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 PENSIERI DI APRILE 2009 

M0r94n Benvenuti nell'Archivio Blog di M0r94n.

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Avvertenza: per la corretta interpretazione di alcuni "Pensieri di M0r94n" è indispensabile utilizzare il criterio "non tutto è come appare a prima lettura".


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 giovedì 30/04/2009: STANDING OVATION 



+ Farsi centinaia di chilometri per andare ad alloggiare dentro un barcone in vacanza? Mah, idea originale e divertente, rispetto i gusti altrui però io non lo farei mai...

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 mercoledì 29/04/2009: TUTTO IL MONDO PUO' CAMBIARE 
+ Penso che molte aziende possano migliorarsi sfruttando le capacità e le conoscenze del personale che già é al suo interno. Chi é dentro un'azienda conosce i pregi ed i difetti del proprio ramo/settore, e quindi può suggerire qualche idea che magari potrebbe migliorare le condizioni lavorative dei dipendendi di quello stesso ramo, oppure i servizi offerti alla clientela da quello stesso settore. Una particolare e preziosa fonte di informazioni potrebbe arrivare dai neo-assunti dell'azienda: perché non chiedere a loro cosa ne pensano dell'ambiente che stanno imparando a conoscere? Chi più di loro può indicare gli aspetti migliorabili di un ambiente nel quale ci potrebbero essere persone un pò "spente" dopo tanti anni di servizio...
+ La notizia del giorno: «"Udimmo gli spari, ma l'orchestra continuò a suonare". La scena è evocativa del Titanic, ma fortunatamente i passeggeri della Melody non hanno vissuto lo stesso dramma. A raccontare il particolare è David Cavenagh, giornalista di un quotidiano australiano, in vacanza a bordo della nave da crociera italiana Msc Melody attaccata dai pirati al largo della Somalia. "Ascoltavamo la musica e d'improvviso udimmo una mezza dozzina di colpi. Pensammo che fossero fuochi d'artificio. Ci guardammo stupiti. Compresi i musicisti, che continuarono a suonare". Quando il concerto finì e la gente applaudì, tornarono a udirsi degli spari. "Questa volta erano raffiche di mitragliatrice", spiega Cavenagh. Arrivò una passeggera italiana gridando molto alterata: "I pirati, sono i pirati!". L'atteggiamento dei passeggeri è rimasto comunque quasi sereno. Una situazione "completamente surreale". Cavenagh riferisce uno scambio di battute a bordo: "Siamo attaccati dai pirati". "Davvero? Prendi un altro bicchiere di questo eccellente Cabernet sudafricano". Tutti i passeggeri sapevano che c'era un qualche rischio di attacco da parte dei pirati, ma si sentivano quasi immuni per via dell'alta improbabilità di un attacco del genere, idea rafforzata da tutto quanto avevano letto e sentito. Ai passeggeri era stato detto che i pirati attaccavano solo navi commerciali lente e con piccoli equipaggi. Inoltre, correva voce che i pirati avessero assicurato alle compagnie di crociera che le avrebbero lasciate in pace. I pirati erano su quattro imbarcazioni veloci e hanno sparato un centinaio di colpi. Hanno tentato di salire a bordo ma sono stati respinti dalle guardie di sicurezza israeliane e da altri membri dell'equipaggio. Una signora inglese che era a bordo per fare da guida alle escursioni "ha tirato un tavolo di plastica contro i pirati", dice Cavenagh. Grande sangue freddo del capitano dunque, Ciro Pinto, che ha detto: "Mi sono precipitato sul ponte di comando dove c'è la cassaforte con le pistole. Le ho distribuite al personale di sicurezza e ho mobilitato 50 marinai". "Siamo stati fortunati", ha affermato Cavenagh. L'unico ferito è stato l'americano John Wright, tagliato da schegge di vetro mentre una pallottola gli passava vicino alla testa».
+ Il commento alla notizia del giorno: Se fossi stato io il comandante della nave, una volta evitato il pericolo di attacco, avrei puntato anche ad affondare in qualche modo le navi dei pirati con l'ausilio di tiratori scelti precedentemente selezionati per far parte dell'equipaggio :p

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 martedì 28/04/2009: CONDIZIONATORI DEODORANTI 



+ Caro tecnico dell'impianto di condizionatori, é proprio necessario spruzzare quel ca**o di spray "deodorante" sui filtri degli apparecchi, rendendo irrespirabile l'aria che mi circondava per almeno 15 minuti?
+ La notizia del giorno: «"Ciarpame senza pudore". Così, Veronica Lario definisce l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall'articolo pubblicato ieri dalla Fondazione Farefuturo - il suo stato d'animo di fronte a ciò che hanno scritto oggi i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee. "Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire". Sul ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che "per fortuna è da tempo che c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile". La moglie del presidente del Consiglio poi aggiunge: "In Italia la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito né un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti". Veronica Lario osserva: "Qualcuno ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere". La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia, pubblicata oggi da la Repubblica, secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: "Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato"».
+ Il commento alla notizia del giorno: La signora é esplosa...

