Privacy Policy



Profilo
Blog
Opere
Rubriche
Contatti
Allegati



 PENSIERI DI LUGLIO 2010 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

| Torna ai Pensieri di |

Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


| E-mail | Mappa |


31/07/10  Un diamante é per sempre 
sabato  Addaver'! 



+ La notizia del giorno: «La restituzione dei regali al fidanzato è un gesto di bon ton, ma se lui la pretende con la minaccia rischia la condanna per estorsione. Per questo reato è stato, infatti, condannato dalla Cassazione un ragazzo di Salerno che, non rassegnandosi alla rottura del suo rapporto sentimentale aveva perseguitato in ogni modo la sua ex, passando dal sequestro temporaneo in auto al ferimento.
Tra la vasta gamma di reati messi in atto per "riconquistarla" c'è anche la tentata estorsione. Il ricorrente aveva minacciato sia la ragazza sia i suoi genitori per farsi restituire i regali fatti nel corso del loro rapporto o, in subordine si sarebbe accontentato di un corrispettivo in denaro. Ma non basta. Pur nella disperazione, l'uomo aveva fatto un rapido calcolo delle spese affrontate durante la sua storia d'amore pretendendo la restituzione anche di quelle.
Una sorta di Tfr che la Cassazione bolla come tentata estorsione. Gli ermellini spiegano che se il diritto accampato fosse stato reale e quindi anche "azionabile" in tribunale il reato contestato sarebbe stato quello, meno grave, dell'esercizio arbitrario della proprie ragioni con violenza sulle persone, mentre nel caso della costrizione messa in atto per raggiungere un ingiusto vantaggio che non potrebbe mai essere riconosciuto da un giudice si commette un'estorsione. Questo il crimine – conclude il collegio di Piazza Cavour – per il fidanzato "che dopo la rottura sentimentale con la propria ragazza, faccia ricorso a condotte violente ed intimidatorie per far valere nei confronti della stessa e dei suoi familiari la richiesta – non assistita da alcuna forma di tutela giuridica nel nostro ordinamento – di restituzione di oggetti e somme di denaro elargiti per mero spirito di liberalità come manifestazione del proprio affetto". Gli ex sono dunque avvertiti: un diamante è per sempre» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Praticamente un folle, da come l'hanno descritto in questo articolo.

| |


30/07/10  Risse amichevoli 
venerdì  Eccone un'altra 
+ Prima o poi doveva arrivare. E così al termine della seconda settimana "terribile" mi sono ritrovato a combattere contro tutto e tutti dalla mattina alle 8 alle 17:30 del pomeriggio. Una sequenza di sfighe/noie/fastidi/rompicogl**ni/problemi no stop che mi aspettavo da un momento all'altro, visto che per 9 giorni lavorativi di fila tutto era filato liscio. Fortunatamente tutto é finito nel migliore dei modi, ma tornare a casa con gli occhi semichiusi e buttarsi sul letto a dormire per 2 ore prima di riprendere conoscienza é stata una esperienza che non consiglio di fare, a nessuno.
+ La notizia del giorno: «Altro che calcio d'estate, vietato chiamarle amichevoli. Dopo l'indegna caccia all'uomo di Cagliari-Bastia, un'altra partita di preparazione che vedeva impegnata una squadra di serie A è stata sospesa a causa di una rissa, episodio conclusivo di una serie di scorrettezze, entrate durissime, insulti, parapiglia vari affiorati ben presto. Più che una partita, Catania-Iraklis è stato un incontro senza esclusione di colpi. Risultato: partita sospesa dopo 70' sull’1-0 per i rossazzurri. L’arbitro, Villa di Rovereto, non è riuscito a contenere l’esuberanza delle due squadre. Così quando, subìto fallo a centrocampo, il rossazzurro Barrientos ha reagito, beccandosi il cartellino rosso, è scoppiata una maxi rissa e nonostante il tentativo di riappacificare gli animi da parte di tecnici, dirigenti e di qualcuno dei giocatori più lucidi, l’arbitro ha deciso di fischiare tre volte.
Escalation — L’unica espulsione della partita è arrivata troppo tardi, dopo che due testate di fila rifilate da Jakob a Bellusci, nella ripresa, sono state considerate “legittime”, dopo che Biagianti è stato brutalizzato a centrocampo da due avversari, dopo che Lopez e il tecnico ospite, Bubenko si sono beccati a lungo…
Pesce d'autore — Nel dopogara l’Iraklis ha lasciato in fretta Pinzolo senza ulteriori code di rissa, restano la figuraccia generale e il disappunto del pubblico che ha urlato “vergogna” ai giocatori. Il gol, eppure, era stato spettacolare: un pallonetto di Simone Pesce scagliato da 30 metri, con il portiere avversario fuori dai pali. Un gol alla Mascara, unica nota positiva di un brutto (e piovoso) pomeriggio. (...)» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: E sono ragaaazzi... E fateli giocaaare... :)
+ Potete dire...: "vaffanc**o" a F.S.? Con tutto il cuore, davvero.
+ La parola del giorno: «Quadrato» (P.A.).

| |


29/07/10  Prima o poi si torna sempre a votare 
giovedì  Non si riesce proprio a farne a meno 
+ La notizia del giorno: «Sono circa 2.300.000 le firme raccolte da Italia dei valori e depositate oggi in 350 scatoloni in Corte di Cassazione, in calce ai quesiti referendari che chiedono l'abrogazione delle leggi del governo Berlusconi sul legittimo impedimento processuale, sulla ripresa di produzione in Italia di energia nucleare, sulla privatizzazione dei servizi di gestione dell'acqua. "Abbiamo ritenuto un nostro preciso dovere" - scrive il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sul suo blog - "impegnarci per contrastare alcune nefandezze di questo governo: privatizzazione dell'acqua, legittimo impedimento, ritorno al nucleare. Abbiamo posto fiducia nella capacità del partito di rispondere positivamente a questo impegno. Abbiamo creduto nella risposta dei cittadini italiani". Gli scatolini sono arrivati su 5 furgoni, scortati da Di Pietro. La maggior parte delle firme che l'Italia dei valori ha consegnato in Cassazione, circa 800.000, sono state raccolte per il quesito referendario che chiede l'abolizione del legittimo impedimento. Sono 750.000 quelle contro la privitizzazione dell'acqua e, poco meno (740.000) quelle contro la legge delega sul nucleare. Ora, una volta certificata la legittimità delle firme il superamento del quorum minimo per la consultazione, la Cassazione dovrà trasmettere gli atti alla Consulta per la validazione costituzionale dei quesiti proposti. Un grande risultato, sottolinea Di Pietro, la raccolta di oltre 2.200.000 firme, "che evidenzia la nostra capacità operativa; la miglior risposta ai denigratori e ai corvi che in queste settimane hanno gettato schizzi di fango su di noi. Anche tra noi qualcuno si è disimpegnato, altri hanno remato contro; il partito farà un'attenta analisi dell'impegno profuso e adotterà gli opportuni provvedimenti"» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ma perché non si riesce a stare per 3-4 anni senza andare a votare? Perché bisogna riallestire seggi elettorali così spesso? Elezioni comunali, provinciali, regionali, nazionali per il Governo, referendum, exit-poll, trasmissioni elettorali... uff...

