Privacy Policy



Profilo
Blog
Opere
Rubriche
Contatti
Allegati



 PENSIERI DI SETTEMBRE 2008 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

| Torna ai Pensieri di |

Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


| E-mail | Mappa |


 martedì 30/09/2008: "NON SONO NOVE!" 
+ La notizia del giorno: «Il clou della conferenza odierna in casa Inter è arrivato quando Mourinho, in forte vena polemica, non ha voluto in alcun modo parlare del derby perso domenica sera, ma solo dell'impegno di Champions che attende l'Inter domani contro il Werder Brema a San Siro, rendendosi protagonista anche di un siparietto con un giornalista, da Mourinho sfidato ironicamente a scrivere la formazione prima di una partita, e non a criticarla dopo. "Lo faccio se mi dà parte dei suoi nove milioni di ingaggio..." ha replicato il cronista, subito rettificato da Mourinho: "Non sono 9, ma 11, e con gli sponsor arrivo a 14 milioni"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Capito barboni? :)

| |


 lunedì 29/09/2008: IL BAGNO VERTICALE 
+ La notizia del giorno: «Gli appartamenti sono sempre più piccoli? Nelle stanze tutto deve essere ad incastro? L’armadio sporge e voi dovete entrare di sbieco? Niente paura, ora c’è un’invenzione che allevierà i problemi di spazio almeno nel bagno. Il bagno verticale in acciaio. E’ nato infatti Vertebrae, il bagno-coltellino svizzero. Si tratta di una colonna di due metri e mezzo in acciaio, una vera opera moderna, che dentro di sé nasconde una vera stanza da bagno. Le sue vertebre si aprono orizzontalmente e come per magia compare il water, il lavandino, la doccia per adulti e quella per bambini, e l'armadietto dove mettere gli asciugamani o le medicine. Si apre come un coltellino svizzero da campeggio ed è perfetto per gli ambienti angusti. Semplice l'idea e semplice la manutenzione. Con 9.000 sterline, circa 11.500 euro, ci si può prtare a casa l’invenzione di Paul Hernon, un designer di Huddersfield, nel Nord dell’Inghilterra. Non si tratta di una cifra propriamente proletaria, ma è sempre meno dispendioso che comprare una casa più grande. Spiega al Daily Telegraph: "Ho fatto ricerche, e ho osservato come gli spazi dedicati ai bagni negli appartamenti vadano restringendosi, per dare più spazio alle altre camere. Così ho creato un oggetto che risparmia spazio, mettendo tutti gli elementi in verticale. Tutto ciò di cui hai bisogno è una stanza con gli allacci per l'acqua: si assembla facilmente, e anche la manutenzione è semplice". Se intendete comprare Vertebrae, che sarà in commercio l’anno prossimo, assicuratevi che il pavimento regga il peso. Infatti a differenza di un bagno tradizionale, il peso della struttura è concentrato in un unico punto».
+ Il commento alla notizia del giorno: Bella idea, ed é pure carino da vedere.



| |


 domenica 28/09/2008: AHHH COME GIOCA BENE RONALDINHO! 



| |


 sabato 27/09/2008: MOURINHO-PENSIERO 
+ La notizia del giorno: «Definisce il derby "una partita normale", chiarisce di non voler anticipare nulla della formazione che scenderà in campo domani sera contro il Milan, ma soprattutto José Mourinho si lascia andare ad un duro affondo nei confronti del calcio italiano. A cominciare dall'allenatore del Lecce, Mario Beretta, che mercoledì scorso aveva definito irrispettosa la decisione del tecnico portoghese di non presentarsi davanti a telecamere e taccuini dopo il match vinto 1-0. "Qual è il problema? Ho parlato con Beretta nello stadio, sono stato con lui e non mi ha detto niente. Se poi ha detto qualcosa ai giornalisti e non a me allora non capisco. Posso avere la faccia da antipatico, ma non quella di una persona cattiva o violenta, e allora perché non l'ha detto a me? Forse lavorare sulla sua personalità. Con me fa finta di niente e poi parla alla stampa?". Ma non finisce qui, Mourinho infatti allarga il tiro: "Pensavo che voi italiani foste innamorati di calcio, mi sa che invece siete innamorati più di show televisivi e di professionisti che evidentemente sono poco preoccupati per la qualità del vostro calcio. Stanno tutti a pensare allo spettacolo-calcio e nessuno pensa allo sport che è il più bello del mondo. Nessuno si preoccupa del fatto che il calcio italiano è molto piccolino al di fuori dell'Italia, non si può paragonare alla Premier League. Io ho finito la partita contro il Lecce e l'avversario ha giocato con 3 portieri e 8 difensori, ma alla fine siete preoccupati solo perché Beppe Baresi è venuto in sala stampa". Nessun rimpianto però di aver scelto l'Italia e l'Inter: "Questo è il vostro mondo e io l'ho accettato. Però pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio che per quello che c'è intorno. Non mi sono pentito di essere venuto qui, mi piace molto il mio lavoro e in nessun momento ho mai pensato al contrario"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Pur non essendo interista, quest'uomo é un grande.

