Privacy Policy



Profilo
Blog
Opere
Rubriche
Contatti
Allegati



 PENSIERI DI GIUGNO 2010 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

| Torna ai Pensieri di |

Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


| E-mail | Mappa |


30/06/10  Il sogno di molti italiani 
mercoledì  Tricheco fortunato 



| |


29/06/10  Ciao Pietro Taricone 
martedì  Mi dispiace, però... 



+ La notizia del giorno: «Pietro Taricone non ce l'ha fatta. L'attore e protagonista del primo "Grande Fratello" è morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Terni, dopo un'operazione durata più di nove ore. Il decesso è stato provocato da improvvise complicazioni. Pietro Taricone, attore, ex "gieffino" era rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente avvenuto ieri mattina durante un lancio con il paracadute all'Aviosuperficie di Terni. Taricone, 35 anni, noto soprattutto per aver partecipato alla prima edizione del "Grande Fratello", era ricoverato all'ospedale della città umbra dove ha subito un delicato e purtroppo inutile intervento chirurgico.
Operazioni - Le condizioni di Pietro Taricone erano state giudicate "disperate". L'attore, dopo l'incidente, è stato immediatamente ricoverato nell'ospedale di Terni dove non ha mai ripreso conoscenza. In ospedale Taricone è stato sempre assistito dalla moglie Kasia Smutniak che era presente al momento dell'incidente.
L'ultimo bollettino - "Il suo stato già gravissimo" - ha spiegato questa mattina il direttore sanitario Leonardo Bartolucci - "è progredito nei minuti immediatamente successivi alla fine dell'intervento e, nonostante le manovre di rianimazione in sala di rianimazione, non ce l'ha fatta". "È stato fatto tutto quanto era possibile e l'ospedale di Terni ha lavorato al meglio delle sue possibilità" ha affermato il direttore generale dell'azienda ospedaliera Gianni Giovanni. Taricone era entrato in sala operatoria alle 15 di ieri. L'emergenza era soprattutto legata alle emorragie interne ed era stata superata "in modo abbastanza positivo". L'autoritá giudiziaria di Terni ha poi dato il nulla osta per la restituzione ai famigliari della salma su cui non è stata disposta l'autopsia, mentre la polizia continua a indagare sulla morte.
Prime ricostruzioni - "Ha ritardato la manovra di frenata prevista a 50 metri da terra dopo un lancio eseguito nell'ambito di un corso per la sicurezza in volo riservato a paracadutisti esperti". A ricostruirlo è Sergio Sbarzella, presidente dell'Azienda trasporti consorziali di Terni che gestisce anche l'aviosuperficie dove oggi è avvenuto l'incidente. Al corso, denominato Vela, hanno partecipato in otto paracadutisti. Come gli altri, Taricone ieri aveva seguito un corso di teoria. Quindi un primo lancio senza problemi. L'attore è poi nuovamente salito su un piccolo aereo che ha raggiunto una quota di 1.500-2.000 metri. Taricone ha lasciato per ultimo il velivolo e - secondo quanto riferito da Sbarzella - il suo paracadute si è aperto regolarmente. A circa 50 metri da terra doveva quindi eseguire una manovra di frenata ma - sempre in base alla ricostruzione del presidente dell'aviosuperficie - l'ha ritardata finendo a terra a una velocità superiore a quella prevista. (...)» (Fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: D'accordo, mi dispiace per lui e per la famiglia che lascia. Però tutto questo clamore per lui mi stupisce: é stato il vincitore della prima edizione del "Grande Fratello" ed ha recitato in qualche film... mah.
+ La frase del giorno: «Tre giorni nasce, tre giorni pasce, tre giorni sparisce» (An.La.).

| |


28/06/10  Convocabile solo in Questura 
lunedì  Non é ancora pronto per la Nazionale 
+ La notizia del giorno: «La notizia è sempre con lui. Nel bene e nel male. Questa volta ha sparato con un'arma giocattolo ed è stato fermato dalla polizia. Il protagonista? Mario Balotelli. Ma l'attaccante dell'Inter se la sarebbe cavata con una tirata d'orecchie. Il fatto è accaduto ieri a Milano in piazza della Repubblica. Balotelli si trovava con tre amici a bordo di un'Audi R8.
Spari nel pomeriggio - Intorno alle 18.30 una signora milanese ha chiamato il 113 per segnalare che quattro ragazzi "africani" a bordo di un’Audi R8 nera avevano appena sparato in aria attraversando piazza della Repubblica a Milano. L’equipaggio di una Volante è intervenuto sul posto ed ha bloccato l’auto, facilmente identificabile per i cerchioni gialli. Alla guida c’era Balotelli che ha consegnato agli agenti una pistola giocattolo con regolare tappo rosso di sicurezza, scusandosi per quella che ha definito "una ragazzata" di cui si assumeva tutta la responsabilità. I poliziotti si sono dunque limitati ad identificare tutte le persone in macchina» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ecco la risposta a chi lo avrebbe voluto al mondiale sudafricano di quest'anno... Avete capito perché non viene convocato o deve farvi qualche altra "dimostrazione"?

| |


27/06/10  Regala anche tu un simpatico porta-ascia 
domenica  Un regalo originale, no? 





+ Su un simpatico sito riscoperto dopo 4-5 anni, ho trovato la proposta (ironica) di acquisto di un porta-ascia da viaggio dedicato agli amanti degli zombie, con tanto di foto. A parte l'informazione che mi ha lasciato un pochino stupito, sono contento di aver divulgato tale post anche a chi mi é passato vicino in quel momento, perché ne é scaturito un dialogo di altissimo livello che riporto quì sotto :)
+ Il dialogo del giorno:
M0.: «Vuoi un simpatico porta-ascia?».
An.: «Chi erano quelli che si portano dietro l'ascia? Ah sì, i samurai si portano dietro l'ascia».
M0.: «Ne sei sicura?!?».
An.: «Sì. I samurai vanno sempre in giro con l'ascia appresso».
M0.: «Ah... :|».
An.: «Sì, perché vanno spesso nei boschi per tagliare il legno per poi farne stuzzicadenti».
M0.: «...».

| |


26/06/10  Sorpresa Ghana 
sabato  Ma la Germania no! 
+ La notizia del giorno: «Il Ghana va ai quarti di finale del Mondiale. Storico risultato per la formazione allenata da Rajevac, che eguaglia il Camerun (1990) e il Senegal (2002), le migliori formazioni del continente nero ad aver raggiunto questo traguardo. Il grazie di tutta l'Africa va a Gyan, ex attaccante di Modena e Udinese, che al 3’ del primo tempo supplementare decide l’incontro e manda i suoi alla sfida con l’Uruguay. I 90' erano finiti 1-1 per i gol di Price Boateng, al 5' del primo tempo, su azione personale dopo errore degli Stati Uniti a centrocampo, e il pareggio di Donovan, su rigore, al 17' della ripresa. Quando l'inerzia della gara pareva nelle mani degli statunitensi, che hanno avuto delle buone occasioni per vincere nei 90', al 3' del primo tempo supplementare il gol di Gyan ha tagliato le gambe alle speranze della squadra a stelle e strisce. Che non ha demeritato, ma ha pagato caro gli errori commessi in occasione dei gol subiti. Con il Ghana, continua il sogno dell'Africa, nel Mondiale di casa sua. (...)» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ho visto per la prima volta giocare il Ghana e ne sono rimasto sbalordito: velocità, precisione, gioco a memoria e diverse occasioni da rete contro gli Stati Uniti che non sono proprio una squadretta. Ho deciso, da stasera simpatizzo per gli africani e gufo Germania e Brasile :)
+ Il dialogo del giorno: (nel corso di un cruciverba)
SdR: «Lo é il giorno di Giove...».
M0.: «Gividì, signò!»
| |