| |


28/07/10  Spaghetti alla Carbonero 
mercoledì  Marketing, business... 
+ La notizia del giorno: «Sara Carbonero "conquista" Berlusconi: la stampa spagnola va in solluchero per l'ingaggio a Mediaset Premium della giornalista di Telecinco. Conosciuta in Italia soprattutto per la sua relazione con Iker Casillas, il portiere del Real Madrid, la telecronista spagnola è arrivata alla ribalta per il bacio in diretta del portiere, mentre lei lo intervistava, qualche istante dopo la vittoria della Spagna ai Mondiali di Calcio in Sudafrica. Dalla prossima stagione, Sara Carbonero collaborerà per la sezione calcio della piattaforma italiana della tv digitale terrestre a pagamento Mediaset Premium, di proprietà del gruppo mediatico di Silvio Berlusconi, spiega un lancio Efe pubblicato sui siti di El Mundo ed El Economista. La cronista di Telecinco (network controllato dal gruppo mediatico di Berlusconi), seguirà dalla Spagna per Premium Calcio il lavoro del portoghese José Mourinho, l'ex allenatore dell'Inter, ora al Real Madrid. Toccherà a lei - continua l'Efe citando il portale d'informazione di Mediaset Tgcom - informare i telespettatori di Mediaset Premium sull'andamento della prossima stagione della Liga spagnola, "anche se Tgcom non specifica in che lingua", precisa l'agenzia. La notizia cita anche il sito web di La Repubblica, che fa notare come dopo un "breve, ma intenso corteggiamento" Mediaset sia riuscito a conquistarla. È un momento di successo per la reporter. El Pais e Abc riferiscono online che debutterà sul grande schermo con una piccola parte in un film il cui titolo provvisorio è "Gli esibizionisti". Sara Carbonero farà un'apparizione di otto secondi nella quale interpreterà se stessa» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Caro giornalista, pensi di avere a che fare con degli idioti? Vuoi scrivere altre 7-8 volte che si tratta della tv di Berlusconi?!?
+ Le frasi del giorno:
- «Oggi é proprio una giornata di quelle... Mi sono alzata col piede DESTRO...» (D.L.).
- «Hi-ho é morto!!!» (G.D'A.).

| |


27/07/10  Io non spezzo una lancia per Lance 
martedì  Se si é dopato, la deve pagare 
+ Dov'é la crisi? Tutti ne parlano, tutti ne scrivono, e poi alla fine tutti spendono in lungo ed in largo. D'accordo, ci sono meno soldi a disposizione, ma pare che la gente vada comunque in vacanza. Ho cercato di incastrare un fine settimana con la disponibilità di qualche hotel in una regione del centro-nord Italia, e per trovare qualche albergo libero ho impegato parecchio tempo... Maledetti finti-poveri! ;)
+ La notizia del giorno: «Lance Armstrong è stato citato in giudizio per doping dalla Corte federale di Los Angeles. Il sette volte vincitore del Tour de France dovrà rispondere, per la prima volta davanti al giudice, delle accuse a suo carico presentate da alcuni suoi ex compagni di squadra e da una società di sponsorizzazione, la Sca Promotions Inc. Sinora Armstrong ha sempre negato di aver fatto uso di sostanze proibite. Il ricorso a pratiche dopanti in grado di migliorare le proprie prestazioni, tra l'altro, generalmente non è considerato un reato nel sistema giudiziario americano. Tuttavia, stavolta, il caso è diverso. Se la Corte riuscirà a provare l'uso di doping, Armstrong potrebbe essere condannato per frode ai danni degli sponsor, visto che nel testo dell'accordo il ciclista s'era impegnato a non assumere sostanze proibite o comunque in grado di migliorare le sue prestazioni. L'accusa, insomma, cercherà di dimostrare se c'è stata frode, spergiuro o false dichiarazioni da parte del campione» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Dove vuole scappare, tanto prima o poi gli fanno la festa per la questione doping...

| |


26/07/10  Merce grossolana di aspetto 
lunedì  I soldi richiesti però erano originali 
+ La notizia del giorno: «Anche la contraffazione grossolana può dar luogo al reato di falso in commercio (articolo 474 del codice penale), sempre che sia tale da trarre in inganno ictu oculi una persona di comune «avvedutezza e discernimento». La seconda sezione penale della Cassazione (29016/10, depositata ieri) torna sulla "qualità" della riproduzione non autorizzata per fissare i limiti del reato impossibile nel mercato del falso, precisando che lo spazio teorico pro reo è molto limitato: le caratteristiche intrinseche del prodotto e del marchio copiati devono risultare così alterate da escludere di ingannare la pubblica fede. Solo così inquadrata la condotta dei falsari non è in grado di ledere il bene della fede pubblica tutelato dalla norma giuridica; in tutti gli altri casi la contraffazione è punibile, anche se non proprio aderente all'originale. Argomentando sulla condanna (confermata) a due trafficanti napoletani – imputati di ricettazione per aver commercializzato prodotti contraffatti, importati illegalmente da terzi – la Seconda sezione ripercorre 10 anni di giurisprudenza, che hanno ormai tracciato una linea chiarissima sul tema. A cominciare dalla sentenza madre 39863/2001, che circoscrive la tutela dell'articolo 474 del codice penale non alla libera determinazione dell'acquirente, ma alla pubblica fede/affidamento dei consumatori: il momento determinante non è quindi l'acquisto, e le sue circostanze (per esempio: da un ambulante abusivo), ma "la visione degli oggetti nella loro successiva utilizzazione". Quattro anni dopo la sentenza 34652/2005 ribadiva l'esclusione di un singolo inganno come elemento integrativo della fattispecie, appunto perché il riferimento è alla pubblica fede, e quindi alla potenzialità lesiva indeterminata e indeterminabile nel numero, dovuta alla circolazione del bene falsificato. Per il reato impossibile resta quindi solo l'ambito, quasi di scuola, di un falso così macroscopico da risultare quasi caricaturale, di fatto lontanissimo dal prodotto scimmiottato» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Menomale che ci sono anche queste sentenze "giuste" che ridanno un pò di fiducia alla gente onesta.

| |


24/07/10  Come volevasi dimostrare 
sabato  I test dopo 2 anni... bah! 
+ La notizia del giorno: «Lo stress, almeno per questo weekend, sembra terminato. I dati tanto attesi dei test sulla resistenza e sulla solidità patrimoniale delle banche europee sono arrivati. I numeri, ad una prima valutazione, parlano abbastanza chiaro: su 91 istituti di credito cui è stato fatto l'esame "sotto sforzo", sono sette quelli bocciati. Tra questi, la tedesca Hypo Real Estate, la greca AteBank. A cui poi si aggiungono le cinque casse di risparmio spagnole Diada, Cajasur, Espiga, Unnim e Banca Civica.
L'Italia promossa - C'è subito da dire che le cinque banche italiane oggetto della valutazione hanno passato il tagliando. UniCredit, Intesa Sanpaolo, Ubi banca, Banco popolare e Mps non hanno bisogno di rafforzare il patrimonio perché sono in grado di fronteggiare un peggioramento dell'economia, nello scenario negativo prospettato dal Cebs, il Committee of european banking supervisors, che in collaborazione con la Bce, le singole autorità di vigilanza nazionale e le banche stesse, ha condotto i "crush test". Un dato che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti giudica «molto buono e positivo, non solo perché indica la solidità del sistema bancario italiano, ma anche perché indica la solidità dell'Italia.
I risultati nel dettaglio - Guardando meglio i numeri delle società di casa nostra, ci si accorge che nel peggiore scenario prospettato al 2011, il Tier 1 ratio di UniCredit si attesterebbe al 7,8%, quello di Intesa Sanpaolo al 8,2%; livello del 7% per il Banco popolare mentre Ubi banca sarebbe al 6,8%; infine Mps potrebbe vantare un Tier 1 del 6,2 per cento. Si tratta di numeri che, peraltro, permettono alle nostre banche di migliorare la propria posizione nella classifica europea post-stress: Piazza Cordusio, per esempio, sale dal 70° posto (pre-test) al 53esimo; il gruppo guidato da Corrado Passera, invece, balza dal 78° al 46° posto.
L'esposizione delle italiane verso il debito sovrano - Dagli stress test sono emerse, inoltre, le esposizioni delle banche italiane verso i debiti degli stati. Andiamo con ordine. Per UniCredit, l'esposizione netta verso la Grecia è stimata in 801 milioni, mentre Spagna e Portogallo "pesano" rispettivamente per 537 e 186 milioni. Passando al gruppo Intesa Sanpaolo, si può notare che l'esposizione lorda verso Atene é pari a 828 milioni, mentre ammonta a 556 milioni quella nei confronti della Spagna (sono 156 milioni quelli sull'Irlanda). Il Banco Popolare, invece, ha indicato un'esposizione netta verso l'Italia, al 31 marzo 2010, pari a 8,28 miliardi di euro, verso la Grecia per 89 milioni e verso la Spagna per 151 milioni. Mps, dal canto suo, ha in portafoglio titoli di Stato della Grecia per 35 milioni di euro e della Spagna per 116 milioni; i bond dello Stato italiano ammontano a 27,75 miliardi di euro. La banca senese ha inoltre titoli del Portogallo per 93 milioni e bond tedeschi per 103 milioni. (...)» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: A parte i tempi di esecuzione (ben 2 anni dopo il crack Lehman Brothers) e le modalità attraverso le quali hanno svolto il test e poi divulgato i risultati che mi fanno pensare ad una mossa fatta ad arte per infondere un altro pò di ottimismo nei mercati a beneficio dei grandi speculatori (grandi aziende, istituti finanziari e simili che muovono ingenti quantità di denaro in borsa), sono comunque contento di apprendere che non rischio lo stipendio :p

