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 PENSIERI DI GENNAIO 2010 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

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Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


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31/01/10  Ricominciamo? 
domenica  Basta! 
+ Dopo mesi di relativa tranquillità, con le liete notizie che arrivano da L'Aquila e provincia dove le popolazioni rimaste senza casa nel terribile terremoto dell'aprile scorso stanno lentamente tornando ad una vita normale, ecco che stamattina alle 9:13 una scossetta di magnitudo 2,7 fa tremare la terra a Chieti e dintorni. Ma non bastano 9 mesi per smaltire tutto il "malumore" che ha il sottosuolo? Deve ancora borbottare per molto? :|
+ Il terremoto del giorno: guardalo quì.

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30/01/10  Testimonial 
sabato  Io valgo 



+ La notizia del giorno: «Pessimo risveglio stamane per John Terry, che si è ritrovato su tutti i giornali dell’isola per la relazione extraconiugale con la modella di intimo Vanessa Perroncel, fidanzata del suo testimone di nozze, nonché ex compagno di squadra al Chelsea, Wayne Bridge, ora al Manchester City. I due, che hanno un figlio di 4 anni, si sono lasciati nel dicembre scorso. Per la verità, il capitano Blues sapeva che un domenicale era pronto a pubblicare l’esplosiva storia (se ne parlava già fra gli addetti ai lavori) e due giorni fa aveva così ottenuto una sentenza favorevole dall’Alta Corte perché il tutto rimanesse segreto. Ieri, però, il giudice Justice Tugendhat ha ribaltato la decisione, sostenendo che Terry voleva “imbavagliare la stampa” solo per non perdere gli sponsor (ha contratti milionari con Samsung, Umbro e Nationwide, ndr) e, quindi, per motivi meramente economici e non già per proteggere la reputazione delle persone coinvolte, fra cui la moglie Toni Poole e l’amico tradito. Da qui, il via libera ai giornali, che hanno letteralmente fatto a pezzi il “padre dell’anno”, premio vinto dal giocatore lo scorso novembre, raccontando ogni dettaglio della sordida relazione, compreso il fatto che Terry ha fatto firmare a Vanessa un impegno confidenziale affinchè non rivelasse mai la scappatella a nessuno. Accordo che è stato accettato dalla donna dietro compenso nominale di 1 sterlina. Ieri la moglie del capitano dell’Inghilterra si è trincerata dietro ad un comprensibile “mi dispiace, ma non posso parlare di questa vicenda”, ma gli amici della coppia (che ha anche un figlio di 3 anni) temono che questa volta la donna non riuscirà a perdonare John, non nuovo a comportamenti perlomeno discutibili, come ricorda il “Daily Mirror” che, non a caso, ha fatto la Top-Ten degli scandali che hanno coinvolto il difensore. Intanto, la procace Vanessa (davvero impietosi alcuni scatti della ragazza sul “Daily Express”) ha ieri negato al “Sun” qualunque coinvolgimento. “Sono assolutamente sotto choc, non so se ridere o piangere per questa storia”. Chi, invece, rischia di piangere di sicuro è proprio John Terry che, oltre a perdere la moglie (secondo le solite fonti bene informate, la donna avrebbe già parlato di divorzio), potrebbe ora dover dire addio anche alla fascia di capitano della Nazionale, come del resto chiede l’87% dei tifosi inglesi. Stando ancora al “Sun”, la Football Association vorrebbe lasciare la “patata bollente” a Fabio Capello, a meno che non sia lo stesso Terry a decidere volontariamente di abdicare, togliendo così tutti dall’imbarazzo. Certo rischia di non esserci una bella atmosfera il prossimo 1 marzo, quando l’Inghilterra si radunerà in occasione dell’amichevole contro l’Egitto a Wembley, ed è per questo che il “Daily Mail” arriva addirittura ad ipotizzare che il giocatore potrebbe persino saltare i Mondiali se Capello dovesse ritenere la sua presenza destabilizzante per la squadra, visto poi che pare che JT abbia perso il rispetto dei “senatori” della squadra, che ora giudicano la sua posizione “insostenibile”. Quanto a Bridge, il “Times” riporta la rabbia e la delusione del terzino sinistro del City per il tradimento di quello che considerava uno dei suoi migliori amici e non è escluso che Bridge possa decidere di lasciare la Nazionale (fra l’altro, ora è fermo per un infortunio al ginocchio, quindi in marzo non sarà convocato di sicuro). E mentre l’intera nazione si schiera compatta contro quello che fino a ieri era visto come il suo giocatore-simbolo, il Chelsea lo difende, spiegando in un comunicato che “il club darà a John e alla sua famiglia tutto l’appoggio che sarà necessario in questa vicenda”. Basterà?» (Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Mi meraviglio di come John Terry riesca ancora a girare tranquillo per strada con tutte le cose che ha combinato fino ad oggi...
+ Il dialogo del giorno:
M0.: «Come facciamo a trovare la fiera? Lì ci sono alberghi tutti attaccati tra loro!».
Fa.: «Dove vediamo una miriade di imbecilli abbracciati, tra donne sognanti e uomini che trascinano i cogl**ni... esattamente li».

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29/01/10  Eh vabé, ma allora te le cerchi! 
venerdì  Belle le unghie, eh 
+ La notizia del giorno: «Adrian Mutu è risultato positivo al controllo antidoping anche il 20 gennaio in occasione del match di Coppa Italia Fiorentina-Lazio in cui segnò una doppietta. Anche la seconda infrazione riguarda la sibutramina. La nuova positività di Adrian Mutu, sempre alla sibutramina, si riferisce ad un controllo antidoping effettuato il 20 gennaio in occasione di Fiorentina-Lazio, valida per i quarti di finale di Coppa Italia. In quell'occasione l'attaccante romeno segnò una doppietta: i viola vinsero per 3-2 e si qualificarono così alle semifinali. Ieri si era appreso che Mutu era risultato positivo al test antidoping cui era stato sottoposto dieci giorni prima, il 10 gennaio, al termine di Fiorentina-Bari, conclusasi 2-1 (il romeno aveva segnato uno dei due gol viola). "La colpa è di quelli che hanno prodotto quelle pillole". Rodica Mutu, mamma di Adrian, prende le difese del figlio, risultato positivo due volte alla sibutramina, uno stimolante che annulla gli effetti della fame e che viene utilizzato anche come anti-depressivo. L'attaccante della Fiorentina rischia ora una squalifica da uno a quattro anni "ma sul foglietto illustrativo non c'era scritto nulla" - dice ancora la madre alla tv rumena Telesport -. "Ancora non ho parlato con lui, è con gli avvocati, ma deve stare tranquillo. Quelle pillole le avevo portate con me in Italia e penso di averle dimenticate e che lui ne abbia preso una per curiosità. Ma di solito Adrian non prende pillole sfuse e poi la scatola diceva che era un prodotto naturale, non c'era scritto che contenevano sostanze proibite". Turbato Andrea Della Valle. "Adrian è distrutto, ha capito la leggerezza fatta, perché è una leggerezza, un’ingenuità. Ci affidiamo agli organi competenti; sono certo della buona fede" ha dichiarato. "Gli staremo vicino. Siamo fiduciosi. Andare ora sul mercato per un trovare uno del valore di Mutu è dura, ci vuole il mago Silvan più che Corvino. Adesso dobbiamo stare vicino a Mutu, ci ha dato tanto"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ma possibile che un ad un calciatore di Serie A, con tutti i controlli medici che ci sono a certi livelli professionistici, non venga in mente di far dare una occhiata al medico sociale della sua squadra ciò che sta prendendo di sua spontanea iniziativa??? :|
+ Il dialogo del giorno:
M0.: «AAARRRGGGHHH!!!» (mostrando un graffio su un dito).
Fa.: «Ma é la french...».
M0.: «La french di... mmm...».