| |


 venerdì 26/09/2008: UNA CANZONE AL GIORNO 
+ Andando a lavoro ho pensato che da un pò di tempo ho sempre una canzone con la quale mi sveglio e che mi porto dietro per mezza giornata, una diversa di giorno in giorno. Stamattina cantavo tra me e me "Tristezza" di Ornella Vanoni, e me la sono portata avanti tra curve, caselli autostradali, parcheggi, clienti e conteggi vari. La versione samba, non la versione lenta. Che bella però :)
+ La canzone del giorno: "Tristezza" di Ornella Vanoni.
+ Il testo del giorno:
«Tristezza
per favore va via
tanto tu in casa mia
no, non entrerai mai

c'è tanta gente che ha bisogno di soffrire
e ogni giorno piange un pò
invece io voglio vivere e cantare
e devo dirti di no...

tristezza
per favore va via
non aver la mania
di abitare con me

ormai dipingerò di rosso la mia stanza
appena parti lo farò
al posto tuo ho già invitato la speranza
e finalmente vivrò
».

"Tristezza" di Ornella Vanoni.

| |


 giovedì 25/09/2008: DERBY LAB 
+ Carletto Ancelotti in questa versione é troppo divertente :)



| |


 mercoledì 24/09/2008: RICERCATI 
+ La notizia del giorno: «Scopre dopo 23 anni che il suo nome è tra quelli dei criminali ricercati in Europa. Mentre lui viveva da tempo in Germania alla luce del sole, la sua vita si trasforma in un incubo: rimane senza passaporto o altro documento d'identità, senza la possibilità, quindi, di compiere una serie di attività. E' la storia di Matteo Marino, 51 anni, nato a Mazara del Vallo in provincia di Trapani, nei cui confronti nel 1985 un magistrato di sorveglianza della capitale aveva applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata per 1 anno per alcune condanne per reati contro il patrimonio relative ad episodi commessi quando aveva 20 anni. Un provvedimento che, però, non gli non venne mai recapitato. Forse per un errore nella notifica, anche se vive dal 1995 in Germania dove, tra l'altro, si è sposato. Risiede ad Hannover e risulta iscritto all'Aire, l'Anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero, ed esercita regolarmente anche il suo diritto di voto. E' nel 2006 che Marino fece la scoperta, quando inoltrò la richiesta di rinnovo del passaporto, peraltro già rinnovato dal consolato d'Italia di Hannover; istanza che gli venne, per lui inspiegabilmente, negata. A questo punto prese carta e penna e scrisse al tribunale di sorveglianza e alla questura di Roma per conoscere la sua posizione. La lettera dell'uomo era più o meno così: "Risulto schedato in una banca dati dal nome BNR per motivi a me ignoti. L'autorità di Hannover mi ha riferito che dalla banca dati della questura di Roma risulto essere un criminale ricercato perché vi sarebbe a mio carico una misura di sicurezza (libertà vigilata) comminatami nel 1985 da un magistrato di sorveglianza. Dal 1983, anno in cui mi sono trasferito all'estero (il trasferimento in Germania è, invece, del 1995, ndr) non mi risulta alcuna notificazione di provvedimenti giudiziari di cui sarei destinatario, altrimenti avrei cercato di risolvere già all'epoca i miei problemi. La cosa che mi appare più singolare è che l'amministrazione comunale e il consolato sapevano benissimo dove trovarmi e quale era la mia residenza". Marino fece anche presente che "la vita di un italiano all'estero, senza passaporto o altro documento d'identità, è tutt'altro che semplice: oltre a sentirmi ingiustamente un prigioniero e un criminale, mi sento anche un clandestino perché non posso più compiere alcuna operazione né con le amministrazioni tedesche né con quelle italiane perché i miei documenti sono scaduti"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Non sono capaci neanche di far recapitare una lettera ad una persona residente all'estero!!!

| |


 domenica 21/09/2008: ODE A GIORGIO PREZIOSO 
+ Fantastico, ammiro Giorgio Prezioso da più di 10 anni. Penso che se da giovanissimo non avessi avuto nessuno intorno, a quest'ora avrei intrapreso questa sua stessa strada...









| |


 sabato 20/09/2008: OSSERVAZIONI E RICORDI 
+ Dopo un altro pò di tempo trascorso senza televisione stasera sono ricaduto nella tentezione di guardarla, ma soltanto per poco tempo. Il primo contatto l'ho avuto con la trasmissione condotta da Pupo e da un bambino vestito da adulto, che cantava come un adulto e che si atteggiava da adulto. Chi lo stava guardando assieme a me ha commentato: "Ma quel bambino non dovrebbe andare a scuola?". Ecco, in effetti l'osservazione é giusta se si pensa che per presentare una trasmissione televisiva c'é bisogno di giorni di prove. Ho ipotizzato che il bambino studiasse da privatista, ma mi sono messo a ridere dopo un attimo. Il secondo approccio l'ho avuto con una famiglia campana riunita nella 758^ edizione di "C'é posta per te". Ho retto 5 minuti, dopodiché la nausea per l'argomento trattato mi ha indotto a spegnere tutto ed a mettermi a letto. Meglio il nulla che il peggio.



