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 PENSIERI DI NOVEMBRE 2011 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

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Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


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30/11/11  Non regge l'alcool 
mercoledì  Eppure lo sapeva... 



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25/11/11  Nel nome del "diritto di cronaca" 
giovedì  E il "diritto di ricatto"? 
+ La notizia del giorno: «Corona poteva vendere le foto di Coco e Adriano in nome del diritto di cronaca, ma non poteva usarle per fare pressione sui diretti interessati a scopo di lucro. Con la sentenza n. 43317 (si legga il testo sul sito di Guida al diritto) la Corte di cassazione coglie l'occasione per rimarcare i confini tra il diritto di cronaca e il diritto all'immagine e lo fa condannando il fotografo romano per l'uso distorto del suo diritto a vendere immagini di personaggi noti ripresi in locali pubblici.
A far lievitare le tariffe è la situazione inedita ripresa - Gli ermellini si discostano dalla parziale assoluzione della Corte d'Appello che aveva, nel caso dei due calciatori, escluso i reati di estorsione e tentata estorsione. Per i giudici di seconda istanza la somma "sborsata" da Coco, seimila euro, era corrispondente a quanto Corona avrebbe potuto ricavare vendendo lecitamente la foto in considerazione della notorietà dei personaggi. Diverso l'avviso dei giudici di legittimità secondo i quali è proprio la costante presenza sugli organi di informazione delle persone ritratte che avrebbe fatto abbassare il prezzo nel caso di foto di "routine". A far lievitare le tariffa e a spingere il diretto interessato all'acquisto è, semmai, la situazione "inedita" ripresa.
Nessun rilievo alla data dello scatto a ridosso delle prestazioni agonistiche scarse - Né per gli ermellini ha un rilievo la considerazione di un pregiudizio tarato sulla data dello scatto, avvenuto a ridosso o meno di prestazioni agonistiche scarse, o sul sesso dell'accompagnatore o accompagnatrice. L'unica cosa che rende lecito il "commercio" dell'immagine è l'interesse dell'opinione pubblica a conoscere la notizia e lo scopo del professionista che fa il servizio. Quest'ultimo deve essere individuato nell'unica forma di utilizzazione economica consentita» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: Ma pensate davvero che quel personaggio avrebbe fatto quel tipo di lavoro se le sue foto fossero servite soltanto per il diritto di cronaca? :)

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24/11/11  Azzeramento lento 
giovedì  Irlanda ko 
+ La notizia del giorno: «"Avremmo intenzione di azzerare i vostri risparmi in un colpo. Scriveteci se avete commenti o suggerimenti in proposito". Non è esattamente con queste parole, ma il senso del comunicato pubblicato ieri dal ministero delle Finanze irlandese è proprio questo: il Governo intende tagliare fino al 100% il capitale di sei obbligazioni subordinate emesse da Bank of Ireland. Si tratta di titoli che hanno un valore residuo sul mercato di circa 400 milioni di euro e che sono "sopravvissuti" alla mattanza della scorsa estate.
Azzerando tutti questi debiti, il ministro irlandese delle finanze Michael Noonan mira a portare i coefficienti patrimoniali di Bank of Ireland su livelli ottimali. Secondo i suoi calcoli, con questi soldi la banca si rafforzerebbe a sufficienza. Secondo altre stime, però, questi soldi sarebbero addirittura troppi. Sta di fatto che, per mettere a posto i conti della banca, l'Irlanda vuole cancellare i risparmi della gente. Anche degli italiani. Mors tua, vita mea.
Mille euro in un cent - Per capire questa vicenda bisogna fare un passo indietro. Bank of Ireland, in difficoltà per la crisi finanziaria, per tre volte è stata costretta a ristrutturare i suoi 18 prestiti obbligazionari subordinati. L'ultima ristrutturazione è avvenuta la scorsa estate: la banca irlandese ha proposto a chiunque possedesse una delle 18 obbligazioni subordinate di consegnare quei "vecchi" titoli, per ottenere in cambio – con una forte perdita – un mini-rimborso cash oppure azioni. La perdita c'era, ma chi accettava l'offerta recuperava almeno parte dell'investimento.
C'era però una "piccola" clausola: chi accettava l'offerta, dava automaticamente il proprio assenso a rimborsare con un misero centesimo tutti i bond di chi non avesse aderito. Per capirci: chi accettava le condizioni imposte dall'Irlanda recuperava una parte dell'investimento, ma contemporaneamente condannava chi non avesse accettato a perdere praticamente tutto. Ebbene: tanti risparmiatori italiani non hanno aderito. Non per masochismo, ma per un motivo più banale: nessuno – neppure le loro banche – li ha mai avvertiti dell'offerta in corso. Così, al ritorno dalle vacanze estive, tanti risparmiatori si sono trovati sul conto corrente un misero centesimo per ogni mille euro di obbligazioni targate Bank of Ireland.
La nuova offensiva - Ora Bank of Ireland, o meglio il ministro Noonan, torna all'attacco. Il motivo è semplice: siccome per il rimborso dei 18 bond a un centesimo bisognava raggiungere un quorum elevato di adesioni, per sei obbligazioni subordinate questo quorum non è stato raggiunto. Così, per queste sei obbligazioni subordinate, la trasformazione in un centesimo non è avvenuta. È per questo che, proprio ieri, il dipartimento delle finanze irlandese ha annunciato l'intenzione di adottare misure ancora più drastiche: cancellare tutti i 400 milioni ancora sul mercato di questi sei bond. Punto.
C'è però ancora tempo per protestare. Il Governo irlandese non ha ancora preso la decisione finale, ma ha aperto una consultazione per ascoltare il parere delle parti in causa: chiunque avesse qualche obiezione da sollevare, può farlo scrivendo via e-mail o via posta entro «e non oltre» le 17,30 del 30 novembre. Forse il Governo spera che nessuno scriva. Comunque ha già detto che non risponderà, ma che «terrà conto» dei suggerimenti. Ma una micro-porta resta aperta. Per pochi giorni» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: No no, meglio non commentare. Però una cosetta la dico lo stesso: I DEBITI SI PAGANO!