25/06/10  Questione di polvere 
venerdì  Peace and love 
+ La frase del giorno: «Che palle, tutti i mesi quà per loro... Quelli non si ammazzano per la polvere» (un cliente, riferendosi ad una coppia).

| |


24/06/10  Tutto storto 
giovedì  E tutti a casa 



+ Lo sconforto di oggi arriva principalmente dal blackout di tutti i siti di streaming che ho visitato per cercare di vedere il primo tempo della partita dell'Italia. Va bene il fatto che é un servizio a disposizione di tutto il mondo e che quindi era preventivabile che io non riuscissi ad usufruirne per eccessivo traffico, però ecchecca**o... ho visto le peggiori partite e poi non mi funziona proprio con l'Italia? :p
+ La notizia del giorno: «L’Italia è fuori dal Mondiale. Torna già a casa, sconfitta dalla Slovacchia 3-2. Il risultato è la sintesi di una partita incredibile per svolgimento ed emozioni, ma che boccia gli azzurri oltre il clamoroso risultato. La Nazionale perde contro un avversario apparso modesto, che ha comunque surclassato almeno fino all’ultimo quarto d’ora gli azzurri, irriconoscibili persino rispetto alla partita solo discreta contro il Paraguay e a quella modesta contro la Nuova Zelanda. Non ha funzionato quasi niente, stasera a Johannesburg. Non è bastato neanche un finale con il cuore in mano, in cui finalmente gli azzurri, con più niente da perdere, hanno provato un disperato assalto premiato dalle reti di Di Natale e Quagliarella, cui è stato pure annullata la rete dell’eventuale 2-2 per fuorigioco. Poi Pepe al 5’ di recupero si è divorato il gol qualificazione. Niente da fare: la Slovacchia, esordiente al Mondiale, avanza agli ottavi. Finisce invece il nostro torneo e comincia il tempo dei processi: perchè la nostra Nazionale non usciva alla fase a girone di un Mondiale dal 1974. L’Italia parte con il tridente d’attacco Pepe-Iaquinta-Di Natale e la voglia di spaccare il mondo, anzi, meglio, di salirci in vetta. Almeno sembra così, quando dopo pochi secondi dal fischio d’inizio Di Natale prova un destro dalla grande distanza a lato. Italia vogliosa, come annunciato da Lippi, dunque? Sbagliato, sbagliatissimo. Perchè il resto del primo tempo degli azzurri sarà un disastro. Lo si comincia a capire quando Hamsik viene lasciato solissimo appena dentro area, il centrocampista del Napoli grazia Marchetti. Ma sorprende il clamoroso buco della difesa azzurra, che nelle prime due partite era stata solida. E invece questo pomeriggio è disattenta, con Cannavaro in palese difficoltà, presto ammonito e che rischia anche guai peggiori. Gli azzurri appaiono imbambolati, contro un avversario cui non sembra vero di affrontare questa versione dimessa dei campioni del mondo. Marchetti sembra impaurito nei suoi interventi: non rischia mai la presa. Iaquinta segna a gioco fermo, ma dopo un’evidente trattenuta in area. Il gol slovacco è nell’aria tersa di Johannesburg. E arriva nella maniera peggiore. Con un errore grossolano di De Rossi che sbaglia un appoggio di piatto comodo per Montolivo, palla al centravanti Vittek, un bestione strapotente, che indovina il diagonale col giusto angolo. Slovacchia avanti 1-0. Gli azzurri non riescono a reagire. Paralizzati dallo svantaggio, chissà, dalla paura. Commettono sbagli grossolani, viene da rimpiangere la prestazione con la Nuova Zelanda: è tutto dire. La Slovacchia prende fiducia e ci prova con tiracci che partono da Soweto, "annusa" la serata magica con le conclusioni di Strba e Kucka: brividi per Marchetti che arriva sulla prima conclusione, nonostante la distanza chilometrica, all’ultimo istante con la punta delle dita. L’Italia ha bisogno di aiuto. Prova a darglielo Skrtel, che rischia di testa una clamorosa autorete. Finisce il primo tempo: Italia in svantaggio. Un’unica consolazione: non possiamo fare peggio. Fuori Criscito e Gattuso, dentro Maggio e Quagliarella. Italia tutta d’attacco e nuovo schema, il 4-4-2. Maggio mette davanti alla porta Di Natale, che ciabatta a lato. Gol divorato. E allora dentro anche Pirlo, per Montolivo. L’Italia sfiora il pari con Quagliarella, che trova lo spiraglio giusto con una girata di destro, Skrtel sulla linea di porta libera. Stavolta ci ha detto male. Ma l’Italia non c’è, al di là degli episodi. Concede praterie in contropiede, non supera il pressing alto. E va sotto 2-0, quando Vittek segna il terzo gol del suo Mondiale, tanti quanti i gol dei suoi, anticipando Chiellini sugli sviluppi di un angolo. E’ il 28’ della ripresa. Sembra la resa. E invece no. Sullo 0-2 l’Italia si riversa tutta in avanti. Segna con Di Natale, poi l’Italia subisce l’1-3 di Kopunek, quindi segna ancora con una perla di Quagliarella, il migliore tra gli uomini di Lippi, e spreca l’incredibile con Pepe nel recupero. Il finale è pazzesco, ma non ci premia. L’Italia torna a casa, ultima nel girone, dopo un Mondiale da dimenticare» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: A prescindere da ciò che diranno nei prossimi giorni tutti i dottori del calcio italiano, per me la colpa é soltanto di Marcello Lippi. Dopo il successo nel 2006 (arrivato anche in maniera quasi inaspettata per la qualità del gioco espressa in quel mondiale, non dimentichiamocelo) non era e non é più idoneo a guidare la Nazionale azzurra. Troppo sopravvalutato, troppo presuntuoso, troppo testardo, e tanto tanto confuso nelle tre partite disputate in Sud Africa. Grazie per il 2006, ma ora sparisci!
+ La frase del giorno: «S'é svampata l'Italia signò... Tutti a casa, é gividì!» (M0.).

| |


23/06/10  Ma non era meglio l'Irlanda? 
mercoledì  La maledizione irlandese... 
+ La notizia del giorno: «(...) Intanto emergono i primi retroscena (dei problemi della nazionale di calcio francese - ndM). Li racconta il quotidiano Le Parisien svelando che lo sciopero dell’allenamento è stato deciso sabato sera, con Anelka presente, su iniziativa del capitano Evra, Ribery e Gallas. La discussione è stata dura, ma alla fine la decisione unanime. Il comunicato sarebbe stato scritto dall’avvocato di Evra. Domenica, Evra e Abidal incontrano Domenech e per due ore gli spiegano le ragioni della scelta. Ribery, invece, rompe il patto di silenzio e interviene in diretta tv per scusarsi con i francesi. Evra si arrabbia e gli urla: “Pensi solo per te stesso”. Poi arriva l’ora X. Alle 16 i giocatori si presentano sul campo allenamenti ma rifiutano di allenarsi. Nell’autobus però la tensione è a mille. Gourcuff vuole allenarsi, ma viene ripreso da Ribery: “Vai pure, fai la star, tanto poi ti ritroverai solo”. Non è finita. Dopo aver intuito le disastrose conseguenze dello sciopero, i giocatori si ritrovano a cena e decidono di scusarsi pubblicamente per alzata di mano. Evra è contrario, ma si adegua. Poi però Domenech gli nega l’accesso in sala stampa, lunedì» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ahhh! Evra allora voleva fare il "furbino"! A prescindere da tutto questo caos, ma non era meglio far partecipare l'Irlanda al posto della Francia? I francesi si sono qualificati con un colpo di mano e non hanno minimamente pensato al mondiale. Se ci fossero stati gli irlandesi ci sarebbe stato un intero Paese in festa ed un altro MERITATAMENTE a casa già da qualche mese!