| |


 giovedì 18/09/2008: REALTA' O FANTASIA? 
+ Che sia un simpatico portafortuna per il Milan in occasione della partita di Coppa Uefa di stasera?



| |


 mercoledì 17/09/2008: I DUE VOLTI DELLA FEMMINILITA' 





| |


 martedì 16/09/2008: IL TERREMOTO ECONOMICO CONTINUA 
+ La notizia del giorno: «Domenica 14 settembre non sarà ricordata solamente per l’ennesima vittoria di Valentino Rossi oppure per motivi meteorologici. Nella stessa giornata due importanti banche mondiali hanno cessato di esistere, perlomeno in forma autonoma. Lehman Brothers, nonostante avesse accatastato 42 miliardi di dollari in liquidità, ha chiesto protezione dai creditori accedendo alla procedura concorsuale definita “chapter 11”. Nelle stesse ore Merrill Lynch, dal brand caratterizzato dal toro scalpitante, è stata acquisita da Bank of America ad un valore marcatamente superiore a quello corrente di borsa. Entrambe le società erano caratterizzate da un merito di credito ancora elevato (circa A) e, nel caso di Lehman, le obbligazioni sono crollate in default. La Fed e l’Amministrazione USA hanno preferito, smentendo le aspettative di mercato, lasciar fare il mercato e non intervenire in un eventuale salvataggio come avvenuto per Bear Stearns, Fannie Mae e Freddie Mac. Cosa accadrà ai creditori di Lehman, ma soprattutto agli investitori obbligazionari? Ricordiamo come due bonds siano quotati a BorsaItaliana e quindi si tratta di un argomento molto sentito tra investitori. La procedura concorsuale adottata (chapter 11) è finalizzata alla riorganizzazione e, per quanto possibile, alla continuità aziendale e, quindi, qualsiasi decisione importante sarà seguita da una sorta di curatore fallimentare. Lehman Bros, soprattutto attraverso le controllate “sane”, continuerà ad operare ma sotto tutela. Da questo momento i pagamenti ai creditori saranno limitati e decisi dall’autorità giudiziaria. Arrivando agli investitori obbligazionari, il pagamento degli interessi non avverrà e i loro diritti patrimoniali entreranno a far parte del passivo insieme agli altri creditori. La stessa cosa avverrà per i bonds in scadenza in attesa di essere rimborsati. I risparmiatori potranno conseguire solamente una quota di quanto avente diritto e tutto dipenderà dalla qualità dell’attivo della banca e dal suo valore di realizzo. La prima mossa, già in parte avvenuta, sarà di ridurre in modo drastico gli organici soprattutto in quelle aree di business maggiormente toccate dalla crisi. Occorre segnalare, nel pieno del pessimismo cosmico, come alcuni assets di Lehman siano ambiti e che, forse, potranno ottenere delle offerte di acquisto meno speculative. C’è meno chiarezza sul valore di mercato di circa 53 miliardi di $ di strumenti legati ai mutui e ai leveraged loans soprattutto perché sono generalmente illiquidi. Quale sarà il valore di recupero sull’investimento effettuato in obbligazioni di Lehman Bros. appare abbastanza incerto. Cominciano a girare le prime stime, probabilmente inattendibili, e il recovery rate potrebbe oscillare tra il 50%-80% del totale, superiore alla media storica posta attorno a 15%-25%. Ma appare prematuro effettuare previsioni, vista la totale inattendibilità delle notizie approdate sul mercato sull’effettivo stato di salute di Lehman Bros. Gli investitori che hanno preferito Merrill Lynch possono riprendere a respirare grazie alla vendita della banca di investimento a Bank of America. Bisognerà poi appurare quali effetti porteranno alla principale banca USA l’acquisizione degli assets tossici presenti nel bilancio del broker. Il calvario, per gli investitori in assets rischiosi, continuerà e probabilmente continuerà a peggiorare le aspettative relative all’economia reale. Il 2008 è anno bisesto e si vede».
+ Il commento alla notizia del giorno: Nel dramma economico in corso, mi piace constatare le 2 diverse reazioni della gente: da una parte c'é chi si dispera, vive male la quotidianità schiacciato dai pensieri e dal rimorso di aver investito i propri risparmi su alcune obbligazioni/azioni che apparivano con poco rischio; dall'altra c'é chi ha assorbito il colpo, se n'é già fatto una ragione ed in fondo si consola pensando che nel mondo ci sono tantissime persone nella sua stessa situazione.