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28/01/10  Zitto e Mutu 
giovedì  E sono due 
+ La notizia del giorno: «Adrian Mutu , 31 anni, è risultato positivo alla sibutramina, uno stimolante che annulla gli effetti della fame, ad un test disposto dalla commissione controllo antidoping del Coni ed effettuato il 10 gennaio al termine di Fiorentina-Bari. La gara si concluse 2-1 per i viola e il calciatore romeno realizzò un gol. In quell'occasione furono quattro i controlli mirati del Coni, due per squadra. Mutu è recidivo (nel settembre del 2004 fu squalificato 7 mesi per cocaina in Inghilterra ai tempi in cui militava nel Chelsea, club dal quale fu licenziato) e in base al codice Wada rischia una squalifica da 1 a 4 anni. Il giocatore ha appreso la notizia mentre si stava allenando. Poco dopo il responsabile sanitario viola Paolo Manetti e il team manager Roberto Ripa raggiunto il romeno: i tre si sono allontanati per un colloquio destinato a comprendere meglio la situazione. "Mutu deciderà entro sette giorni se chiedere le controanalisi" ha affermato il dottor Manetti che ha poi sottolineato: "la Fiorentina non somministra farmaci ai proprio giocatori". Intanto fonti vicine al giocatore fanno sapere che la richiesta di controanalisi arriverà. Nel frattempo il ds Pantaleo Corvino, a Milano per il mercato, è stato informato da alcuni colleghi, e ha reagito con incredulità: "Ma cosa state dicendo?". Poi ha lasciato l'Hilton per seguire personalmente gli sviluppi. "Sono ottimista, ho parlato con il giocatore, adesso aspettiamo e vediamo cosa accade". Queste le dichiarazioni rilasciate a Radio Toscana da Victor Becali, procuratore di Adrian Mutu. "Preso atto della comunicazione del Coni di positività dell’atleta Adrian Mutu ad un metabolita della sibutramina, farmaco “antifame”, la Fiorentina, pur confermando ogni contrarietà all’assunzione di qualsiasi sostanza vietata dal regolamento antidoping, integratori non certificati compresi, ma credendo anche alla buona fede dell’atleta, cercherà di fare al più presto assoluta chiarezza sulle dinamiche della vicenda". Pare, nel frattempo, che il medicinale sia stato comprato dal giocatore in un'erboristeria in Romania» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: "A NASO", direi che ha fatto una gran "bella" sciocchezza... :p Ora sono fatti suoi... e di chi ce l'ha al fantacalcio :p

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27/01/10  L'avrei tanto voluto fare anche io! 
mercoledì  Immagino cosa gli diranno i superiori... :) 
+ La notizia del giorno: «"Pronto? Puoi aspettare un attimo che sospendo la partita?". Il dialogo lo immaginiamo così, anche se con ogni probabilità si avvicina a quello vero. E' infatti realmente accaduto. Precisamente domenica scorsa in una gara del campionato umbro di Seconda categoria, girone C. Squillo in campo duranta la gara; sguardi sorpresi tra i giocatori, ma non per l'arbitro che ha fermato il gioco per poter rispondere al cellulare che aveva in tasca. È accaduto a San Giovanni di Baiano, tra il Superga 48 e il Sant'Eraclio, diretta dal signor Conti di Terni. Subito dopo aver sentito squillare il telefono il direttore di gara ha fischiato e ha interrotto il gioco, per potere rispondere. E come se nulla fosse accaduto, dopo aver chiuso la conversazione in mezzo al campo, tra i fischi del pubblico, ha fatto riprendere il gioco. Ma bastasse solo questo inconveniente. Nel corso della gara ha interrotto un'altra volta il gioco, per poter rientrare negli spogliatoi. Sms? Mms? No, emergenza fisiologica. Per la cronaca, il Sant'Eraclio, che è stato stato sconfitto 2-1 dal Superga 48, ha presentato reclamo al giudice sportivo, chiedendo di ripetere la gara. Possibilmente con un arbitro munito di solo fischietto» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Neanche il temuto P.M. oserebbe tanto :D

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26/01/10  Novità nei sistemi di pagamento 
martedì  Tutto a favore dei clienti 
+ La notizia del giorno: «L'introduzione della direttiva europea sui servizi dei pagamento (Psd) recepita venerdì 22 gennaio dal Consiglio dei ministri porterà significative novità nel sistema bancario. Prima fra tutte l'ingresso sul mercato dei cosiddetti «istituti di pagamento», soggetti non bancari che al fianco dell'attività commerciale potranno offrire servizi di pagamento, ma anche l'introduzione di regole che favoriranno una maggiore trasparenza delle condizioni contrattuali e degli obblighi informativi nei confronti dei clienti e di nuove disposizioni sui tempi di esecuzione dei bonifici. Su quest'ultimo tema le conseguenze pratiche per banche, imprese e consumatori italiani saranno pressoché immediate. In base agli articoli 20 e 23 del decreto varato dal Governo, la banca del pagatore dovrà accreditare entro la giornata operativa successiva al ricevimento dell'ordine l'importo dell'operazione sul conto della banca del beneficiario. Sarà poi compito di quest'ultima accreditare e mettere effettivamente a disposizione il denaro al cliente sempre nello stesso giorno lavorativo. In termini pratici, l'adeguamento alla Psd fa coincidere per il beneficiario data di valuta (dalla quale maturano gli interessi sulle somme accreditate) e di disponibilità economica (dalla quale il cliente può disporre delle somme accreditate per effettuare altre operazioni) e riduce entrambe a termini di legge a una sola giornata lavorativa rispetto agli oltre 3 giorni impiegati in media fino a questo momento per simili procedure interbancarie. Resta però da vedere quali saranno gli effettivi tempi di adeguamento degli istituti di credito a una normativa che comporta comunque uno sforzo non indifferente per la revisione delle procedure contabili interne. Le banche, sotto questo aspetto, avranno qualche giorno di tempo in più, dato che la direttiva entrerà in vigore il lunedì successivo al quindicesimo giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Lo stesso decreto offre inoltre la possibilità di estendere a 3 giorni i termini massimi di esecuzione (4 giorni per le operazioni di pagamento disposte su supporto cartaceo, anche se quest'ultimo limite non è del tutto in linea con quanto stabilito dalla direttiva stessa) fino al 1° gennaio 2012. Per operare in deroga occorrerà tuttavia un accordo fra le parti e saranno presumibilmente le banche interessate a inviare un'informativa ai clienti, che da parte loro potranno esercitare senza oneri il diritto di recesso entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione. A termini di legge, le banche saranno in ogni caso tenute comunicare entro il 30 aprile prossimo ai clienti quali condizioni contrattuali risultino cambiate con le nuove disposizioni. Il testo approvato il 22 gennaio interviene inoltre a sanare un precedente conflitto creato dal decreto anticrisi 78/2009, che stabiliva nuove norme a decorrere dal 1° novembre 2009 per i giorni di valuta sui pagamenti. Il testo emendato elimina ogni riferimento ai bonifici (che quindi saranno disciplinati dalla sola direttiva europea) e lascia invece invariate le condizioni per assegni circolari e bancari. Per questi, la data di valuta per il beneficiario non potrà superare rispettivamente 1 e 3 giorni lavorativi successivi alla data del versamento, mentre la disponibilità economica non potrà essere superiore rispettivamente a 4 e 5 giorni (4 giorni per tutti a decorrere dal 1° aprile 2010)» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ne parlate da 2 mesi... e fatele iniziare subito queste innovazioni!

