora Grassani: "Pandev aveva perso fiducia? Il procedimento ha avuto improvvisi arresti e nel corso dei mesi il giocatore si domandava come funzionasse la giustizia sportiva per una materia così delicata. Da quando l'arbitrato è cominciato, ovvero l'11 dicembre con la prima udienza, direi che Pandev ha avuto la certezza che il suo iter si concludesse in tempo utile per l'apertura del mercato di gennaio". "È la fine di un incubo. Sono andato via da una persona che mi ha fatto malissimo. Mi dispiace per la Lazio, e peri i tifosi biancoceleste. Lotito e Tare - che sa solo fare le multe - non meritano di guidare una società prestigiosa come questa. Sono stato trattato in maniera vergognosa. Ho sempre dato tutto per la Lazio, ho giocato anche infortunato, con le punture. Ma non potevo parlare. Non è vero" - come ha detto Lotito - "che hò tirato i remi in barca. Sono deluso anche da Ballardini. È stato troppo scorretto. I compagni? Ho un buon rapporto con loro, ma qualcuno non ha detto una parola in mio favore. il mio sogno è di rimanere a giocare in Italia". "La sentenza era giá scritta, altrimenti non avremmo chiesto la ricusazione. Io sono tranquillo, posso dire solo che non finisce qui". Claudio Lotito, presidente della Lazio, commenta così la sentenza del collegio arbitrale della Lega che ha disposto la risoluzione del contratto di Goran Pandev, condannando il club biancoceleste al pagamento al giocatore di 160.000 euro di danni più le spese legali. "Io ve l'ho giá dimostrato con la vicenda Chinaglia che non mi arrendo", dice Lotito ai microfoni di Radio Radio. "Non finisce qui. Vedremo poi chi la vincerá", conclude Lotito. "Andremo fino in fondo. Faremo ricorso alla magistratura ordinaria. Anche da domani". Lo ha annunciato ai microfoni di Sky Sport 24 l'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile. "Questa situazione è stata decisa in fretta senza dare il tempo al nostro arbitro di firmare il lodo perchè doveva essere depositata entro oggi" - ha aggiunto -. "Lotito ha meno prudenza di un uomo di legge, ma avverte le stesse cose che proviamo noi. Se Pandev giocherà in un'altra squadra? Ci sono strumenti processuali che consentono, in presenza di una situazione grave, un intervento immediato da parte di una corte. Non si può dire ancora. Noi utilizzeremo lo strumento processuale che viene utilizzato normalmente nelle cause di lavoro, in occasione di licenziamenti ingiusti". Carlo Parravicino (agente di Pandev): "In questo momento il pensiero, senza ipocrisia, è oggettivamente ai tifosi della Lazio. È importante comunque che sia stata ristabilità la realtà. È un epilogo comunque amaro" - sottolinea Pallavicino ai microfoni di Sky Sport 24 -. "Esserci arrivati in questo modo lo ha stressato, adesso lui è in viaggio verso la Macedonia dove starà con i parenti per il Natale. Poi farà una valutazione serena sul suo futuro"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Da una parte sono contento per Pandev, dev'essersela vista proprio brutta. Dall'altra però mi dispiace per Lotito, perché se avesse ragione lui sarebbe abbastanza fastidioso veder scappare via un proprio giocatore.
+ La frase del giorno: «Jingle bells, jingle bells... toh, guarda, un cammello... Buon Natale a tutti, sia con la neve sia con 20 gradi ;)» (M0.).

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23/12/09  Grazie davvero! 
mercoledì  Tutti attori... 



+ Grazie a Fa. per la riuscita della fantastica serata, e grazie anche a L.R., S.d.R., F.A. e L.B. per aver partecipato attivamente all'evento nonostante la colossale presa in giro ricevuta da loro stessi inizialmente... Porca miseria, avevo abboccato! :°D
P.S.: urca, Morgan suona il basso con la mano sinistra... proprio come lo suonerei io... un'altra similitudine dopo il giorno e mese di nascita :|
+ Potete dire...: ai "quattro elementi" che i regali sono stati graditi ed azzeccati? Non é da tutti eh ;)
+ La frase del giorno: «Operating system successful updated - version 2.9 :) Grazie a tutti!» (M0.).

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22/12/09  Attualità 2.0 
martedì  W la modernità 
+ Il bello dell'epoca contemporanea nella quale viviamo é che puoi venire a conoscenza della temperatura esterna della tua città direttamente dalla radiosveglia appena sintonizzata su Radio Deejay. Che poi ci siano 19 gradi con sole splendente dopo un periodo di letterale gelo é un'altra storia... ;)
+ La notizia del giorno: «Proprio oggi, in Finlandia, vari treni sono stati soppressi o sono arrivati in ritardo. Problemi dovuti all'inverno scandinavo? Niente affatto. I macchinisti sono entrati in sciopero. Al di là di questo fatto contingente, i treni finlandesi (e anche quelli degli altri Paesi scandinavi) sia in estate che in inverno corrono veloci come fulmini. Come spiega Carola Björklöf, dell'Ufficio stampa delle Valtion rautatiet (le ferrovie statali finlandesi): "In Finlandia i treni hanno problemi dovuti alle basse temperature in media solo per 3-5 giorni all'anno. Il 30% dei treni, in questi 3-5 giorni, accumula dei ritardi di circa cinque minuti. Ovviamente, la media comprende anche i treni a lunga distanza come - per esempio - la tratta tra Helsinki e la Lapponia (800-1.000 km). L'efficienza della rete ferroviaria è dovuta a molti fattori: un parco locomotive e carrozze quasi tutte nuove che hanno, comunque, una manutenzione e un controllo quotidiano di tutte le parti «critiche», vale a dire riscaldamento e porte; rotaie e linee elettriche sono state costruite tenendo conto dell'inverno, della neve e del gelo; tutti gli scambi sono riscaldati e durante i mesi invernali vengono puliti ogni giorno con speciali attrezzature. In sintesi: la rete ferroviaria viene tenuta costantemente sotto controllo". Quando fa molto freddo, con punte di 20-30 e anche più gradi sottozero e la neve è superiore ai 15 cm, i (pochi) treni vecchi hanno qualche problema in più, come ci conferma la signora Björklöf: « In genere, vi sono problemi ai freni a alle porte che si aprono e chiudono automaticamente. Riguardo al Pendolino, costruito dalla Fiat, i problemi sono scarsi: basta ridurre la velocità per superarli». In Finlandia quello che avviene per i treni (quasi sempre puntualissimi) si ripete per gli autobus e la circolazione su strada. Nonostante le forti nevicate (in inverno quasi quotidiane) una efficientissima rete di spazzaneve si mette in moto e ripulisce strade statali e vie cittadine in poco tempo» (fonte: Corriere.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Trenitalia... Ferrovie dello Stato... La sentite l'aria che tira all'estero?!?

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21/12/09  Gente strana 'sti inglesi 
lunedì  Che coraggio :| 
+ La notizia del giorno: «Le attività extracalcistiche di John Terry starebbero diventando fonte di notevole imbarazzo per i capi della Football Association, preoccupati dal fatto che un campione che guadagna oltre 190.000 euro a settimana si presti a operazioni commerciali quantomeno discutibili, come il contratto firmato con il Sun per una rubrica fissa, che, come riporta il Daily Mail, pare non abbia fatto per niente la felicità di Fabio Capello, che già aveva preso malissimo la decisione del giocatore di portarsi la famiglia ai prossimi Mondiali. Non bastasse, anche l’ultimo scandaletto che ha coinvolto JT avrebbe fatto letteralmente infuriare il ct, che a questo punto starebbe meditando di togliergli la fascia di capitano della nazionale. A scatenare le recenti ire del tecnico italiano, il resoconto (con relativo video) pubblicato dal News of the World sulla visita segreta al centro di allenamento del Chelsea di Cobham che sarebbe stata organizzata da Terry, insieme con il bagarino Tony Bruce, dietro compenso di poco più di 11.000 euro. Soldi che, come si è affrettato a spiegare il capitano Blues ai tre reporter del domenicale (che si sono spacciati per ricchi uomini d’affari), lui avrebbe devoluto interamente in beneficenza, tolta la parte da destinare a Bruce. Lodevole intenzione, non c’è che dire, che lo stesso Chelsea si è affrettato ad appoggiare, rilasciando un comunicato ufficiale sul proprio sito nel quale si schiera dalla parte di JT. “Il Chelsea ospita un gran numero di visitatori nel suo centro di allenamento durante tutto l’anno. La maggior parte di queste visite è organizzata dagli sponsor o da enti benefici e, ovviamente, i giocatori hanno un ruolo importante in queste iniziative. Ma, contrariamente a quanto apparso sui giornali, il club è assolutamente convinto che John Terry non abbia chiesto né ricevuto denaro in relazione a queste visite”. Una convinzione che è anche di Carlo Ancelotti che, dopo il pareggio con il West Ham, ha dato il suo pieno appoggio al capitano. “Tutti noi abbiamo una grandissima fiducia in John Terry e sappiamo che non ha fatto nulla di sbagliato”. Ma questo “scivolone” – chiosa il tabloid – è solo l’ennesimo di una serie, iniziata con la scoperta (ad opera ancora del Daily Mail) che il giocatore Blues avrebbe ingaggiato una società di marketing, la Riviera Entertainment Limited, per “monetizzare” il suo ruolo di capitano dell’Inghilterra e di uomo-simbolo del Chelsea, come si leggeva nella mail mandata ai potenziali clienti, con tanto di logo non autorizzato Fifa e Terry ritratto con la maglia del Chelsea, che, una volta di dominio pubblico, il giocatore si è affrettato a smentire, spiegando che era stata fatta circolare senza il suo permesso» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Se Cannavaro si fosse azzardato a fare una cosa del genere, Lippi l'avrebbe appeso immediatamente al primo appendiabiti capitato a tiro...
+ Il video del giorno: Undicesimo ed ultimo episodio di La villa di lato, guardalo quì.