| |


 lunedì 15/09/2008: RIPOSA IN PACE 
+ La notizia del giorno: «Lehman Brothers getta la spugna e chiede l'ammissione al Chapter 11: dopo un week end di febbrili trattative, in cui sembrava profilarsi una via d'uscita per la più piccola delle banche d'affari statunitensi, la situazione è precipitata con l'abbandono delle trattative da parte di Bank of America prima e di Barclays poi. La richiesta è stata presentata presso la Us Bankruptcy Court nel southern district di New York e riguarderà la sola holding, non le sue sussidiarie. Lehman, sotto la guida dell'amministratore delegato Richard Dick Fuld, continuerà nel frattempo a esplorare le possibilità per la vendita delle operazioni di broker-dealer e continuerà a trattare la cessione della divisione dell'asset-management. Fuld, scampato alla crisi di Ltcm, finisce così per soccombere alla crisi subprime che, iniziata poco più di un anno fa, non accenna a mollare la presa. Una crisi in cui Lehman Brothers può vantarsi di una magra consolazione, quella di essere il primo grande nome di Wall Street a fallire. Bear Stearns si era trovata in marzo in una situazione simile ma le autorità americane avevano messo a punto un salvataggio ad hoc consegnandola nelle mani di JpMorgan. Sempre le autorità sono intervenute appena sette giorni fa per salvare, questa volta tramite il commissariamneto, Fannie Mae e Freddie Mac. Ma a Lehman le autorità hanno chiuso la porta e, nonostante l'aiuto offerto nelle trattative e nel superare le difficoltà, hanno rifiutato di utilizzare denaro pubblico per salvare un'altra banca in crisi. Eppure nel corso di quello che è stato un week-end 'memorabilè per Wall Street, per Lehman Brothers sembravano essersi aperti degli spiragli di soluzione. Alcuni papabili candidati avevano risposto all'appello lanciato ma, alla fine, si sono tirati indietro visto che, a loro avviso, senza aiuto del governo non si poteva risollevare la banca. Così prima Bank of America, poi Barclays hanno dato forfait lasciando Lehman Brothers senza altre possibilità che la bancarotta, che giunge alla chiusura di una settimana nera, il titolo ha perso il 95%. La pressione su Lehman, già alta negli ultimi mesi, è giunta alle stelle dopo che la coreana Kdb si è ritirata dalle trattative per una possibile partnership che si sarebbe tradotta in capitali freschi per la più piccola delle banche d'investimento statunitensi. Il titolo ha inizio a tracollare, tanto da spingere l'istituto a svelare prima del previsto i risultati trimestrali. Una comunicazione, questa, che non ha fatto altro che complicare il quadro e sfiduciare ancor di più gli operatori».

«Il fallimento di Lehman Brothers, il colosso bancario statunitense che ha chiesto l'ammissione ai benefici del Capitolo 11, è il più grande nella storia delle bancarotte mondiali. Lehman ha superato infatti il crack di WorldCom, il gruppo telefonico che finì in amministrazione controllata nel 2002 per via di alcune grosse irregolarità contabili. E anche di Enron, il colosso Usa che nel 2000 sconvolse le Borse mondiali. Lehman Brothers ha un debito pari a circa 613 miliardi di dollari ed ha superato di conseguenza oltre a WorldCom anche Drexel Burnham Lambert, fallimento avvenuto nel 1990. Lehman Brothers è inoltre debitrice di qualche cosa come oltre 157 miliardi di dollari nei confronti di una decina di creditori non privilegiati e nei riguardi degli obbligazionisti. In questo caso - sottolinea l'Agenzia Bloomberg - questi debiti potranno essere saldati solo dopo che saranno stati rimborsati i creditori privilegiati. La stessa Lehman ha precisato che fra i creditori non privilegiati figurano Commerzbank e Bank of New York Mellon, per il ruolo svolto da questi istituti nel prestare garanzie agli obbligazionisti. L'esposizione degli obbligazionisti sarebbe pari a 155 miliardi di dollari, quindi pressoché la totalità del credito non garantito.

Questa la graduatoria dei maggiori crack nella storia societaria statunitense, in base a dati elaborati da Bloomberg (fra parentesi gli asset espressi in miliardi di dollari):
1) LEHMAN BROTHERS (639 miliardi)
2) WORLDCOM (103,9 miliardi)
3) ENRON (63,4 miliardi)
4) CONSECO (61,4 miliardi)
5) TEXACO (35,9 miliardi)
6) FINANCIAL CORP OF AMERICA (33,9 miliardi)
7) REFCO (33,3 miliardi)
8) INDYMAC BANCORP (32,7 miliardi)
9) GLOBAL CROSSING (30,2 miliardi)
10) CALPINE (27,2 miliardi).
La classifica è elaborata appunto con riferimento agli asset; anche dal punto di vista del debito, pari a circa 613 miliardi, Lehman Brothers guida questa graduatoria».
+ Il commento alla notizia del giorno: I responsabili di questo caos devono pagarla!!!

| |


 domenica 14/09/2008: MAMMA MIA COSA HO RITROVATO! 