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24/01/10  Cosa avrà voluto dire con "calore"? 
domenica  Me lo ricordo un certo tipo di "calore"... 
+ La notizia del giorno: «Il Fenomeno tifa Milan. Alla vigilia del derby, in una lunga intervista a Sky raccolta nintemeno che da Josè Altafini, Ronaldo esce allo scoperto: "Ormai sono passati tanti anni dal mio rapporto con l’Inter, rimane sempre un affetto grandissimo, però sono stato l’ultima volta al Milan, ho stretto dei rapporti incredibili, ho conosciuto benissimo tutto il club, l’ambiente del Milan è un po’ diverso da tutti gli altri. Io tifo Milan, credon bocca al lupo a Leonardo, sta facendo molto bene, come prima esperienza da allenatore. Sono contentissimo per Ronaldinho che ha recuperato la sua allegria di giocare, è un bravissimo ragazzo, ha un talento incredibile, indiscutibile". Poi, ovviamente parla a 360 gradi, della sua storia come dei suoi obiettivi, del Corinthians e della sua nazionale, del Milan come dell'Inter (che ha conosciuto entrambe dall'interno), di Mourinho e del Barcellona. Mourinho se lo ricorda bene, Ronaldo, ai tempi del Barça, quando il portoghese era allenatore in seconda. "L’ho conosciuto a fondo. Com’era? Era molto tranquillo. All’inizio era venuto per fare il traduttore, poi è diventato il secondo allenatore. È sempre stato molto intelligente e attento ai dettagli. Si vedeva che avrebbe avuto un futuro nel calcio". Alla domanda su quale tifoseria abbia amato di più in Europa, non ha dubbi: "Sicuramente quelle due milanesi, sono più calde, più appassionate. In Europa si vive il calcio diversamente rispetto al Brasile, qui i tifosi cantano tutto il tempo, dall’inizio alla fine. Comunque vorrei salutare tutti i tifosi milanisti e interisti, perché sono due tifoserie che mi hanno voluto molto bene e che mi hanno trattato molto bene, soprattutto in due momenti: quando giocavo nell’Inter, mi rispettavano anche i tifosi del Milan; poi quando sono andato al Milan, i tifosi dell’Inter si sono sentiti traditi, ma nello stesso tempo mi hanno rispettato. Kakà ha detto che si diverte molto di più a giocare nel Real Madrid rispetto al Milan? Diciamo che il calcio è giocato diversamente in Spagna e in Italia: in Spagna si gioca molto più offensivo, ci sono più spazi". Col Mondiale alle porte il discorso finisce sul record di Pelè con tre Mondiali: "Ci penso, ci penso al Mondiale però molto tranquillamente. Sono consapevole che devo fare benissimo in questo semestre per aspirare ad andare al Mondiale. Vediamo cosa può succedere. Dunga deve decidere… Sto facendo sacrifici incredibili. Sto facendo sacrifici perché alla mia età, con tutti i problemi fisici che ho avuto, tutto è molto più difficile, però li sto facendo per la mia squadra e poi se tutto va bene, se mi vogliono in Nazionale, sarò a disposizione"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Sì sì, molto calde le tifoserie milanesi... Me lo ricordo come l'hanno "riscaldato" a dovere quando all'epoca dell'Inter tornava tardi dalle discoteche ed all'epoca del Milan pare che l'abbiano beccato coi trans... :)

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23/01/10  "Balena in mare" 
sabato  Volemose bene 



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22/01/10  Prima vogliono le lezioni, poi si lamentano 
venerdì  Non esistono più i Genitori! 
+ La notizia del giorno: «Era troppo “spinto” il corso di educazione sessuale proposto alle medie "Stefanini-Martini", tanto che i genitori hanno protestato ed è stato sospeso. Sulla carta doveva essere un corso di "educazione all'affettivita" quello proposto dal centro di formazione per la persona 'Paradoxa', ma nella pratica i contenuti e le nozioni sul sesso impartite ai ragazzini delle scuole medie di Treviso sarebbero state fin troppo esplicite, non risparmiando riferimenti sulle varie forme di sesso. Sul caso sono intervenuti alcuni consiglieri comunali dell'opposizione della lista civica di centrosinistra "Città mia". chiedendo spiegazioni al sindaco Gianpaolo Gobbo, per capire come mai il corso non sia stato affidato, come negli anni precedenti, ad esperti dell'Usl, ma ad un'associazione privata, il centro di formazione per la persona 'Paradoxa'. Le perplessità sul corso di educazione sessuale sono state esposte dai genitori dei ragazzi della scuola media "Stefanini", dove l'iniziativa si sta svolgendo. Secondo i genitori il percorso scelto dai docenti sarebbe "troppo esplicito" per l'età dei figli, perché si soffermerebbe sui vari aspetti della sessualità non evitando di trattare le deviazioni e i rapporti "non ortodossi". In un'occasione -secondo quanto da loro riferito- rispondendo alle curiosità dei ragazzini, si sarebbe parlato anche dei casi di sesso praticato con animali. Gli incontri sono iniziati a ottobre: il progetto è sostenuto dal Comune, e finanziato dal Ministero. E’ destinato a medie e superiori, con incontri per docenti, genitori e studenti. Da parte sua l’assessore alla Pubblica istruzione Mauro Michielon prima di prendere posizione dice di voler raccogliere più informazioni possibile, visto la delicatezza del tema e visto che fino al momento della bagarre oggi nessun genitore ha mai contattato lui o gli uffici per segnalare situazioni critiche» (fonte: AffarItaliani.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Probabilmente il docente sarà rimasto scandalizzato dalla cultura manifestata dai ragazzini riguardo l'argomento... Non penso il contrario ;) Scherzi a parte, nessuno dice che sarebbe compito dei genitori spiegare il sesso ai propri figli, anziché affidarsi a docenti?

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21/01/10  Cercasi decreto per indirizzo Ip 
giovedì  Ogni tanto si ricordano di internet 
+ La notizia del giorno: «Mandava messaggi in chat alla cognata del suo amante, con dettagli intimi e frasi ingiuriose, sempre usando uno pseudonimo. Il Tribunale di Grosseto l'ha assolta (proc. pen n. h06/1697): le motivazioni non sono ancora state depositate, ma il caso merita di essere segnalato per le sue possibili implicazioni pratiche. Per il difensore della donna, l'avvocato Riccardo Lottini,il giudice avrebbe assolto per mancanza di prove perché gli indirizzi IP non possono essere acquisiti senza il decreto motivato del pubblico ministero. Le tracce lasciate in rete, insomma, sarebbero assimilate ai tabulati telefonici e dovrebbero essere soggette alle stesse garanzie. Un primo passo verso la corretta qualificazione giuridica delle chat line. E un'indicazione importante per gli oltre sei milioni di italiani che ogni giorno utilizzano internet.
La donna, originaria della provincia di Novara, secondo l'accusa, aveva una relazione con uomo sposato. Dopo le prime difficoltà, si era iscritta a un forum per sole donne, utilizzando un nome di fantasia. Qui aveva individuato la moglie del suo amante e la cognata, entrambe di Grosseto. A quest'ultima avrebbe cominciato a mandare numerosi messaggi ingiuriosi e molesti via chat o posta elettronica. La cognata, dopo numerosi contatti da parte della sconosciuta, decide di denunciare la donna alla polizia postale, chiedendo di individuarne l'identità tramite l'acquisizione degli indirizzi IP. Dalle indagini, la polizia risale alla donna, che viene rinviata a giudizio per il reato di molestie o disturbo alle persone.
Il reato di molestie incrimina chi reca disturbo alle persone in luogo pubblico ovvero col mezzo del telefono. Da tempo la giurisprudenza si interroga se gli sms possano essere assimilati alle conversazioni telefoniche. Ma sulla natura delle chat ancora non esiste un orientamento consolidato. Per l'avvocato di Grosseto, difensore della donna, i messaggi in chat non potrebbero essere equiparati agli sms o alle altre comunicazioni telefoniche. La vittima, nel caso della chat, sarebbe infatti sempre in grado di escludere l'interlocutore scomodo e continuare a partecipare alle altre comunicazioni più piacevoli.
Anche se le motivazioni non sono ancora state depositate, dalla formula assolutoria, si evince che per il Tribunale di Grosseto gli indirizzi IP devono essere acquisiti con le stesse modalità dei tabulati: occorrerebbe, pertanto, il decreto motivato del pubblico ministero. Che nel caso in esame mancava. Con il risultato di rendere inutilizzabili i dati ammessi agli atti. Gli indirizzi IP (internet protocol), infatti, sono dei numeri, che identificano la linea telefonica dal quale avviene il collegamento a internet. Chi si muove nella rete lascia le proprie tracce on line, anche se utilizza uno pseudonimo. Ma, se i dati non vengono acquisiti correttamente, gli autori rischiano di farla franca» (Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Per fortuna che ogni tanto si ricordano di regolamentare un pò il mondo di internet, dove fino a qualche tempo fa c'era fin troppa libertà (ed ho fatto pure la rima, che poeta...).