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20/12/09  Felipe Melo "Bidone d'oro 2009" 
domenica  Non avevo dubbi 
+ La notizia del giorno: «Il brasiliano della Juventus Felipe Melo succede a Ricardo Quaresma nel poco ambito premio "Bidone d'oro" assegnato da Catersport, trasmissione di Radio Rai 2, che elegge il vincitore in base ai voti degli ascoltatori. Il centrocampista bianconero paga di sicuro un avvio di stagione in sordina, dopo un'ottima annata con la Fiorentina, la Confederations Cup vissuta da protagonista con il Brasile e il passaggio milionario alla Juve. Troppo clamore e aspettative, forse deluse, hanno convinto i tifosi a decretare i 25 milioni spesi dalla dirigenza torinese esagerati, se messi in paragone con le prestazioni opache di Melo, insicuro come perno davanti alla difesa e approssimativo nell'impostazione del gioco. L'anno scorso vinse il portoghese dell'Inter Quaresma, che costò più o meno la stessa cifra di Melo. L'albo d'oro vede in precedenza illustri campioni: Adriano (2006-2007), Vieri (2005), Legrottaglie (2004) e Rivaldo (2003)» (fonte: SportLive.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Dopo la partita inqualificabile giocata oggi dalla Juve, penso sia doveroso dare risalto a questa notizia passata un pò troppo inosservata.

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19/12/09  Addio mitica Saab 
sabato  Basta Giusy, basta! 
+ Ho riascoltato casualmente "Tutti pazzi per Marry Christmas", una delle tante canzoni natalizie (belle!) di Radio Deejay, e tra le varie parti che la compongono mi si é acceso il cervello sul pezzo cantato da Mao. Che fine ha fatto il cantante Mao? Una decina di anni fa stava andando abbastanza bene tra dischi, apparizioni e co-presentazioni in tv... Qualcuno sa darmi una risposta?
(2 minuti dopo...) Ehhh... niente... cioé... ho appena fatto una piccola ricerca su Wikipedia ed ho trovato gli aggiornamenti richiesti. Grazie lo stesso ;)
+ La notizia del giorno: «Saab chiude. General Motors ha annunciato che la vendita alla Spyker non può essere conclusa e il marchio svedese verrà progressivamente a scomparire. Gm manterrà i servizi assistenza e onorerà le garanzie delle vetture attualmente in circolazione. Saab ha poco più di 4.000 dipendenti e lo scorso anno ha venduo meno di 100.000 mila auto, confermandosi un produttore di nicchia. La gamma attuale presenta un numero limitato di berline, station wagon e una decappotabile, con le Saab 93 e 95. Spyker non ha rilevato Saab da General Motors (Gm) a causa "della complessità dell'operazione, unita a una scadenza stretta che ci ha impedito di concludere nei tempi dovuti la transazione". In una nota Victor Mueller, numero uno di Spyker, ha così spiegato il fallimento dell'acquisizione. "Deploriamo sinceramente di non essere riusciti a concludere l'acquisizione", ha aggiunto Mueller, per il quale "sono emersi problemi che, secondo le parti, non potevano essere risolti prima della scadenza del 31 dicembre stabilita da General Motors" per la cessione della casa scandinava. La gamma attuale presenta un numero limitato di berline, station wagon e una cabrio, con le Saab 93 e 95; nel 2008 ha venduto circa 93.000 vetture. Finisce così un'era dell'automobile europea e termina con poca gloria un marchio che a dispetto di volumi bassi ha avuto, soprattutto negli anni 70/80, un pubblico di estimatori, notevole fama, molto appeal anche per la sua originalità tecnica, costruttiva e, soprattutto estetica. Come dimenticare modelli come la "96" degli anni 60 così diversi dalla produzione europea dell'epoca e fortemente caratterizzati aerodinamicamente. Del resto nel Dna della casa ci sono proprio gli aerei. Nasce infatti nel 1947 in seno alla costruttore di velivoli Svenska Aeroplan AB (Saab, appunto). La congiuntura attuale ha solo dato il colpo di grazia a una marchio agonizzante da anni incapace, sotto la guida Gm iniziata nel 1989 di riproporre modelli vincenti e all'avanguardia, come la mitica 900 Turbo degli anni ottanta, una tra le vetture responsabili della moda del tubobenzina così in voga i quegli anni e di grande successo, oppure anche auto come come la 9000, cugina stretta delle Italiane Lancia Thema, Fiat Croma e Alfa Romeo 164. Saab si è contraddistinta per l'uso dei turbocompressori nella produzione di massa, introducendola nella seconda metà degli anni '70; o con alcuni accorgimenti volti ad affrontare i climi ultra rigidi tipici della madre patria, come l'introduzione nel 1971 dei sedili riscaldati. Rilevante anche l'aspetto della sicurezza, e Saab rivendica di esser stata la prima casa ad aver introdotto le protezioni supplementari nei portelloni laterali. Negli anni Novanta l'inventiva e l'originalità di Saab si spegne. A dettare legge è la Opel e le sue tecnologie standard. Il design perde smalto, diventa normale e la tecnica appiattita . E il pubblico non era più disposto a comprare una Opel Vectra sotto mentite spoglie, un po' più rifinita, magari con un motore Fiat-Gm PowerTrain e con sostanziosi premi di prezzo. E tra tentativi di rilancio e modelli nuovi che non arrivano mai, la casa di Trollhattan entra nella fase estrema della crisi con la casa madre Gm prossima al fallimento e non più in grado di alimentarla. E si tenta invano la vendita alla piccola Koenigsegg, microcostruttore di iper sportive su ordinazione da mille e passa cavalli. L'operazione non va in porto e Gm cede alla cinese Bejing automotive i diritti di proprietà intellettuale relativa ai modelli 9-3 e 9-5. Qualcosa della gloriosa casa, che ha inseguito il sogno di fare auto come areoplani vivrà nelle vetture asiatiche» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Uh, mi dispiace per Saab. Mi ricordo che anni fa c'erano davvero i "fissati" di questo marchio automobilistico. Evidentemente produceva davvero auto di qualità.
+ Potete dire...: a Giusy Ferreri che il suo rifacimento di "Il cielo é sempre più" di Rino Gaetano é semplicemente irritante?!?
+ La frase del giorno: «Quando la smetti di fare "m'ama-non m'ama" coi tuoi denti?» (M0.).
+ I video del giorno: Trentatreesima ed ultima puntata di Buttafuori, guardala quì.

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18/12/09  Sorprese, belle e brutte 
venerdì  Ferie, sto arrivando! 



+ Faccio il conto alla rovescia per la fine di questa giornata lavorativa per tutto il tempo. Ne ho passate di giornate cieco per il sonno, ma oggi é stata davvero dura.
+ La notizia del giorno: «E' intorno ai 10 miliardi di euro l'importo complessivo raccolto dal gruppo Intesa SanPaolo da clienti che hanno utilizzato lo scudo fiscale per rimpatriare capitali posseduti all'estero. Lo ha annunciato l'amministratore delegato, Corrado Passera, interpellato dai giornalisti. "Una cifra di riferimento è intorno ai 10 miliardi" ha detto, Passera, ricordando che questa cifra non va confrontata con l'importo complessivo di patrimoni "scudati", stimato nei giorni scorsi tra i 100 e i 110 miliardi di euro. "Nei numeri dello scudo a livello di sistema una parte importante riguarda il rimpatrio giuridico: importi regolarizzati con lo scudo ma che rimangono nelle banche estere" ha detto Passera. Le prime stime della raccolta da scudo fiscale? Oltre a Intesa SanPaolo (che in particolare ha "scudato" 3,5 miliardi tramite banca Fideuram e altri 2 tramite la fiduciaria Sirefid). la svizzera Ubs ha raccolto 5,6 miliardi, recuperando molto di quanto ceduto negli ultimi mesi, mentre il gruppo Unicredit ha raccolto 4,5 i miliardi con Cordusio Fiduciaria, il 95% dei quali costituiti da rimpatrio fisico. Tra gli altri istituti si segnalano i 2,4 miliardi stati raccolti dal Banco Popolare; 2,2 da Mps, 2,1 da Banca Generali, 2 da Ubi, 1,5 da Banca Esperia e 1 miliardo di euro da Azimut».
+ Il commento alla notizia del giorno: 100 miliardi di euro complessivi?!? Ma non c'era la crisi?!?
+ La frase del giorno: «Mi hanno trovato... Hai capito?» (E.O.).