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 lunedì 27/04/2009: GESTIONE DELLE MOTO YAMAHA 
+ La perla di Elio e Le Storie Tese del giorno: «Non far cadere la moto Yamaha, perché il serbatoio si ammaha».

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 domenica 26/04/2009: GRANDE BRUNETTA! 



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 giovedì 23/04/2009: SCOMMESSE 



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 mercoledì 22/04/2009: COSI' LONTANI, COSI' VICINI 
+ Ne ho vista di gente scansa-fatiche, ma una persona come quella che sto vedendo negli ultimi tempi non mi era MAI capitata prima.
+ La notizia del giorno: «Fosse stato uno scherzo, invece è tutto vero. Il fatto è capitato durante una seduta di un consiglio comunale comasco, quindi poco al di là del confine. A un certo punto della seduta, il consigliere Luigi Bottone si lamenta dell’inefficienza dei cartelli stradali e invita i cittadini a protestare. Con sé porta fotografie e documentazione varia. Poi, la gaffe. Bottone, scrive il Giornale del Popolo citando il giornale l’Ordine di Como, a un certo punto afferma: ‘Possibile mai che al posto di indicare l’autostrada Milano-Svizzera, si indichi quella per Chieti?’. Finita? Non ancora. Infatti, il consigliere comunale, serafico, aggiunge: ‘Io è la prima volta che lo vedo’. E, tranquillamente, prosegue suggerendo ai presenti di chiedere i danni all’agenzia che ha messo la segnaletica. Insomma, che dire: la provincia di Chieti, in Abruzzo, per qualcuno è veramente dietro l’angolo…» (fonte: TicinoNews, sito di informazione svizzero).
+ La frase del giorno: «Ottìo, non so come si fa... Me la riempi tu la distinta?» (una cliente sognatrice).

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 martedì 21/04/2009: NUOVA CORRENTE DI PENSIERO? 



+ Vedere certe persone che prima si dichiarano "cittadine dell'universo" e poi si chiudono in un micromondo tutto loro, costituito solo da persone che pensano in un unico modo, mi rattrista non poco.
+ La notizia del giorno: «Il Credit Suisse indennizza altri clienti che avevano investito nei prodotti della defunta banca americana Lehman Brothers: circa 50 milioni di franchi saranno versati complessivamente a 1700 persone. La decisione, annunciata stamane, è il risultato di un accordo concluso con la Federazione romanda dei consumatori. La banca ha reso meno severi i criteri di indennizzo. Finora aveva risarcito soltanto clienti con un patrimonio non superiore ai 500.000 franchi a fine agosto 2008, di cui il 50% almeno investito in prodotti emessi dalla banca d'affari americana. La soglia è stata ora abbassata al 20%, indicano la Federazione romanda dei consumatori e il Credit Suisse in alcune note diramate. I clienti che corrispondono ai nuovi criteri saranno contattati dalla banca nei prossimi giorni».
+ La frase del giorno: «Probabilmente le assunzioni in questo locale le faranno solo basandosi sui certificati di nascita» (A.D.R.).

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 lunedì 20/04/2009: E ORA TENETEVELA! (LA SEGRETARIA) 
+ Ammiro senza sosta la copertina del nuovo disco di Morgan "Italian Songbook vol. 1", ed osservo millimetro dopo millimetro i dettagli delle immagini in essa raffigurate. E' bello scovare qualche piccolo particolare in mezzo a tanta precisione grafica (ovviamente parlo delle immagini posizionate dietro alla foto del cantante), mi sembra di osservare i dettagli di una banconota. Già, avete mai provato ad osservare bene una banconota? Una qualsiasi, non importa il taglio. Se siete amanti di disegni o grafica vi consiglio di farlo, vi farà apprezzare di più quei pezzi di carta a cui noi tutti diamo un valore economico.
+ La notizia del giorno: «E`una dipendente del Parlamento italiano una delle due persone arrestate, lo scorso 2 aprile a Lugano, con 8 chili di cocaina in valigia. Insolito sequestro, quello avvenuto il 2. Si tratta, infatti, della segretaria del gruppo parlamentare della Lega Nord a Roma. Insieme a lei, lo ricordiamo, è stato arrestato anche un uomo. Entrambi provenivano dal Brasile. Le Guardie di confine hanno scovato lo stupefacente stipato in alcune vaschette di alimenti. Non è chiaro se la droga fosse destinata al mercato ticinese, oppure se dovesse rientrare in Italia passando per lo scalo luganese, dove forse la coppia – di 40 e 50anni – sperava in controlli meno severi. In ogni caso, i due non avrebbero mai avuto alcun legame col Ticino» (fonte: Rsi, canale di informazione svizzero).