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20/01/10  Ritirare lo scontrino all'uscita... 
mercoledì  Pagare! 
+ La notizia del giorno: «Il Tribunale di Milano, dopo l'azione collettiva promossa dal Movimento consumatori, "ha accertato che Cnp Vita, del gruppo UniCredit, ha avuto un comportamento gravemente lesivo nei riguardi di 6.500 famiglie italiane che hanno acquistato, per oltre 182 milioni di euro, polizze vita collegate a titoli emessi dalla Lehman Brothers". È quanto riferisce una nota dell'associazione dei consumatori. Le polizze in questione, denominate Performance, spiega il comunicato, "prevedevano espressamente la garanzia della restituzione del capitale da parte della compagnia. Alla scadenza, prevista tra aprile e luglio 2009, a prescindere dall`andamento dei titoli emessi dalla banca d`affari statunitense, Cnp avrebbe dovuto restituire l`intero premio versato". Cosa che non si sarebbe verificata perché "la società del gruppo Unicredit", immediatamente dopo il crac Lehman del settembre 2008, "ha negato i rimborsi (in media 28.000 euro a famiglia) e ha avviato un'iniziativa ingannevole e gravemente scorretta, che prevedeva la restituzione del solo 50% del capitale originario, oppure la trasformazione della vecchia polizza con una nuova "a vita intera", che in ogni caso non garantiva la restituzione della totalità dell'investimento iniziale". "Come richiesto dal Movimento consumatori" - sottolinea Paolo Fiorio, coordinatore dell'Osservatorio credito e risparmio dell'associazione - "Cnp è stata condannata a comunicare a tutti i sottoscrittori delle polizze che la compagnia alla scadenza doveva restituire integralmente i premi versati. Tutti i consumatori che hanno sottoscritto le polizze in questione hanno diritto a ottenere la restituzione integrale dei premi versati e a far annullare le transazioni fatte sottoscrivere in maniera ingannevole da Cnp Unicredit Vita". "Purtroppo" - rileva il presidente del Movimento consumatori, Lorenzo Miozzi - "la nuova class action non potrà essere applicata a questo caso" perché non retroattiva: "Tutti i danneggiati" dovranno quindi "agire individualmente", anche eventualmente appoggiandosi all'associazione. Nella serata di martedì 20 gennaio Unicredit ha precisato che: "Cnp Unicredit Vita ha già sostenuto con ben 400 milioni di euro i sottoscrittori di polizze collegate a titoli di Lehman Brothers. La campagna adesioni si è conclusa a fine marzo 2009 raccogliendo il consenso di circa il 96% dei clienti interessati, contribuendo così al sollievo di un rilevante numero di famiglie La Compagnia ha dato peraltro incarico ai propri Legali di adire il Tribunale affinché lo stesso si pronunci definitivamente in merito, ritenendo di essersi comportata correttamente e nell'interesse dei propri clienti. La Compagnia assicurativa non è stata condannata dal Tribunale di Milano a pagare alcunché a favore dei sottoscrittori delle polizze vita "Performance", né è stata accertata alcuna garanzia di restituzione del capitale a favore di questi ultimi"» (fonte: Il Sole 2 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: PA-GA-RE!

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19/01/10  Promosso sulle parole, ora i fatti... 
mercoledì  Mamma mia quanto parla... 
+ La notizia del giorno: «Barack Obama ha annunciato un progetto di riforma bancaria che si propone di restringere le attività e le dimensioni delle banche americane per evitare che in futuro ci sia una banca "troppo grande per poter fallire". L'obiettivo è ambizioso: passare una riforma bancaria che torni a separare, ad esempio, in modo più netto le attività di banca commerciale da quelle di banca d'affari, per evitare che si formino posizioni di rischio pericolose per il sistema finanziario. Le banche commerciali che hanno filiali e depositi dei risparmiatori avranno anche nuovi limiti sulle percentuali dei depositi che potranno accumulare in relazione ai depositi totali del paese. E non potranno più fare il cosiddetto "propriety trading", operazioni sul mercato per conto del proprio portafoglio. Obama costringerà così importanti banche come JP Morgan Chase o Bank of America a decidere che direzione vorranno imboccare. Una potenziale rivoluzione dunque, senza che vi siano per ora dettagli specifici. E una nuova battaglia politica che il presidente ingaggerà in Congresso, dove le lobby bancarie sono fortissime. L'annuncio di Obama è giunto dopo un incontro con Paul Volcker, ex numero uno della Federal Reserve e attuale presidente dell'Economic Recovery Advisory Board della Casa Bianca. "Il sistema finanziario è più solido ora di quanto non fosse un anno fa, ma opera ancora in base alle stesse regole che lo hanno quasi portato al collasso", ha detto Obama, ribadendo che "una riforma è necessaria" e invitando i colossi del sistema finanziario a "lavorare con noi, non contro di noi". "I contribuenti americani non saranno presi in ostaggio dalle banche too big to fail", ovvero quegli istituti che, fallendo, metterebbero a rischio l'intero sistema finanziario. Se la proposta di Obama fosse approvata dal Congresso, le banche andrebbero incontro a limitazioni sulle dimensioni e la natura degli istituti, che nell'arco dell'ultimo decennio sono cresciuti a dismisura attraverso un'ondata di operazioni di consolidamento aziendale. E per chi ritiene che Obama sia debole politicamente o chi, come il Nobel Paul Krugman, minaccia di toglierli il suo appoggio, come ha ammonito oggi nel suo blog, perché il Presidente "ha una leadership debole" dovrà ricredersi. Obama promette di andare fino in fondo: "È una battaglia che sono pronto a combattere", ha detto l'inquilino della Casa Bianca puntando l'indice contro le banche e "quel genere di irresponsabilità che rende questa riforma necessaria". Possiamo credergli perché per lui è ormai una questione di sopravvivenza politica: questa battaglia diventa centrale per Obama perché ha un risvolto populista. Ed il populismo è l'unica arma con cui il Presidente può cercare di ricollegare la sua credibilità politica con l'opinione pubblica. Nello specifico, la proposta del presidente, che ha in questo senso accolto un suggerimento di Volcker, vieterebbe alle banche commerciali e alle società che controllano banche di possedere o investire in hedge fund e private equity. Inoltre sarebbero limitate le dimensioni di ogni istituto finanziario in relazione all'intero settore: sarebbe rivisto l'attuale limite del 10% sulla quota di depositi totali che ogni banca può detenere. "Stiamo facendo tutto il possibile per riportare il paese in carreggiata. Assisto al ritorno al vecchio modo di condurre gli affari, vedo banche riportare profitti record ma allo stesso tempo dire di non potere concedere prestiti alle piccole imprese, sento dire alle banche che non possono restituire i prestiti del Governo. Per questo sono sempre più risoluto a portare avanti questa riforma". Tra le banche coinvolte ci potrebbero essere Wells Fargo, Bank of America, JpMorgan Chase, che controllano ampie fette dei depositi americani, ma anche Goldman Sachs, Morgan Stanley e Citigroup, autentici moloch di Wall Street».
+ Il commento alla notizia del giorno: Sì, va bene, ma fallo! Ne stai parlando da giorni, muovi quelle ditine per mettere nero su bianco il tuo progetto e per farlo partire!