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17/12/09  C'é popolo e Popolo 
giovedì  Spese natalizie 
+ La notizia del giorno: «Non sono soltanto romeni e polacchi a muoversi all'interno dell'Unione Europea, in cerca di maggior fortuna. A sorpresa emerge, dai dati diffusi a Bruxelles da Eurostat, che anche molti italiani hanno scelto di emigrare in un paese Ue. In buona sostanza, l'Italia è una nazione che ha accolto molti stranieri (3,4 milioni), ma è anche quella che ha visto partire molti dei suoi cittadini (1,3 milioni). Nel 2008 il 37% degli stranieri che vivevano in un paese Ue erano infatti cittadini di un altro Stato membro: i più numerosi provenivano dalla Romania (1,7 milioni, il 15% del totale Ue) seguiti da quelli emigrati dall'Italia (1,3 milioni, pari all'11%) e dalla Polonia (1,2 milioni, 11%). L'ufficio europeo di statistica indica nel 6,2% della popolazione gli stranieri che vivono nell'Unione europea. In Italia la percentuale si ferma invece al 5,8%. Al primo gennaio 2008, gli stranieri nell'Ue erano 30,8 milioni, ma di questi 11,3 milioni erano quelli che si sono spostati da uno Stato membro ad un altro. Il numero più alto di stranieri è in Germania (7,3 milioni), Spagna (5,3 milioni), Regno Unito (4 milioni), Francia (3,7 milioni) e Italia (3,4 milioni). In Italia il numero maggiore di stranieri proviene dalla Romania (18,2%), da Albania (11,7%) e Marocco (10,7%). La comunità di stranieri più numerosa in Belgio è quella degli italiani, 17,4%, così come in Svizzera dove sono il 18,2%. Nell'Ue la comunità di stranieri più numerosa è quella dei turchi (7,9%), seguita dai marocchini (5,6%) e dai romeni (5,4%). Per residenti stranieri l'Eurostat intende persone che non hanno la cittadinanza del paese in cui risiedono» (fonte: Il Messaggero).
+ Il commento alla notizia del giorno: C'é popolo e Popolo...
+ Il dialogo del giorno:
Cliente: «Vorrei sapere quanto c'é su questo libretto... E' da un pò che non lo uso».
M0r94n: «Vediamo... Ci sono 248 euro».
Cliente: «Ah bene... Prelevo 250 euro. Eh, queste spese natalizie...».
M0r94n: «Ma... ce ne sono 248!».
Cliente: «Ah... Eheh... Prelevo 200 allora...».

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16/12/09  Tanto non mi fido più 
mercoledì  Se la vedessero tra di loro 
+ La notizia del giorno: «Tra i giganti bancari americani tenuti in vita dai finanziamenti pubblici è una corsa contro il tempo a restituire i soldi: lunedì Citigroup ha preceduto di poche ore Wells Fargo nell'annunciare l'intesa con il governo su modalità e tempi, e così l'intero gruppo delle major americane ha chiuso i conti con l'amministrazione Obama. Citigroup ridarà 20 miliardi avuti un anno fa, quando era sull'orlo del default, Wells Fargo i suoi 25 miliardi, non appena ne incasserà 10,4 dal mercato in cambio delle azioni che ha messo in vendita per questo specifico scopo. Pure la General Motors, uscita dalla bancarotta solo qualche mese fa, ha annunciato ieri di essere intenzionata a ripagare il governo malgrado la situazione del mercato dell'auto non si sia ancora stabilizzata. "Abbiamo un piano per restituire i prestiti federali entro giugno", ha detto il Ceo Ed Whitacre a proposito dei 6,7 miliardi di debiti che scadono nel luglio 2015 e dei finanziamenti avuti dal governo canadese. Il comparto bancario sta accelerando perché i soldi pubblici sono arrivati con i condizionamenti alla gestione, soprattutto nelle politiche retributive dei top manager. Alcune banche sono tornate in forte attivo, specialmente la Goldman Sachs, ma tutte hanno i conti operativi sistemati o quasi, e in ogni caso hanno dimostrato la capacità di raccogliere capitali freschi sul mercato, il requisito richiesto dal Tesoro. Il ministro Tim Geithner non vuole correre il rischio di avere banche sottocapitalizzate, costrette a ribussare alle casse pubbliche se la crisi economica non evolve presto in una stabile ripresa. Il fallimento di Lehman Brothers, avvenuto solo 15 mesi fa nel pieno della recessione, creò il panico e spinse la Washington di Bush a lanciare il Tarp, un programma da 700 miliardi di dollari ideato per rilevare i bond tossici che si trasformò subito in piano di prestiti alle banche. Tutte le maggiori furono convinte dal Tesoro ad accettare i soldi pubblici, perché non ci fosse distinzione tra buone e cattive. Alla fine in 700 tra grandi e piccole ricevettero 245 miliardi (il resto è andato a altre istituzioni, come la assicurazione Aig e altre società finanziarie, oppure non è stato ancora utilizzato e i democratici vorrebbero destinarlo ai programmi di creazione di posti di lavoro). Da allora, in meno di un anno i manager dei colossi in convalescenza hanno chiesto e via via ottenuto dal governo di poter restituire i debiti. Le prime banche hanno rimborsato Obama a partire già dal giugno scorso. Chase, oltre ai 25 miliardi dovuti, aveva pagato 795,1 milioni in dividendi sulle azioni di risparmio detenute dal Tesoro. Goldman aveva ricomprato le azioni privilegiate date in pegno per il prestito da 10 miliardi, pagando un interesse complessivo di oltre il 20%. Morgan Stanley (10 miliardi), Us Bancorp (6,6), Bb&T Corp (3,1 miliardi per il riacquisto dei titoli privilegiati, più 13,9 milioni di dividendi), American Express (3,39 miliardi), Bank of New York Mellon (3,04), Capital One Financial Corp (3,57 miliardi) avevano tutte già chiuso i conti del Tarp nei mesi scorsi. In tutto sono finora rientrati al Tesoro 161 dei 245 miliardi usciti» (fonte: La Stampa).
+ Il commento alla notizia del giorno: Sì, ok, va bene, é una buona notizia, ma la strada per tornare alla normalità é ancora taaanto lunga...

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15/12/09  Attenti all'economia americana 
martedì  Sarà vero? 
+ La notizia del giorno: «John Williams, gestore del popolare sito di contro-informazione economico-finanziaria ShadowStats, ha scritto (le seguenti cose - ndM) nel suo ultimo rapporto pubblicato negli Stati Uniti. Per via della politica della Federal Reserve messa in atto da Ben Bernanke (eredita' diretta dei molti anni di denaro a costo infimo decisa da Alan Greenspan) l'America si avvia verso un pauroso periodo di iper-inflazione. "Le crisi in via di intensificazione, quella economica e quella di solvibilita', e le risposte negli ultimi due anni sia del'amministrazione Usa sia della Federal Reserve" - scrive Williams - "hanno esarcebato le questioni relative alla solvibilita' del governo e portato ai prossimi 5 anni la mia stima temporale relativa all'iper-inflazione, rispetto al range 2010-2018 stimato in un mio precedente rapporto. La Casa Bianca e la Federal Reserve hanno ormai scelto di impegnare il sistema in questa direzione, tramite la politica del denaro facile prestato a niente, tramite il servilismo nei confronti di poteri forti e denaro per interessi speciali, una grossolana cattiva gestione, e un deliberato continuo sforzo per minare il valore del dollaro. Di conseguenza, i rischi che la crisi da iper-inflazione scoppi entro il prossimo anno sono particolarmente alti". "Quel che e' accaduto negli ultimi due anni fa da preliminare ad un Grande Collasso, una Grande Depressione iper-inflazionistica", continua Williams. "Cio' provochera' un collasso totale del potere di acquisto del dollaro, un collasso del normale flusso di attivita' economica e commerciale degli Stati Uniti, il collasso del sistema finanziario come lo conosciamo oggi, e un riallineameneto dello scenario politico americano. L'attuale situazione dei mercati finanziari, del sistema finanziario e dell'economia rimangono altamente instabili e vulnerabili a shock inaspettati"» (fonte: Wall Street Italia).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ogni tanto spunta qualche catastrofista... La situazione non é bellissima e l'economia americana non é messa proprio bene, però gli inviti a stare sempre con gli occhi aperti non sono mai troppi.