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 domenica 19/04/2009: CHI NON SALTA, MANICHINO E'! 
+ La notizia del giorno: «Per anni il rugby italiano si è chiesto come riempire gli stadi del Super 10. Ora dall'Inghilterra arriva la soluzione. 1000 bambolotti gonfiabili, con tanto di vestiti, maschere e parrucche, hanno "assistito" a Nottingham-Exeter di National One, occupando una tribuna che di solito rimane vuota. L'idea è venuta a Lee Harris, direttore della Airheads, una ditta cittadina che produce scenografie per i film e la televisione. Così, un po' per creare curiosità attorno al club, un po' per strizzare l'occhio alle tv, che di certo non amano inquadrare gli spalti vuoti, fatto sta che decine di persone hanno passato il sabato pomeriggio a gonfiare bambolotti e a mettergli addosso un vestito. Harris ha spiegato: "Vogliamo incoraggiare la gente a sostenere la nostra squadra, giocare in uno stadio che sembra pieno è meglio che giocare davanti a tribune vuote". E così, il giorno dopo, 1.305 spettatori veri si sono trovati di fronte a una tribuna insolitamente piena. I più hanno strabuzzato gli occhi e si sono fatti una risata, ma sembra che il colpo d'occhio da metà campo fosse tutto sommato realistico. Anzi, pare che qualcuno si sia accorto che quelle in fondo non fossero persone in carne e ossa solo all'intervallo, quando un vero tifoso di rugby si alza e va a prendersi una pinta di birra».
+ Il commento alla notizia del giorno: Una volta ogni tanto per scherzarci sù va bene, ma se cominciano a farlo tutti per ogni partita poi diventa una buffonata...

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 sabato 18/04/2009: CONTENIMENTI 



+ La notizia del giorno: «Un impianto per contenere le emissioni di anidride carbonica e limitare il riscaldamento del globo terrestre da costruire al largo di New York, in acque che appartengono territorialmente al New Jersey. L'ambizioso progetto - avanzato da una società immobiliare, la Scs Energy con sede a Concord, nel Massachussets - si incastra perfettamente nella questione più complessiva delle restrizioni volute da Barack Obama sulle emissioni di gas serra. Punto chiave della nuova politica ambientale americana che ha vissuto ieri un giorno decisivo, con il parere dell'Epa (l'agenzia Usa per la protezione dell'ambiente) che per la prima volta ha riconosciuto l'anidride carbonica ed altri sei gas serra come una "minaccia per la salute pubblica e per il benessere del Paese". L'impianto sarebbe in grado di catturare circa il 90% delle emissioni di anidride carbonica prodotte dalla Grande Mela per poi spingerle a 70 miglia lontano dalla costa. Il gas verrebbe quindi iniettato in una arenaria posta ad un miglio sotto l'oceano nella speranza che vi rimanga per miliardi di anni. Da tempo gli esperti sostengono che la cattura di emissioni dalle centrali elettriche sono una tecnologia cruciale per limitare i cambiamenti climatici. Tuttavia, i costi elevati del progetto e l'incertezza scientifica hanno pesato su un eventuale progresso per quanto riguarda l'utilizzo delle tecniche anche se gli effetti del riscaldamento globale cominciano a farsi sentire in tutto il mondo. Adesso la Scs Senergy sostiene non solo che è in grado di costruire l'impianto, il primo del genere al mondo, e quindi di farlo funzionare, ma anche di renderlo vantaggioso nonostante i costi che potrebbero sfiorare i 5 miliardi di dollari. Se il progetto venisse realizzato potrebbe poi essere un modello da copiare in altri Paesi. Fino ad oggi la Norvegia è il solo Paese ad aver intrapreso fattivamente un ampio progetto di stoccaggio di gas tossici nel sottosuolo di Sleipner gas field, a 155 miglia dalla costa norvegese, nel mare del Nord. Un progetto in funzione già da 13 anni, ma che smaltisce appena un quarto della quantità di anidride carbonica da inabissare sotto le acque del New Jersey. La chiave della proposta, che potrebbe essere esaminata a Washington, dove il presidente Barack Obama ha creato un team con l'incarico di valutare i piani relativi all'energia pulita, è la collocazione: un vecchio sito industriale vicino la costa di Linden, nel New Jersey, dall'altro lato di Staten Island. La produzione di energia elettrica in questo sito permetterebbe all'azienda di venderla sui mercati più cari del Paese e l'iniezione di gas sotto il suolo dell'oceano, dove la pressione lo comprimerebbe, eliminerebbe i dubbi relativi all'incertezza che un simile progetto possa essere realizzato sul terreno».
+ Il commento alla notizia del giorno: Ma... diminuire semplicemente le emissioni di anidride carbonica, noo?!?
+ Il dialogo del giorno:
Pseudo-ristoratore: «Da dove venite?».
Cliente: «Guardiagrele».
Pseudo-ristoratore: «Quanti siete?».
Cliente: «45».