| |


22/06/10  Adieu bleus 
martedì  Che clima... 
+ La notizia del giorno: «I gol del Sudafrica sono stati festeggiati con urla di gioia e caroselli di clacson in tutta Parigi. Questo la reazione della strada all’eliminazione dei Bleus che escono dal Mondiale con un solo punto e un solo gol all’attivo. Un viaggio alle frontiere dell’inferno, secondo l’Equipe online. E il presidente della Federcalcio ufficializza l’arrivo di Laurent Blanc alla guida della nazionale.
Umiliazione — Il sito del principale quotidiano sportivo francese parla di una Francia “umiliata e patetica”, artefice di una “partita catastrofica”. Per France Football che oggi ha riversato sui Bleus una pletora di insulti, la Francia è “finita in fondo al pozzo” ed “esce dalla porta di servizio”. Per il portale Sports.fr, la Francia è stata “nulla fino in fondo”. Per SoFoot, la nazionale francese si è dimostrata ancora più ridicola: “Vive la France”.
Ex — Gli ex campioni del Mondo, dai pulpiti televisivi, sparano a zero. Non tanto contro i giocatori ma contro Domenech e soprattutto la dirigenza. Barthez e Pires chiedono dimissioni immediate del presidente e del consiglio direttivo. Franck Leboeuf si candida per il consiglio federale: “Serve gente che capisca qualcosa di calcio per fare pulizia”. Ma il presidente Escalettes prende tempo: “Non prendiamo decisioni affrettate, non abbandono la nave che affonda, ma voglio raddrizzarla con Blanc che è una mia scelta”. Più drammatica il ministro dello sport, Roselyne Bachelot: “E’ un fiasco totale, una catastrofe, meglio tornare a casa”.
Fiasco — Anche Libération parla di “ultimo fiasco” per i Bleus. Tutti a casa, scrive Le Parisien. Fuori dalla porta di servizio, dice Le Figaro. Addio, dice France Soir. Umiliati, per il settimanale Le Point. Fine del calvario per Le Monde. Vergogna, per 20minutes. Naufragio totale, per il sito del Journal du Dimanche. La radio France Info si limita ad ammettere il naufragio.
Evra e le scuse mancate - Intanto emerge che il c.t. dei Bleus Raymond Domenech avrebbe "impedito" all'ex capitano Patrice Evra di scusarsi con i francesi dopo il terremoto che ha investito la Nazionale. Lo ha detto lo stesso Evra, intervistato da TF1. "Questa non è l'ora dei regolamenti di conti ma del perdono, è l'ora di ascoltare tutta la sofferenza delle migliaia di francesi. Questo perdono avrei voluto pronunciarlo ieri ma il mio coach me lo ha impedito senza alcun motivo valido", ha aggiunto Evra, che intende convocare "il più presto possibile" una conferenza stampa perchè "i francesi hanno bisogno di conoscere la verità. Manterrò la mia dignità di uomo, non sono un bugiardo e dirò solo la verità. (...) Quello che ho vissuto" - ha concluso - "lo spiegherò minuto per minuto. Non nasconderò nulla"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: E va, va...

| |


21/06/10  Gufo Germania e me ne vanto 
lunedì  L'Italia va male, e allora... 
+ La notizia del giorno: «I tormentoni musicali li hanno sempre amati, tanto più se orecchiabili, con quel ritmo di marcetta che fa tanto campagna bavarese. Stavolta però, in occasione del Mondiale, i tedeschi si stanno godendo sul web un ingrediente aggiutivo e particolarmente amico dei loro gusti: lo stereotipo anti-italiano. La canzonetta che imperversa sulla rete si chiama infatti "Nur Italien nicht", cioè "Solo l'Italia no". La firma un quartetto di cabarettisti dall'autoironico nome "Die vier Sterne", cioè le "Quattro stelle". Le quali in un ritornello ripetuto fino all'ossessione ribadiscono che non importa chi vincerà in Sudafrica, "ist scheiss egal" (è uguale, merda) purché non sia l'Italia.
Pizza, pasta, mafia... — E poi luoghi comuni a ruota libera, sul calcio italiano e sugli italiani più in generale. Che in campo segnano nei primi minuti per poi chiudersi tutti dietro, tra falli e simulazioni, insulti e sputi. Il tutto però con catenine d'oro e scarpe dorate, creme e gel: ma questo è sport, cari italiani, non un ballo per checche... E ancora, le "Quattro stelle" ne hanno abbastanza di pizza, pasta, mafia e Berlusconi. Per questo, tutti uniti in coro: chi vince la Coppa "ist scheiss egal" ma l'Italia no, l'Italia no.... E alla fine lo slogan in (dubbio) italiano "Alemania per la gloria".
Autoironia — Guardando il video, peraltro, non sfugge la buona dose di autoironia con cui viene trattata questa anti-italianità alla tedesca: bastino location come la toilette piuttosto che i vari look improbabili, da "coatti" di Germania. E tuttavia siamo sicuri che il successo del tormentone significhi che questa ironia sia realmente colta? O si spiega piuttosto con parole che in realtà parlano alla pancia dei tedeschi? In fondo, la semifinale di quattro anni fa, con i gol di Grosso e Del Piero, non è poi così lontana nel tempo...» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: No, non sono permaloso. Guferò Germania quest'anno e per un bel pò di anni a seguire. No, non me la sono legata al dito... :)

| |


20/06/10  Mangiare da ipocrita 
domenica  E' evidente! 