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14/12/09  Vietato litigare 
lunedì  Ma proprio con tutti 
+ La prima notizia del giorno: «Il procuratore federale Stefano Palazzi ha aperto un fascicolo sull'episodio del diverbio fra il tecnico dell'Inter, José Mourinho, e un giornalista dopo la partita giocata dai nerazzurri a Bergamo. Nei prossimi giorni, fa sapere la Figc, Palazzi ascolterà il giornalista Andrea Ramazzotti, che ha raccontato di essere stato insultato dal tecnico portoghese. La procura federale verificherà anche altre testimonianze e ha intenzione di ascoltare Mourinho, di cui Palazzi vuole verificare eventuali responsabilità» (fonte: Adnkronos).
+ Il commento alla prima notizia del giorno: E per la miseria! Non si può neanche litigare con un giornalista ora! :D
+ La seconda notizia del giorno: «Riconosciuta l'esistenza di associazione per delinquere. Due anni di reclusione all'ex presidente degli arbitri Lanese e all'ex arbitro Dondarini. Due anni e quattro mesi all'ex arbitro Pieri. Tre anni di reclusione per Antonio Giraudo: è la sentenza pronunciata oggi dal giudice per l'udienza preliminare, Eduardo De Gregorio, nell'ambito del procedimento nei confronti degli imputati di Calciopoli che hanno scelto il rito abbreviato. L'accusa aveva chiesto, per l'ex amministratore delegato della Juventus, una reclusione di cinque anni. Il gup ha inoltre inflitto due anni di reclusione ciascuno all'ex presidente dell'Associazione arbitri, Tullio Lanese e all'ex arbitro Paolo Dondarini, mentre due anni e quattro mesi è stata la condanna per l'ex arbitro Tiziano Pieri. Sette, invece, gli imputati assolti: l'arbitro Gianluca Rocchi, gli ex arbitri Stefano Cassarà, Marco Gabriele e Domenico Messina e gli ex assistenti Duccio Baglioni, Giuseppe Foschetti e Alessandro Griselli. Nel dispositivo della sentenza il giudice ha riconosciuto l'esistenza di un'associazione per delinquere che avrebbe condizionato gli esiti dei campionati di calcio: le condanne sono state infatti comminate per il reato associativo finalizzato alla frode in competizioni sportive» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Troppo poco!!!
+ Le frasi del giorno:
- «Non mi piace che tu abbia questi ideali sessuali di basso livello facilmente raggiungibili» (Fa., parlando di una nota soubrette italiana).
- «L'hai vista in una delle sue posizioni "mettimelo qui, baciamelo li"?» (Fa., sempre a proposito di una nota soubrette italiana).
+ Il video del giorno: Decimo episodio di La villa di lato, guardalo quì.

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13/12/09  Ma allora esisti in versione video! 
domenica  L'avrò cercata per mesi 



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12/12/09  Tesoretto "molto interessante" 
sabato  Spunterà fuori qualcos'altro? 
+ La notizia del giorno: «Due Boccioni, un Segantini, un Kandinsky e uno Chagall considerato già "molto interessante". Sono cinque delle 16 opere d'arte sequestrate dalla Procura di Parma in casa di Calisto Tanzi e in altre abitazioni di Parma e provincia nella disponibilità di persone vicine al cavaliere. Dodici dipinti, i cui autori non sono stati resi noti dalla Procura, sono stati trovati la scorsa notte in un seminterrato nella villa di Tanzi alle porte di Parma. Uno dei due quadri di Boccioni sequestrati è stato consegnato dal genero di Calisto Tanzi, Stefano Strini che lo teneva in casa propria. Il Segantini, il Kandinsky e lo Chagall erano in abitazioni di terze persone. Adesso la guardia di finanza, coordinata dai sostituti Vincenzo Picciotti e Lucia Russo, è alla ricerca di altre opere d'arte appartenenti alla collezione che il cavaliere avrebbe occultato prima del crac del 2003. Tre delle 16 opere d'arte sequestrate dalla Procura di Parma sono state prelevate nell'abitazione del mercante d'arte Paolo Dal Bosco di Rovereto (Trento). Si tratta dei lavori di Segantini, Kandinsky e Chagall. Lo scroso mercoledì 9 dicembre la Guardia di Finanza e i carabinieri avevano effettuato una perquisizione nell'abitazione di Dalbosco controllando la documentazione relativa agli acquisti delle opere. Le forze dell'ordine, accompagnate dai due Pm, sono poi ritornate nell'abitazione di Paolo Dal Bosco ed hanno prelevato i quadri. "Dal punto di vista giudiziario, non sono e non sono mai stato indagato dalla Procura di Parma per riciclaggio" - afferma in una nota Paolo Dal Bosco -, "mentre per l'eventuale accusa di ricettazione, riferibile a sole tre opere, avute da parenti stretti del cavalier Tanzi, avrò modo di chiarire con il magistrato competente la mia totale estraneità". In relazione alla vicenda del cosiddetto "tesoro di Tanzi" e nel ribadire quando già dichiarato, Dal Bosco chiarisce: "i quadri di mia provenienza ed acquistati dal cavalier Tanzi negli anni fra il 1990 ed il 2000, oggetto di sequestro giudiziario da parte della Procura di Parma, hanno una valore attuale che è da considerarsi non superiore ai 5 milioni di euro, checchè ne dicano esperti come il professor Vittorio Sgarbi e compagni. Si tratta di opere autentiche, tutte di legittima provenienza, ovvero acquistate nelle aste pubbliche di Christiès e Sotheby's a Londra ed a New York". I ritrovamenti della scorsa notte si aggiungono alle altre 13 opere recuperate in Emilia Romagna sabato 9 dicembre. Tutto era partito da una puntata della trasmissione Report, condotta da Milena Gabanelli, su Rai 3 (fonte: Il Sole 24 Ore)».
+ Il commento alla notizia del giorno: Secondo me sui televisori della famiglia Tanzi sparirà presto la sintonizzazione di Rai 3... :)
+ I video del giorno:
- Trentunesima puntata di Buttafuori, guardala quì.
- Trentaduesima puntata di Buttafuori, guardala quì.
+ Il dialogo del giorno:
Speaker: «Grande punto di S.B.!».
L.B.: «Grande S.B.! Gli ho imparato io tutto quello che sa!».
M0.: «... Tranne l'italiano...».

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11/12/09  La caffeina del Paradiso 
venerdì  Brands e Celebrity campaigns 



+ La notizia del giorno: «George Clooney abbandona i party di Martini e finisce in paradiso con la Nespresso, senza la Canalis. La Lavazza, l'azienda nata in Piemonte nota per l'omonimo caffé, che da quindici anni ambienta nel regno dei cieli la sua campagna pubblicitaria ideata dall'agenzia Armando Testa, non ha gradito la citazione. Anzi tra le due aziende del caffè è guerra di aromi: «o ritira lo spot o presenteremo ricorso al Gran Giurì», minaccia la Lavazza. La campagna internazionale della società svizzera, lanciata all'estero, è appena partita in Italia: l'affascinante Clooney, travolto da un pianoforte caduto da un palazzo, finisce in paradiso e per salvarsi la vita cede la nuova macchina per il caffè a San Pietro, interpretato da John Malkovich.

La reazione della Lavazza, che dal 2000 ha scelto come protagonista dei suoi spot ambientati nell'aldilà la celebre coppia formata da Paolo Bonolis e Luca Laurenti, non si fa attendere. "È una cosa strana e singolare», commenta l'amministratore delegato, Gaetano Mele, con toni duri. «Mi chiedete se hanno copiato? È difficile non pensarlo. È tutto uguale, l'ambientazione è identica. Inoltre si tratta di un'azienda straniera che vende un prodotto tipico del Made in Italy, l'espresso, e la Lavazza è una protagonista di questo business. Preferisco pensare che si tratti di una sfortunata svista. Confido quindi che l'azienda svizzera ritiri il suo spot, se così non dovesse essere, ci tuteleremo nelle sedi più opportune. In 40 anni che lavoro nel settore non mi era mai capitata una cosa del genere".
Giacomo Bogetto, consigliere di amministrazione dell'agenzia Testa per la quale segue la Lavazza, si dice sconcertato: "La nostra campagna Paradiso, partita nel 1995 con Tullio Solenghi, ha avuto un successo enorme: ha una percentuale di gradimento che supera il 90% e oltre il 95% dei telespettatori ricorda gli spot. Abbiamo già mandato in onda 60 episodi e ce ne saranno di nuovi. Contiamo nell'intelligenza delle persone e nella loro capacità di giudizio". I tempi, spiega Mele, saranno rapidi: la richiesta alla Nestlè perchè sospenda la campagna è già partita e, tra pochi giorni, se non ci sarà un riscontro sarà pronto il ricorso. Tutto dipende poi dalla data in cui si riunirà il Gran Giurì: se non sarà immediata, la campagna con Clooney resterà in onda nel periodo natalizio. Dura la replica della Nespresso: "Non condividiamo nella maniera più assoluta le valutazioni di Lavazza relative al nostro nuovo spot che si basa su un concept originale: una delle scene si svolge alle porte dell'aldilà. L'aldilà" - sostiene l'azienda svizzera - "è un riferimento culturale, non è legato ad un brand in particolare, ed è stato usato come ambientazione in innumerevoli libri, canzoni, film e campagne pubblicitarie. L'ambientazione rappresenta la naturale evoluzione dello humour degli spot, un modo di comunicare un messaggio di desiderabilità del prodotto Inoltre questo spot" - conclude la società elvetica - "è parte di una Celebrity campaign che vede George Clooney come principale ambasciatore di Nespresso. Il nuovo spot fa parte di una saga che va in onda da 4 anni, il cui protagonista è ormai associato strettamente al nostro brand"» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: In effetti il Paradiso non é solo di Lavazza... e poi sono anche due stili di pubblicità diversi... forza Nescafé!