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 venerdì 17/04/2009: ECCO CHE FINE HA FATTO "LA BAIA" 
+ La notizia del giorno: «Dopo la decisione della Corte di Stoccolma che ha condannato Peter Sunde, Fredrik Neij, Gottfrid Svartholm e Carl Lundström, gestori del sito The Pirate Bay ad un anno di reclusione ciascuno e ad una pesante sanzione ammontante complessivamente a 2,7 milioni di euro, sembra essersi creata una ennesima scissione tra buoni e cattivi, laddove è difficile stabilire chi siano gli uni e chi siano gli altri. I quattro responsabili del sito The Pirate Bay, di cui tre i tecnici creativi ed il quarto il loro finanziatore, hanno creato volutamente il caso "pirateria", manifestando già con il proprio nome l'intenzione di violare le regole per dimostrare che su internet le leggi devono cambiare e ciò che fino ad oggi non era legalmente possibile dovrà necessariamente diventarlo. Hanno realizzato un sito che si fonda su un'idea vecchia, quella del file sharing ed hanno anche sapientemente sfruttato l'esperienza dei loro predecessori. In origine Napster aveva commesso l'"errore" di rendere disponibili sul proprio server i materiali da condividere con gli utenti e per questo era stato condannato, ma dopo di lui gli altri sistemi di condivisione, quali Kazaa o E-mule, avevano corretto il tiro e creato dei sistemi che consentivano agli utenti di comunicare tra loro, di scambiarsi i materiali, protetti o meno, in modo che il trasferimento avvenisse da utente ad utente senza che nulla venisse copiato sui server che gestivano il peer-to-peer. In questo modo si evitava ogni contatto con i file illeciti ed i siti risultavano dei grandi motori di ricerca, indifferenti rispetto alla commissione dell'illecito che, del resto, era presentato come un fatto solo eventuale. Il sito The Pirate Bay ha utilizzato questo stesso sistema post-Napster per cui , pur proponendosi come il grimaldello di una rivoluzione intellettuale, si è posto in una condizione tale da potere evitare un'accusa di violazione di diritti d'autore. Il sito ha raggiunto i 25 milioni di navigatori, di cui oltre 3 milioni gli iscritti, ed è un ottima macchina per fare soldi, sotto forma di introiti pubblicitari e di elargizioni da parte degli utenti. Tutto questo rende The Pirate Bay un caso strano, un'ipotesi di rivoluzione in cui i rivoluzionari sfruttano il sistema per non violare le sue leggi e per trarne profitto, facendosi al tempo stessi paladini del suo cambiamento. The The Pirate Bay è stato definito da Los Angeles Times "uno dei più grandi facilitatori al mondo di download illegali" e questo non poteva passare inosservato. Il sito, utilizzando i sistemi di condivisione di tipo Bit Torrent, prevalentemente anche se non esclusivamente utilizzati per lo scambio di materiali illegali, mette in contatto direttamente gli utenti che possono trovare qualsiasi tipo di materiale e scaricarlo sulle proprie macchine. Secondo la difesa dei quattro indagati l'80% del materiale scaricato dagli utenti sarebbe legale, ma questo aspetto non è stato ritenuto provato o comunque sufficiente ad evitare la condanna. Collegandosi al sito chiunque può ricercare materiale e scaricarlo come avviene in un qualsiasi motore di ricerca quale Google, sostengono Peter Sunde, Fredrik Neij, Gottfrid Svartholm e Carl Lundström, ma i giudici svedesi non sono dello stesso avviso. La Corte ha infatti affermato che il sito The Pirate Bay è progettato allo scopo di consentire l'interscambio di files pirata. Secondo i giudici i gestori del sito sono perfettamente consapevoli del fatto che tramite il loro sistema vengono trasmesse opere che violano il diritto d'autore ed il sito ha lo scopo di facilitare detta violazione al punto da rappresentare quasi una sorta di istigazione a delinquere. Al momento il testo della sentenza è pubblicato solo in svedese, ma quello che si apprende dai primi comunicati i giudici avrebbero affermato che "i quattro indagati lavorano come un'organizzazione, sono consapevoli del fatto che usando The Pirate Bay gli utenti scambiano materiale illegale ed essi rendono più facile questa operazione assistendo gli utenti nella commissione dell'illecito". A commettere l'illecito sono gli utenti, ma il sito ha lo scopo di assisterli e facilitarli. I condannati si difendono e dichiarano di volere ricorrere in appello, ritenendo la decisione una decisione politica. Il dilemma giuridico è stabilire se il mezzo utilizzato sia di per sé neutro o sia finalizzato alla realizzazione dell'illecito. Chi vende un coltello da cucina, se pure tagliente, non può essere condannato se qualcuno lo usa per uccidere il vicino, si potrebbe dire, ma qui la situazione sembra un pò diversa. Il mezzo, ovvero il sito, non è stato considerato neutro, utilizzabile per fini leciti o illeciti, ma è stato visto come un sistema strutturato appositamente e prevalentemente, se non esclusivamente, alla commissione di un illecito, ovvero allo scambio di files che violano il diritto d'autore. Mentre con Google si trova di tutto e l'utente scegliere il comportamento da tenere, attraverso il sito The Pirate Bay si cercano prevalentemente i materiali protetti e chi lo utilizza lo utilizza a tale scopo, scopo che è anche del resto espressamente dichiarato dagli stessi creatori del sito e già evidente dal nome del dominio. The Pirate Bay era già finita nel mirino dei giudici italiani lo scorso anno, quando il Tribunale di Bergamo aveva oscurato il sito per alcuni giorni, ordinando ai provider di negarne l'accesso ai sensi dell'art. 14, comma 3 del decreto legislativo che ha recepito la direttiva sul commercio elettronico. Il provvedimento fu impugnato ed il Tribunale del riesame decretò la riapertura del sito ma per motivi procedurali più che sostanziali. Si discusse, infatti, dell'utilizzabilità dello strumento del sequestro preventivo per oscurare un sito i cui dati, oltretutto, si trovavano in Svezia e si discusse di vizi di giurisdizione ma ben poco si disse nel merito. Anche in Italia, dopo il discusso Decreto Urbani, esiste una norma penale piuttosto severa, l'art. 171-ter L.A. in base al quale "è punito con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da Euro 2.582 a Euro 15.493 chiunque, in violazione dell'art. 16 a fini di lucro comunica al pubblico immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere un'opera dell'ingegno protetta dal diritto d'autore o parte di essa". Oltre alla legge ci sono anche gli autori che realizzano opere e che vogliono essere remunerati per questo. Tentare di non pagare i diritti sbandierando la libertà di espressione in rete appare eccessivo ed in questo The Pirate Bay è per certi vesti anacronistico e molto meno rivoluzionario dei suoi predecessori. Napster è stato un vero rivoluzionario e, pur perdendo legalmente, ha segnato un passo importante, così come lo hanno fatto gli altri che lo hanno seguito. E' grazie a questi sistemi pionieri che si è iniziato a cambiare mentalità, le case discografiche hanno cominciato ad adeguarsi, il prezzo della musica si è abbassato ed oggi si possono ascoltare brani e vedere film a condizioni molto più vantaggiose rispetto al passato. La strada giusta da seguire è questa, mentre pensare di saccheggiare il supermercato è inammissibile».
+ Il commento alla notizia del giorno:

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 giovedì 16/04/2009: IL DUBBIO DI ANCELOTTI... 



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 martedì 14/04/2009: QUELLO CHE NON AVEVAMO ANCORA VISTO 



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 venerdì 10/04/2009: CHE GIORNATA... 
+ Condoglianze F.A., ti siamo vicini.
+ Mi ha fatto piacere rivedere una persona di L'Aquila in buone condizioni. Nei suoi occhi ed in quelli della moglie si vede ancora il terrore vissuto sulla propria pelle, ma almeno c'é un minimo di serenità per essere consapevoli di aver scampato un grosso pericolo.
+ La prima notizia del giorno: «Dopo i funerali di Stato delle vittime del terremoto in Abruzzo, questa mattina all'Aquila, il premier Silvio Berlusconi ha parlato di "una giornata toccante, lancinante, che non ci dimenticheremo più". E conferma che lo Stato non lascerà soli i cittadini colpiti dal sisma: "Mi è stato chiesto da tutti di non lasciarli soli. E io l'ho promesso davanti alle bare: il governo assume su di se la responsabilità di assistere chi è stato colpito". Intanto, con il ritrovamento in serata del corpo di un uomo da una palazzina di via XX Settembre, all'Aquila, sale a 290 il numero delle vittime finora accertate.
- Quarantamila sfollati, Berlusconi: "Le mie case a disposizione". Il premier ha anche detto che gli sfollati sono quasi 39.500: 24.138 sono nelle tende; 15.350 sulla costa in 139 hotel ed in 1.680 abitazioni private. Per quanto riguarda i soccorritori, sono in totale 12.131.
- E il premier ha detto anche "c'è una generosa offerta di case da parte di tutti i cittadini italiani" e che "anche io farò la mia parte mettendo a disposizione alcune delle mie case". Il susseguirsi delle scosse, però, "è preoccupante", ha proseguito il premier, che ha ricordato come dal 6 aprile ad oggi si sono registrate nell'area colpita dal terremoto "806 scosse, 9 delle quali di magnitudo tra 4 e 5 della scala Richter. Solo ieri le scosse sono state 186". La terra ha continuato a tremare anche oggi: alle 17.46 un'altra scossa, di magnitudo 3,3 della scala Richter, è stata registrata con epicentro nella zona compresa fra L'Aquila, Lucoli e Tornimparte.
- Crollate le case costruite senza criteri antisismici. "Tutte le case che sono venute giù, anche quelle non antiche, erano costruite senza criteri antisismici", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "Anche le case costruite negli anni `70 e '80 sono venute giù. Erano fatte con cementi che non si usano più, con ferri che non si usano più, senza meccanismi di aderenza e legate alle tecnologie di allora". Per quanto riguarda la ricostruzione delle singole case, "se ci saranno i privati i tempi saranno solo di mesi. La costruzione parcellizzata dovrebbe essere un sistema veloce perché ho avuto l'idea di mettere una data di inizio e una data finale. Ai paesi esteri forniremo una lista di beni culturali o di edifici pubblici da ricostruire. Ciascun Paese, in base alle proprie disponibilità, potrà adottare l'opera di ricostruzione che preferisce".
- Sciacallaggio, via ai processi per direttissima. Infine, Berlusconi ha detto che nel tardo pomeriggio si sarebbe svolto presso la scuola della Guardia di Finanza di L'Aquila il processo per direttissima contro le 4 persone, due uomini e due donne, arrestate questa mattina con l'accusa di sciacallaggio. Il premier ha poi spiegato che da oggi per contrastare il fenomeno sono operativi 700 uomini delle forze armate, 100 dei quali impiegati per la logistica.
- La Procura dell'Aquila: "Confermata l'apertura di un'inchiesta". L'inchiesta è aperta e ci sono i fascicoli, ma per ora nei confronti di ignoti, sui danni causati dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo. A confermarlo è il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, che non ha però voluto precisare le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti aquilani. Tra le ipotesi più accreditate, tuttavia, c'è quella che un filone dell'inchiesta possa riguardare le modalità costruttive degli edifici che hanno subito danni a cominciare dai materiali utilizzati e dalle procedure seguite. Rossigni ha affermato di voler sapere chi ha costruito utilizzando la "sabbia del mare". Oltre ad eseguire una perizia sulle macerie, si provvederà ad acquisire la documentazione relativa agli appalti e all'esecuzione dei lavori.
- Nella tarda mattinata si erano conclusi i funerali di Stato di gran parte delle 289 vittime del terremoto. La funzione era stata concelebrata dal segretario di stato Vaticano Tarcisio Bertone. Erano presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Renato Schifani e quello della Camera Gianfranco Fini. Oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, numerosi ministri, numerosi esponenti di maggioranza e opposizione, oltre che i rappresentanti di tutti i comuni abruzzesi.
- Al termine della celebrazione delle esequie secondo il rito cattolico, i funerali in memoria delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo si sono conclusi con una preghiera recitata da un Imam in memoria dei defunti di religione islamica».
+ La seconda notizia del giorno: «"Per Chieti non c'é il rischio di un sisma distruttivo". A dirlo è stato il prof Antonio Moretti, una delle figure più autorevoli della geologia, durante la trasmissione "Radio anch'io" di Radio1 andata in onda questa mattina. Il professore che attualmente vive dentro la facoltà di scienze dopo l'abbandono della sua casa di Arischia, è intervenuto in trasmissione per spiegare il fenomeno sismico nell'aquilano e i suoi risvolti futuri. Secondo il professore, la città di Chieti e le altre località collinari e costiere della regione giacciono sopra un pacco consistente di depositi argillosi alluvionali che attenuano le onde sismiche quindi non ci possono essere terremoti distruttivi come quello di L'Aquila».
Ascolta quì l'intervento del professor Moretti.
+ Il commento alla seconda notizia del giorno: Pur essendo una notizia positiva per me ed i miei concittadini, vorrei però ricordare che si parla dell'epicentro di un eventuale terremoto. Quindi l'eco delle scosse delle zone dell'Appennino continueremo sempre e comunque a sentirle...