| |


23/07/10  Largo alla Gelmini! 
venerdì  Tifo per lei! 
+ La notizia del giorno: «"Spazio ai giovani docenti, via i professori ultrasessantacinquenni: l'università deve servire ai ragazzi non ai baroni". A parlare è il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, dal meeting pidiellino di Viareggio "Dedalo 2010", all'indomani dell'arrivo in Senato del Ddl di riforma degli atenei. La titolare di Viale Trastevere ha difeso l'impianto complessivo della riforma, soprattutto perchè, ha detto, "segna il tramonto del radicato meccanismo della parentopoli e del nepotismo, aprendo, invece, verso la meritocrazia". Accolta da striscioni e comitati di contestatori, Gelmini ha evidenziato anche come con l'entrata in vigore delle nuove norme, il Governo punti a "programmare un'offerta formativa diversa" che non sia incentrata sulla quantità, come si è fatto fino a oggi con il finanziamento a pioggia di corsi didattici inutili (che dal prossimo anno subiranno un taglio del 20%), ma sulla qualità. Vogliamo, ha aggiunto, "inserire il principio federalista anche negli atenei, responsabilizzando le regioni e svecchiare il corpo docenti, istituire un'abilitazione nazionale da conseguire attraverso concorsi trasparenti a cui tutti possono accedere con nomine sganciate dalla politica e un'agenzia esterna che valuterà il lavoro dei docenti, ore di lezione, ricevimenti e appelli d'esame rispettati". Parlando invece del Fondo per il merito, il ministro ha sottolineato che dovrà consentire a tutti di accedere a una buona università, "anche attraverso borse di studio da parte dello Stato". Gelmini ha lanciato poi uno stoccata ai docenti in protesta da giorni contro la riforma a discapito della didattica. Si tratta, ha detto, di "atti indecorosi". Si può essere legittimamente in dissenso, ha aggiunto, "ma non si devono danneggiare gli studenti"» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ma come caspita potete contestare una persona simile?!? Largo alla Gelmini!!! Barone O.P. sei finito!!! :D

| |


22/07/10  Succede anche nelle migliori famiglie 
giovedì  Fanno sempre finta che sia "normale"... 



+ La notizia del giorno: «Un mese fa, una sua intervista a Vanity Fair fece scalpore, perché la bella modella brasiliana Lea T., fra i volti della nuova campagna di Givenchy, ammetteva di essere, in realtà, Leandro e, soprattutto, di essere figlia "di uno sportivo molto conosciuto nel suo ambiente". Da qui, la decisione del giornale, a conoscenza dell’identità dell’uomo, di non rivelarne il nome perché, per stessa ammissione della "ragazza" (da tempo in terapia farmacologica e psicologica e prossima all’intervento per il cambio di sesso) i rapporti con il famoso genitore non erano affatto idilliaci.
Rapporti cordiali ma freddi - "Quando ho iniziato la terapia" – si legge nell’intervista dello scorso 2 giugno - "ne ho parlato con mia madre che, a sua volta, ne ha parlato con mio padre. Con lui direttamente, mai una parola. Loro sono separati, lui ha un’altra compagna che io non ho mai conosciuto. Ci sentiamo ogni tanto al telefono e non ci vediamo più di una volta l’anno". Il seme del dubbio era stato, però, instillato. Il resto lo hanno fatto i pettegolezzi, la pagina dedicata a Lea su Vogue Paris e, soprattutto, la decisione del giornale brasiliano Extra di rivelare la celebre parentela: Lea (Leandro) è, infatti, figlia di Toninho Cerezo, l’ex giocatore di Sampdoria e Roma, nonché colonna della Seleçao e attuale allenatore dello Sport. E proprio grazie a quel “coming out” mediatico, ora i rapporti fra la ragazza e il padre sono migliorati nettamente, tanto che Cerezo ha ammesso, tramite il figlio Gustavo che gli fa da portavoce, che Lea è sua figlia e che lui appoggia la sua carriera di modella, oltre che la sua coraggiosa scelta di vita» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Far finta che siano cose "normali" mi fa un pò alterare. Comunque, pare che sia vero che succeda anche nelle migliori famiglie... :S

| |


21/07/10  A volte ritornano... 
mercoledì  Come prima, più di prima 
+ La notizia del giorno: «Foggia impazzita per Zeman. Un migliaio i tifosi alla presentazione di Zdenek Zeman, nuovo allenatore dei rossoneri. Preso d’assalto il cine-teatro Ariston con bandiere e cori da stadio per la nuova Zemanlandia. Dopo sedici anni il boemo è tornato alla guida del Foggia, chiamato da Pasquale Casillo, che una settimana fa rilevato la società ora in Prima divisione. Con loro è rientrato l’altro artefice del Foggia degli anni d’oro, il direttore sportivo Peppino Pavone.
Emozione - Si è emozionato Zeman quando i tifosi lo hanno acclamato. "Non mi aspettavo tanto entusiasmo. Non si vede neanche in serie A. Spero che i tifosi ci diano una mano anche durante la stagione". Commosso anche Pasquale Casillo. "Vogliamo vincere subito il campionato per tornare dove eravamo". Le quote di maggioranza verranno comunque intestate al figlio di Casillo, Gennaro. Nuovo presidente sarà Matteo Biancofiore, presidente della ConfCommercio. "Siamo pronti ad aprire un nuovo ciclo. Questa è l’ennesima scommessa della nostra vita" ha aggiunto Casillo. Tornano in rossonero anche il vice di Zeman, Vincenzo Cangelosi, e come preparatore dei portieri Franco Mancini, che era tra i pali di quel Foggia che nel 1991 andò in serie A e poi mise in mostra campioni come Signori, Baiano e Shalinov. Tutto come 25 anni fa, o quasi, quando Zeman arrivò a Foggia dal Licata. "Ma ora dobbiamo guardare avanti. Come sempre prometto il massimo impegno e tanto lavoro. Poi i risultati vengono se facciamo bene e giochiamo bene. Se divertiamo il nostro pubblico" dice il tecnico, che da venerdì sarà in ritiro con la squadra in Alto Adige, a Valdaora» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Chissà cosa succederà... se otterranno vittorie e promozioni o se dovranno scappare via da Foggia per la vergogna... In bocca al lupo!