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10/12/09  Chi mangia piano, mangia sano e va lontano 
giovedì  Prendete esempio anziché criticare 



+ La notizia del giorno: «E' possibile dimagrire senza soffrire? Dimagrire senza essere costretti a contare calorie, pesare cibi, senza rinunciare a tutto ciò che più amiamo? E' quello che ci promettono continuamente sorridenti e magrissime fotomodelle. Ma sarà poi vero? Certamente no, ma esistono alcune astuzie che ci possono permettere di calare qualche chilo senza sforzi eccessivi e, soprattutto, continuando a levarci quegli ‘sfizi’, seppure con moderazione, che tanto bene fanno al nostro spirito. Questa volta a testimoniarlo non sono più le patinate pagine delle tante riviste femminili in circolazione, ma la scienza. Sono infatti ben quattro gli studi che recentemente hanno dimostrato come sia possibile perdere peso e, soprattutto, mantenere il dimagrimento ottenuto, limitandoci a seguire solo due principi: fare una colazione abbondante e mangiare lentamente. Troppo semplice? Affatto, quantomeno alla luce di quanto dimostrato, quasi contemporaneamente, da ricercatori venezuelani, statunitensi, inglesi, giapponesi e greci.
Nutrizionisti, dietologi ripetono da anni che saltare i pasti fa più male che bene, in particolare la colazione, il pasto più frequentemente trascurato da chi si mette a dieta, ma anche da chi per pigrizia o mancanza di tempo, la riduce ad un rapido caffè. Ma a ribadirlo ora sono anche gli esperti dell'Hospital de Clinicas di Caracas (Venezuela) e della Virginia Commonwealth University di Richmond (Usa) dopo avere sottoposto per otto mesi 94 donne obese e sedentarie di circa 30 anni a particolari diete. Una parte del campione ha seguito una dieta quasi priva di carboidrati, soprattutto a colazione (sole 290 calorie), con 1085 calorie totali; il gruppo rimanente poteva invece consumare una ricca colazione contenente, tra l'altro latte, e altri cibi meno poveri di carboidrati (610 calorie), per un totale di 1240 calorie. Un apporto energetico simile, ma con una grande differenza per quanto riguarda l'introito di amidi.
I primi quattro mesi di studio sono stati dedicati alla dieta vera e propria, mentre i successivi quattro al mantenimento. Alla fine del primo periodo le signore ‘a colazione povera’ hanno mostrato una perdita di peso leggermente superiore a quelle del secondo gruppo, ma durante i successivi quattro mesi hanno riacquistato buona parte del peso perduto, mentre le altre hanno continuato a dimagrire. Facendo un'abbondante prima colazione, infatti, le donne del primo gruppo hanno perso più del 21% del loro peso corporeo, quelle a stecchetto solo il 4,5%. Gli autori hanno motivato i risultati specificando che chi segue una dieta con un ricco primo pasto è meno tormentato dai morsi della fame e dalla voglia di zuccheri durante tutto l’arco della giornata.
Come mai le persone che saltano la colazione tendono a pesare di più, a mangiare cibi più grassi e a mettere su più chili rispetto a chi è abituato a mangiare la mattina? Per il dottor Anthony Goldstone dell'Imperial College London la spiegazione del fenomeno è a livello cerebrale. E' emerso dallo studio effettuato che saltare la colazione manda un segnale di pericolo al nostro cervello che quindi fa in modo di immagazzinare in riserve (grasso) qualsiasi tipo di anche minimo nutrimento venga messo a disposizione durante il resto della giornata. Insomma, saltare la colazione attiva un meccanismo mentale che ci spinge a ottenere una ricompensa nel corso della giornata, ovvero a premiarci con cibi calorici e ricchi di zuccheri e grassi, utili a mantenere costante l’introito calorico. I risultati si basano sulla risonanza magnetica al cervello effettuata su 20 persone sane e non obese, alle quali sono state mostrate immagini di cibi poco calorici (insalate, verdure, pesce) e immagini di cibi altamente calorici (torte, cioccolata, pizza). I volontari dovevano dare un voto alle figure in base a quanto trovavano desiderabili questi cibi sia dopo aver fatto una buona colazione sia dopo aver saltato il pasto.
Che mangiare con calma sia meglio di trangugiare in cinque secondi un intero pasto non è una novità, ma oggi ci sono due studi, greco e giapponese, che lo confermano scientificamente. I ricercatori del Laiko General Hospital di Atene e quelli dell’Osaka University per dimostrare l’importanza della masticazione lenta (almeno 20 volte ogni boccone) ai fini del mantenimento del peso forma e dell’eventuale dimagrimento, pur affidandosi a sperimentazioni molto differenti fra loro, sono giunti al medesimo risultato: la velocità a cui si mangia incide notevolmente sulla sintesi di alcuni ormoni preposti a segnalare al cervello la sazietà e quindi dare lo stop al pasto. Se non si dà loro il tempo di essere prodotti e arrivare al cervello - occorrono almeno 10/20 minuti - lo stomaco si riempie prima ancora che i segnali gastrici di pienezza arrivino.
I greci sono giunti a questa conclusione sottoponendo dei volontari ad un piacevole test:, mangiare un gelato di 300 grammi con tempo a disposizione 30 minuti. Alcuni lo hanno divorato in men che non si dica, altri se lo sono gustato con grande calma. I ricercatori hanno prelevato campioni di sangue prima del gelato e poi ogni 30 minuti, fino a tre ore e mezzo dopo l'inizio del pasto. Nel sangue sono stati dosati glucosio, insulina, grassi e i livelli di due ormoni, il peptide YY e il peptide simile al glucagone. Ebbene, chi aveva impiegato più tempo a mangiare il gelato aveva mediamente livelli più elevati nel sangue di peptide YY e peptide simile al glucagone, e non a caso riferiva di sentirsi più sazio. I nipponici hanno invece dimostrato come il mangiare rapidamente mandi in tilt il sistema che fa avvertire la sazietà, esaminando le abitudini alimentari di 3000 pazienti e il rapporto esistente con le loro masse corporee. I dati raccolti hanno dimostrato che gli uomini ‘sprint’, paragonati a quelli che invece avevano degustato le pietanze con tutta calma, avevano l'84% di probabilità in più di essere in sovrappeso. La percentuale addirittura si raddoppiava quando a farlo era il gentil sesso. Non solo: il rischio obesità era triplicato se, oltre a mangiare velocemente, si mangiava fino a completa sazietà (fonte: Gazzetta.it)».
+ Il commento alla notizia del giorno: C'é certa gente che si prende gioco delle persone che mangiano piano, anziché prenderle ad esempio :)
+ Il video del giorno: Quinto episodio di Palmiro, guardalo quì.