+ La prima notizia del giorno: «L'Italia si fa bloccare dalla Nuova Zelanda sull'1-1. Al 7' errore difensivo degli azzurri: Cannavaro si fa scappare Smeltz (in sospetto fuorigioco): Marchetti è battuto. Al 29' il pareggio su rigore di Iaquinta (due minuti prima palo di Montolivo). Nel secondo tempo Lippi inserisce Camoranesi e Di Natale al posto di Pepe e Gilardino. Al 60' dentro anche Pazzini al posto di Marchisio. Montolivo al 69' da fuori: Paston è bravissimo a respingere. Possesso palla sterile dell'Italia. Wood all'82' sfiora il 2-1 per la Nuova Zelanda. Paston devia in corner un bel tiro di Camoranesi» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla prima notizia del giorno: Non vinciamo neanche con la Nuova Zelanda... Con la Slovacchia neanche ci spero di vincere :|
+ La seconda notizia del giorno: «Un giocatore spettacolo. O, se preferite, uno spettacolo di giocatore. Comincia a incantare fin dalle fasi del riscaldamento, Jorge Martinez, nuovo acquisto della Juventus. Piedi uniti a mimare una discesa libera, ma senza sci, facendo a zig-zag sulla linea bianca del centrocampo pochi istanti prima del calcio d’inizio. Un rito scaramantico, un modo per mettere in moto i muscoli ed entrare subito in partita. Uruguaiano di razza, il “malaka”, un soprannome che si presta a mille interpretazioni: matto, malacarne, ma può essere anche un’imprecazione. Quelle che cacciano gli avversari quando lo vedono scappare, palla al piede. Martinez corre i cento metri in undici secondi. Alla Juve ha segnato due gol: l’11 maggio 2008, e per il Catania significò salvezza quasi matematica; lo scorso 20 dicembre 2009, all’Olimpico, temperatura 8 gradi sotto lo zero per tutti, ma non per il Catania che vinse una partita leggendaria.
Dribbling e allegria - Jorge sul dischetto non si fece prendere dall’emozione. Arriva, alla Juve, un personaggio: "Mi piace dribblare, non riesco a trattenermi, quando gioco la palla. E’ il mio modo di intendere il calcio, così, in allegria", disse agli esordi. Dopo tre stagioni, da giocoliere amato ma anche contestato, Martinez si è trasformato in uomo che si sacrifica per la squadra. Sempre allegro, cuffia alle orecchie, in estate ha fatto ammattire il giapponese Morimoto per via del volume troppo alto del suo amato rock argentino: "Mi carica prima della partita, non ci posso far nulla".
Da 13 a 12 milioni - Chi è Martinez? Un ragazzo sorridente (quasi) sempre. Capelli lunghi, barba incolta, accento marcatamente sudamericano con toni musicali che ammaliano i tifosi. Un calciatore che, in Italia, ha sfondato immediatamente, segnando un gol storico, come quello della salvezza del Catania, conrtro la Roma, tre stagioni fa. Il Catania lo scovò in Uruguay grazie al fiuto del dg rossazzurro, Pietro Lo Monaco: nessuno lo conosceva. Il presidente Antonino Pulvirenti esclamò: "E’ il giocatore più costoso della mia gestione. Ma sono convinto che ne valga la pena". Costato tre milioni di euro, ingaggio escluso, oggi viene ceduto a 12. Affare fatto. Per il Catania, ovvio. Ma anche per i bianconeri che mettono in squadra una scheggia impazzita, capace come pochi di accelerare e saltare l’uomo» (Gazzetta.it).
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Sono contento per lui. E' stato un mio "pupillo" nella passata stagione di fantacalcio e concordo sul fatto che sia molto forte.
+ Potete dire...: a Marcello Lippi che dovrebbe imparare a dialogare con la gente? Non può sempre ricevere le domande che desidera, se ne deve fare una ragione.

| |


19/06/10  Terza maglia, prima scelta 
sabato  Soddisfatto dell'acquisto 



+ Ho scoperto che l'Adidas ha ufficialmente lanciato in commercio le nuove divise da gioco del Milan per la stagione 2010/2011. A parte l'evidente cambio di sponsor, nella prima maglia le strisce sono più larghe rispetto agli anni precedenti, mentre per la seconda e terza maglia non ci sono grosse differenze. Proprio sulla terza mi sono soffermato maggiormente, perché avendone acquistata una della scorsa stagione ero curioso di vedere se c'erano elementi per cui "pentirmi" dell'acquisto oppure no. Ebbene, dopo un accurato "studio" credo di essere rimasto soddisfatto per l'acquisto fatto :)
+ La notizia del giorno: «Almeno non rischiano la ghigliottina, ma i Bleus sono comunque sotto processo in patria, accusati di ogni tipo di crimine calcistico. Molti di loro però rischiano comunque di chiudere definitivamente con la nazionale. A furor di popolo. E di stampa, che non risparmia niente alla banda Domenech. In primis l’Equipe che, con verismo destinato a far discutere, spara in prima pagina l’insulto proferito da Anelka al c.t. alla fine del primo tempo della partita contro il Messico.
Vaffa — Un insulto che fissa un’istantanea eloquente sul clima che regna nello spogliatoio francese. Dopo i primi 45’ deludenti, Domenech chiede alla punta del Chelsea di rispettare le indicazioni altrimenti finisce in panchina. Anelka non apprezza e manda a quel paese l’allenatore: "Vaffa… sporco figlio di …". Insulto che oggi è sparato in prima pagina dell’Equipe che non offre un grande esempio pedagogico, tanto rivendicato quattro anni fa con le critiche feroci (poi ritirate a ragion di sponsor) alla capocciata di Zidane a Materazzi.
Tensioni — Ma nel triste teatrino degli orrori, Anelka non è solo. L’oscar del miglior ruolo da copotragonista va a William Gallas, un altro “senatore” a fine ciclo e nel mirino della Juventus. Al fischio finale contro il Messico il giornalista di bordo campo di Tf1, rete ufficiale dei Bleus, gli chiede un commento. In risposta ottiene un bel dito medio, davanti a tutti. Volgarità che non scompongono più di tanto i diretti interessati, visto che lo stesso Anelka, ieri, si è presentato a pranzo nel lussuoso ritiro come se nulla fosse.
Vendetta — Indifferenza è anche quella che ostenta Ribery che si è imposto in regia al posto dell’odiato Gourcuff, fallendo clamorosamente. L’esterno del Bayern, travolto in primavera da uno scandalo a luci rosse, non si è degnato di offrire la sua versione dei fatti. Ci ha pensato l’ex milanista, rimasto in panchina contro il Messico, vendicandosi con poche parole: “Non c’è stata creatività, né gioco, il fallimento è collettivo”. Sottointeso: se c’ero io in campo magari andava diversamente. Muto anche Henry, dall’alto dei suoi record (4 Mondiali e 51 reti), disinteressato da una competizione che non lo vede protagonista. Il blaugrana sta già pensando al ricco finale di carriera negli Stati Uniti.
Esasperazione — La Francia, come spiega oggi Aimé Jacquet, il c.t. della coppa del Mondo, è a fine ciclo. Ora tocca a Laurent Blanc che deve ricostruire un gruppo e imporre nuovo stile e nuove prospettive, facendo innamorare di nuovo i tifosi esasperati dai capricci e dalle volgarità di giocatori mai così distanti. Una vera sfida: "Blanc ha poco tempo" – dice Jacquet – "e sarà dura".
A casa — Nel tardo pomeriggio la notizia: il Mondiale di Nicolas Anelka è terminato. Il francese è stato escluso dalla squadra in seguito agli insulti contro il c.t. Domenech nell'intervallo della partita persa contro il Messico. La decisione è stata presa, pare, dopo un incontro tra Domenech, Anelka e Patrice Evra, al termine del quale la Federazione ha prerso la decisione non concedendo neppure ad Anelka di presentarsi in conferenza stampa per spiegare la propria versione dei fatti» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Gli errori sono stati fatti nelle convocazioni, non ora. Nella mia limitata conoscienza del calcio so da anni che Anelka ha questo tipo di carattere "da divo", possibile dunque che nell'ambiente della nazionale francese si stupiscano per questo tipo di comportamenti? E comunque, un grazie alla federazione calcio francese per aver tenuto Domenech sulla loro panchina. E' stato l'autogol più gradito da tutti coloro i quali hanno da sempre pensato e reclamato per la Francia che ha "rubato" la qualificazione ai mondiali all'Irlanda con la rete segnata di mano da Henry.
+ La frase del giorno: «La cultura moderna dei tempi passati sta per partire» (Maurizio Molella).