| |


19/07/10  Messico e nuvole, la faccia triste dell'America 
lunedì  Proprio come la canzone 
+ La notizia del giorno: «Per misurare il tasso di violenza diffusa che da qualche anno strapazza il Messico basta leggere tre righe di un reportage apparso il 6 luglio scorso sulle pagine di El Espectador, il più antico quotidiano colombiano. Questo giornale, che pure si stampa nel ruvidissimo paese sudamericano e quindi non è sospetto di ingenui stupori dinanzi a episodi violenti, riporta le considerazioni di alcuni reporter di al-Jazeera che, reduci da un lavoro giornalistico nello Stato messicano di Tamaulipas, hanno assicurato di non aver mai visto un luogo tanto pericoloso. E dire che le troupe della tv araba non sono solite soggiornare in sonnacchiosi villaggi elvetici, quanto piuttosto nelle aree più turbolente del mondo. Date queste premesse, per i media messicani, ormai assuefatti a quotidiani bollettini di guerra, la strage avvenuta all'alba di domenica scorsa nella città di Torreón, diciotto morti e una ventina di feriti gravi, assume una certa importanza solo per il numero particolarmente elevato di morti e per la giovane età (tra i venti e i trent'anni) della gran parte delle vittime. La dinamica del massacro, in Messico, è un drammatico déjà-vu. Una festa privata di compleanno con musica e balli è interrotta, intorno all'una e mezza, dall'arrivo di otto Suv. Dalle auto scendono uomini armati che aprono il fuoco con fucili Ak-47 e Ar-15. Dopo le raffiche, che lasciano a terra centinaia di bossoli e decine di persone, gli assaltatori se ne vanno con calma. Al di là dei circoscritti moventi di ciascun bagno di sangue, si tratta di una catena di episodi inscritti nel contesto di estrema violenza che avviluppa il Messico da alcuni anni, e precisamente da quando nel 2006 il presidente Felipe Calderón ha ingaggiato (con il placet e qualche aiuto da Washington) una guerra frontale contro i narcotrafficanti. Non bastasse, i singoli cartelli hanno arricchito il quadro combattendosi anche fra loro, con largo uso di armi da guerra e di azioni intimidatorie nei confronti dei cittadini di tutta la parte settentrionale del paese. Città come Ciudad Juárez e Nuevo Laredo, vicine alla frontiera con gli Stati Uniti, sono diventati luoghi in cui le espressioni "giustizia" e "controllo da parte dello Stato" non hanno alcun senso compiuto. Ma anche altre città dell'interno, come Morelia, sono diventate pericolosissime. In meno di quattro anni ci sono stati circa 25 mila morti, 7 mila dei quali soltanto nei primi sei mesi del 2010. In gran parte si tratta di "soldati" dei cartelli uccisi in regolamenti di conti e guerre per bande e di militari e poliziotti morti negli scontri con le milizie dei narcos. Ma nel conto ci sono anche moltissime vittime casuali di sparatorie, alcuni giornalisti e anche qualche politico locale di spicco. Qualche volta i cartelli hanno ulteriormente alzato il tiro, uccidendo ad esempio, in diversi attacchi avvenuti nel marzo scorso, tre dipendenti del consolato americano di Ciudad Juárez. E soltanto qualche giorno fa, un'altra volta nella martoriatissima Ciudad Juárez (già tristemente nota per il sequestro e l'uccisione di centinaia di donne), i narcos hanno vendicato l'arresto di un loro capo con una tempestiva azione classificabile come terrorismo: hanno rapito un civile, lo hanno vestito da poliziotto e poi lo hanno crivellato di colpi, lasciandolo agonizzante nel mezzo della strada. All'arrivo delle ambulanze e della polizia, la manovalanza dei cartelli ha attivato con un telefono cellulare un'autobomba parcheggiata nei pressi e caricata di dieci chili di esplosivo, uccidendo quattro persone. La società messicana, pur parzialmente assuefatta a massacri e pallottole vaganti, fatica nel tentativo di arginare l'inarrestabile diffondersi della violenza. Domenica scorsa decine di migliaia di uomini e donne, dopo un lungo pellegrinaggio nelle regioni centrali del paese, si sono radunati nella Basilica della Vergine di Guadalupe, patrona del Messico, per pregare per una rapida pacificazione e ascoltare la predica del vicario generale della Basilica. Monsignor Diego Monroy ha invitato a promuovere la pace e ha ricordato «quanta violenza, insicurezza, estorsioni, sequestri, rapine, ingiustizie, corruzione, quante porcherie in ogni angolo del paese, quanto sangue versato da tutte le parti» stiano affogando il Messico. Ma le preghiere dei fedeli della Vergine di Guadalupe non sono in procinto di essere esaudite. Il presidente Calderón non sembra capace di trovare una strategia alternativa allo scontro militare con i cartelli del narcotraffico. Una scelta che, se pure ha portato ad alcuni risultati, ha enormemente moltiplicato il numero dei morti, dal momento che nei narcos Calderón ha trovato degli interlocutori entusiasti di "giocare alla guerra" e non soltanto contro lo Stato, ma anche tra di loro e contro i comuni cittadini. In ogni caso, nelle recenti elezioni amministrative, punteggiate di omicidi politici e sparatorie nei seggi che hanno causato un'affluenza bassissima, i candidati del Partito di Azione Nazionale, cui appartiene il presidente, hanno vittoriosamente rintuzzato in quasi tutti gli Stati la prevista rimonta degli avversari del Partito Rivoluzionario Istituzionale che, fino al 2000, ha governato il paese per sette decenni. Un punto delicato nell'azione politica di Calderón rimane il rapporto con gli Stati Uniti, il vicino che osserva con enorme attenzione e altrettanto enorme allarme la situazione oltre la sua frontiera meridionale. Al di là delle difficoltà legate al massiccio flusso di immigrati clandestini provenienti dal Messico (composto non soltanto di cittadini messicani, ma anche di persone provenienti da altri paesi dell'America centrale e meridionale) gli Stati Uniti sono coinvolti nelle turbolenze del paese confinante soprattutto in quanto principale recettore dei "prodotti" commercializzati dai cartelli dei narcos. E se l'Amministrazione finora ha sostenuto la politica militare di Calderón, negli ultimi mesi Barack Obama e il segretario di Stato Hillary Clinton, pur senza interrompere la cooperazione con l'esercito messicano, hanno timidamente mostrato l'intenzione di promuovere azioni differenti, volontà manifestata anche in occasione della visita ufficiale di Calderón a Washington nel maggio scorso. L'Amministrazione è incline a puntare su prevenzione e lotta alla tossicodipendenza negli Stati Uniti. Ma Obama cerca soprattutto di imprimere una spintarella al Messico perché sull'opzione militare nel contrasto al narcotraffico prevalga un'azione di lungo respiro per la ricostruzione di un tessuto sociale che in alcuni Stati è pressoché distrutto, per la riconquista istituzionale dei territori in cui i cartelli scorrazzano come padroni assoluti, per l'applicazione di misure che colpiscano i boss della droga più efficacemente e dolorosamente di quanto facciano le pallottole e per la ristrutturazione di un sistema giudiziario che non riesce a perseguire se non una parte minima dei delitti. Per ora si tratta di intenzioni espresse con prudenza e a mezza bocca. A Calderón infatti toccherebbe riconoscere, in qualche modo, il fallimento della sua strategia muscolare di contrasto al narcotraffico e l'Amministrazione americana è perlopiù preoccupata che i propri rapporti con il Messico garantiscano maggiore impermeabilità migratoria delle proprie frontiere, con un occhio attento agli elettori degli Stati meridionali. Intanto i Suv dei cartelli continuano a seminare morti e a creare blocchi stradali che consentono di dominare indisturbati per molte ore intere zone di città messicane, allo scopo di fornire esibizionistiche dimostrazioni della propria capacità di dominio territoriale» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Secondo me basterebbe autorizzare la Polizia messicana a far fuoco su chi non rispetta la legge, così poi si comincerebbe a vedere chi ha il coraggio di infrangere le regole e chi invece torna alla ragione.

| |


18/07/10  Mi fa schifo 
domenica  Pure a me 



| |


17/07/10  La messa é finita, andate in curva 
sabato  Roba da non credere 



+ La notizia del giorno: «Una messa per chiedere che l’Olanda diventasse campione del Mondo. L’idea era venuta la mattina della finale del Mondiale a Paul Vlaar, parroco cattolico del villaggio di Obdam, cittadina circa 50 chilometri a nord di Amsterdam. Ma non è piaciuta affatto al suo vescovo, che lo ha obbligato a prendersi un periodo di riflessione sospendendolo dal suo incarico.
Vescovo furioso - L'11 luglio Vlaar si era presentato davanti alle centinaia di fedeli che affollavano la sua chiesa, tutta decorata con i colori degli Oranje, indossando paramenti liturgici arancioni, non previsti dalla Chiesa Cattolica. E aveva anche fatto finta di essere un portiere, intercettando il pallone che parrocchiano aveva calciato lungo la navata della chiesa. I fedeli avevano gradito, visto che in moltissimi si erano presentati indossando qualcosa di arancione. Ma al vescovo la messa pro Olanda proprio non è piaciuta: "Con il suo comportamento, Don Vlaar non ha reso giustizia alla santità dell’Eucarestia" – ha fatto sapere attraverso un comunicato Jozef Punt, vescovo della diocesi di Harleem-Amsterdam a cui appartiene la parrocchia di Obdam -. "Quel che ha fatto è oltraggioso, e ha causato indignazione sia in Olanda che all’estero. Già in passato Vlaar era stato avvisato di non mischiare la santità eucaristica con eventi profani, cosa che aveva detto di supportare in pieno. Dopo quanto è successo, mi sono nuovamente incontrato con lui, sollevandolo dai suoi doveri di parroco e imponendogli un periodo di riflessione. La situazione verrà nuovamente valutata in futuro".
Tutti col parroco - Dal villaggio di Obdam, circa 6.500 abitanti, il sostegno a Vlaar è totale. "I fedeli sono scioccati e delusi per la sospensione del loro parroco" – ha fatto sapere Wim Bijman, vice di Vlaar a Obdam -. "La gente proprio non capisce cosa abbia fatto di così grave per meritarsi una simile punizione. Sono tutti dalla parte di Don Paul. Forse ci siamo lasciati prendere un po’ troppo la mano da questa follia arancione, ma quello che è successo fa parte della personalità del nostro parroco, ed è proprio questa sua personalità che genera nella gente l’entusiasmo per andare in chiesa. Qui la messa è sempre molto affollata, mentre in altri posti le chiese sono vuote". Una cosa è certa: la messa Oranje di don Vlaar non è servita, visto che la Coppa del Mondo ha preso la via della Spagna» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Da non credere... Abito liturgico arancio, fiori arancioni, candele arancio, bandierine appese tra le navate, una piccola porta da calcio con pali arancioni, fedeli vestiti con la maglia dell'Olanda... Io sto col vescovo! In ogni caso... fa piacere constatare che la gente strana é ovunque, non solo da noi :)
+ Potete dire...: a Wim Bijman (vice di Paul Vlaar) che andare in chiesa non dipende da operazioni di marketing, bensì dalla fede che ognuno ha?