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09/12/09  "Se io lo SAPREI te lo direi" 
mercoledì  Massa di ignoranti... 
+ Nel corso della giornata ho constatato che il riposo accumulato ultimamente mi ha fatto proprio bene. Poi vabé, se non spuntasse qualche innovazione volante ogni 2 giorni sarebbe troppo semplice arrivare al pomeriggio senza problemi...
+ La notizia del giorno: «Io cossi tu cuocesti egli cosse: cos'è 'sta roba? Piccolo esame di verbi: "Se io sarebbe più abile, tu mi affiderai una squadra". Ma anche: "Se tu saresti più alto, potessi giocare a pallacanestro". Nel cimitero dove giacciono, insepolte, sintassi e ortografia, accenti e apostrofi si confondono in un'unica insalata nizzarda di parole: "Non so qual'è la prima qualità di un'uomo". E tutto questo accade, si legge, si scrive all'Università. Test d'ingresso per le facoltà a numero chiuso, anno di disgrazia 2009: alcuni degli aspiranti dottori del terzo millennio hanno risposto così. "I giovani che arrivano dalle scuole superiori sono semi-analfabeti", ha dichiarato il magnifico rettore dell'ateneo bolognese, Ivano Dionigi. E chi ha già superato il traguardo della laurea non sta poi tanto meglio: secondo una ricerca del Centro Europeo dell'Educazione (CADE, o forse sarebbe meglio dire casca: l'asino), l'otto per cento dei nostri laureati non è in grado di utilizzare pienamente la scrittura. Anzi, peggio: 21 laureati su 100 non vanno oltre il livello minimo di decifrazione di un testo. Cioè, se proprio va bene riescono a far partire la lavastoviglie leggendo le istruzioni, oppure intuiscono le controindicazioni dell'aspirina. Ma di più no. Ancora: un laureato su cinque non riesce a dirimere un'ambiguità lessicale. E un laureato su tre ha meno di cento libri in casa, quasi sempre quelli che ha (più o meno) sfogliato per arrivare al pezzo di carta. Ma su quella carta, troppo spesso è come se fossero impressi geroglifici. E non parliamo poi di quando è necessario scrivere un testo. Per questo, molti atenei hanno deciso di organizzare corsi di recupero di italiano per le matricole: grammatica e sintassi, cioè argomenti da prima media. "I ragazzi non conoscono il significato di espressioni lessicali banalissime", spiega Pier Maria Furlan, preside di Medicina 2 a Torino, dove appunto si torna sui banchi quasi per fare le aste, e per ripassare (o per studiare?) il congiuntivo. "Credetemi, è una situazione da mettersi le mani nei capelli. Per fortuna, gli studenti sono abbastanza consapevoli dei propri limiti: gli iscritti ai corsi di recupero sono oltre 35 su cento". Come nasce lo "studente analfabeta"? Quando comincia a diventarlo? "I guasti iniziano nella scuola dell'obbligo", risponde Tullio De Mauro, il padre degli studi linguistici italiani. "Il buonismo degli insegnanti ha fatto grossi danni, ormai si tende a promuovere un po' tutti e non si sbarra il passo a chi non è all'altezza. Ma il disprezzo per la lingua italiana risiede anche in certi romanzi di nuovi autori, pieni di parolacce e di inutili scorciatoie, e nel linguaggio sempre più sciatto dei giornali dov'è quasi scomparsa la ricchezza della punteggiatura". Insomma, oggi s'impara poco anche leggendo. E si studia male. "Credo che il predominio dell'inglese stia nuocendo all'uso dell'italiano", sostiene il noto linguista Gian Luigi Beccaria. "Ormai è necessario alfabetizzare adulti e ragazzi, e la colpa è di un intero percorso scolastico che non sempre funziona. Le lacune nascono da lontano. Inoltre, l'uso esclusivo di telefoni cellulari e computer come strumenti di comunicazione non aiuta la nostra lingua: l'italiano sta regredendo quasi a dialetto". Lasciando perdere gran parte della narrativa italiana contemporanea, dov'è possibile far tesoro della lingua giusta? "Leggendo o rileggendo autori esemplari per pulizia dello stile e chiarezza: penso a Primo Levi, a Calvino, ma anche a Pirandello e Pavese, oppure al Fenoglio di Primavera di bellezza, mentre Il partigiano Johnny è più complesso". Secondo recenti e sconfortanti statistiche, il venti per cento dei laureati italiani rischia l'analfabetismo funzionale, cioè la perdita degli strumenti minimi per interpretare e scrivere un testo anche semplice. E la percentuale sale tra i diplomati: trenta su cento possono diventare semi-analfabeti di ritorno. Una delle cause può essere l'abbandono della grammatica e della fatica della sintassi: già alle medie non si studiano quasi più, figurarsi al liceo. Nella scuola superiore, ormai pochissimi insegnanti si sobbarcano la correzione di trenta temi pieni di bestialità, una fatica tremenda e scoraggiante. E guai se non si promuove chiunque: scatterà la reazione anche violenta delle famiglie (sempre più spesso si rivolgono all'avvocato per rintracciare vizi di forma nei registri, anche dopo la più sacrosanta delle bocciature dei loro pargoli). "Siamo molto preoccupati", dice Franca Pecchioli, preside di Lettere a Firenze. "Se gli studenti non sanno dov'è il Mar Nero, beh, è grave ma glielo possiamo insegnare. Ma se non sono in grado di seguire la spiegazione di un docente perché ignorano il significato di certe parole, allora è peggio". Ha un suono sinistro anche la testimonianza di Elio Franzini, preside di Lettere alla Statale di Milano: "L'anno scorso, insegnando ai primi anni di filosofia chiesi chi avesse letto Proust, e alzarono la mano in tre. E quasi nessuno sapeva chi avesse scritto Delitto e castigo". Invece è palese il delitto nei confronti della lingua italiana, o di quella che dovrebbe essere la formazione universitaria: tra i paesi industrializzati, solo Messico e Portogallo stanno peggio di noi. Vale forse la pena ricordare che in Italia soltanto 98 persone su mille acquistano ogni giorno un quotidiano, mentre in Giappone sono 644. Un problema di formazione, o di scarsa informazione? "Siamo di fronte a un'autentica violenza nei confronti della parola", risponde Giovanni Tesio, critico letterario e docente all'Università del Piemonte Orientale. "Ma non dipende solo dalla scuola: la colpa è anche delle famiglie e dei modelli culturali. La prevalenza dell'immagine porta a una disattenzione verso i testi, e comunque è vero che mancano le basi. Me ne accorgo correggendo tesi di laurea non solo scritte male, quello sarebbe il meno, ma anche piene di strafalcioni. Perché per decenni si è demonizzata la grammatica, come se tutto dovesse essere facile e divertente. Ebbene, a scuola non tutto può né deve esserlo. Un'altra fesseria è credere che la grammatica s'impari leggendo, quello è un universo che non accetta usi strumentali". Ma l'analfabetismo dei laureati può essere arginato? "Siccome la letteratura è il luogo in cui il senso della complessità diventa più forte, io la insegnerei anche nelle facoltà scientifiche". Forse in Italia manca un vero sistema di educazione per adulti, non siamo più capaci di aggiornarci, allenando cervello e conoscenza come se fossero muscoli. La faciloneria portata da Internet, strumento meraviglioso e banale, ricco di potenzialità ma anche di comode tentazioni, ha ormai diffuso una specie di cultura del "copia e incolla", attraverso l'utilizzo di una lingua spesso piatta e tutta uguale, riprodotta all'infinito. Molti esami scritti, all'Università, vengono condotti come i test per la patente, mettendo crocette su un questionario; e le relazioni degli studenti procedono con "Powerpoint", un altro strumento che riduce la dialettica a riassunto di qualche schema, sillabando quattro parole. "Abbiamo vastissima conoscenza orizzontale e istantanea, però non siamo più in grado di approfondire, di scendere nel cuore delle cose", conclude Tesio. Il sessanta per cento degli italiani non ha mai letto un libro (anche se molti di loro, purtroppo, hanno provato a scriverlo). E non è affatto vero che "val più la pratica della grammatica". Altrimenti non sarebbe possibile che 45 laureati su cento ignorino qual è (scritto senza l'apostrofo) il passato remoto del verbo cuocere» (fonte: Repubblica.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Purtroppo me ne sono accorto già da molti anni... Il sistema di insegnamento (e promozione "ad honorem") nelle scuole italiane é sconfortante :|
+ La frase del giorno: (recuperando un foglio accartocciato dentro lo scanner) «Mortacci sua!» (G.Z.).

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08/12/09  Tutti nervosetti 
martedì  Chi più, chi meno 



+ L'ho sempre detto, sono un artista degli alberi di Natale.
+ La notizia del giorno: «Sembrava una giornata come tante altre a Bogliasco, alla ripresa degli allenamenti della Sampdoria dopo il duro passo falso di San Siro. Al centro sportivo, nel giorno dell'Immacolata, erano presenti circa 300 persone e non c'era ombra di contestazione per la recente "frenata" in campionato della squadra di Delneri, rivelazione della prima parte di stagione. Invece, improvvisamente, alle 16.10 gli animi si sono surriscaldati. E l'episodio coinvolge Antonio Cassano. Anche se poi tutto si è ridimensionato.
Mentre i giocatori blucerchiati correvano sulla pista di atletica, un tifoso ha richiamato Antonio Cassano che si stava allenando lontano dalla tribuna occupata da circa trecento supporters blucerchiati invitandolo a correre dalla loro parte. Il giocatore, secondo una ricostruzione, avrebbe mal interpretato la frase (uno scherzoso "non fare il permaloso") che sarebbe diventata un più pesante "non fare il pauroso". Questo ha provocato la reazione del giocatore stesso, che ha rivolto un gestaccio agli spettatori ed è rientrato negli spogliatoi anzitempo. L'allenamento invece è proseguito in maniera regolare.
Tensione che solo nel tardo pomeriggio si è stemperata al termine di un incontro chiarificatore tra il giocatore e un gruppo di tifosi che aveva atteso la fine della seduta. Cassano all'uscita degli spogliatoi ha firmato autografi e dopo aver parlato con i tifosi presenti ha confermato, di fronte ad una domanda diretta, la voglia di rimanere alla Sampdoria. "Sono cose che possono succedere, c'è chi lavora e sta zitto e c'è chi interpreta male una frase e risponde" ha commentato poi Angelo Palombo, capitano blucerchiato. Intanto la società ha confermato la decisione di non andare in ritiro, ipotesi che era stata paventata dopo la sconfitta con il Milan in vista del posticipo di domenica prossima al Ferraris contro la Roma. La Sampdoria proseguirà dunque le sedute regolarmente a Bogliasco dove domani è previsto un doppio allenamento. Al di là dell'episodio che ha visto coinvolto il numero 99 blucerchiato Del Neri ha potuto lavorare con tutto il gruppo a disposizione» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Tutti nervosetti in questo periodo, eh? :)

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07/12/09  La Guardia di Finanza guarda la tv 
lunedì  E prende appunti... 