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18/01/10  Uhhh, che paura! Mi tremano le gambe... 
lunedì  Crede di far spaventare qualcuno? 
+ La notizia del giorno: «Luciano Moggi annuncia il ritorno al calcio nel 2011 una volta scontata la squalifica. E confida che potrebbe anche tornare alla Juve se Agnelli prendesse in mano il comando della società.
Nella trasmissione "Studio Stadio" condotta da Paola Delli Colli, che vede tra i protagonisti anche l'opinionista Stefano Discreti, Moggi ha parlato anche della situazione Ferrara: "Ormai Ferrara è da esonerare perché è evidente che lo spogliatoio non lo segue più e poi se la Juventus dovesse perdere anche sabato prossimo contro la Roma la crisi diventerebbe irreversibile. Squadra in emergenza infortuni? Vero, ma i soli Diego e Melo in campo costavano quanto tutto il Chievo. Ferrara pagherà per tutti anche perché Secco non conta e non decide nulla. Quindi cosa lo cacci a fare? Non so comunque chi potrà rimpiazzare Ciro in panchina. Comunque il vero responsabile di questo fallimento è Blanc che rappresenta in pieno l'incompetenza di questa nuova società. Ma vi rendete conto che per sbloccare l'affare Paolucci ha dovuto telefonare in prima persona Franzo Grande Stevens al Presidente del Siena? Paolucci, avessi detto Ibrahimovic…. Blanc sarebbe da cacciare all'istante!! In 3 anni hanno buttato 250 milioni di euro. Noi in 12 anni non abbiamo fatto cacciare un soldo alla Proprietà…. La vittoria contro il Napoli di Coppa Italia forse aveva illuso qualcuno che la crisi fosse finita e che con Lanzafame e Paolucci si potesse risalire la china…".
Poi la "bomba": "Nell'estate 2011 finirà la mia squalifica e tornerò nel calcio. Questo a molti da fastidio e spaventa. Un ritorno alla Juve? Non farò mai come Bettega. Con questa dirigenza che ci ha umiliati e che ha cercato in tutti i modi di farci condannare io non voglio avere niente a che fare. Con Andrea Agnelli al comando invece tornerei subito, anche per sdebitarmi con i tifosi juventini che in questi anni mai mi hanno fatto mancare il loro affetto".
Parla anche del processo Calcipoli: "Al processo di Napoli tirererò fuori un'intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l'ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve...). Franco Baldini è un incapace e si pentirà amaramente di aver detto il falso perché a fine processo lo denuncerò penalmente! Come ho fatto a lavorare con Fabio Capello che ne è amico? Chiedetelo al tecnico dell'Inghilterra. Io non ho mai chiesto niente di Baldini a nessuno...".
Un affondo anche all'Inter: "Con la distruzione della Juventus del 2006, ormai il potere è tutto a Milano. Le squadre milanesi continueranno a dominare in Italia per tanti altri anni, soprattutto l'Inter che più di tutte ha tratto beneficio da Calciopoli. Quest'anno l'Inter senza Ibrahimovic ha più difficoltà ad andare in rete, ma resta comunque la più forte di un campionato mediocre"» (fonte: Tuttosport).
+ Il commento alla notizia del giorno: Forse Lucianino non sa che per rientrare nel calcio dovrebbe essere richiamato da una società, anziché autopresentarsi in veste di "salvatore della patria"... Mah!

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17/01/10  Da grande voglio diventare "Mister Prezzi" 
domenica  Che belle parole... 
+ La notizia del giorno: «Nel giro di tre anni bisogna portare il costo della benzina italiana a livelli europei, risolvendo le inefficienze della rete di distribuzione del nostro paese. Ad individuare questo obiettivo e' Roberto Sambuco, nominato a luglio Mister Prezzi che, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', illustra la sua ricetta a due giorni dalla riunione con i rappresentanti del settore convocati per martedi' prossimo dal ministro dello Sviluppo economico Scajola in Via XX Settembre» (fonte: Adnkronos).
+ Il commento alla notizia del giorno: Che bel mestiere... Dove bisogna mandare il proprio curriculum per sperare di diventare un giorno "Mister Prezzi"? :p

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16/01/10  "Dovrei disdire una festa"... 
sabato  Suonava uguale! 



+ La serata é riuscita meglio del previsto, per fortuna. Fame del giorno dopo a parte...
+ La frase del giorno: «Se ti fossi impegnato così tanto anche prima, ci avresti messo molto meno di 25 minuti...» (M0.).

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15/01/10  Stupidità reiterata 
venerdì  Fine della pazienza 



+ Alcuni atteggiamenti che vedo nel corso delle partite di calcetto a cui partecipo cominciano a darmi un fastidio quasi insopportabile. Ce ne sono alcuni che per fortuna non sono più costanti come una volta, ce ne sono altri che sono rimasti periodici ma sono diminuiti di intensità... e poi ci sono quelle cosette che proprio non reggo più. Sono disposto a passar sopra a tutto perché riconosco di non essere perfetto, ci mancherebbe, ma gli stupidi DEVONO essere trattati per ciò che sono altrimenti presumono di essere più in gamba di tutti gli altri.
+ La frase del giorno: «Dì e fà quello che vuoi, ma quello é fallo e basta» (M0.).

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14/01/10  "I nostri soldi"? Obà, quelli non sono mai stati tuoi! 
giovedì  Obama non ci ha messo un cent! 
+ La notizia del giorno: «"Vogliamo recuperare i nostri soldi e li recupereremo". Con questa frase shock, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato oggi a Washington il suo progetto di tassa sulla crisi destinata alle grandi banche Usa. Tra queste ci sono colossi mondiale come Bank of America, Citigroup e Jp Morgan Chase, salvate dalla crisi con denaro pubblico, grazie al quale non hanno fatto la fine di Bear Stearns e di Lehman Brothers, scomparse dalla scena. Le grandi banche, accusate di aver provocato la crisi, non hanno reagito bene, anche se in borsa i loro titoli hanno seguito l'andamento dei listini, moderatamente positivi. Gli istituti di credito sostengono che il settore dei prestiti verrà messo in ginocchio, paralizzando l'economia, e hanno quindi annunciando una lotta senza quartiere contro il progetto Obama, che dovrà ricevere il via libera del Congresso. Nel suo breve intervento di sei minuti circa, il presidente Usa, recentemente criticato da più parti perché considerato troppo vicino a Wall Street, ha spiegato di avere preso la decisione spinto dagli "enormi profitti e i bonus osceni" generati e versati dalle grandi banche salvate grazie al denaro pubblico. Obama ha ricordato che molte di queste banche hanno avuto "comportamenti rischiosi" che hanno portato alla maggiore crisi finanziaria del dopoguerra. Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) Dominique Strauss Khan, ha accolto con grande favore l'annuncio di Obama definendolo "un ottimo segnale rivolto dagli Stati Uniti al resto del mondo", dimostrando che le accuse sullo strapotere di Wall Street non erano fondate. L'idea del presidente è di imporre la cosiddetta tassa sulla responsabilità della crisi fino a quando "il popolo americano non sarà stato totalmente compensato per l'assistenza straordinaria fornita a Wall Street". Obama parla di una durata minima di 10 anni, di più se necessario, per restituire al Tesoro gli aiuti del Tarp (Troubled Asset Relief Program) destinato a risollevare la banche colpite dalla crisi. L'obiettivo - ha spiegato l'inquilino della Casa Bianca - non é di penalizzare gli istituti finanziari, di cui ha tenuto a sottolineare l'importanza. Ed il progetto riguarderà soltanto le maggiori istituzioni finanziarie, quelle con asset superiori ai 50 miliardi di dollari. Il 60% della tassa, in base ai calcoli della Casa Bianca, sarà fornita dalle 10 maggiori banche del Paese. Obama calcola in un massimo di circa 117 miliardi di dollari in 12 anni le somme da recuperare, ma probabilmente si tratterà di una somma inferiore. Le grandi banche Usa hanno deciso di passare immediatamente all'attacco. Secondo il quotidiano online The Politico, gli istituti finanziari sostengono che la tassa avrà effetti negativi sull'economia, costando fino a 1.000 miliardi di dollari in prestiti perduti. Un banchiere ha spiegato che "il denaro raccolto dall'erario verrà tolto al sistema bancario ed ogni dollaro di capitale ne genera 10 in prestiti". E siccome Obama punta a recuperare intorno ai 100 miliardi di dollari, i prestiti perduti saranno intorno ai 1.000 miliardi. Alcuni grandi banche, secondo l'agenzia Bloomberg, sono ancora più pessimiste. Bofa e Jp Morgan stimano in circa 1,5 miliardi ognuno la somme da versare all'erario» (fonte: Ansa).
+ Il commento alla notizia del giorno: TROPPO POCO!!! Le banche americane devono pagare a caro prezzo ciò che hanno combinato!!! E comunque sono stati soltanto i poveri comuni mortali cittadini americani che hanno pagato per risanare le loro banche, non i politici made in Usa!