| |


16/07/10  Effetto domino 
venerdì  Ogni anno di più 
+ La notizia del giorno: «Sono sei i club esclusi dai campionati professionistici dal consiglio federale odierno. Sono l'Ancona di serie B, il Figline in Prima divisione e Potenza, Legnano, Pro Vercelli e Sangiustese in Seconda divisione. La decisione dopo il parere della Covisoc e esaminati i ricorsi, ha deciso di escludere dai campionati professionistici. A queste si aggiungono i 15 club (quindi 21 in totale) già bocciati (8 non iscritti e 7 che non hanno presentato ricorso alla prima bocciatura della Covisoc). Prima divisione: Arezzo, Marcianise, Rimini, Mantova, Gallipoli, Perugia. Seconda divisione: Manfredonia, Olbia, Cassino, Pro Vasto, Alghero, Itala San Marco, Monopoli, Pescina, Scafatese.
Macalli amaro — "Ventuno squadre sono uscite dal sistema. È un tributo di sangue, ma anche una situazione che noi denunciamo da almeno due o tre anni. Previsioni? Il prossimo anno sarà anche peggio". Questo l'amaro commento del presidente della Lega Pro, Mario Macalli, al termine del Consiglio Federale svoltosi nella sede della Figc a via Allegri. Macalli ha poi aggiunto che "anche quelle squadre che si sono riuscite ad iscrivere, non so se in futuro avranno un euro. È una situazione inaccettabile, per questo il consiglio federale mi ha concesso la delega da subito per la riforma dei campionati. Non ci metterò molto a presentare delle proposte". Il presidente della Lega Pro ha sottolineato anche che "con gli stessi parametri utilizzati per noi, in serie B almeno 15 squadre non potrebbero iscriversi a nessun campionato. Purtroppo oggi sono state escluse anche due società che hanno presentato fidejussioni tarocche: non è un bel segnale. Per noi è una brutta serata perchè ci sentiamo impotenti".
Deleghe ai vice presidenti — Intanto il presidente Giancarlo Abete ha assegnato le deleghe ai suoi vice. Demetrio Albertini si occuperà del Club Italia, Mario Macalli delle riforme dei campionati e Carlo Tavecchio invece si dedicherà alle modifiche dello statuto. Abete si è detto "rammaricato" dell'atteggiamento di chiusura della Lega serie A, che ha boicottato il consiglio federale, ma anche sottolineato: "Comprendo la critica e la delusione, ma nessuno può pretendere dei diritti acquisiti. La decisione sugli extracomunitari assunta dalla federazione si basa sulle direttive della legge Bossi-Fini e su una politica sportiva che il Coni sta portando avanti da otto anni. In più ricordo che questa è una norma che decade e si ridiscute ogni anno. Sono rammaricato della mancanza della Lega e delle loro decisioni perché sono attori importanti di cui abbiamo già dovuto malvolentieri fare a meno nei sette consigli federali dello scorso anno. Ma la Federazione ha tenuto sempre conto delle esigenze della Lega e mi auguro che dal prossimo Consiglio Federale riprenderanno il loro posto".
Baggio rimandato — E mentre la federcalcio ha chiesto un parere all'alta Corte di giustizia del Coni riguardo all'accordo collettivo sui contratti dei giocatori, è stata rinviata al prossimo consiglio (il 4 o 5 agosto) la nomina dei nuovi responsabili del settore tecnico e di quello giovanile. Sul primo ricordiamo che c'è in ballo la candidatura di Roberto Baggio. E proprio su di lui Abete ci ha tenuto a sottolineare: "I grandi uomini di calcio sono l'essenza di questo sport e si contano sulle dita delle mani. Di certo Roberto Baggio è uno di questi"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ventuno squadre in un colpo solo sono un disastro. Tra l'altro noto che sono "saltate" due squadre le cui tifoserie sono gemellate con quella del Chieti, e ciò mi dispiace ancora di più.
P.S.: rimango in attesa di capire cosa dovrebbe fare Roberto Baggio nello staff della Figc... ;)

| |


15/07/10  Rischi quotidiani 
giovedì  Grossi rischi... 
+ Una "ondata" di profumo/puzza di varechina mi ha fatto tornare in mente quando da piccolo ascoltavo sì ciò che mi dicevano i miei, però poi sotto sotto facevo un pò come dicevo io. Alla luce di questa frase riassuntiva, ho ripensato anche al pericolo scampato per i prodotti chimici che circolano "normalmente" nelle case: dagli sgrassatori alla varechina, tanto per fare degli esempi. E proprio per l'odore di varechina che mi ha investito per qualche minuto ho ripensato che da piccolo a me quel contenitore stile Ace (che non é il succo di frutta multivitaminico) con etichetta tendente al blu e scritta bianca mi ha sempre incuriosito. Probabilmente mi ha tenuto sempre lontano l'odore intenso, però quella sua forma strana così diversa dalle bottiglie di plastica tradizionali é sempre stato un richiamo per me... Menomale che dietro l'etichetta c'é sempre stata quella enorme X che dava l'idea del "Non ci provare a toccarmi sennò lo dico a mamma e papà"... :)

| |


14/07/10  Questione di dignità 
mercoledì  Non penso, ma lo spero 
+ Oggi mi ci sono messo di impegno per resistere sotto al sole per tutto il pomeriggio. Probabilmente l'inaspettata abbronzatura presa é il giusto premio al sacrificio fatto in quelle 5 ore di sauna naturale durante le quali ogni tanto ho pensato che in fondo l'essere umano é un pò strano se preferisce trascorrere ore ed ore al mare col caldo afoso anziché starsene a casa con una temperatura più fresca e con il frigorifero "armato" di bevande fresche e dissetanti sempre a portata di mano... :p
+ La notizia del giorno: «E' stata dura ma anche questa è fatta. Così avranno pensato i quattro nerazzurri che da oggi sono ufficialmente maturi, licenziati dall'istituto paritario "Milano", una scuola commerciale a indirizzo giuridico-economico-aziendale, ossia la vecchia ragioneria: il più meritevole è stato Obi, uscito con 67/100, quindi Santon ha strappato un 62, infine Balotelli e Destro se la sono cavata con 60.
Dubbio - Ieri il primo allenamento, oggi l'esito degli esami, un domani che con i libri non avrà più niente a che fare. Così Mario Balotelli, novello ragioniere, potrà mettere da parte tesi e tesine (la sua si intitolava "Il calcio una storia mondiale") e tuffarsi nelle scelte che riguardano il suo futuro. Real, City, e chi più ne ha più ne metta: ma senza un' offerta di 40 milioni di euro, SuperMario, nonostante le sue mille pazzie, resta incedibile per Moratti. Ma una certezza ce l'ha: ora penserà solo al pallone. O forse no, se è vero che la prima frase che ha proferito, una volta appreso il risultato della maturità, è stata: "Ora voglio fare l'università". Battuta o profezia? Chi lo sa, per l'imprevedibile Balotelli i confini fra scherzo e realtà sono sempre molto labili.
Lieto fine - A comunicare la notizia a Balotelli e Santon è stata la direttrice dell'istituto, Attilia Ferrari, che ha telefonato loro verso le 7.45, sapendo che i due in mattinata sarebbero stati impegnati in allenamento. "Mario e Davide erano piuttosto in ansia negli ultimi giorni", racconta nell'atrio della scuola mentre gli allievi passano in rassegna i quadri esposti di primo mattino: sono promossi anche due giocatori della Primavera nerazzurra, Obi e Destro, mentre Tremolada e Caldirola, sono fra i dieci respinti sui 63 esaminati. La prima cosa che ha fatto Balotelli è stata quella di avvertire i genitori, a cui aveva promesso di portare a termine gli studi. Poi, alla sorella ha rivelato il desiderio di iscriversi all'università il prossimo autunno. "Glielo consiglio, la facoltà di scienze motorie sarebbe perfetta per un atleta come lui", osserva la direttrice dell'istituto: "Mario ha preso il minimo, ma ha finito con dignità, perché nessuno gli ha regalato nulla"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Lo spero, che non gli abbiano regalato nulla. Lo spero proprio...
+ Potete dire...: al vicino di ombrellone di oggi che per 2 ore abbiamo temuto che fosse morto, talmente dormiva profondamente? Secondo me anche la fidanzata l'ha pensato, vedendo il modo in cui lo guardava quando gli passava vicino... :)
+ La frase del giorno: «Domani mattina devo andare all'università per fare un esame. Tu dormi tranquillamente, ti faccio trovare la colazione già tutta pronta. Non svegliare Fr., falla dormire in santa pace, tanto preparo tutto io. Non toccare il gas, a meno che tu non voglia ammazzarti...» (una vicina di ombrellone particolarmente cinica).