| |


 venerdì 12/09/2008: VECCHI TELESPETTATORI INDIMENTICABILI 





| |


 giovedì 11/09/2008: STOP ALLE TELEFONATE 
+ La notizia del giorno: «Stop alle telefonate. E a 30 mila posti. Telemarketing, gli effetti del blocco del Garante. Il consenso (discusso) di 15 milioni di italiani.
Questa volta è veramente dura prendere posizione: da una parte ci sono ancora loro, gli «schiavi » del neo-fordismo tecnologico, i lavoratori dei call center microfono, cuffietta e contratto talvolta precario nel cassetto. Insomma, quelli del film di Paolo Virzì finiti sotto le grinfie della Ferilli in versione Crudelia De Mon per intenderci. Dall’altro, però, ci siamo noi: che per una firma magari strappata con l’inganno di fronte a un supermercato, in una banca o chissà dove (qualcuno si ricorda quando ha dato l’autorizzazione a trattare i propri dati personali?), ora dobbiamo subire quelle chiamate di telemarketing che giungono, per sfiga astrale, sempre nel momento peggiore della giornata. Banda larga sì, banda larga no. Servizi di Iptv. Nuovi contratti telefonici ed energetici (magari anche più economici del precedente).
Rinnovo degli abbonamenti alle riviste. Ma anche altro. La lista è infinita (e peggiora). E, dunque, perché non emettere un bel sospiro di sollievo di fronte alla decisione del Garante della privacy di farla finita con le telefonate fatte partendo da una lista di 15 milioni di italiani che quel consenso non lo avevano dato o a cui era stato richiesto in maniera tutt’altro che trasparente? Prima di tutto perché con la decisione sacrosanta dell’authority il mercato del telemarketing, antipatico e geneticamente aggressivo, secondo le stime dell’Assocontact, l’associazione del settore affiliata a Confindustria, rischia di perdere 30 mila posti di lavoro. Numeri che vanno analizzati e spiegati ma che, in ogni caso, anche dopo la giusta vivisezione rischiano di far impallidire la discussione sugli esuberi dell’Alitalia, il caso del momento.
Secondo perché siamo proprio sicuri che dopo questa decisione non sentiremo più squillare il nostro telefono? «Le attività dei call center che lavorano in outsourcing, cioè a cui le aziende esternalizzano le chiamate da fare — spiega Alberto Zunino, direttore di Assocontact — occupano circa 70 mila persone in Italia. Di queste poco meno di metà lavorano sul cosiddetto inbound, cioè rispondono alle chiamate fatte dagli stessi clienti. Il resto, tra i 35 e i 40 mila sono invece impegnate nell’outbound, in poche parole il telemarketing, telefonate fatte a nome dell'azienda a fini commerciali. Ora, partendo da questi numeri stimiamo che circa il 70-75% di questa attività subirà un forte impatto dalla decisione presa».
È un mercato popolato da decine di imprese che rispondono alle richieste di sempre maggiore flessibilità che arrivano da parte delle aziende con punte in concomitanza con il lancio di nuovi servizi. E in alcuni casi il telemarketing non è il core business. Ma le principali sono Almaviva, Comdata, Omnianetwork, Teleperformance (la prima azienda del settore nel mondo, con base a Parigi), CalleCall, Gruppo Visiant, Phonemedia, Transcom, Telic e Allmedia Group. A sottolineare l’importanza del passaggio c’è anche una stima dei gruppi minori di tlc secondo la quale senza l’attività di telemarketing la capacità delle aziende di entrare nel mercato della banda larga si ridurrebbe anche del 25%. Zunino specifica correttamente che buona parte di queste persone hanno dei contratti part-time, perché per ragioni commerciali le telefonate rivolte alle famiglie vanno concentrate in due fasce orarie: quella principale che va dalle 18 alle 21 e quella secondaria che va da mezzogiorno alle 15 quando qualcuno torna a casa. Insomma, tradotto in termini di ore lavorative, i 30 mila non corrispondono a 30 mila posti di lavoro full time. E andrebbe considerato inoltre che una fetta di queste persone è rappresentata da studenti universitari o comunque persone alla prima esperienza lavorativa che — si spera — riusciranno a crescere professionalmente anche spostandosi in altri settori. Anche se da un altro punto di vista, proprio perché part-time sono posizioni più fragili delle altre. Un mercato importante, dunque.
Costretto spesso a lavorare sottotraccia, aspettando le commesse dalle grandi aziende. Ma che si è conquistato una posizione e, soprattutto, che è figlio delle norme e delle regole introdotte in Italia con la legge sulla privacy. Secondo molti, si trascina proprio da quella scelta un piccolo peccatuccio originale. Lo spartiacque è il 2005. Prima c’era il caos primordiale e la raccolta selvaggia di dati. Dopo una situazione ben definita con un database risultato di una fatica erculea: nel 2005 25 milioni di famiglie italiane ricevettero i moduli per dare il proprio consenso ad entrare nella lista di persone contattabili a disposizione di tutte le aziende. Ma solo il 3%, secondo gli ultimi aggiornamenti disponibili, diede il proprio assenso pieno per ricevere telefonate commerciali: 750 mila. Da questo l’importanza delle liste di circa 15 milioni di persone precedenti al 2005 vendute da Consodata del gruppo Seat Pg, da Ammiro Partners e da Telextra e ora bloccate, con il rischio di sanzioni anche penali, dal Garante. Peraltro l’accusa è pesante: i dati erano stati raccolti in maniera «selvaggia».
«Se qualcuno vuole entrare in casa nostra—ha commentato il relatore Mauro Paissan — deve bussare. Così, se qualcuno vuole chiamarci per vendere un prodotto o un servizio, deve avere il nostro consenso per usare il nostro numero telefonico. Il Garante vuole difendere i cittadini che si sentono molestati da telefonate non desiderate. In questo modo si tutelano anche gli operatori di telemarketing che si comportano correttamente». Il provvedimento ne ha anche vietato l’utilizzo da parte delle società che avevano acquistato questi dati (Sky Italia, Wind, Fastweb e Tiscali). Ed ecco che il cerchio sui 30 mila si chiude: non potendo più usare quei dati le società non potranno più usare i canali in outsourcing per raggiungere nuovi clienti. I malumori che si registrano nei toni degli altri operatori sono sempre gli stessi, tre anni fa come oggi dopo la decisione del garante: alla fine, nei fatti, ad uscirne favorita è sempre l’ex monopolista Telecom Italia che può fare riferimento sul parco clienti che aveva dato il proprio assenso in qualche maniera (non era previsto come ora un fax) prima del 2005. E, ormai, anche Vodafone Italia, che può far saldamente riferimento agli oltre 30 milioni di clienti-sim del mobile. Infatti, unica deroga, ogni operatore può chiamare un proprio cliente che ha già un servizio attivato per proporgli un upgrade, un aggiornamento, e dunque un nuovo servizio».
+ Il commento alla notizia del giorno: Non lavorando in un call center, sto dalla parte degli utenti a cui scoccia ricevere le chiamate pubblicitarie.

