Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".
+ La foto dice già tutto. Vedere Linus e Claudio Cecchetto sullo stesso palco in questa grande occasione mi ha fatto enormemente piacere. Auguri!
+ La notizia del giorno: «E' stata una serata piena di entusiasmo e divertimento quella che si è svolta il 31 gennaio al Mediolanum Forum di Milano in occasione dei trent'anni di Radio Deejay. Ad animare la sua festa c'erano tutti quelli che, nel corso di questi anni, hanno contribuito a far nascere e crescere una delle emittenti radiofoniche più famose d'Italia.
Da Claudio Cecchetto, che sulle ceneri della vecchia Radio 100 attacca il primo microfono, a Linus che nel 1996 raccoglie l'eredità assumendo i panni di Direttore Artistico. Col passare degli anni, casa Deejay si dimostra in grado di mutare continuamente: nuovi programmi e personaggi ne amplificano il successo e le permettono di registrare un numero sempre crescente di ascoltatori.
Un successo garantito dalle voci dei mattatori Fiorello e Marco Baldini, Nicola Savino, il Trio Medusa, i Fichi D'India, ma anche da personaggi quali Platinette, Aldo Giovanni e Giacomo, la musica di Elio e Le storie Tese, Jovanotti e tanti altri grandi personaggi dello spettacolo.
Trent'anni di storia, ma anche di ricordi. E gli invitati erano tutti là per riviverli insieme attraverso musica, risate e allegria. Lo stesso mix vincente che ha caratterizzato la radio in tutti questi anni. E allora: buon compleanno Radio Deejay!» (fonte: Style).
+ Ondata di freddo di quà, ondata di freddo di là... Sembra quasi che debba arrivare la fine del mondo. Negli anni '60 tutta Italia ha resistito già ad una "bella" ondata di freddo e ne é uscita bene. Possibile che nel terzo millennio debba esserci tutta questo terrore?!? Chiudetevi in casa ed aspettate che finisca! E se proprio dovete uscire di casa... guidate con le gomme termiche o montate le catene!!!
+ Sì, ok, film tutto sommato bello, però il primo era decisamente migliore. Purtroppo il bis non é riuscito, ed oltre a lasciare un pochino di insoddisfazione (ma poca poca), durante il film ci sono dei momenti in cui il ritmo crolla vertiginosamente, provocando una notevole sonnolenza...
+ Radiofonicamente parlando, ciò che é accaduto oggi é un avvenimento storico. A 5 giorni dalla festa di compleanno di Radio Deejay, secondo me questo é il miglior regalo che potesse mai realizzarsi. Complimenti!
+ La notizia del giorno: «Alle 11,30 del 26 gennaio 2012, ieri, si è compiuto l’evento più atteso nel piccolo grande mondo di chi fa - e ascolta - la radio in Italia. La pace, o almeno la fine della guerra, tra il fondatore di Radio Deejay e il continuatore della sua opera, tra Claudio Cecchetto e Linus. La grande storia di ascesa e caduta, amicizia e rancore trova dunque compimento, e soluzione, alla vigilia del trentesimo compleanno della radio, che verrà festeggiato martedì 31, dalle 21, al Forum di Milano, con una festa che in prevendita ha esaurito tutti i biglietti.
Claudio Cecchetto inaugurò Radio Deejay il 1˚ febbraio 1982, lunedì, due giorni dopo aver concluso il suo terzo Festival di Sanremo da conduttore. La vendette nel 1994 al Gruppo Espresso dopo averla portata al vertice delle graduatorie d’ascolto delle emittenti private nazionali. Nel 1996 Linus divenne il nuovo direttore artistico, e Cecchetto se ne andò, rilevando Radio Capital, seguito da Fiorello, Amadeus e pochi altri, mentre il gruppo storico di conduttori e disc jockey sceglieva di continuare a gestire (con successo) la sua creatura.
Non è difficile immaginare il groviglio di sentimenti (e risentimenti) che una vicenda come questa ha provocato e trascinato dietro sé finora. Non solo. L’ingresso di Deejay in un gruppo multimediale ha segnato la fine dell’era dell’innocenza per la radiofonia italiana. La miriade di piccole appassionate emittenti aveva già subito una selezione darwiniana alla quale erano sopravvissute solo le più forti. Ma in quel momento iniziava un ulteriore e definitivo processo di concentrazione e industrializzazione per un settore nato con spirito pionieristico nell’Italia della seconda metà degli Anni Settanta.
"Abbiamo condiviso dieci anni di vita e lavoro" - ci ha detto Linus - "e in un istante quel legame è tornato a galla senza sforzo apparente. Da 18 anni non ci rivolgevamo la parola, e si sa, più passa il tempo più è difficile recuperare certi rapporti. Però, avvicinandosi il trentennale, era difficile immaginare una festa senza Claudio. L’ho chiamato, ci siamo visti quattro volte nell’ultimo mese, e tutte quelle difficoltà si sono rivelate essere pure e semplici paranoie".