| |


18/06/10  Chiedimi se sono felice 
venerdì  Strane teorie 
+ Prima parte di partita serale: praticamente un leone. Seconda parte di gara: sembravo Capocchiano (ex calciatore del Chieti nei primi anni '90)... Mah.
+ La notizia del giorno: «O+(NxS)+Cpm/T+He: non stiamo dando delle lettere a caso, bensì applicando la formula della felicità, calcolata da un ex docente dell'Università di Cardiff sulla base delle cose che più ci rendono contenti, come le giornate più lunghe, i fiori in rigogliosa crescita, la certezza che le vacanze siano dietro l'angolo e i bei ricordi dell'infanzia legati all'estate. Tutte sensazioni che raggiungerebbero il loro picco più alto proprio oggi, che è il terzo venerdì del mese di giugno e, appunto, «il giorno più felice dell’anno», stando all'esimio cattedratico. In pratica, il dottor Cliff Arnall, che oggi dirige il "Cardiff Centre for Lifelong Learning ", non ha fatto altro che assegnare dei numeri ai fattori sopra indicati e il risultato che ne è scaturito è la cosiddetta «formula della felicità» di cui si parlava all'inizio, dove stare all'aria aperta (O) si aggiunge all’elemento naturale (N) moltiplicato per l'interazione sociale (S) e i ricordi estivi dell'infanzia (Cpm), il tutto diviso per la temperatura (T), sommata all'eccitazione della vacanza (He). Un calcolo magari non facilissimo, da cui, però, scaturirebbe il risultato della "somma contentezza", che si raggiungerebbe appunto oggi. Peccato, però, che ai giorni nostri si badi più alle soddisfazioni materiali che non alla ricerca della felicità, come sottolinea lo stesso professor Arnall al "Daily Express": "La nostra società sta diventando molto materialista, con le persone che anziché chiedersi 'quanto sono felice', preferiscono domandarsi 'quanto devo guadagnare' (per essere felice). Ecco perché il miglior consiglio che mi sento di dare è quello di lavorare meno e di passare più tempo con chi si ama, perché questo rende davvero più contenti".
I CONSIGLI - Una dritta che, però, non farà certo la felicità dei capiufficio inglesi, visto che oggi - terzo venerdì del mese di giugno, dunque il "giorno più felice dell'anno" - si gioca anche Inghilterra-Algeria, seconda e decisiva sfida del Mondiale in Sudafrica, con le attenzioni di almeno 20 milioni di tifosi tutte rivolte alla partita, alla faccia del lavoro. «Vincere questa sera – ha concluso lo psicologo - significherebbe portare la felicità a livelli ancora più alti di quelli già previsti per questo periodo dell'anno». E se venerdì 18 giugno è considerato il giorno più felice del 2010, il 18 gennaio è stato quello più infelice, sempre secondo il professor Arnall e i suoi bizzarri calcoli matematici: a onor del vero, va però detto che sei mesi fa l’infausta data cadeva di lunedì,ovvero giornata non felicissima già di suo, visto che segna il ritorno al lavoro dopo il weekend. Come dire, non ci voleva la matematica per calcolare una cosa così ovvia» (fonte: Corriere.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Secondo me il calcolo é stato più semplice di quanto sembra: il 18 giugno é uno dei giorni con maggiore quantità di luce solare nell'arco delle 24 ore dell'emisfero boreale, pertanto se é vero che la luce stimola la produzione di non ricordo quale sostanza chimica nel nostro cervello che genera benessere e reattività, potrebbe essere che sia anche il giorno in cui si beneficia di più di questo avvenimento naturale. Per il 18 gennaio... ci penso e vi faccio sapere ;)

| |


14/06/10  Un geometra fuoriluogo 
lunedì  Cambiare mestiere, no? 
+ Terzo giorno (ed ultimo, per il momento) tra la "gente che conta". Oggi pomeriggio ho valutato il modo di lavorare e la presenza di alcuni colleghi, e di sorprese ce ne sono state abbastanza.
La cosa "peggiore" é stata il racconto di un episodio realmente accaduto, che é costato il posto al mio "pari-ruolo" per colpa di una infamata fatta dal suo diretto superiore. A seguire alcuni modi di operare raccontati dai diretti interessati che mi hanno lasciato senza parole... La gente demotivata fa più danni degli imbecilli, pazzesco :|
Ho avuto momenti di profondo sconcerto quando ha preso la parola un collega, che alla domanda "Ti piace il tuo lavoro?" ha risposto più o meno così: "Ho circa 30 anni di esperienza bancaria. Ho lavorato nell'ufficio X per 9 anni, in quello Y per 4, nell'ufficio Z per 8, ed altri 9 in quello W... Poi mi hanno chiesto cosa volessi fare in vista di una riorganizzazione del personale, ED IO CHE NON SO NIENTE DI AZIENDE, NON SO NIENTE DI DIRITTO, NON SO NIENTE DI ECONOMIA, SONO DIPLOMATO GEOMETRA E CAPITE BENISSIMO CHE DI TUTTA QUESTA ROBA NON SO NIENTE, ho pensato che solo in questo ruolo sarei riuscito a salvarmi". Ma io dico: se é diplomato geometra, non sa NIENTE (per sua ammissione) e non ha più voglia di impegnarsi per imparare il mestiere che fa, come ca**o pretende che il nostro datore di lavoro debba pure accontentarlo??? In giro (quindi "fuori") ci sono migliaia e migliaia di laureati in economia, motivatissimi e preparatissimi, che ambiscono ad un posto come il suo, e poi "dentro" c'é questa gentaccia?!? Per carità, non discuto la sua buona fede, ma non può di certo lamentarsi della opportunità che gli é stata data. Oltre al fatto che un soggetto del genere destabilizza il lavoro degli altri colleghi che lo circondano abitualmente.
Ma il clou c'é stato quando ho visto come si presentano a lavoro alcuni colleghi. Ho ripensato ai problemi che mi faccio se indosso una camicia classica al posto di un'altra, all'abbinamento di colore coi pantaloni e le scarpe, al sorgere del dubbio se portare o no la cravatta per non mettere a disagio i clienti che incontro, roba che reputo "normale" quando si ha a che fare con il pubblico. E poi partecipo ad una riunione e vedo persone che vanno a lavoro con la coda di cavallo lunga fino a metà schiena, camicia da figlio dei fiori, jeans scoloriti, scarpe da tennis consumate, calzini bianchi di spugna, gomma da masticare ingombrante e vistosa... Maledetto smacco per l'intera categoria!
+ La notizia del giorno: «Sotto il diluvio di Città del Capo l’Italia prende paura e pure una rete, ma non naufraga, e pareggia i conti con il Paraguay, grazie a De Rossi. L’esordio al Mondiale sudafricano è sofferto, tanto. Perchè gli azzurri non riescono a concretizzare un buon inizio di gara, e finiscono sott’acqua, per la pioggia, e pure sotto nel punteggio oltre i loro demeriti, di qualità della manovra e di pericolosità sottoporta, quando il difensore centrale dei sudamericani Alcaraz trova il vantaggio al primo tiro nello specchio dell’Albirroja. E però gli azzurri, più con la volontà che con il gioco, riescono con merito a riequilibrare una partita che negli episodi sembrava girata male, grazie ad un regalo del portiere biancorosso, e alla prontezza di De Rossi. La sfida con l’avversaria sulla carta più temibile del nostro girone rimanda ogni verdetto. Tra le buone notizie c’è la solidità della difesa azzurra, che neutralizza i temuti attaccanti avversari; male invece Gilardino, e la mancanza di inventiva. E soprattutto l’infortunio che manda sotto la doccia già al 45’ Buffon» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Siamo sicuri che Buffon ko non sia una buona notizia per l'Italia? Con tutto il rispetto per il portiere eh, però dopo una annata altamente negativa alla Juve non lo vedevo molto "fresco" in campo.

| |


13/06/10  E adesso, come la mettiamo? 
domenica  Ha perfettamente ragione... 