| |


 martedì 09/09/2008: IL SONNO FA GIRARE IL MONDO 
+ La notizia del giorno: «Le emozioni e le immagini che hanno colpito l’ anima e hanno scosso i sentimenti sono preservati grazie al sonno. Durante il sonno la mente seleziona cosa ricordare e cosa no, e abbandona le memorie neutre per conservare quelle emotivamente significative. Lo conferma uno studio realizzato dai ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center e del Boston College e pubblicato sulla rivista Psychological Science. Il ruolo del sonno nel processo di conservazione delle cosiddette memorie procedurali, ovvero il ricordo di come si fa qualcosa (ad esempio suonare il piano) era già noto. Ora lo studio statunitense ha chiarito il meccanismo che regola la memoria episodica. Questa memoria si compone di elementi carichi emotivamente e di elementi solo marginalmente correlati con le emozioni (ricordi neutri) spiegano i ricercatori. Nello studio sono stati coinvolti 88 studenti ai quali sono state mostrate immagini neutre con soggetti neutri (una macchina parcheggiata davanti ad un negozio) e immagini emotivamente forti (la stessa auto distrutta dopo un incidente parcheggiata lungo una strada molto simile alla prima). Gli studenti sono stati divisi in tre gruppi. Ai membri del primo è stato chiesto cosa ricordavano dopo soltanto trenta minuti, a quelli del secondo la stessa domanda è stata rivolta loro a fine giornata, trascorse dodici ore, e al terzo sempre dopo dodici ore ma nelle quali era compresa una notte di sonno. I risultati dell’ indagine hanno mostrato che la componente emotiva era ricordata allo stesso modo dal primo e dal terzo gruppo, in entrambi i casi meglio rispetto al secondo gruppo. Mentre per quanto riguarda la componente neutrale gli unici a ricordarla erano i membri del primo gruppo. Si può dire che di notte è il sonno a decidere cosa vale la pena ricordare e cosa si può dimenticare».
+ Il commento alla notizia del giorno: L'ho sempre detto che il sonno é importante... :p