| |


13/07/10  Stress da ritardo 
martedì  C'é stress ovunque 
+ La notizia del giorno: «La pubblicazione degli stress test su 91 gruppi bancari europei punta alla "trasparenza totale" e avverrà in due fasi: il 23 luglio saranno diffusi i dati di gruppo a livello consolidato e dopo due settimane quelli delle società controllate. Lo ha chiarito il ministro delle finanze belga, Didier Reynds, presidente di turno dell'Ecofin, al termine della riunione dei ministri finanziari dell'Unione europea. "La ragione è tecnica e riguarda la complessità del lavoro di analisi" ha detto Reynders il quale ha precisato che la pubblicazione riguarderà , tra l'altro, l'esposizione degli istituti di credito su debiti sovrani oltre che indicatori come il Tier1. "Su questo non ci piove".
"C'è solo un problema di coordinamento" ha detto Reynders, problema che sarà affrontato in una riunione, prima del 23 luglio, a livello di direttori generali come aveva spiegato in precedenza Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro italiano. "Si tratta di avere nello stesso momento la pubblicazione di dati ottenuti sulle stesse basi".
La preoccupazione del mercato ma anche delle autorità europee e nazionali è che dagli stress test emergano situazioni di criticità per qualche istituto, "sacche di vulnerabilità" le ha chiamate lunedì sera il commissario agli affari economici e monetari, Olli Rehn. "Non credo che sarà necessario intervenire" - ha detto oggi lo stesso Rehn - "perché il sistema bancario europeo è forte e resistente ovunque". Tuttavia i ministri e la commissione sono pronti a intervenire - nel caso in cui quache banca avesse necessità di essere ricapitalizzata e la risposta del mercato non fosse sufficiente - con gli aiuti nazionali e gli strumenti europei come il "veicolo" da 440 miliardi di euro messo a punto a inizio maggio.
Man mano che la scadenza si avvicina, dunque, emerge qualche dettaglio in più sulle modalità e sui contenuti di questa verifica, anche se il quadro è ben lungi dall'essere completo e ciò non fa che alimentare le incertezze» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Mah, stanno facendo apparire il metodo un pò troppo complesso secondo me. Spero di sbagliarmi...

| |


12/07/10  Semplificare, semplificare, semplificare 
lunedì  Meno vincoli, anche in altri campi 
+ La notizia del giorno: «La vecchia abitudine di leggere la bacheca comunale per scoprire chi convola a nozza è destinata a sparire. Per consultare le pubblicazioni di matrimonio tra non molto bisognerà accendere il computer e collegarsi al sito del comune. Le pubblicazioni online manderanno gradualmente in pensione quelle di tipo cartaceo (si comincia con i matrimoni di cittadini residenti all'estero), ma questa non è l'unica novità introdotta dal governo: tra i provvedimenti che hanno ricevuto il via libera del preconsiglio di ieri c'è anche l'istituzione dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero che sarà affiancata da un archivio unico informatico in cui registrate tutti gli atti dello stato civile.
Il governo gioca così la carta della semplificazione normativa e dei risparmi di spesa anche sulla rete degli uffici consolari. Tra gli altri provvedimenti promossi in vista del vertice convocato a Palazzo Chigi venerdì prossimo compare, infatti, anche il Dlgs che modifica l'ordinamento e le funzioni di strutture peraltro già interessate dall'intervento di razionalizzazione previsto dalla Finanziaria 2007 anche con la chiusura di alcune sedi consolari.
Il decreto che dovrebbe essere esaminato in via preliminare dall'esecutivo dà attuazione alle misure di semplificazione contenute nella legge n. 246/2005 (articolo 14, comma 14) e dispone la contestuale abrogazione delle norme di settore (Dpr n. 200/1967) con alcune importanti novità.
Dal 31 dicembre 2010 le pubblicazioni di matrimonio di cittadini residenti all'estero potranno essere sostituite con l'affissione sui siti informatici. Le procedure telematiche consentiranno di ottenere ulteriori risparmi di spesa mentre l'istituzione dell'archivio unico informatico presso gli uffici consolari permetterà di completare il processo istitutivo dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero anche in relazione all'esercizio dei diritti elettorali. Modifiche in vista anche per quanto riguarda le competenze sui visti d'ingresso ai cittadini extracomunitari che saranno disciplinate da un apposito decreto ministeriale» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Mi fa piacere constatare che il Governo stia lavorando anche con l'obiettivo di semplificare ciò che già esiste. Speriamo che la "sfoltita" di norme e vincoli arrivi presto in tutti i campi.

| |


11/07/10  Ciao ciao "bambina" 
domenica  Per 4 anni é stato bello... 





+ La notizia del giorno: «La fotografia che resterà nel tempo, di Sudafrica 2010, il primo Mondiale nel continente nero, è quella di Iker Casillas, portiere e capitano della Spagna, che bacia e alza al cielo la coppa del mondo. La Roja ha trionfato per la prima volta a livello planetario, doppiando il successo dell’Europeo, e lo ha fatto esprimendo un calcio di qualità, fatto di possesso palla, prestigiatori di centrocampo, e una mentalità sempre d’attacco. Ma poi, alla fine, in competizioni così, in cui gli equilibri sono sottili - e la Spagna ha vinto le 4 gare a eliminazione diretta, dagli ottavi alla finale compresa, tutte per 1-0 -, la differenza la fanno gli episodi, e i campioni. E allora la finalissima con l’Olanda si è decisa in due fotogrammi: la parata di Casillas su Robben e il destro vincente di Iniesta, sono loro gli eroi del Soccer City Stadium.
Casillas - Il portiere e capitano della squadra di Del Bosque ha vinto il Golden Glove come miglior portiere mondiale. Mai nessuna squadra aveva vinto un Mondiale segnando solo 8 reti: merito anche e soprattutto della difesa impenetrabile (2 gol subiti in 7 gare), in particolare del numero uno. Che aveva salvato la patria già contro il Paraguay, nei quarti, parando un rigore a Cardozo sullo 0-0. Ma il meglio l’ha riservato per la finale. Al 17’ del secondo tempo si è visto arrivare davanti quel razzo che di nome fa Robben, solissimo, lanciato in verticale. L’olandese ha fintato, Casillas non ha abboccato, e poi con la gamba, con un riflesso felino, è riuscito a respingere la conclusione ravvicinata a botta sicura dell’asso oranje. Una parata strepitosa, salva risultato. Poi sono arrivate le lacrime, dopo il gol di Iniesta, quindi la coppa alzata alta al cielo di Johannesburg, poi il bacio in diretta alla fidanzata giornalista Sara Carbonero. Iker non si è fatto mancare nulla, in un Mondiale proprio al bacio, per lui.
Iniesta - Iniesta, premiato miglior giocatore della partita, ha tenuto un profilo più basso, in linea con il carattere, più schivo rispetto a quello di Casillas. E però pure lui, antipersonaggio per eccellenza, non ha potuto nascondere le lacrime di gioia. Nel momento che contava di più, al 116’, quando Fabregas gli ha recapitato la palla giusta, non si è emozionato, ma ha mantenuto la freddezza necessaria per trafiggere Stekelenburg. Ha avuto il tempo di pensare, come Robben, ma lui, poi, non ha sbagliato. E dopo la rete della vita, si è tolto la casacca ed ha mostrato una maglietta che esprimeva una dedica nobile: "Ho pensato a Dani Jarque (giocatore dell'Espanyol morto per infarto un anno fa a Coverciano ndr), dedico la vittoria a lui (la scritta era "Dani Jarque siempre con nosotros"), alla mia famiglia e a tutti gli spagnoli. Non è una vittoria personale, ce la siamo meritata, è la vittoria di un gruppo, del lavoro di tutti". Quelli che hanno reso possibile la prima volta della Spagna: per chi vorrà provare a prendersi la rivincita l’appuntamento è fissato tra 4 anni, in Brasile» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Congratulazioni ai nuovi campioni del mondo, e applausi all'Olanda.