"Avevamo deciso la sorpresa lunedì scorso" - racconta Cecchetto - "e in tutti questi giorni non ho esitato un attimo. Ieri mi sono trovato bene anche perché l’atmosfera non era di nostalgia, ma di affetto. Anche del passato abbiamo parlato come persone che hanno ancora molto futuro davanti a sé. Ciò che mi è piaciuto di più è stato l’ingresso in studio di Albertino, dopo venti minuti che eravamo in onda. Come se avesse assistito da fuori alla scena, e avesse deciso che sì, voleva assolutamente farne parte". E ora? "Ora penso alla festa di martedì" - dice Linus - "che perme è come compleanno, Capodanno e Natale lo stesso giorno. Poi, per quanto noi continuiamo a essere bravi, belli e simpatici, bisognerà pensare sempre più a chi verrà dopo di noi. Come peraltro facciamo da tempo".
"Martedì dovrebbero rapirmi e legarmi a una sedia per farmi rinunciare alla festa" - dice Cecchetto - "sento il desiderio di far parte delle celebrazioni, come tutti quelli che vi prendono parte. Ieri mi sono sentito decisamente in famiglia: lo spirito non si è perso, e infatti festeggeremo con tutti quelli che l’hanno fatta. Non ci saranno ospiti, tutti protagonisti"» (fonte: La Stampa).
+ Ma che ne so, é dalle 7:30 che mi gira per la testa questa canzone, principalmente il ritornello strumentale finale... A questo punto me l'ascolto fino a quando vado a dormire, tanto ormai una volta in più o una in meno non mi cambia granché.
+ Cortese signora che viene a trovarci sempre più spesso, NON é possibile che ogni volta trova qualcosa che NON le piace nelle diverse operazioni che compie: NON abbiamo stabilito noi l'importo delle commissioni per i bonifici eseguiti in contanti, NON abbiamo deciso noi l'intestazione unica all'accensione del conto di suo marito, ma soprattutto NON é affatto logico che il suo stipendio debba entrare per forza in un conto a lei NON intestato.
+ Sì, va bene, io rispetto le opinioni degli autotrasportatori. Sì, certo, concordo su molte cose che i camionisti intervistati in tv esprimono davanti ai microfoni. Sì, senza dubbio, il blocco dei trasporti sta dando una scossa all'opinione pubblica italiana. Però... d'altra parte... cioé... secondo me... l'autostrada senza tir come oggi pomeriggio é una figata pazzesca!
+ La notizia del giorno: «Dopo sei anni da Presidente di R101, Gerry Scotti ha consegnato già a fine novembre (ma la notizia è stata diffusa solo ora, in particolare da 'Italia Oggi') le dimissioni: «Troppi impegni televisivi» sarebbe la motivazione. Il notissimo conduttore Mediaset ha quindi lasciato la poltrona più alta del Cda del network del gruppo Mondadori, consegnando le dimissioni a Marina Berlusconi e Maurizio Costa, rispettivamente presidente e amministratore delegato della casa editrice.
Scotti aveva iniziato la sua carriera proprio nella mitica One-O-One, prima Radio privata italiana, ed era stato chiamato da Marina Berlusconi dopo l'acquisto del network nel 2005 e poi, in qualche modo a titolo di premio, era stato investito della carica di Presidente. Dopo un'ospitata nel programma 'Deejay Chiama Italia', con Linus, Gerry Scotti era stato nuovamente associato alla Radio che l'aveva lanciato negli anni Ottanta, sotto la guida di Claudio Cecchetto (che festeggia i suoi 30 anni fra pochi giorni). Si dice anzi che Linus abbia offerto a Scotti uno spazio settimanale su Radio Deejay ma la risposta sarebbe stata negativa» (fonte: MilleCanali.it).
+ Il commento alla notizia del giorno: Dai che ci sei, torna a casa Deejay!
+ La notizia del giorno: «L'Abi e i sindacati del settore del credito hanno raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro che riguarda circa 340mila addetti del settore e sarà valido per il triennio 2012-2014. Sono ancora in corso in queste ore le letture dei testi per la firma che potrebbe avvenire in serata. Fonti sindacali spiegano che per la parte economica è stato deciso che non ci sarà una tantum per il periodo di vacanza contrattuale e non ci sarà conguaglio per il 2008, 2009, 2010, mentre è stato concordato un aumento stabilito in base a un parametro di poco inferiore a quello dell'ex capoufficio pari a 170 euro divisi in 3 tranche di 50 euro per il 2012 con decorrenza da giugno, 50 euro per il 2013 e 70 euro per il 2014.
L'aumento è pari a circa il 6,05% e verrà corrisposto sotto forma di elemento distinto di retribuzione (Edr), quindi tale da non incidere sulle voci indirette legate alla retribuzione. Quindi l'aumento non concorrerà al calcolo del Tfr per 3 anni.