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 giovedì 09/04/2009: NON ERA UN BACIO?!? 





+ La notizia del giorno: «E' stato prima grandissimo idolo dei tifosi del Milan, poi un giocatore accusato di essersi comportato da traditore, ed oggi che veste nuovamente la casacca rossonera sta faticando molto per tornare ai sui livelli. Andriy Shevchenko a distanza di molto tempo è tornato a parlare del suo famoso trasferimento al Chelsea ed ha ammesso i reali motivi che l'hanno spinto a lasciare il Milan per trasferirsi a Londra.
L'addio e il ritorno al Milan: quale stato l'errore più grande? "Nessun errore. Nella vita tutto non può essere perfetto. Ho pensato al bene della famiglia, non alla mia carriera. Poi è successo quello che è successo, anche con tanti infortuni. Sono cose che fanno parte della vita".
Non era forse meglio dire 'voglio cambiare per fare una nuova esperienza'? "Nel mio caso è diverso, ho cercato di spiegare che dopo il Milan era difficile pensare di lasciare la squadra, ma ho pensato alla famiglia, ai miei figli. La mia famiglia è rimasta a Londra, era programmata così ed è andata cosi".
Perché il calcio inglese è superiore a quello italiano? "Ho già parlato di questa cosa, penso che il calcio inglese è un po'diverso, ha più ritmo. Poi, ci sono soldi, investono sui giocatori,che adesso sono in piena forma. Questo è molto importante. Ci sono grandi campioni che hanno da 22 a 30 anni".
Il famoso bacio alla maglia del Chelsea al tuo primo gol in Inghilterra: "Ho detto altre volte che ho cercato di tirarla su, ma mi è riuscito male. Mi sono fermato e mi si è attaccata alla faccia".
I due anni al Chelsea: "Per me sono stati importanti, soprattutto per uscire da un periodo difficile, dopo il mondiale ero troppo stanco, infortunato. Forse non dovevo giocare, ma non potevo mancare. Il calcio in Inghilterra è bello, ho visto la differenza, soprattutto nella cultura, c'è meno pressione negli stadi, da parte dei tifosi, ma non mediatico. Una persona famosa non vive bene a livello mediatico, ti seguono tanto, ci sono tanti paparazzi, i giornali che fanno dei pettegolezzi".
Mourinho, l'hai avuto al Chelsea: quale è il suo segreto, nessuno ne parla male: "Penso perché parla chiaramente con un calciatore, dice esattamente le cose come stanno, quello che pensa. Tanti calciatori apprezzano questo. Preferisco non parlare del mio rapporto con lui. Mi diceva come stavano le cose ed ho tanto rispetto per lui, come allenatore e come uomo".
Il rapporto con la stampa d Mourinho in Inghilterra: "Ha avuto un rapporto diverso, gli mettevano tanta pressione. Lì, provocano tanto".
Macheda: un altro esempio di un giovane che emerge in un altro paese: "Anche l'Inghilterra ha superato gli italiani nel trovare i talenti. Per uno giovane ci sono tante possibilità in più per giocare, anche nei campionati delle riserve, che è un ottimo campionato. E una grande esperienza per loro. Lui ha dimostrato di essere un talento importante"».