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16/11/11  No, quelle non sono le candeline... 
mercoledì  E buon compleanno... 
+.
+ La notizia del giorno: «I 18 anni vanno festeggiati per bene, avrà pensato una neo maggiorenne di San Remo che, durante la propria festa di compleanno, ha deciso di regalare un momento "speciale" ai propri ospiti. Particolare davvero, se non "bollente", visto che la ragazza, piuttosto smaliziata, ha donato loro del sesso orale, come racconta il sito Ciaopeople Magazine. Un bel pacchettino sexy, non senza conseguenze.
A quanto pare, ha contribuito alla decisione della giovane anche qualche bicchierino di troppo e l'essere sopra le righe rispetto al normale. Secondo il sito, ci sarebbero anche i testimoni di quella folle festa di compleanno. Uno di questi avrebbe raccontato: "Era assatanata, per giustificare la sua foga urlava, 'Ho compiuto 18 anni e ora posso fare quello che voglio'". Insomma, la giovane ha perso totalmente il controllo e, dopo diciotto rapporti orali continui, la ragazza ha cominciato a sentirsi male ed è stata accompagnata all’ospedale per una lavanda gastrica» (fonte: MaCheCazz.com).
+ Il commento alla notizia del giorno: Non so perché, ma mi sembra una bufala...

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15/11/11  Consigli per gli acquisti 
martedì  Ma non per i miei 
+ La notizia del giorno: «Un altro mega richiamo di auto Toyota. Sotto accusa il servosterzo. L'azienda nniponica resta tuttavia il primo produttore al mondo. I problemi non finiscono mai per le auto prodotte sotto il marchio Toyota: ieri erano i sensori dell'airbag e il pedale dell'acceleratore, oggi lo sterzo, ancora prima il sistema di distribuzione del carburante.
Mercoledì, dopo aver ricevuto nuove e ripetute segnalazioni di difetti di funzionamento, la principale casa automobilistica giapponese, parte del primo gruppo al mondo per numero di auto vendute ha annunciato una nuova campagna globale di richiami che riguarda 550.000 veicoli. La maggior parte, 420.000, sono stati venduti negli Stati Uniti, mentre 38.000 sono stati acquistati in Giappone, 25.000 in Australia e Nuova Zelanda e 14.000 in Europa.
I modelli interessati sono Avalon, anno di produzione 2004, Camry 2004-2005, Highlander 2005-2006, Highlander hybrid 2006, Sienna 2004-2005, ES330 2004, RX330 2004-2005 e RX400h 2006.
La decisione di richiamare le vetture è stata presa a causa di un difetto riscontrato nella puleggia dell'albero motore che provoca rumore e/o accensione di una spia di allarme, potenzialmente in grado di pregiudicare il corretto azionamento del dispositivo del servosterzo. Dion Corbett, portavoce Toyota, ha però spiegato, rassicurando la clientela, che per il momento non vi sono state conseguenze dannose come incidenti o infortuni.
Ma la reputazione del costruttore giapponese, nonostante gli sforzi della diplomazia commerciale, risulta già parecchio compromessa: si calcola che solo negli Stati Uniti dal 2009 sono diversi milioni le autovetture richiamate. Nel passato recente ha inciso la cattiva gestione del management Toyota della vicenda dei 2,3 milioni di veicoli sottoposti a controllo per un malfunzionamento del pedale dell'acceleratore. Grazie ad una condotta non proprio all'altezza della situazione la casa giapponese, multinazionale con stabilimenti presenti in tutto il mondo, ha dovuto pagare una maxi-multa di 32,4 milioni di dollari alla National Highway Traffic Safety Administration, ente Usa competente in materia di vigilanza sulla sicurezza stradale e dei veicoli, essendo riconosciuta responsabile di ritardo nella segnalazione del guasto alle autorità preposte.
Nel frattempo precipitano utili, fatturato e valore azionario. Nel periodo aprile-settembre 2011 le vendite sono scese di circa il 17%. Come se non bastasse, il maltempo ha seriamente danneggiato importanti impianti thailandesi costringendo Toyota a fermare la produzione in loco con gravi ripercussioni sul circuito internazionale di rifornimento dei componenti. La Thailandia rappresentava uno di quei paesi, insieme a India e Indonesia, su cui la dirigenza maggiormente contava per ottenere compensazioni di mercato dopo l'impatto disastroso del terremoto sulle vendite in Giappone e Nord America.
Questo si è sommato ai danni del terremoto e dello tsunami che l'11 marzo scorso hanno colpito il Giappone, danneggiando molti stabilimenti (di tutte le Case auto) e fermando la produzione e l'export.
L'azienda del sol levante, comunque, mantiene ancora la leadersship mondiale per numero di auto vendute. Un recente studio internazionale, infine, ha valutato il marchio Toyota quello con più valore al mondo nel settore dell'automotive, pari a 27,8 miliardi di dollari tallonato dai 27,4 miliardi di Mercedes» (fonte: ManagerOnLine.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: E menomale che SdR me l'aveva consigliata un paio di mesi fa... :|

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