Il baricentro del rinnovo è la tutela occupazionale e la creazione del fondo a sostegno dell'occupazione per i giovani che potrebbe consentire l'assunzione di oltre 5mila persone all'anno. Il fondo sarà alimentato per le aree professionali dal contributo di una giornata ricavata dalle 23 ore iniziali in Banca delle Ore e dalla rinuncia a una giornata di ex festivitá da parte di Quadri Direttivi e Dirigenti. Al fondo contribuiranno anche i top manager con un versamento pari al 4% dei loro emolumenti. Per il Mezzogiorno, nell'ambito del Fondo per l'Occupazione, si deciderá in merito all'incremento del contributo alle banche in caso di assunzioni al Sud, alla luce del fatto che le incentivazioni previste dal Governo hanno escluso le banche.
Per l'orario di lavoro le aziende possono procedere a un'apertura degli sportelli, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, dopo un confronto con le Organizzazioni Sindacali di 10 giorni, al cui termine le banche possono procedere pur in assenza di accordo. Una eventuale apertura degli sportelli anche dalle 20 alle 22 potrá invece effettuarsi solo se si trova un accordo sindacale nelle singole aziende» (fonte: Il Sole 24 Ore).
+ Il commento alla notizia del giorno: E' a dir poco incredibile ciò che é accaduto. Non c'era affatto la volontà di chiedere aumenti, tant'é che i 170 euro in tre anni potevano essere utilizzati in altro modo per favorire le nuove assunzioni, ma almeno il buon gusto di far rimanere tutto com'era prima non era poi così impossibile da capire. Domani mattina la prima cosa che farò sarà la richiesta di cancellazione dal sindacato. E' stata una trattativa inverosimile, iniziata già in "perdita" e finita peggio. Ed allora anziché assistere ad altre "strane" riunioni nelle quali i rappresentanti sindacali vanno in tilt ad ogni domanda specifica fatta dai presenti, rispondendo con frasi standard tipo campionatore del tipo: "Mi devo informare al riguardo. Appena ne so di più ti faccio sapere", stavolta il segnale forte glielo dò io!
+ La notizia del giorno: «Pomeriggio di follia allo stadio Dirceu di Eboli, dove alcuni calciatori dell'Ebolitana sono rimasti feriti a seguito di un'aggressione subita da un gruppo di tifosi che hanno anche messo a soqquadro spogliatoi e sala stampa. Tre tesserati dell'Ebolitana sono stati costretti a far ricorso alle cure dei sanitari del locale ospedale con prognosi che vanno dai 5 ai 10 giorni. Qualche calciatore sarebbe anche svenuto. Sull'episodio indagano i carabinieri della locale compagnia.
Feriti — Ad avere la peggio sono stati il calciatore Nigro ed il preparatore dei portieri Corcione, per i quali i sanitari hanno dovuto provvedere a suturare con due punti le ferite riportate al capo. Contusione allo zigomo per il calciatore Corsino, mentre qualche altro atleta ha perso i sensi. Sul posto si è recato anche il sindaco di Eboli, Martino Melchionda, che in queste ore è impegnato a garantire un futuro alla società calcistica che vive una profonda crisi ed un difficile momento nel campionato di Lega Pro di Seconda Divisione e domenica scorsa ha perso in casa 1-6 contro il Gavorrano.
Nigro vuol lasciare — Dopo qualche ora, il tecnico Giacomarro e diversi giocatori si sono presentati alla caserma dei carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. Gli stessi sono ora seriamente intenzionati a lasciare Eboli, il primo della lista è Elio Nigro che sul social network Facebook ha postato questo commento: "Con le lacrime agli occhi e un immenso dolore nel cuore devo decidere di abbandonare la squadra della mia città. Grazie a tutti per il sostegno, mi dispiace ma ho una vita oltre al calcio con un bambino in arrivo e una famiglia a cui pensare. Per attimi ho pensato addirittura di smettere, ma il calcio è la mia vita e non lo abbandonerò"» (fonte: La Gazzetta dello Sport).
+ Il commento alla notizia del giorno: Possibile che nessuno dei presenti abbia riconosciuto neanche uno degli aggressori?!?
(Pitbull feat. T-Pain & Sean Paul - "Shake senora")
+ Ore 18:20 circa, A14, sorpassi su camion in corso. Ad un tratto capito su M2o, perché nel frattempo su Deejay stanno trasmettendo una canzone recente che non sopporto, e lasciando ferma la sintonizzazione dopo qualche minuto arriva questa canzone. Curoisità nei primi secondi, ritmo incalzante nella seconda parte, ritornello simpatico nella terza: ok, mi piace e me la ascolto fino alla fine, alzando il volume al massimo e ballicchiando nei limiti del possibile avvolto dall'abbraccio della cintura di sicurezza (che non deve essere stato proprio un bello spettacolo) :p
In serata mi accorgo che é una canzone della passata estate, ma va bene lo stesso e me la riascolto per un'altra decina di volte... Poi smetto, altrimenti rischio di schifarla già da domani.
+ Buon 2012 a tutti! (frase premiata con il riconoscimento "Maggiore originalità dello stato personale di Facebook 2012")
+ La canzone del giorno: Depeche Mode - "I feel loved".
+ Le frasi del giorno:
- «(...) l'importante è trovare una persona che ci voglia bene così come siamo. (...)» (dalla trama di "Juno").
- «Meglio non avere fretta di diventare grandi» (slogan promozionale di "Juno").