| |


 lunedì 08/09/2008: TEPPISTI VI ODIO 
+ Apprendo per vie traverse che é morto un nostro cliente. La moglie, una donna che ha sempre lottato al fianco del marito malato, é venuta da noi: a prima vista sembrava tranquilla, ma dopo aver ricevuto l'abbraccio della mia collega é apparta visibilmente provata. Dopo un accenno di cedimento é tornata in sé, ed ha sparato 2 o 3 battutine come é solita fare. Per qualche minuto ho osservato tutti i presenti: noi imbarazzati e tristi per il lutto e lei che cercava di far finta di nulla. Sono rimasto impressionato dalla sua capacità di reagire ad un tale terremoto familiare, o quantomeno dal suo tentativo (riuscito) di non far trasparire tutto il suo dolore. Da oggi la stimerò anche per la grande forza mostrata in questa triste occasione, oltre che per la sua ormai nota schiettezza da sempre esibita.
+ La notizia del giorno: «Il Napoli dovrà giocare "tutte le gare interne" con le curve A e B chiuse agli spettatori fino al 31 ottobre prossimo. Questa la decisione del giudice sportivo dopo gli incidenti avvenuti allo stadio Olimpico in occasione di Roma-Napoli. Il Napoli è stato anche multato di 10.000 euro. Il giudice ricorda nella motivazione che esula dai suoi limiti funzionali "ogni valutazione in merito a fatti altrove verificatisi". Un riferimento agli atti di vandalismo perpetrati dagli ultrà partenopei alla stazione di Napoli e sul treno. Il Napoli dovrà quindi giocare con le curve A e B chiuse le partite interne contro Fiorentina (14/9), Palermo (24/9), Juventus (19/10) e Reggina (29/10). Questo il comunicato: "All'inizio del secondo tempo, preceduto dallo scoppio di forte intensità di petardi nella zona antistante, faceva ingresso nello stadio un folto gruppo di sostenitori del Napoli che, a stento, venivano accompagnati dalle Forze dell'Ordine nel settore loro riservato. Da tale settore i tifosi napoletani, o sedicenti tali, procedevano ad un intenso lancio di oggetti vari (bottigliette, monete e così via), di bengala accesi e di petardi contro gli addetti alla sicurezza della società ospitante e nel settore occupato dalla tifoseria avversaria, scagliandosi contro le vetrate divisorie, una delle quali veniva danneggiata, e costringendo in tal modo parte del pubblico ad allontanarsi dalla zona a rischio". Il Napoli è chiamato a rispondere a titolo di responsabilità oggettiva».
+ Il commento alla notizia del giorno: TROPPO POCO!

| |


 venerdì 05/09/2008: QUANDO IL PROF COPIA AI LAUREANDI 
+ Sono già 3 partite di calcetto di seguito che mi diverto molto più delle precedenti. I passaggi mi riescono quasi tutti come voglio, faccio qualche gol pure bello, riesco a divertirmi dall'inizio alla fine senza cadere nella tentazione di tirare un pugno al solito rompicogl**ni (nel senso più "simpatico" della parola) che si mette in attacco e pretende che tutti i palloni confluiscano verso di lui per farlo segnare (come se tutti gli altri fossero lì soltanto per lui). Francamente non ancora riesco a capire da cosa dipende questa nuova visione della partita con gli amici, però giocare così mi piace.
+ La notizia del giorno: «La sua opera, presentata per un concorso al posto di professore ordinario presso l'Università di Trento, era in realtà la copia di alcuni capitoli della tesi di laurea di due studenti, dei quali era stato il relatore. Per questo motivo il docente è stato condannato a sette mesi di reclusione e a risarcire i danni ai due ragazzi: la decisione è stata resa definitiva dalla corte di Cassazione».
+ Il commento alla notizia del giorno: Chissà che fine farà la mia tesi... :\

| |


 giovedì 04/09/2008: CACCIA AI FURBETTI 
+ La notizia del giorno: «Ingegnoso ma non abbastanza. Un giovane di Parma, si è presentato al test di ammissione della facoltà di medicina e a quello di odontoiatria, con una ricetrasmittente nascosta nella finta ingessatura di un braccio e l'auricolare camuffato da una parrucca Il continuo parlottare con il complice ha però infastidito alcuni aspiranti universitari, tra i 400 presenti, che hanno avvertito una professoressa della commissione. Lei si è avvicinata al giovane, tra l'altro figlio di un medico, e gli ha chiesto cosa fosse il cavo che sbucava dal gesso; per nulla intimidito, lui le ha risposto che si trattava di un dispositivo per deumidificare il gesso. Risposta originale ma non soddisfacente e così per il ragazzo l'esame è finito lì all'istante. Dalla Questura sono arrivati due agenti che lo hanno identificato e fatto partire la denuncia per quel test e per quello che lui aveva sostenuto il giorno prima con lo stesso sistema, come confermato da alcuni testimoni. Agli agenti ora non resta che scoprire chi si nascondeva dall'altro capo del filo e suggeriva le risposte».
+ Il commento alla notizia del giorno: IN GALERA!!!