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13/01/10  Botte "costruttive" 
mercoledì  Chissà che scena 
+ La notizia del giorno: «Finisce che alcuni giocatori del Chieti sono stati malmenati dai propri tifosi nello spogliatoio. Botte, pugni e spintoni. Alcuni “tifosi” neroverdi con un’azione violenta hanno sopraffatto gli addetti al campo e si sono introdotti con la forza dentro lo spogliatoio dei giocatori del Chieti alzando le mani sugli inermi calciatori che hanno avuto la “colpa” di perdere la partita e dire forse addio alle speranze di promozione. Incredibile ma vero. Gli addetti ai lavori del Canistro prima e l’arrivo dei carabinieri dopo hanno allontanato i malintenzionati dal campo. Già durante la partita il gruppo di tifosi neroverdi aveva lanciato petardi in campo (sicuramente scatteranno le sanzioni previste dal caso). Al triplice fischio hanno organizzato il raid all’interno dello spogliatoio tra lo sconcerto di tutti. Da sottolineare la prontezza degli addetti della società del Canistro che, seppur numericamente inferiori, hanno evitato il peggio. L’arrivo dei carabinieri ha risolto una situazione a dir poco imbarazzante. E adesso scatteranno sicuramente le denunce. I fatti accaduti a Canistro sono davvero gravi. A fine gara mister Vivarini è affranto. "Sono sconcertato" ha detto l’allenatore del Chieti. "A nessuno va di perdere, a me per primo, ma queste cose lasciano lasciano di stucco" (...)» (fonte: Il Messaggero).
+ Il commento alla notizia del giorno: Condanno ovviamente l'episodio, sono cose che non dovrebbero mai accadere... ma... scommettiamo che domenica prossima il Chieti giocherà molto ma molto meglio di oggi? :)

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12/01/10  Chissà cosa credevo 
martedì  Così semplice? 
+ La notizia del giorno: «"Ho incontrato il capitano Giuseppe de Donno subito dopo l'omicidio del dottor Giovanni Falcone sul volo Palermo-Roma. E durante questo volo lui mi chiese se mio padre avesse avuto mai intenzione di farsi una chiacchierata con lui". E' il 7 aprile del 2008 e Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, condannato per mafia e morto da sette anni, parla per la prima volta con i magistrati di Palermo della cosiddetta 'trattativa' tra lo Stato e Cosa nostra che sarebbe stata avviata, secondo quanto dice Ciancimino junior, dopo la strage di Capaci. Nel verbale, depositato oggi dalla Procura di Palermo nell'ambito del processo a carico del generale Mario Mori, accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, Ciancimino racconta anche del 'papello', cioe' della lista di richieste avanzate da Cosa nostra allo Stato per avviare, a suo dire, una trattativa» (fonte: Adnkronos).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ah, funzionava così?

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10/01/10  La deriva del Web 2.0? 
domenica  Ci avevo già pensato 
+ La notizia del giorno: «Lanier, guru di internet e dei new media, celebre firma di Wired, mette in guardia dalla deriva del Web 2.0, lamentando l'appiattimento dei contenuti online che motori di ricerca come Google e l'enciclopedia scritta dagli utenti Wikipedia importano sulla rete. Una poltiglia di informazione amorfa che rischia di distruggere le idee, il dibattito, la critica.
Quando lo conobbi a Silicon Valley negli anni '90, Jaron Lanier era proprio come lo vedete nella foto qui accanto, con i "dreadlocks", i boccoli alla Bob Marley a cascata, e sulla mano il guanto della Virtual reality, la realtà virtuale di cui la sua azienda era pioniera. Con la sua visione e il suo guanto Jaron mutava lo schermo davanti a sé e entrava in una diversa realtà, volando su un bosco, duellando con un Cavaliere Templare, operando un paziente al cervello. Le sue simulazioni hanno poi dato vita a videogiochi, programmi di addestramento per l'aviazione, sistemi di training per ingegneri e medici. Oggi però Lanier, guru di internet e dei new media, celebre firma della rivista Wired, è perplesso. E nel suo ultimo libro «You are not a gadget: a manifesto», mette in guardia contro la deriva del Web 2.0 con toni preoccupati che faranno applaudire i vecchi professori che si vantano «Io? Io non ho mai usato un computer!». Cosa è accaduto perché uno dei leader della rivoluzione internet denunci il Web 2010? Lanier lamenta l'appiattimento dei contenuti online, che motori di ricerca come Google e l'enciclopedia scritta dagli utenti Wikipedia, importano sulla rete. Mettere ogni giorno insieme, senza alcuna selezione, gli argomenti dei filosofi e le arrabbiature del tizio davanti al cappuccino tiepido, l'analisi economica di un Nobel e lo sfogo del qualunquista di turno, può essere celebrato dagli ingenui alla moda come «open source» e «democrazia di rete». Il pericolo è invece riassunto bene nelle parole del guru Lanier: «I blog anonimi, con i loro inutili commenti, gli scherzi frivoli di tanti video» ci hanno tutti ridotti a formichine liete di avere la faccina su Facebook, la battuta su Twitter e la pasquinata firmata "Zorro" sul sito. In realtà questa poltiglia di informazione amorfa rischia di distruggere le idee, il dibattito, la critica. Sui primi due giornali italiani, Repubblica e Corriere, i video più visti online questo sabato comprendono la ragazza che si tuffa nel lago e sbatte il sedere perché è gelato, la scema che fa la capriola e cade dal letto, il fusto che solleva 150 chili e sviene, il reporter sfiorato da un aereo e la cliente infuriata che devasta il locale perché il panino non le piace troppo. Lamenta Lanier: "Ai tempi della rivoluzione internet io e i miei collaboratori venivamo sempre irrisi, perché prevedevamo che il web avrebbe potuto dare libera espressione a milioni di individui. Macché, ci dicevano, alla gente piace guardare la tv, non stare davanti a un computer. Quando la rivoluzione c'è stata, però, la creatività è stata uccisa, e il web ha perso la dignità intellettuale. Se volete sapere qualcosa la chiedete a Google, che vi manda a Wikipedia, punto e basta. Altrimenti la gente finisce nella bolla dei siti arrabbiati, degli ultras, dove ascolta solo chi rafforza le sue idee". Che cosa è diventata dunque la discussione su internet nel 2010? Il pioniere Lanier, come tanti rivoluzionari del '900, non potrebbe essere più amaro e realista. "Ovviamente un coro collettivo non può servire a scrivere la storia, né possiamo affidare l'opinione pubblica a capannelli di assatanati sui blog. La massa ha il potere di distorcere la storia, danneggiando le minoranze, e gli insulti dei teppisti online ossificano il dibattito e disperdono la ragione". Non saprei condensare meglio la preoccupazione e la delusione di Lanier e ho provato a sostenere le stesse tesi un anno fa, nella serie di Conferenze sul giornalismo all'Auditorium di Roma. Avendo creduto - e credendo - nella potenza sociale, culturale, economica e creativa della rete, e avendo a lungo scocciato colleghi e amici sulle sue virtù (al Corriere Paolo Mieli scherzava: ti vedo volentieri Gianni, basta che non mi parli più di internet!), è giusto che oggi mi faccia carico del dilemma: come è possibile riportare gerarchia di valori (il bene migliore del male), autorevolezza di tesi (il Nobel Amartya Sen la sa più lunga sulla crisi asiatica del suo anonimo aguzzino via blog), limpidezza di discussione (i siti e i Tersite che denunciano, a destra e a sinistra, in Italia e negli Usa, chi non è d'accordo con loro come "venduto" non sono "informazione")? La rete è e resterà il nostro futuro. I nostri figli ragioneranno sulla rete. L'informazione dell'opinione pubblica critica passerà sempre più dalla carta alla rete. Dunque non dobbiamo - come ci ammonisce Jaron Lanier - permettere ai teppisti di inquinarla con le loro farneticazioni e garantirne l'informazione, la cultura e l'eccellenza contro l'omogeneizzazione e il qualunquismo. Google come aggregatore industriale di sapere, Wikipedia come aggregatore volontario di sapere, un'azienda strepitosa e un gruppo sterminato di volontari, non possono continuare a mischiare diamanti e cocci di bottiglia. Chi segue il dibattito su Wikipedia - vedi il Financial Times del 2 gennaio con l'inchiesta di Richard Waters – sa quanto questo riequilibrio sia importante: "È ormai duro controllare la qualità su Wikipedia, e interessi occulti possono fare correzioni con facilità, secondo il loro punto di vista". Andrew Lih dell'University of Southern California ci mette in guardia nel suo saggio 'The Wikipedia Revolution': "Il mio terrore è che poco a poco la verità goccioli tutta via, senza che nessuno se ne accorga". È così, in nome di un egualitarismo che puzza di ideologia, e mettendo sullo stesso piano esperti e dilettanti, osservatori equanimi e faziosi ululanti, Wikipedia rischia di passare da invenzione geniale a piazza scalmanata (e chiunque abbia visto l'articolo a suo nome dell'enciclopedia online cambiato e ricambiato da fans e ultras sa di che parlo). Il compito non è immane, ma è urgente. Riportare sulla rete quei canoni di serenità, autorevolezza, vivacità, impegno, buona volontà, dibattito, critica che sono da sempre trade mark della libertà, dell'onestà, della ragione. Senza perderne la ricchezza, la spontaneità, l'uguaglianza. Per avere proposto questa discussione Lanier è già fatto a pezzi sulla rete come reazionario, traditore, snob, fallito, ferrovecchio (stessa sorte mi capitò quando il Corsera pubblicò la mia conferenza dell'Auditorium). Assurdo. In un'intervista oggi al Domenicale lo scrittore Francesco Piccolo racconta di come il suo amico Niccolò Ammaniti, giovane come lui, lo chiami inorridito per gli insulti che gli rivolgono online: prima regola, dice il saggio Piccolo, mai leggere i commenti anonimi dei blog. Riportare sulla rete i valori della ragione, della saggezza e della buona volontà. A Wikipedia son coscienti del problema, se il grande Craig Newmark, fondatore di Craiglist, impero degli annunci pubblicitari online e consigliere della Fondazione Wikipedia, conclude "Abbiamo bisogno di esperti bilanciati dai cittadini, e viceversa". La rete 2010 deve diventare questa città ugualitaria: dove gli esperti e l'informazione di qualità parlano ai cittadini, e i cittadini fanno sentire la propria voce senza rancori e follie anonime. (Quanto alle Sturmtruppen dei siti all'arrabbiata anticipo gli insulti: questo articolo è stato imposto dal Kgb, la Spectre, la Cia e la Banda Bassotti per nascondere i mandanti dell'omicidio Kennedy, nascosti si sa in Vaticano e al Crazy Horse...)» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Da modesto blogger decennale quale sono, ci avevo già pensato anche io. Non vedo più il web come luogo di sviluppo delle idee, ora mi dà più la sensazione che sia un insieme di voci, ognuna delle quali va per conto suo vantandosi della propria autonomia nel nome della libertà, senza più pensare alla diffusione delle idee stesse.