+ La notizia del giorno: «Colpo grosso per la Guardia di finanza di Bologna: trovato e sequestrato a Parma il famoso tesoro di Calisto Tanzi. Una collezione d'arte di altissimo valore, oltre 100 milioni di euro secondo le prime stime, che comprende - tra le altre - opere di Van Gogh, Cézanne, Monet e un autoritratto di Ligabue. Soltanto una settimana fa, durante un lungo interrogatorio in tribunale, l'ex patron della Parmalat - già condannato a 10 anni dai giudici di Milano per aggiotaggio e ora sotto processo a Parma per bancarotta, truffa e falso in bilancio - aveva negato, pur balbettante, di possedere un simile patrimonio: "Non c'è un euro in giro per il mondo, nascosto in conti esteri intestati a Tanzi". E invece le cose non stanno così. O almeno, soldi in conti esteri magari no, ma tele preziosissime sì. Lo aveva raccontato con dovizia di particolari un servizio della trasmissione di Rai3 Report nella puntata del 29 novembre, secondo cui il tesoro era stato fatto scomparire nell'imminenza del celebre crac del colosso alimentare di Collecchio. Una storia, quella del fallimento Parmalat, che ora - con l'azienda risanata e nuovamente quotata in Borsa - sembra lontana, ma solo a chi non ne è rimasto scottato. Sono passati quasi sei anni, era il 17 dicembre 2003 quando fu evidente che i 4 miliardi di liquidità dichiarati dal gruppo non esistevano, ma soprattutto che i bilanci erano falsi, il debito aveva toccato la cifra record di 14 miliardi di euro, finiti in buona parte nelle tasche di tanti risparmiatori sotto forma di obbligazioni. Il tesoro di Tanzi è stato ritrovato nelle cantine e nelle soffitte di tre appartamenti, due a Parma e uno nella vicina Pontetaro: erano in possesso di familiari del "cavaliere". Una scoperta giunta in tempo utile per un soffio. Come ha spiegato il procuratore capo di Parma, Gerardo Laguardia, i dipinti erano già sul "mercato": per un Monet c'era già un'offerta di un magnate russo che aveva messo sul tavolo 10 milioni di euro. Le Fiamme Gialle del nucleo tributario del capoluogo emiliano hanno trovato in tutto 19 tra dipinti e disegni dei più grandi artisti del XIX e XX secolo: il ritratto di ballerina, un matita su carta di Degas, da questa mattina si trova nell'ufficio del procuratore Laguardia, accanto ad un autoritratto di Ligabue, alla scogliera di Pourville di Monet, ad una natura morta di Gauguin, ad un tronco d'albero di Van Gogh, ad una natura morta di Picasso datata 1944, ad un ritratto di signora, a grandezza naturale, di De Nittis. Ancora imballati invece sono un olio di Manet raffigurante alberi, una natura morta di Van Gogh, un acquerello su carta di Cézanne, un pastello di Pizarro, un paesaggio di Severini, una illustrazione di Grosz e una matita di Bergerie, un Modigliani. Come si è arrivate alla scoperta? Quattro giorni di intercettazioni telefoniche continuate (alcune durate trenta ore di seguito) hanno consentito agli investigatori di gettare luce sulla trattativa che avrebbe portato alla vendita in blocco di tutta la collezione. I pubblici ministeri Lucia Russo e Vincenzo Picciotti sono convinti che le opere, come detto, sarebbero state acquistate da compratori provenienti dalla Russia. L'appuntamento per il passaggio di mano, probabilmente, sarebbe stato a Forte dei Marmi. Grazie alle intercettazioni, quindi, i finanzieri sono riusciti a dare un prezzo ad almeno una delle opere: 10 milioni di euro, per la scogliera di Monet. Custodi (quanto inconsapevoli?) del tesoro sono state le tre famiglie che abitano gli appartamenti dove i dipinti erano nascosti. Certamente consapevole, secondo i magistrati, il genero di Tanzi, Stefano Strini, che ne ha sposato la figlia Laura, a cui la cura dei quadri era stata affidata proprio dal padre. Strini è indagato per ricettazione e favoreggiamento assieme ad un altro personaggio sul nome del quale è calato il segreto istruttorio. Secondo le dichiarazioni dello stesso Strini i dipinti sono stati occultati prima del crac. "Abbiamo recuperato i quadri del cavalier Tanzi" - ha annunciato soddisfatto Laguardia - . "L'indagine è partita dal servizio di Report. Avevamo dei sospetti su alcuni soggetti che sono stati confermati una volta che i loro telefoni sono stati messi sotto controllo". Alla conferenza stampa indetta in Procura a poche ore dal recupero delle opere d'arte erano presenti anche il colonnello Piero Iovino del Nucleo tributario di Bologna e il generale Piero Burla, comandante provinciale della guardia di finanza» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Le indagini in Italia partono dagli spunti dati da una inchiesta televisiva?!? Una volta accadeva il contrario!
+ Il video del giorno: Nono episodio di La villa di lato, guardalo quì.

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06/12/09  Fair play non ti conosco 
domenica  Solo chiacchiere... 
+ La notizia del giorno: «Sarà stato anche un pareggio spettacolo, quello tra Genoa e Parma, ma il veleno è tutto nella coda. E non per gol annullati, espulsioni o il consueto corollario delle polemiche del dopo partita. Ma per rancori personali. Per inimicizie che risalgono all'estate scorsa e al periodo del calcio mercato, tra promesse mantenute e no.
Dopo il fischio finale, il presidente del Parma si è avvicinato a Enrico Preziosi, ma questi gli ha intimato di andarsene: "Vattene o ti prendo a calci, ti devi vergognare per quello che hai fatto". Fair play, non ti conosco. Ma Ghirardi non è stato da meno, perché andandosene urlava al collega: "Hai rubato dei soldi, sei tu che hai problemi con la giustizia, non io". Il dissapore tra i due nasce dall'affare Troest, che secondo Preziosi il Genoa avrebbe comprato perché Ghiraldi lo chiedeva come un piacere, non riuscendo a fare fronte agli impegni economici. L'accordo comprendeva, poi, il riscatto da parte del Parma, una volta tornato in Serie A. E invece la società gialloblù avrebbe ignorato la cosa e il Genoa si era trovato con un giocatore, e uno stipendio, che non gli interessavano.
Il siparietto finiva con gli inviti reciproci a vergognarsi. Ma non il tormentato dopo partita, perché fuori dagli spogliatoi c'era un concitato faccia a faccia tra Panucci e lo stesso Preziosi. A fare la parte del leone, a quanto si è potuto vedere e sentire da oltre le barriere che delimitano la mixed zone, è stato il savonese, trattenuto a fatica da un carabiniere, con altri giocatori del Parma coinvolti nella rissa accennata. Si è sentito Panucci gridare più volte all'indirizzo di Preziosi: "Ti faccio una faccia come un pallone. Ti spacco la testa con uno dei tuoi giocattoli, impara a parlare italiano"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Sì vabé, urlano, spingono, minacciano... ma poi non si picchiano mai! :D