| |


 mercoledì 03/09/2008: ANCHE GLI ELEFANTI SI DROGANO 
+ Oggi ho corso il serio rischio di rimanere a piedi. Già questa mattina avevo notato qualche segnale strano proveniente dal cruscotto della M0r94n-mobile, ma avevo rimandato l'approfondimento al pomeriggio per questioni di puntualità (se mi fossi fermato sarei arrivato in ritardo a lavoro). Nel pomeriggio salgo a bordo dell'auto, inserisco la chiave nel cruscotto, la giro... e non succede nulla. Tutto spento, morto, zero, fermo, caput. Intanto piovigginava (cosa che non accadeva da mesi ormai), ed io non sapevo da dove cominciare a mettere le mani dentro il cofano. Mi aveva colpito una montagna di ossido su un contatto della batteria, ma dopo averne scrostata un pò ho ritenuto opportuno rivolgermi ad una officina lì vicina. Il meccanico per fortuna me l'ha fatta riaccendere, e sono ripartito diretto verso Chieti. Giunto ad Alanno-Scafa il motore mi ha abbandonato nel mezzo di un incrocio in mezzo alla Tiburtina. Immediatamente mi ha dato una mano a spingere l'auto un signore con la carnagione un pò scura che era con l'auto dietro di me. Mi ha aiutato a portarla sul ciglio della strada, ed é stato l'unico che si é fermato per darmi una mano. Ho giocato per 10 minuti con la batteria della M0r94n-mobile, tra scintille e sbalzi di corrente sono riuscito a far ripartire l'auto. Arrivato a Chieti ho messo l'auto nelle mani di un valido esperto che me l'ha riparata in un quarto d'ora, ma fondamentalmente i ricordi di questa giornata sono 3:
- il meccanico che ha spezzato il filo ossidato della batteria;
- l'uomo straniero che mi ha aiutato a spostare l'auto dal centro della strada;
- gli stronzi che, passandomi vicino mentre ero fermo a "giocare" col cavo elettrico dell'auto, suonavano il clacson dall'altra corsia in segno di scherno. Più precisamente un camionista ed un signore a bordo di un auto d'epoca. Tanto non sanno che presto faranno la stessa fine su una strada di campagna senza rete telefonica lontano dalla civiltà verso il mezzogiorno di una calda giornata estiva... Ecco, gliel'ho tirata.
+ La notizia del giorno: «Xiguang, un elefante di quattro anni, si è disintossicato dall'eroina dopo tre anni passati in una clinica di riabilitazione ad Hainan, un'isola della Cina meridionale. Il pachiderma, guarito dalla sua dipendenza con il metadone, verrà ora trasportato nella riserva naturale di Kunming nella provinca dello Yunnan. Gli diedero da mangiare banane imbottite di eroina. Dopo la cattura dei contrabbandieri al confine tra Cina e Birmania, le forze di polizia avevano subito notato che l'animale si comportava in modo strano, storceva gli occhi e si lamentava. Immediata la diagnosi: il pachiderma era in astinenza da droga. Al centro per la protezione animali di Hainan esperti veterinari gli somministrarono la dose necessaria di metadone, cinque volte superiore a quella necessaria ad un uomo. La cura è durata fino a poche settimane fa».
+ Il commento alla notizia del giorno: Vedere un elefante che storce gli occhi dovrebbe fare davvero impressione... :\

| |


 martedì 02/09/2008: CAMPANE MOLESTE 
+ La notizia del giorno: «Lo scampanio eccessivamente rumoroso ed i rintocchi troppo frequenti hanno fatto condannare una parrocchia al risarcimento di 60.000 euro a favore di una donna che abitava a pochi metri dalla chiesa; la sentenza è stata emessa dalla sezione civile del tribunale di Chiavari. Oltre al risarcimento il giudice Pasquale Grasso ha anche obbligato la parrocchia a ridurre al minimo gli scampanii rispettando fra l'altro la legge sulle immissioni sonore facendo astenere inoltre la parrocchia dall'usare le campane sino a quando le immissioni sonore non rientreranno nei termini di legge. Vittima del "rumore da campane" e dai tantissimi rintocchi una insegnante in pensione che vive a Lavagna, nella riviera del levante ligure; la donna nel 2003 aveva intentato una causa contro la parrocchia della Madonna del Carmine e della chiesa di Santo Stefano. Come ha riportato il giudice nelle motivazioni della sentenza, oltre al danno biologico causato dagli scampanii - accertato da una consulenza tecnica richiesta dal tribunale - c'è anche il danno morale poiché la donna a causa del suono delle campane e dei rintocchi che scandiscono solitamente l'ora, non poteva invitare parenti ed amici nella propria abitazione».
+ Il commento alla notizia del giorno: In effetti abitare vicino alle campane dev'essere abbastanza difficile...

| |


 lunedì 01/09/2008: NON UNA, NON DUE, NON TRE... OTTANTADUE! 
+ La notizia del giorno: «Nella sua lunga vita ha creduto talmente tanto al matrimonio, che si è sposato ben 86 volte. Ora però, il protagonista di questa storia, un anziano nigeriano di 87 anni, sta divorziando da 82 consorti. Non si tratta della triste fine del rapporto, di incompatibilità di carattere o di tradimento; meno romanticamente si tratta di evitare una condanna a morte perché poligamo. Secondo l'agenzia locale Nan infatti, uno dei più importanti consigli islamici della Nigeria aveva lanciato un avviso di condanna a morte contro di lui, ma le autorità locali, più magnanimamente, gli avevano concesso due giorni per conformarsi alla sharia, ossia il complesso di norme religiose, giuridiche e sociali direttamente fondate sulla dottrina coranica, e che ammette al massimo solo 4 mogli. Dopo lunghe discussioni, il super marito, ha dovuto arrendersi, obbedire alle leggi e intraprendere l'iter del divorzio. Certo su 86 mogli, non sarà stato facile decidere chi lasciare in carica e chi allontanare».
+ Il commento alla notizia del giorno: Pesante mantenere 82 mogli... Davvero pesante...

| |


 MAPPA DEI VISITATORI 

Visitor Map


| Pagina precedente | E-mail | Mappa |






Meteo Italia


Ciclo lunare


Statistiche