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09/01/10  Dipende dai punti di vista 
sabato  Giovane o vecchia? 



+ La notizia del giorno: «La Banca d'Italia ha in corso un accertamento ispettivo in Unicredit Corporate Banking, "mirato a valutare l'andamento qualiquantitativo del rischio di credito nel segmento corporate". E' quanto emerge dal prospetto informativo relativo all'aumento di capitale di Unicredit, consultato dall'Adnkronos. "Dal 2007 alla data del prospetto informativo" - ricorda il prospetto informativo - "la Banca d'Italia, nell'ambito delle normali attivita' di vigilanza, ha effettuato accertamenti ispettivi nelle seguenti aree: operativita' in derivati; assetto della funzione di revisione interna; gestione del comparto mutui a clientela retail; gestione della liquidita', in coordinamento con OeNB e Bafin; business continuity; antiriciclaggio"» (fonte: Adnkronos).
+ Il commento alla notizia del giorno: Detto in parole povere... che vuol dire tutto ciò? Buono o cattivo segno?

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08/01/10  Antidolorifici a pranzo e cena 
venerdì  Neanche fossi Del Piero 
+ Caro cliente buono e gentile, io capisco che quando passi dalle nostre parti tu voglia fare dei piccoli omaggi in segno di rispetto e gratitudine verso le persone con le quali conversi... Ma secondo te, di quante confezioni di campioni di antidolorifici facciamo uso nella nostra vita quotidiana nell'arco di un mese?!?
+ La prima notizia del giorno: «Insulti a Balotelli via Internet. Un hacker si e' introdotto nel sito del Chievo Calcio, riuscendo a scrivere il messaggio "Balotelli crepa". I responsabili della societa' hanno momentaneamente sospeso le attivita' del portale» (fonte: Corriere.it).
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Se solo non continuasse a rispondere a tutte le provocazioni che riceve...
+ La seconda notizia del giorno:
- «Una ragazza di 20 anni di Feltre (Belluno) e' finita sul web, a sua insaputa, citata con tanto di nome e cognome, grazie a un video hard girato durante una performance a tre. Il film, della durata di un ora e mezza, immortala la ragazza in pesanti scene a luci rosse ma la 20enne non ci sta e denuncia il fatto alla Questura per violazione della privacy» (fonte: Adnkronos).
- «E' diventata suo malgrado una star a luci rosse del web, protagonista riconoscibile (e riconosciuta) di un video porno nel quale fa sesso a tre con il fidanzato e un amico. Ma la pubblicità inattesa non le ha fatto piacere tanto che la ragazza, una ventenne feltrina, ha deciso di sporgere denuncia per la violazione della sua privacy. In realtà la giovane sapeva che quell'incontro a luci rosse era stato ripreso da una telecamera, ma il video avrebbe dovuto essere divulgato tramite un programma di "file-sharing" in maniera anonima. Invece la protagonista lo ha trovato su e-mule con tanto di nome e cognome. Ora da qualche settimana in provincia di Belluno non si parla d'altro e quel filmato è diventato uno dei più scaricati. Così, stanca delle risatine e dei commenti non proprio edificanti che la riguardavano, la giovane ha deciso di sporgere querela. La violazione sulla privacy prevederebbe da 6 a 18 mesi per chi archivia nel proprio computer dati sensibili di una persona, da 6 a 24 mesi per chi li comunica, da uno a tre anni per chi li diffonde» (fonte: Corriere delle Alpi).
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: :|
+ La frase del giorno: «Questo é per te... e quest'altro é per il collega... Questo fa bene...» (cliente un pò troppo premuroso).

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07/01/10  65 sulla ruota di Bruxelles 
giovedì  Che dice il notaio? 
+ La notizia del giorno: «Citibank Belgio e Deminor hanno un accordo transattivo per i clienti di Citibank Belgio che hanno sottoscritto obbligazioni emesse e garantite da Lehman Brothers e distribuite da Citibank Belgio. L'accordo transattivo prevede, a certe condizioni, il pagamento in contanti del 65% del valore nominale delle obbligazioni Lehman Brothers sottoscritte dai clienti di Citibank Belgio. In aggiunta, ai clienti verra' offerta la possibilita' di collocare l'importo del pagamento in un conto di deposito presso Citibank Belgio vincolato a 3 anni che consentira' di maturare un rendimento lordo annuo pari al 5,3%. L'accordo transattivo prevede anche la rinuncia a qualsiasi pretesa nei confronti di Citibank Belgio e il trasferimento delle obbligazioni Lehman Brothers a Citibank Belgio o una sua controllata. Sara' possibile aderire all'accordo transattivo dal 7 gennaio alle 5 pm del 18 febbraio. Tutti i clienti idonei saranno avvertiti direttamente tramite lettera. Lo comunica una nota congiunta» (fonte: Asca.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Il tempo é galantuomo...
+ Il dialogo del giorno:
M0.: «Che dice V.?».
G.Z.: «Ehhh... V. é bbbona!».