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 mercoledì 08/04/2009: C'E' ANCHE CHI SE LE CERCA 
+ La notizia del giorno: «Un abuso edilizio che non tiene conto neanche delle norme antisismiche rischia di essere temporaneamente giustificato da irregolarità procedurali dell'amministrazione. È questa la conclusione della sentenza n. 15235/09 della terza sezione penale della Cassazione. I giudici di piazza Cavour si sono trovati alle prese con un privato che, con una semplice Dia, non si era limitato a effettuare semplici lavori di ristrutturazione, ma aveva completamente ricostruito l'immobile. La Dia autorizzava in particolare a "interventi di cuci-scuci della muratura al fine di recupero della muratura esistente anche con inclusione di parti cementizie quali pilastri in cemento armato e sostituzione dei solai di legno con solai in latero cemento innervati in apposita cordonatura oppure in travi entrambi in cemento armato". Questi i chiari limiti del provvedimento di autorizzazione. Il privato, invece, non rispettando nemmeno i principi basilari della normativa antisismica (poi sanata con altra Dia), aveva letteralmente demolito la vecchia abitazione per erigerne altra con caratteristiche assolutamente diverse. La Corte di appello, quindi, aveva provveduto a irrogare la sanzione penale prevista dall'articolo 44 del Dpr 380/01. Il cittadino, tuttavia, aveva impugnato il provvedimento rilevando il ritardo della notifica dell'atto di citazione per l'udienza. Al privato l'invio del provvedimento (in mancanza di una pagina) era stato fatto una seconda volta in data 19 novembre con l'udienza fissata per il 17 gennaio 2008. Veniva così a essere superato, seppure di poco, il termine di sessanta giorni tra notifica e comparizione previsto dall'articolo 552, comma 3 del Cpp. In sostanza quindi per la tardiva notifica di un decreto di comparizione eccepita dal privato e accolta dalla Cassazione si è finito per mantenere in piedi una costruzione assolutamente abusiva ed evidentemente pericolosa».
+ Il commento alla notizia del giorno: Peggio per il proprietario. Spero piuttosto che tale sua superficialità venga annotata in qualche documentazione catastale, perché così se mai un terremoto gli dovesse buttar giù tutto l'edificio NON potrà chiedere alcun intervento/aiuto/sostegno dallo Stato.

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 martedì 07/04/2009: PER DISTRARSI UN PO' 



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 lunedì 06/04/2009: EMERGENZA TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA 