| |


10/07/10  Arrivederci e grazie 
sabato  Gente nuova please 



+ La notizia del giorno: «L'ultimo viaggio con la bambina più coccolata. Fabio Cannavaro è tornato in Sudafrica sabato mattina, non per parlare d'Italia, ma per riportare indietro la Coppa del Mondo che lui ha alzato, che ci ha ha resi orgogliosi per quattro anni, e che da domenica sera si farà sollevare dalle mani nude di Van Bronckhorst o da quelle guantate di Casillas. In un'intervista esclusiva alla CNN, Cannavaro ha rivelato che per tutti gli azzurri campioni del mondo la Coppa era la 'bambina', e che sarà dura affidarla a qualcun altro.
Per la prima volta - Niente modelle o attrici. Per la prima volta nella storia dei Mondiali, la Coppa del Mondo farà il suo ingresso nello stadio della finale tra le mani del capitano dei campioni mondiali uscenti. "Sono in Sudafrica grazie all'idea congiunta di Fifa e Louis Vuitton (la casa di moda francese ha creato una custodia speciale per la Coppa del Mondo, dentro il quale il trofeo sarà esibito al Soccer City Stadium, ndr). Si è pensato di cambiare il protocollo: a partire da questa edizione il capitano campione uscente porterà la Coppa nello stadio prima della finale. Per me è davvero un grande onore".
Onore e dolore - Ma l'ormai ex capitano azzurro non nasconde la malinconia. Un momento solenne, ma con un retrogusto amaro. "Sarà per me però un momento davvero difficile. Per 4 anni questa Coppa è stata la nostra Coppa. L'abbiamo avuta, l'abbiamo difesa. L'abbiamo chiamata 'bambina' quattro anni fa. Avere la fortuna di vincere questo trofeo ha cambiato la vita a tutti".
La fortuna della Spagna - Dopo l'azzurro, la Coppa vestirà di rosso o di orange. A favore della Spagna per Cannavaro gioca la continuità: "La Spagna è una squadra che negli ultimi 3 anni ha sempre dimostrato il suo valore. Ha avuto la fortuna di avere una generazione da cui sono usciti tantissimi campioni. Che hanno vinto un Europeo e adesso sono qui a cercare di vincere il Mondiale: praticamente con la stessa squadra. È questa è una fortuna. Villa sta facendo un grande Mondiale, ma la forza è nella squadra, non in un solo giocatore. I difensori olandesi non possono concentrarsi solo sull'attaccante, perchè quando il centrocampo dispone di Xavi, Xabi Alonso, Iniesta, il pericolo arriva da tutte le parti".
La sorpresa dell'Olanda - Il difensore napoletano invece mai si sarebbe aspettato di vedere la squadra di Van Marwijk in finale: "La storia di questa Olanda invece è completamente diversa. L'Olanda per me è stata una sorpresa. Perchè è vero che hanno giocatori come Robben, Sneijder, Van Persie, capaci di fare la differenza. Però nel complesso di squadra non possono certo essere considerati i più forti. In finale abbiamo due squadre europee, due squadre forti, ma la cosa più bella è che nessuna delle due ha mai vinto prima il Mondiale. Quindi da domenica sera avremo una squadra in più che potrà mostrare la stella sul petto".
Un mondiale comunque indimenticabile - Al di là del disastro della spedizione italiana, Cannavaro ha rivelato che comunque questo Mondiale rimmarà nel suo cuore. E promuove pienamente Sudafrica 2010: "C'era molta preoccupazione per questa Coppa. Tanta gente purtroppo non è venuta a vedere perchè aveva paura della sicurezza. Io ci ero stato l'anno scorso in Confederation, ci sono tornato quest'anno, e devo essere sincero: ho trovato sempre grande organizzazione e grande sicurezza. Gli stadi sono fantastici. E' stata un'esperienza di vita incredibile, quindi sono molto contento di aver partecipato a questa edizione. E' stato la mia quarta in totale. Ho chiuso qua la mia carriera in Nazionale dopo 136 presenze, e per me sarà un bellissimo ricordo"» (fonte: Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: D'accordo la riconsegna della coppa, ma perché vestire Cannavaro da ispettore di polizia con l'impermeabile? Comunque, cari azzurri, potevate difenderla meglio quella "bambina"... :|

| |


09/07/10  Toh, chi si rivede! 
venerdì  Ahhh, quando c'era lui... 



+ La notizia del giorno: «"Roberto Baggio conferma la sua disponibilità", parole del procuratore dell'ex fantasista, Vittorio Petrone, sulla possibilità che l'ex calciatore possa essere un candidato a ricoprire la carica di presidente del Comitato tecnico della Figc come ha anticipato il Corriere dello Sport. Baggio "attende l'incontro con il presidente della Figc, Abete, per approfondire i temi oggetto dell'eventuale incarico che dovrebbe venire nei prossimi giorni", dice sempre Petrone.
Contributo - Il procuratore, sottolinea anche che Roberto Baggio aveva già espresso la sua disponibilità "al presidente dell'Associazione italiana allenatori Renzo Ulivieri". Questione di stimoli e di passione. "La principale motivazione di Roberto Baggio a rendersi disponibile per verificare e approfondire i temi dell'eventuali incarico" - ha aggiunto Petrone - "è quella di offrire il proprio contributo e l'esperienza acquisita in più di 22 anni di calcio giocato. È certamente un incarico che potrebbe rispondere al desiderio di partecipazione che Roberto Baggio desidera offrire al calcio italiano e alla Federazione".
Ruolo - L'ex procuratore di Roberto Baggio, Antonio Caliendo, caldeggerebbe la decisione. "Penso che la Nazionale avrebbe fatto bene a dargli un ruolo per tenere i rapporti con tutta la squadra" - ha detto Caliendo -. "Ho avuto l'occasione di vederlo e l'ho trovato, come sempre, un ragazzo stupendo. E soprattutto è leggermente più disponibile, perché lui di calcio non voleva più parlare per guarire da tanti anni di pressione che ha avuto durante la sua carriera. Penso che la Nazionale avrebbe fatto bene a dargli un ruolo per tenere i rapporti con tutta la squadra"» (Gazzetta.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Per carità, rivedere Roberto Baggio fa piacere. Però... scusate, ma non capisco... che ca**o di lavoro é avere "un ruolo per tenere i rapporti con tutta la squadra"??? Cioé, lui con quel ruolo, la mattina si sveglierebbe, si alzerebbe dal letto... e cosa dovrebbe per ricevere/guadagnare lo stipendio dalla Figc???

| |


04/07/10  Ci dobbiamo accontentare 
domenica  Che schifo! 