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06/01/10  Te lo dò io il link 
mercoledì  In fronte però... 
+ Caro Live Score, io avrei tanto voluto utilizzare il tuo servizio sul mio sito per dare qualcosa in più ai miei visitatori. Il tuo "prodotto" é anche abbastanza carino ed originale, ed in fondo mi ci stavo pure affezionando. Poi hai cominciato a chiedermi un link... ed io te l'ho dato. Poi mi hai richiesto un secondo link... e ti ho dato anche quello. Poi me ne hai chiesto un altro ancora... ed allora, caro Live Score, mi sa che "questo matrimonio (tra i nostri siti) non s'ha da fare"!
+ La notizia del giorno: «La presidente dell'Argentina, Cristina Kirchner, ha ordinato al governatore della Banca centrale del Paese, Martin Redrado, di dimettersi perché tardava a mettere a disposizione dell'esecutivo 6,5 miliardi di dollari di riserve per pagare il debito del 2010. Ma questi si è rifiutato. Redrado, il cui mandato scade il prossimo settembre e la cui nomina dipende dal Senato e non dalla presidenza della Repubblica, può infatti rifiutarsi di dimettersi per garantire l'indipendenza della Banca centrale. L'esecutivo ha richiesto il trasferimento lo scorso 22 dicembre, ma finora Redrado non ha fatto i passi necessari per girare i fondi al Tesoro, rilevano i media locali, ricordando che il totale delle riserve della Banca Centrale è pari a 48 miliardi di dollari. Le scadenze dei pagamenti dell'indebitamento di Buenos Aires previsti per quest'anno sono d'altra parte stimati in 13 miliardi di dollari. Al posto di Redrado, il cui mandato di sei anni si conclude il 23 settembre, il governo ha designato l'ex funzionario del Fondo Monetario Internazionale e presidente dell'Istituto tra il 2001 e il 2003, Mario Blejer, che avrebbe già accettato l'incarico» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Certo che l'Argentina non riesce proprio ad avere un buon rapporto con l'economia e gli investimenti...

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04/01/10  Li chiamano artisti-commercianti 
lunedì  Con tre figli... 
+ La notizia del giorno: «Fuga romantica di Capodanno tra una ragazzina di 17 anni di Vittorio Veneto (Treviso) e un 35enne artista, commerciante, sposato, divorziato, con tre figli. Il fatto e' stato scoperto il primo dell'anno quando i genitori della ragazza scomparsa si sono recati a casa dell'amica dove la minorenne aveva detto che avrebbe trascorso i festeggiamenti della notte del 31 dicembre. L'amica, infatti, ha spiegato di non avere organizzato nessuna festa con la 17enne che quindi avrebbe trascorso il capodanno con il suo spasimante» (fonte: Adnkronos).
+ Il commento alla notizia del giorno: Un saluto ai genitori della ragazzina... anime in pena :|

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03/01/10  C'era una volta, in un paese lontano e fallito... 
domenica  Mi dispiace solo per chi credeva nel progetto 
+ La notizia del giorno: «Il bagliore sarà visibile a più di cento chilometri di distanza quando una imponente colonna di fuoco, alta più di 800 metri, illuminerà a giorno il cielo di Dubai. In quel preciso istante il Burj Dubai, il grattacielo più alto del mondo e nuovo simbolo dell'emirato, comincerà ufficialmente la sua avventura. Sua altezza Mohammed bin Rashid Al Maktoum, emiro di Dubai, alle prese con la crisi finanziaria più disastrosa da quando impugna le redini dell'emirato, ha voluto far coincidere l'inaugurazione del grattacielo con il quarto anniversario della sua ascesa al trono. E così lunedì 4 gennaio Dubai inanellerà il suo nuovo record dopo quello dell'isola artificiale più grande del mondo, della città con il tasso di crescita più veloce, del mall più gigantesco che si sia mai visto e dei progetti più faraonici della storia contemporanea. L'evento sarà ripreso in diretta tv e sarà visibile a una platea di due miliardi di telespettatori in tutto il mondo. Quattrocento i giornalisti accreditati, mille gli uomini della sicurezza coinvolti e seimila gli invitati ai festeggiamenti, con la solita presenza di autorità, vip e star del cinema e della musica. Tutto il meglio dello spettacolo pur di far dimenticare la massa di 100 miliardi di dollari debiti sui quali Dubai ha costruito la sua skyline. Imbottito di fuochi articiali, accesi nel momento clou dell'inaugurazione, il Burj Dubai entrerà nel guinness dei primati. La società che lo ha costruito, la Emaar, il più grande developer del mondo controllato dall'emiro, ha chiuso nel più stretto segreto il dato sulla vera altezza del grattacielo. Il numero sarà svelato solo durante la cerimonia, ma ufficiosamente si parla di 818 metri di altezza, oltre 300 in più rispetto alla Taipei 101 Tower costruita a Taiwan. Ma quella di lunedì non sarà soltanto una semplice cerimonia. Il grattacielo che sfida la legge di gravità è il simbolo al quale lo sceicco Al Maktoum si aggrappa per rilanciare l'emirato dopo il terremoto innescato alla fine di novembre dalla confessione shock dell'insolvenza di uno dei suoi gioielli migliori, la holding Dubai World. E dai primi segnali, il Burj Dubai sembra cominciare a diffondere un effetto taumaturgico. Tanto che domenica la Borsa di Dubai, nella prima seduta del nuovo anno, ha guadagnato il 2,2%. Un rialzo così consistente non lo vedeva dallo scorso 17 dicembre. Il titolo della Emaar è addirittura schizzato del 4,7%, il risultato migliore dalla fine di novembre. Emaar ha costruito il Burj Dubai, e il Burj Dubai ringrazia la sua creatrice facendola salire in Borsa. Nell'emirato si spera che questa spirale positiva possa continuare anche nei prossimi giorni, invertendo l'umore negativo che da più di un mese avvolge l'emirato. I colloqui tra Dubai World e i suoi creditori continuano. Sono lunghi, faticosi ed estenuanti, ma alla fine un accordo verrà trovato per il bene di tutti. E ora Al Maktoum spera che la nuova attrazione di Dubai muti definitivamente questo clima. L'investimento per la costruzione dell'area dove sorge il Burj Dubai è colossale: 20 miliardi di dollari. Circa 4,1 miliardi sono stati impiegati solo per realizzare il grattacielo più alto del mondo, la cui costruzione ha richiesto cinque anni, tre mesi e quindici giorni, e l'impiego di 12mila operai al giorno: una massa di persone pari a quella di un paese utilizzato per una sola torre. Il grattacielo delle meraviglie servirà anche da attrazione per attirare i turisti che non hanno mai smesso di arrivare a Dubai sempre a caccia di nuove emozioni. Certamente Al Maktoum vuole che lo spettacolo faccia parlare. Nonostante la marea di debiti e i 25 miliardi di dollari di aiuti ricevuti dai cugini-rivali di Abu Dhabi, l'emiro non ha badato a spese per la cerimonia inaugurale. E così, quando i diecimila fuochi artificiali si accenderanno lungo tutta l'altezza del Burj Dubai, avrà ottenuto ciò che più desidera: dimostrare al mondo che Dubai è più viva che mai» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Voglio proprio vedere come lo riempiono questo grattacielo... Se tutto va bene coi manichini, sempre se hanno ancora soldi da quelle parti...

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02/01/10  Maledizioni ai ladri 
sabato  Con tutto il cuore 



+ La notizia del giorno: «Ladri in azione di notte nel cantiere Subequana dei Map (Moduli abitativi provvisori), proprio all'ingresso del paese di fronte alla chiesa di San Demetrio Martire, in Abruzzo. I malviventi hanno rubato televisori e messo a soqquadro buona parte dell'arredamento delle 46 casette pronte per la consegna tra oggi e domani. A causa del furto tutto slitta a martedì prossimo. Polizia, carabinieri e Protezione civile stanno effettuando i sopralluoghi per verificare la consistenza del furto e l'ammontare dei danni. A San Demetrio sono già stati consegnati nelle scorse settimane altri Map che si trovano dietro l'Istituto comprensivo, nella zona centrale del paese».
+ Il commento alla notizia del giorno: Che i ladri possano soffrire di dolori atroci da oggi fino alla fine dei loro giorni di vita, e che le forze dell'ordine ritrovino tutto al più presto...

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01/01/10  Tanti auguri per un buon 2010 
venerdì  Abituiamoci a scrivere 2-0-1-0 



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