| |


11/06/10  La World League va 
venerdì  Buon per loro 
+ La notizia del giorno: «La nuova (nuovissima) Italia di Andrea Anastasi non conosce ostacoli e infila la terza vittoria consecutiva in questa edizione della World League. Azzurri in cerca di una loro identità precisa. Dopo le due difficili vittorie contro la Francia, in Emilia, una settimana fa, Valerio Vermiglio e soci si sono ripetuti a Chieti contro la più modesta Cina, destinata a diventare la squadra materasso del girone degli azzurri. Anche senza Savani e Fei (più che altro stop precauzionali e sostituiti da Cernic e Lasko) la squadra italiana non ha mai corso pericoli, solo qualche piccolo passaggio a vuoto, solo qualche mancanza di automatismi, in pratica dettagli.
Obiettivo Serbia - Ma anche con una formazione molto diversa da quella che Anastasi aveva immaginato nei primi giorni di questa primavera (Vermiglio-Lasko, Maruotti-Cernic, Sala-Buti, Marra libero, questo il settetto), l’Italia ha incassato i 3 punti che fanno molto classifica (adesso la Francia è indietro di 7 lunghezze, il che non guasta) e tiene il passo con la Serbia che nell’anticipo (giovedì sera) di Grenoble ha arrostito i galletti di Blain, in tre set, confermandosi la prima della classe in questo girone.
Conferma Vermiglio - Se l’Italia è quella vista, c’è di che coltivare qualche bella speranza per il proseguo della stagione, diversamente da un anno fa, quando gli azzurri erano usciti umiliati (a Verona) dagli stessi cinesi, che si erano imposti addirittura 3-0. Anno nuovo, azzurro diverso. I progressi sono lenti ma costanti, per vedere se ce ne saranno altri bisogna aspettare fino a domenica pomeriggio, quando ad Ancona Vermiglio (ancora molto lucido nella gestione di compagni sempre diversi) e compagni chiuderanno il secondo weekend contro la Cina.
Italia-Cina 3-0 (25-21, 25-18, 25-18)» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Onore alla Nazionale italiana che oggi ha vinto nel palazzetto teatino che frequento da 2 anni a questa parte.

| |


10/06/10  Ciak seconda! 
giovedì  Povero Flachi :( 



+ La notizia del giorno: «Dodici anni di squalifica per Francesco Flachi! Lo ha deciso il Tribunale nazionale antidoping presieduto da Francesco Plotino. L'incredibile squalifica del giocatore del Brescia, trovato positivo alla cocaina nel controllo anti-doping effettuato il 19 dicembre 2009 dopo la partita contro il Modena, con decorrenza 13 gennaio 2010, scadrà dunque il 12 gennaio del 2022.
Debolezza - Non è una radiazione a vita come nel caso di un altro recidivo, Jonathan Bachini, ma Flachi paga a caro prezzo l'ennesima debolezza. Dopo aver già scontato una squalifica di due anni, il 35enne attaccante del Brescia ci è ricascato e il Tribunale del Coni non ci è andato leggero: 12 anni di squalifica, a fronte comunque di una richiesta di radiazione a vita. Sanzione inflitta invece, sempre per cocaina, a Jonathan Bachini, ex centrocampista di Udinese, Juventus, Parma e Brescia, beccato due volte all'antidoping. La prima positività di Flachi risaliva al 21 febbraio 2007 quando, nel suo campione prelevato dopo Sampdoria-Inter, le analisi riscontrarono la presenza di un metabolita della cocaina, la benzoilecgonina, lo stesso che gli è costato questa maxi-squalifica dopo il test dello scorso 19 dicembre, al termine di Brescia-Modena. Nella carriera di Flachi anche una sospensione per due mesi per il coinvolgimento in un caso di calcio-scommesse» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Nooo, mi dispiace :( O meglio, mi dispiace per lui dopo essere stato un suo fan ai tempi della Sampdoria, ma come uomo... ha dimostrato nuovamente debolezza. Non lo colpevolizzo, però mi ha deluso.

| |


09/06/10  Parla con me 
mercoledì  E le regole? 



+ Per non fare "la fine" di ieri mattina, stamane sono partito con largo anticipo e mi sono buttato nel primo posto auto trovato lungo la strada. Vabé, mi sono fatto un chilometro di cammino per raggiungere il luogo dell'appuntamento, però ho trascorso una giornata tranquilla senza il pensiero fisso dell'auto/parcheggio.
+ Ho visto uno dei famosi "grandi capi" da vicino. Gente di cui senti parlare da anni e che non vedi praticamente mai. Gente che diffonde direttive, linee guida... gente che parla insomma. Le persone che mi hanno parlato di lui mi hanno fatto creare una immagine completamente diversa dalla persona vista oggi in carne ed ossa. Vabé, la simpatia é una cosa ed il modo di eseguire il proprio lavoro é un altro, però nel complesso l'ho nettamente rivalutato dopo la riunione odierna.
+ La notizia del giorno: «Massimo Moratti deferito, Inter e Genoa al processo sportivo. Sono le decisioni del Procuratore federale Stefano Palazzi in merito all'acquisto di Thiago Motta e Milito. La decisione arriva con un anno di ritardo dai fatti, il dossier era alla Procura federale da qualche mese. La questione è legata all'inibizione di Enrico Preziosi, presidente del Genoa: Massimo Moratti non avrebbe potuto trattare con lui l'acquisto dei due giocatori.
L'affare contestato - Preziosi era inibito per 5 anni dal 27 maggio del 2005, con proposta di radiazione ancora pendente. A fine maggio 2009, quindi, la "squalifica" era ancora attiva, e impediva al numero uno rossoblù di trattare alcun titpo di trasferimento. Ma proprio Preziosi raccontò in tv e poi confermò alla Procura come si svolsero le trattative per il passagggio di Milito e Motta all'Inter: "Ho visto Moratti a colazione, abbiamo raggiunto un accordo sulla valutazione dei due calciatori e ci siamo stretti la mano. Tra di noi c'è molta simpatia e nel futuro potrebbero esserci altre collaborazioni". Una ricostruzione smentita dai vertici nerazzurri. Il presidente nerazzurro avrebbe detto in Procura di essere stato avvertito da Preziosi dell'inibizione e che quindi non parlarono di mercato. Ma la smentata non pare aver convinto Palazzi, che ha rinviato a giudizio anche l'Inter per responsabilità diretta, e il Genoa per responsabilità oggettiva.
Possibili conseguenze - Ora, secondo una intepretazione letterale della norma federale, i contratti di Diego Milito e Thiago Motta non sarebbero validi, in caso di accordo raggiunto con un soggetto inibito. Difficile ipotizzare però quali potrebbero essere le conseguenze di un processo sportivo. L'opzione più probabile sembra quella di una squalifica di Massimo Moratti, meno credibili penalizzazioni e annullamento dei contratti. In casa interista comunque non paiono troppo preoccupati, ma solo infastiditi. "Non ho ricevuto nulla, quando riceverò vedrò di cosa di tratta", le parole di Moratti, mentre dalla società fanno sapere: "Ci difenderemo come al solito"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Uhuhuh cosa leggono i miei occhietti! Vabé, ho come l'impressione che l'Inter ne uscirà "salva" pure stavolta. Ma non perché sia effettivamente "pulita", ma solo perché penso che questo sia un periodo "fortunato" per loro... Solo che prima o poi la ruota girerà nuovamente, ed allora... ;)