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05/12/09  Principato di Monaco, provincia di Pisa 
sabato  Perché non ammettere le proprie colpe? 
+ La notizia del giorno: «"In relazione alla notizia che mi vede come protagonista, posso confermare che da circa un anno sono oggetto di un accertamento fiscale. La cifra l'ho appresa dai media. Nella mia vita ho sempre affrontato tutto con moltà serenità e a testa alta". Con queste parole, affidate all'Ansa, Paolo Bettini commenta l'iniziativa della guardia di finanza che lo accusa di evasione fiscale. "Piena disponibilità ad incontrare gli inquirenti per far valere le mie ragioni e fare chiarezza su tutta la vicenda", spiega Bettini. Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle il due volte campione del mondo di ciclismo avrebbe evaso il fisco per quasi 11 milioni di euro. secondo quanto si è appreso dalla stessa Gdf, il ciclista avrebbe trasferito fittiziamente la residenza nel Principato di Monaco allo scopo di sottrarre a tassazione i redditi percepiti. Bettini ha vinto due Mondiali di ciclismo professionisti su strada consecutivi, nel 2006 e 2007, e l'oro olimpico ai Giochi di Atene nel 2004.
L'operazione della Guardia di Finanza si è conclusa nei giorni scorsi, dopo un anno di indagine, in sinergia con funzionari dell'Agenzia delle Entrate della Direzione provinciale di Pisa: Bettini avrebbe avuto infatti una residenza fittizia a Riparbella, nel pisano. Si è trattato - viene spiegato - di una articolata operazione di polizia economico-finanziaria, condotta dalle Fiamme Gialle della tenenza di Cecina, e coordinata dalla Procura della Repubblica, diretta dal sostituto procuratore Antonio Giaconi. Le indagini hanno accertato che Bettini avrebbe trasferito la propria residenza nel Principato di Monaco, paese a fiscalità privilegiata, allo scopo di sottrarre a tassazione in Italia i cospicui redditi percepiti. In particolare, gli investigatori avrebbero raccolto "incontrovertibili" elementi probatori che hanno permesso di ricondurre in Italia il centro degli affari e interessi economici del famoso professionista (iscritto alla Aire, anagrafe degli italiani residenti all'estero dal 2003 al 2008). L'attività di intelligence, condotta dai finanzieri in stretta collaborazione con l'amministrazione finanziaria civile, ha evidenziato, sotto il profilo economico, che il ciclista è proprietario di immobili in Italia ed è titolare di quote in società italiane, adoperandosi personalmente nella loro gestione. Inoltre le indagini hanno appurato che il nucleo familiare di Bettini ha sempre dimorato nell'hinterland cecinese. Non è la prima volta che sportivi finiscono sotto la lente della Guarda di finanza per guai con il fisco: nel settembre scorso il ciclista Davide Rebellin, il pilota di F.1 Vitantonio Liuzzi e l'ex rallysta Tiziano Siviero sono stati accusati di custodire i loro capitali all'estero per sfuggire alle tasse» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Tutti gli evasori devono pagare, ma quando si tratta di ciclisti spero che paghino di più e molto prima!
+ I video del giorno:
- Ventinovesima puntata di Buttafuori, guardala quì.
- Trentesima puntata di Buttafuori, guardala quì.
+ Il dialogo del giorno:
Fa.: «Tanto gli addobbi li metti tu...».
M0.: «Io?!? Eri partita che lo dovevamo mettere insieme! E' un attimo che martedì mi ammalo...».

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04/12/09  Artisti incompresi e registi occulti 
venerdì  Meglio di Beautiful 
+ Ho estremo bisogno di ferie, sto fondendo.
+ La prima notizia del giorno: «"Io voglio stare nello studio di registrazione, a me piace lavorare come un proletario della musica, io sono un artigiano, mi piace lavorare manualmente non stare la' a parlare". Lo ha raccontato Morgan ospite dell'ultima puntata de "L'Era Glaciale" di Daria Bignardi, in onda questa sera alle 23 su Raidue, parlando del suo futuro con "X Factor"» (fonte: Adnkronos).
+ Il commento alla prima notizia del giorno: L'ha sempre detto, non mi stupisce affatto. Io però preferirei che abbandonasse la tv così potrebbe dedicarsi nuovamente alla creazione di musica a tempo pieno
+ La seconda notizia del giorno: «Un‘Inter che faceva pressioni sui designatori Bergamo e Pairetto per ottenere favori da arbitri e assistenti. E’ questo che emerge dall’esame dell’ex assistente Mario Coppola al processo di Napoli per lo scandalo del calcio del 2006. Oggi davanti ai giudici della nona sezione penale, l’ex assistente ha parlato (“perché ora sono libero e non ci sono più minacce di ripercussioni”) di un sistema di raccomandazioni che non risparmiava nessun club di serie A. A “filtrare” le segnalazioni erano Bergamo e Pairetto perché il designatore degli assistenti, Gennaro Mazzei, era “un prestanome, una figura modesta”. Per avere visibilità si ricorreva ai dirigenti di società, soprattutto gli assistenti. E per questo c’erano guardalinee particolarmente legati a questo o quel club. Coppola è sceso in particolari per quelli legati a Meani (ex delegato ai guardalinee del Milan) e fra questi Copelli, Puglisi e altri.
Poi Coppola ha anche ricordato un particolare episodio legato a un’Inter-Venezia nel corso della quale Cordoba aveva colpito con una manata Bettarini mentre la palla era da un’altra parte del campo. Fu proprio il suo referto a costare due giornate all’interista. “Mi arrivò una telefonata di Mazzei che mi annunciava che la Disciplinare mi avrebbe telefonato. C’era stato il reclamo dell’Inter per ridurre la squalifica. Io avrei dovuto dire che più che una manata si trattava di uno strattonamento. Ma io non cambiai la mia versione e da allora non sono più andato in Serie A”. Coppola ha anche spiegato che la telefonata gliela fece Mazzei, ma l’input veniva da Bergamo e Pairetto.
Il mistero è perché questa vicenda esce fuori solo oggi. “Io andai spontaneamente dai carabinieri di Roma per riferirla, ma non la verbalizzarono. Mi dissero che non interessava”. Immediata la reazione delle difese che contestano il modo in cui l’intera indagine è stata condotta. Sarà il tenente colonnello Auricchio, all’epoca maggiore, che le ha condotte a dover spiegare in aula cosa accadde.
Oggi hanno deposto anche Luca Baraldi, all’epoca direttore generale del Parma, Giancarlo Marocchi, ex team manager del Bologna, e Fiorella Bocchini, all’epoca segretaria di Ghirelli in Figc. Baraldi ha parlato di Lecce-Parma, dell’arbitro De Santis e dello scontro che il direttore di gara ebbe con Vignaroli. Marocchi ha parlato di Fiorentina-Bologna e delle ammonizioni ai bolognesi, sempre di De Santis. Infine l’impiegata Figc ha riferito dell’agendoadi Ghirelli, in cui era annotata una telefonata al presidente dell’allora Corte di appello federale Martellino che l’accusa sostiene legata alla vicenda dei calciatori della Reggina Boudianski e Zeytulaev».
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Mi piacciono queste rivelazioni calcistiche a puntate... E' meglio di Beautiful! :)

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03/12/09  Si prega di spegnere i telefonini 
giovedì  Potevi dirmelo prima... 



+ Il video del giorno: Quarto episodio di Palmiro, guardalo quì.

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02/12/09  Questo sì che é un bel film 
mercoledì  Merito del protagonista 
+ Credevo che negli "uffici legali" ci fossero soltanto persone colte, preparate, serie, intelligenti insomma. Gente capace di riflettere ed esprimere giudizi precisi con i quali poter risolvere problemi anche complessi. Oggi pomeriggio invece mi sono accorto che tutto il mondo é paese: anche negli "uffici legali" ci sono purtroppo persone stupide, capaci di chiamare 2 volte oltre l'orario di lavoro per parlare 15 minuti a telefonata usando espressioni tipo "Secondo me...", "Io penso che...", "Io farei così..." anziché dare risposte certe, e chiudendo la converazione (in entrambi i casi) con un "Non é di mia competenza".
+ La notizia del giorno: «Le rapine in banca sono in calo di oltre un quarto e diminuisce anche il bottino complessivo. Nei primi sei mesi del 2009, infatti, sono stati compiuti 874 'colpi' allo sportello, con un calo del 25,5% rispetto alle 1.173 rapine compiute nello stesso periodo del 2008, circa 50 rapine in meno al mese. Questi alcuni dati forniti dall'Ossif, il Centro di ricerca sulla sicurezza dell'Associazione bancaria italiana, resi noti stamattina durante il convegno, "La sicurezza in banca: scenario e prospettive", al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, e il ministro dell'Interno, Roberto Maroni» (fonte:Adnkronos).
+ Il commento alla notizia del giorno: Forse i malintenzionati hanno capito che coi nuovi mezzi tecnologici sta finendo la loro "festa".
+ La frase del giorno: «Non le scrivo nulla perché non é un quesito di mia competenza» (signora S.).
+ Il video del giorno: il film di M0r94n, guardalo quì.

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01/12/09  Chi é più "intelligentone"? 
martedì  Bella lotta, eh 
+ La notizia del giorno: «"Alla Fifa è pieno di intelligentoni. Almeno sfruttino tutta questa sapienza per aprire alle nuove tecnologie nel calcio". L'ira di Bono Vox, cantante degli U2, per l'eliminazione ingiusta della sua Irlanda dalla fase finale del Mondiale non si è ancora attenuata. Tanto che pure alla presentazione dell'accordo con Nike nella lotta contro l'Aids, Bono trova il modo di tornare sulla sfida con la Francia e sul colpo di mano di Thierry Henry.
"Sono molto arrabbiato, è una cosa incredibile. Ora al mondiale tiferò per la Costa d'Avorio del mio amico Didier Drogba. Tra l'altro la loro bandiera ha gli stessi colori di quella irlandese. E poi forse è arrivato il momento anche per una squadra africana di vincere il Mondiale. Sarebbe una grande gioia, dopo tutto quello che hanno passato e stanno ancora passando le popolazioni di quel continente"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Nel mondo gli intelligentoni abbondano, chi sbaglia e chi critica soltanto, e questa notizia ne é la prova.

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