+ Il dialogo del giorno:
Fa.: «Sulla macchina degli sposi non ci hanno messo i fiori...».
M0.: «Ci hanno messo le opere di bene?».

| |


03/07/10  I problemi dei giornalisti economici 
sabato  I veri problemi dell'economia sono altri 
+ La notizia del giorno: «Cammino a ostacoli per l'applicazione della ritenuta in relazione alle spese per ristrutturazioni e risparmio energetico. L'articolo 25 del decreto legge 78/2010 ha introdotto, a decorrere dal 1° luglio 2010, un nuovo obbligo in capo alle banche: operare la ritenuta d'acconto del 10% dell'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari all'atto dell'accredito dei pagamenti di talune tipologie di bonifici. Le indicazioni di carattere operativo sulle tipologie di pagamenti e le modalità di esecuzione dei versamenti, della certificazione e della dichiarazione delle ritenute operate, sono arrivate, con notevole ritardo, solo lo scorso 30 giugno, con provvedimento n. 94288/2010 e risoluzione n. 65/E. Gli operatori si trovano ora a gestire un adempimento che richiederà importanti interventi (da tre a sei mesi) sulle procedure. Non si comprende, perciò, il motivo per cui non sia stato concesso un congruo differimento dell'entrata in vigore. La norma dispone che la ritenuta sia applicata all'atto dell'accredito dei bonifici, senza chiarire da parte di quale banca: se quella del disponente o quella del beneficiario. La questione è stata risolta ufficialmente solo con il provvedimento n. 94288/2010, benché nella relazione al decreto, vi fosse l'ufficiosa indicazione che la ritenuta è «operata dalla banca del beneficiario del bonifico all'atto di accreditamento (...)». Il provvedimento ha confermato quanto indicato nella relazione.Il provvedimento n. 94288/2010 chiarisce, inoltre, che i bonifici soggetti a ritenuta sono quelli relativi a spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio, ex articolo 1, della legge 449/1997 (con bonus del 36%) e spese per interventi di risparmio energetico ex articolo 1, commi 344, 345, 346 e 347, della legge 296/2006 (con beneficio del 55%). Per le banche, il principale problema è "come" intercettare i bonifici in arrivo relativi alle spese per interventi di recupero e risparmio energetico. A oggi, gli operatori non possono fare altro che cercare nelle causali dei bonifici alcune "parole chiave" (per esempio 449, 296, recupero, energetico). Ma è una soluzione poco sicura: a volte, oltre a tutto, l'informazione nel passaggio "informatico" da banca a banca si perde. Forse sarebbe stato meno complicato gestire il prelievo sulla banca disponente, ma questa soluzione avrebbe incontrato difficoltà nel reperire i dati del beneficiario per la certificazione delle ritenute imposta dalla legge e dal provvedimento.Sarebbe più pratico se l'agenzia delle Entrate chiarisse che la certificazione è sostituita dall'evidenza della ritenuta nell'estratto conto del beneficiario, come accade per le ritenute sugli interessi dei conti correnti e delle obbligazioni (nota 15/81 del 1979). La norma presenta comunque altri aspetti discutibili. Per esempio, se il bonifico viene accreditato su un conto aperto presso una banca non residente, questa non è, ovvimente, obbligata a operare la ritenuta. Per contro, un operatore non residente privo di stabile organizzazione in Italia che riceva il bonifico su un conto italiano sarà soggetto a ritenuta anche in assenza del presupposto impositivo, dato che i redditi d'impresa sono tassabili in Italia solo se prodotti per mezzo di una stabile organizzazione. Il beneficario dovrebbe essere messo in condizione di essere esonerato dal prelievo, certificando alla sua banca di non avere una stabile organizzazione in Italia» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Il segreto di questo tipo di bonifici é la "causale speciale" assieme al "canale" in cui viaggia l'operazione, però non lo dite al giornalista che ha scritto questo articolo sennò poi capisce di aver fatto un buco nell'acqua... shhh...

| |


02/07/10  Melo-dramma brasiliano 
venerdì  Go oranges! 



+ Dopo una cena passata interamente ad affrontare l'argomento della moviola in campo, riassumo quì il mio pensiero non espresso per tutta la serata perché non avevo forze e voglia di scaldarmi come altri due presenti al piacevole incontro per una discussione che in quel momento ho ritenuto inutile:
- sono favorevole soltanto ai sensori nella porta per evitare altri "gol-fantasma" (ovviamente deve essere garantito il suo funzionamento al 100% senza condizionamenti esterni, altrimenti non servirebbe);
- sono contrario alla moviola in campo, perché snaturerebbe completamente il gioco del calcio fatto da 22 giocatori e 3 arbitri sul terreno di gioco E BASTA.
Siete d'accordo? Non lo siete? No problem, io la penso così e semmai dovessi cambiare idea ve lo farò sapere. Se ne avrò voglia :)
+ La notizia del giorno: «(...) Ronaldo duro con Melo - "Felipe Melo non venga a fare le vacanze in Brasile". Tramite "Twitter", Ronaldo individua il principale colpevole dell'eliminazione della Seleçao, centrocampista della Juventus che, prima di farsi espellere per un fallaccio su Robben, ha firmato l'autorete dell'1-1. Nell'occasione del pareggio Ronaldo commenta: "Non riesco a credere alla mancanza di comunicazione fra Julio e Felipe. Quando esce Julio urla sempre, ma in quella occasione sono andati entrambi sulla palla". Osservazioni "tattiche" invece per un altro ex bomber verdeoro: "Gli olandesi hanno approfitatto degli spazi lasciati in campo dai nostri", afferma Romario, critico nei confronti della decisione di Carlos Dunga di togliere Luis Fabiano (e non Kakà) per Nilmar.
Ma felipe non si scompone - Da parte sua, Felipe Melo non si scompone ne piange troppo: "Il primo non penso sia stato un autogol, non ricordo di aver toccato la palla. Penso che questo è un momento brutto della mia carriera, un momento da dimenticare. Comunque ho fatto un buon Mondiale e non me ne frega niente di quello che la gente pensa di me, so delle mie qualità, della mia forza, so che la gente che capisce di calcio conosce la mia forza. Quindi, della gente che dice brutte cose, che dice brutte parole, che viene allo stadio per dire delle brutte cose, non me ne frega niente". Ora il ritorno alla Juve: "Adesso, un po’ di giorni di riposo, perché quello che è successo è troppo brutto. Sono felice di tornare alla Juve, è una grande squadra, nella quale ho sempre sognato di giocare. Adesso, riposo e poi torno alla Juve per aiutare i compagni"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Penso che sia il giocatore col quoziente intellettivo più basso della storia del calcio mondiale... Nega pure l'autogol che ha visto tutto il mondo, incredibile!

| |


01/07/10  Comizi molto sofferti 
giovedì  Solo uno li può fare 
+ La notizia del giorno: «Avrebbe preso parte a un "festino" a base di cocaina in compagnia di transessuali il consigliere provinciale di Roma Pier Paolo Zaccai che è stato ricoverato poi in ospedale a Ostia. Il consigliere sarebbe stato accompagnato al nosocomio da alcuni conoscenti. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, Zaccai - che ha già lasciato l'ospedale - ha riportato una contusione al ginocchio. Il consigliere ha riferito ai medici di essere caduto dalle scale. Zaccai, che non è stato sottoposto a test tossicologici (non possono essere effettuati senza il consenso del paziente) avrebbe improvvisato un 'comizio' dal balcone. A quanto si apprende sarebbero stati proprio gli schiamazzi notturni a spingere i vicini ad avvisare le forze dell'ordine. "In attesa di comprendere meglio le dinamiche che hanno portato al ricovero in ospedale del consigliere provinciale del Pdl Pier Paolo Zaccai, riteniamo opportuno sospendere cautelativamente dal partito il consigliere in questione", ha dichiarato Vincenzo Piso, coordinatore regionale del Pdl del Lazio. Nell'appartamento dove si è svolto il festino sarebbero state trovate bustine che potevano contenere sostanze stupefacenti. Il consigliere ha dapprima raggiunto l'ospedale San Giovanni e successivamente il Grassi di Ostia» (fonte: AdnKronos).
+ Il commento alla notizia del giorno: Quest'uomo é stato eletto nel collegio Roma 15 con 33.778 voti... ma secondo me nel corso della "sua" serata non stava pensando ai suoi elettori...
+ La frase del giorno: «La carne é debole e ma salsiccia si intosta» (Gi.Fa.).

| |


 MAPPA DEI VISITATORI 

Visitor Map


| Pagina precedente | E-mail | Mappa |






Meteo Italia


Ciclo lunare


Statistiche