| |


08/06/10  Soltanto con la mente 
martedì  Era 'na vote... 
+ Prima esperienza nel "mondo che conta" del mio lavoro. Il primo approccio é stato positivo, un pò meno la ricerca di un posto auto che, nell'arco della giornata, stava per costarmi:
- un tamponamento mentre ero in fila per entrare in un parcheggio a pagamento, risultato poi "completo";
- una multa ad un incrocio fatto seguendo una logica incomprensibile;
- la rimozione forzata da un cortile privato;
- un imbarazzante ritardo per l'appuntamento (che mi avrebbe dato più fastidio di tutto il resto);
- il pagamento di 15 euro (leggasi QUINDICI EURO), per aver sostato 5 ore nel parcheggio privato di un hotel con vista mare.
+ Serata trascorsa col pensiero rivolto allo stadio San Siro di Milano, nel quale si é svolto l'atteso concerto italiano dei Muse. A differenza delle altre occasioni, stavolta ho avuto la possibilità di andarci, ma ho deciso io di non andarci. Fermo restando che ero, sono e rimarrò un acceso fan dei Muse, avrei preferito guardarli fino a 4 anni fa e non ora. Fino ad Absolution per intenderci.
+ Alle 22:20 ho avuto una illuminazione: non é che, per caso, qualche sito trasmette in diretta il concerto? In fondo é un evento importante... Nell'arco di 30 secondi scopro che lo stava trasmettendo una nota emittente radiofonica italiana (ovviamente non la numero uno), così decido di entrare sul suo sito per cercare di ascoltarne la diretta in streaming. Peccato per la struttura grafica poco chiara e la lentezza cronica del sito, che mi fanno trascorrere 10 minuti alla ricerca di note, fino ad arrivare alla fatidica frase dello speaker che annuncia: "Benvenuti in questa nuova puntata di ... dopo aver ascoltato la diretta del concerto dei Muse". E allora... VAFFANC..O!!!

| |


06/06/10  Goccie e granelli 
domenica  Mare, unica certezza 



+ La notizia del giorno: «Una goccia, nel mare di debiti che la Lehman Brothers ha verso i suoi creditori, ma comunque rilevante per chi ama l’arte. Il 25 settembre, una grossa fetta delle opere d’arte della banca d’investimento (circa 450), verranno messe all’asta da Sotheby’s New York. La collezione comprende lavori di Félix González-Torres, Gerhard Richter, John Currin, Richard Prince, Liu Ye, Andy Warhol, Cindy Sherman, Cy Twombly. Un dipinto del 2001, Untitled 1, di Julie Mehretu, potrebbe raggiungere la cifra di 800 mila dollari, molto se si considera che è stato comprato per poco più di 21 mila dollari nel 2001. Nel frattempo l’artista ha esposto al Guggenheim Museum di New York. Shakespeare Actress, di John Currin è stimato invece 500/700 mila dollari. Ma l’opera più attesa è quella di Damien Hirst, We’ve Got Style (The Vessel Collection-Blue), lavoro giovanile del 1993, comprato l’anno successivo, quando l’artista non aveva ancora raggiunto la fama. Stima di vendita tra gli 800 mila e il milioni di dollari. Si prevede un ricavo totale di 10 milioni di dollari» (fonte: ArtsBlog.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Meglio una goccia d'acqua che un granello di sabbia nel mare di debiti di Lehman Brothers...

| |


05/06/10  Imperatore del crimine? 
sabato  Povera Roma... 



+ La notizia del giorno: «Dopo aver dato buca per ben due giorni di seguito, Adriano si è finalmente presentato a deporre in merito a una serie di indizi che (a partire dalle foto in compagnia di un narcotrafficante pubblicate lunedì fino alla presunta donazione di un’ingente somma di denaro a quest’ultimo) "sembrano inequivocabilmente vincolarlo con il mondo del narcotraffico", aveva spiegato in mattinata il p.m. a carico delle indagini, Alexandre Themístocles. Nessuna dichiarazione da parte del giocatore al termine dell'interrogatorio, ma sembra abbia spiegato di aver speso i 60 mila Reais contestatigli in alimenti e beni di prima necessità, che ha poi successivamente donato in beneficenza nella favela di Vila Cruzeiro, di cui è originario. Secondo le indiscrezioni di O Globo e O Dia, Adriano avrebbe rivelato di aver organizzato, con l'aiuto della madre, una sorta di servizio sociale all'interno della favela, che va avanti da circa 7 anni. I soldi di cui Adriano parlava nelle intercettazioni del novembre 2009, dunque, non sarebbero andati al narcotrafficante Fabiano Atanasio da Silva, bensì sarebbero serviti per finanziare le opere caritatevoli dell'attaccante stesso. Resta tuttavia da stabilire la natura del rapporto tra Adriano e il narcotrafficante. L'avvocato difensore del giocatore, Luiz Alberto Andrade, ha sostenuto che, al contrario di quanto contesta il Pubblico Ministero, non ci sono prove che dimostrino un coinvolgimento di Adriano negli affari del narcotrafficante. Dopo aver testimoniato davanti ai magistrati e alla polizia, l'attaccante è adesso libero di volare in Italia e firmare il contratto con la Roma, ma le indagini (per traffico di droga e armi) continueranno e i primi esiti verranno resi noti entro i prossimi 60 giorni.
I SOSPETTI — Alle origini del polverone giudiziario sollevatosi negli ultimi giorni attorno ad Adriano non ci sono solo le foto pubblicate lunedì che, "ammesso e non concesso che le armi mostrate siano finte, per il solo fatto di essere state scattate in compagnia di un narcotrafficante ricercato e di raffigurare il giocatore mentre riproduce il simbolo del Commando Vermelho, configurano il delitto di apologia del crimine", sostiene il quotidiano O Dia citando fonti anonime vicine agli inquirenti. I sospetti più gravi (e che nelle ultime ore hanno aggravato la posizione del futuro attaccante giallorosso), derivano da alcune intercettazioni telefoniche risalenti al novembre dell’anno passato, in cui Adriano parla di un versamento di 60 mila Reais (circa 25 mila euro) all’amico narcotrafficante con cui si è fatto fotografare esibendo sorridente delle mitragliatrici.
DRIBBLING A VUOTO — Adriano aveva cercato di schivare la domande degli inquirenti, mandando per ben due volte il suo avvocato ad addurre presunti impedimenti personali, ma l’avvertimento di ieri da parte del p.m. ha evidentemente convinto il giocatore a farsi vivo. "Stiamo parlando di fatti di una grande gravità. E’ dovere del giocatore presentarsi, non importa che si chiami Adriano. Se non si presenterà domani da solo, lo faremo prelevare", aveva minacciato Themístocles. Ora la magistratura ha stabilito di togliere i sigilli ai tabulati telefonici e al conto bancario del giocatore. "Quelle intercettazioni ormai non hanno più alcuna rilevanza ai fini dell'indagine. Con la loro divulgazione da parte della stampa è stato violato il segreto istruttorio", questa la spiegazione di Themistocles. (...)» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Finché si legge la notizia così com'è ci si può anche passare sopra, ma vedendo la foto mi sono imbarazzato per lui! Personalmente non penso di comprarlo al prossimo campionato di fantacalcio, sennò rischio di ritrovarmi con un giocatore in meno a torneo in corso... (Mutu docet... vero Luca?).
+ La frase del giorno: «Brutta rosa nera!» (un bambino rivolto ad un suo coetaneo).

| |


04/06/10  Scelte sbagliate nel terzo millennio 
venerdì  Falliti reali ed ipotesi di inganno 
+ Passano i giorni, i mesi e gli anni, e mentre la vita va avanti per tutti (nel bene e nel male) c'é chi trascorre gran parte del suo tempo a piangersi addosso. Per carità, se i problemi esistono si ha tutto il diritto di farlo per sfogarsi, però dopo un pò... rialzi la testa e ricominci a lottare. La persona a cui mi riferisco oggi invece lo fa costantemente, poco al giorno ma sempre. Che a me non dà problemi, non genera preoccupazioni, però dai oggi e dai domani... mò mi sò rott'! Vuoi usare un social network per diffondere i tuoi pensieri? Benissimo. Vuoi diffondere il tuo malessere per confrontarti con i tuoi amici e conoscenti? Non c'é problema. Però se vuoi farlo sempre fai un giro di telefonate o di sms e riunisciti assieme ai tuoi simili e non rompere le scatole a chi non ha o non condivide i tuoi problemi quotidiani. Giudichi la tua vita un "fallimento"... e mi dispiace. Incontri alcuni tuoi colleghi e ti accorgi che, messi insieme, i compensi della comitiva non formano uno stipendio intero... e ciò mi addolora. Ma ti ho forse detto io di fare quel mestiere? Ti ho forse spinto io ad intraprendere quella strada professionale? Ti ho forse costretto io a scegliere quell'indirizzo di studi (se l'ha fatto un indirizzo di studi relativo a quel mestiere... non lo so, ma spero di sì)? Anch'io avrei voluto fare tutt'altro nella vita, ma quando ho dovuto scegliere l'indirizzo dei miei studi ho fatto due calcoli ed ho intrapreso la strada che mi avrebbe garantito con maggiore probabilità uno stipendio per vivere. Certo, avrei voluto fare l'artista, magari in campo musicale o televisivo o radiofonico, e qualcuno ha osato pure dirmi che in fondo non avrei demeritato. Però quanto dura la "strada" di un artista? E soprattutto, quanto si deve sgomitare per diventare artista? E allora niente, testa bassa sui libri e si va avanti fino a quando non arriva un concorso o una selezione di personale giusta. Non sono diventato ciò che sognavo di essere da ragazzino, ma di sicuro non mi reputo un fallito come fa il soggetto in questione. Perciò, caro il mio soggetto triste (in senso affettuoso, perché sei un bravo ragazzo e mi dispiace che stai così abbattuto), hai voluto la bicicletta? E mò pedala, ma in silenzio possibilmente!
+ La notizia del giorno: «L'Unione Ciclista Internazionale (UCI) ha convocato per la settimana prossima una riunione con i rappresentanti dell'industria del ciclismo per chiarire le accuse di manipolazione meccanica della bicicletta del ciclista svizzero Fabián Cancellara. Allo stesso tempo, il presidente dell'Uci, Patrick McQuaid, ha detto che non poteva immaginarsi un tentativo di inganno con un motore elettrico da parte di un professionista del ciclismo. Durante il recente Giro d'Italia l'ex ciclista e commentatore tv Davide Cassani, che l'ha provato, ha detto che "con questa bici potrei vincere tappe al Giro a 50 anni". "Andavo a 50 all'ora dietro a Cancellara ma non riuscivo ad avvicinarmi. Era qualcosa di incredibile", ha detto il belga Tom Boonen, uno dei favoriti, dopo la sua sconfitta al Giro delle Fiandre due mesi fa. Lo svizzero, campione olimpico a cronometro ha respinto tutte le accuse. "È qualcosa di assurdo. Le mie vittorie sono il frutto di duro lavoro. Non ho mai avuto delle batterie nella mia bicicletta", ha aggiunto Cancellara. La tecnica è stata sviluppata nel 2007 dall'azienda di ingegneria meccanica Gruber. Un piccolo motore elettrico con delle batterie è installato all'interno della bicicletta. Il meccanismo, non visibile da fuori, rende possibile l'aumento del rendimento del 20%» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: E andiamooo!!! Comincia a muoversi qualcosa!!!

| |


03/06/10  La legge Bacchelli 
giovedì  Persone distinte... 
+ La notizia del giorno: «Lino Banfi ha deciso di chiedere pubblicamente, dalle pagine del Corriere, un intervento in suo favore. E il ministro Sandro Bondi questo appello lo ha raccolto promettendo un intervento da parte dello Stato. Ma lei, Laura Antonelli, attrice cult degli anni Ottanta caduta in disgrazia e oggi costretta a vivere con una pensione di circa 600 euro al mese, non vuole che i riflettori tornino ad accendersi su di lei. "Ringrazio Lino Banfi e tutti coloro che si stanno preoccupando di me" - ha detto tramite il suo avvocato, Lorenzo Contrada -. "Mi farebbe piacere vivere in modo più sereno e dignitoso anche se a me la vita terrena non interessa più. Vorrei essere dimenticata".
IL SI' DI BONDI - Laura Antonelli vive a Ladispoli, non vede la televisione, ascolta solo Radio Maria e vive la propria esistenza solo ed esclusivamente in senso spirituale. "Non posso che essere soddisfatto" - ha dichiarato l'avvocato Contrada - "se Laura riesce ad avere un aiuto che le consenta di vivere meglio. Fa piacere che ci siano delle persone che si occupino di lei, perchè è sola". Il ministro Bondi aveva fatto sapere, dopo la pubblicazione della lettera di Banfi, di essere pronto a far partire al più presto il riconoscimento della legge Bacchelli per l'ex protagonista di Malizia. La legge Bacchelli prevede l’assegnazione di un assegno straordinario vitalizio a quei cittadini che si sono distinti nel mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, ma che versano in situazioni di indigenza: fu già concessa a alla poetessa Alda Merini, ai cantanti Umberto Bindi, Ernesto Bonino e Joe Sentieri, alle attrici Alida Valli e Tina Lattanzi, all’eroe di guerra Giorgio Perlasca.
SONO MORTA DA ANNI - Banfi e la Antonelli si sono rivisti pochi giorni fa dopo 22 anni di lontananza: "Io sono morta da anni", gli ha detto la Antonelli mostrandogli la dispensa, con del cibo regalato da qualche benefattore e dalla parrocchia. "Tanti hanno abusato della mia bontà" - gli ha raccontato - "forse anche della mia fragilità e dicono che non sono capace di intendere e volere. Ti prego Lino parla con qualcuno, tu sicuramente, amato da tutti, sarai ascoltato. Io non credo di avere ancora molto da vivere, però vorrei vivere dignitosamente". Da qui un appello di Banfi anche al presidente del Consiglio: "Caro Silvio, per quel poco che credo di conoscerti sono certo che farai qualcosa". La Antonelli, attrice diventata una icona sexy del cinema italiano da Malizia in poi, fu coinvolta in una storia di droga nel 1991, e fu prosciolta dalle accuse, poi tentò il ritorno sulle scene con Malizia 2000 ma, sottoposta a una operazione di chirurgia plastica, le fu quasi sfigurato il viso e sparì dalle scene» (fonte: Corriere.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Da una parte penso che Laura Antonelli non abbia avuto proprio tutta questa importanza nel cinema italiano per meritare un assegno di sostentamento statale (e quindi pagato da noi)... Però poi penso anche che tra lei che per "educazione" non vorrebbe aiuti ed un extracomunitario entrato in Italia illegalmente che pretende una casa ed un lavoro dallo Stato sia nettamente più giusto aiutare Laura Antonelli (e dire all'extracomunitario che il lavoro lo si cerca e la casa la si compra coi propri soldi!).

| |


02/06/10  Una pubblicità spettacolare ogni quattro anni 
mercoledì  Questa é davvero notevole 



| |


 MAPPA DEI VISITATORI 

Visitor Map


| Pagina precedente | E-mail | Mappa |






Meteo Italia


Ciclo lunare


Statistiche