+ Ho pensato talmente tante cose durante quei 25 interminabili secondi di terremoto alle 3:32 di stanotte che non basterebbe l'intero blog per raccontare tutto ciò che mi é passato per la mente. Choc a parte, sono vicino (purtroppo solo virtualmente) agli amici aquilani durante il dramma che stanno vivendo in queste ore, e prego per loro.
Se volete saperne di più riguardo il terremoto che ha colpito la provincia di L'Aquila, vi linko i siti ai quali sono costantemente collegato:
- link 01
- link 02
- link 03
- link 04
+ La sintesi del giorno: «Il terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter ha colpito la zona intorno a L'Aquila alle 3:32. Almeno 26 i Comuni interessati. Castelnuovo descritto come un ammasso di macerie. Onna rasa al suolo. Tra le vittime parecchi bambini. Oltre 1.500 i feriti. Nel Capoluogo abruzzese ha ceduto la Casa dello studente: da sotto le macerie 6 ragazzi sono stati estratti vivi 15 ore dopo il sisma. Polemica sull'ospedale di L'Aquila, reso inagibile dal terremoto: trasferiti tutti i ricoverati. Bertolaso: "La peggiore tragedia dall'inzio del millennio". Proclamato lo stato d'emergenza. Continuano intanto le scosse di assestamento. Il presidente della Provincia dell'Aquila attacca il sottosegretario alla Protezione civile: "L'allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato". Berlusconi, oggi in Abruzzo, ha dichiarato: "Non era possibile prevedere il terremoto". Sedici-ventimila posti letto per gli sfollati. La scossa é stata avvertita con forza anche in tutto l'Abruzzo e nel resto del Centro Italia. In arrivo uomini e mezzi da tutta la Penisola: aiuti dalle altre regioni ma anche dall'estero. La preoccupazione di Napolitano ("Solidarietà mondiale ci conforta"), la preghiera del Papa per i bambini morti».
+ La notizia del giorno: «La Rete Sismica Nazionale dell'INGV ha registrato un terremoto di Magnitudo 5.8 (Magnitudo Richter) (6.2 Mw = magnitudo momento) nella zona dell'Aquilano, il 6 Aprile 2009 alle 3:32 (ora italiana). Le coordinate epicentrali risultano: Lat. 42.33N e Long. 13.33E. La profondità dell'ipocentro è pari a 8.8 km. Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica). Lo comunica l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4:37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Tutte queste scosse sono avvenute a profondità crostali (entro i 10-12 km), tipiche dei terremoti dell'Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale. Tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV hanno rilevato chiaramente le onde sismiche generate dalla scossa principale. La zona è stata oggetto di una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dal mese di gennaio 2009, con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all'evento di magnitudo 4.0 avvenuto il 30 marzo scorso. Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili.
La zona interessata è stata sede in passato di forti terremoti. In particolare, l'attività di questi giorni si colloca tra la terminazione meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (Int. MCS del X grado MCS, pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata "Ovindoli-Piani di Pezza". Si ricorda che i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria della classificazione sismica del territorio nazionale. Negli ultimi anni la zona non è stata interessata da forti terremoti. Subito dopo il manifestarsi dell'evento l'Istituto si è mobilitato inviando nell'area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori. Secondo una prima stima il terremoto avrebbe lesionati tra i 10 e i 15mila edifici, le famiglie sfollate potrebbero essere 45mila. Gli scenari parlano di 'numerose vittime, molti feriti e parecchie case crollate'. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in partenza per L'Aquila. L'Ospedale 'San Salvatore' dell'Aquila ha subito diversi danni e lesioni. Le forze dell'ordine starebbero valutando una possibile evacuazione, anche parziale. Gravi danni anche nelle frazioni cittadine e in numerosi centri minori. Per verifiche e controlli sui viadotti è stato chiuso il tratto autostradale della Roma-L'Aquila (A24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni. Il bilancio delle vittime e dei danni del terremoto che ha colpito la provincia dell'Aquila pare destinato a salire» (fonte: Ingegneri.info).

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 domenica 05/04/2009: RESET 



+ Credevo di star conquistando lentamente il mondo, speravo di riuscire a costruire bene la maggior parte dei miei piani, ero convinto di agire spesso nel migliore dei modi. Nel giro di 20 minuti mi é venuto il sospetto di aver sbagliato tanto, troppo. Ho bisogno di riflettere, sperando che sia soltanto un momento nero e non l'inizio di una ennesima ricostruzione.
+ La notizia del giorno: «Adriano potrebbe tornare a Milano domani, forse martedì. Condizionale sempre d’obbligo, visto che si tratta di lui e che l’Inter, ancora ieri sera, non aveva avuto ancora alcun tipo di comunicazione in questo senso. Però queste sono le sensazioni che si possono ricavare dai (pochi) contatti telefonici che il brasiliano ha avuto con le persone che gli sono più vicine, in Brasile e in Italia. Di sicuro si sa che Adriano è ancora a Rio de Janeiro. Non era scomparso, né si era cacciato in qualche guaio: aveva scelto la soluzione per lui spesso più comoda, quella di «staccare» per un po’ da tutto e da tutti, compresi parenti (da cui la preoccupazione di sua mamma Rosilda, che per un po’ non è riuscita a contattarlo) e il suo procuratore. Gilmar Rinaldi, che vive a San Paolo, ancora ieri sera ha confessato al d.t. Branca di non essere riuscito ad avere contatti con il ragazzo: lasciando così intendere che non sono semplici voci quelle che parlano di un forse irreversibile sfilacciamento del loro rapporto, perlomeno quello professionale. Adriano a Rio ha un suo appartamento indipendente rispetto a quello dove vive la sua famiglia ed è facile immaginare che si sia rifugiato lì, dietro il silenzio di un cellulare a volte spento e a volte lasciato squillare a vuoto. A seconda dei numeri apparsi sul display, però: perché a qualcuno dei suoi amici alla fine il centravanti ha risposto, preferendo però sorvolare o quasi sulla sua scelta di rinviare il rientro in Italia. Una decisione nata dalla sua (da tempo) irreversibile fragilità, mescolata ad un pessimismo che si impadronisce di lui con fin troppa facilità. Adriano, da più di due anni impegnato in una battaglia anzitutto con se stesso per rialzare la testa e tornare quello di un tempo, ancora una volta si è sentito improvvisamente come senza forze e senza motivazioni. Psicologicamente a terra. Depresso e sconfitto al punto — ma era già successo in passato — di arrivare a meditare addirittura un addio al calcio. La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo (per la panchina di Manchester, il gelo dell’Inter sul fronte rinnovo-contratto, il ritrovarsi unico capro espiatorio per un festino hard appena atterrato in Brasile) è stata la delusione Seleçao, testimoniata a fine gara dallo stesso Julio Cesar: Dunga non ha regalato a Adriano neanche pochi minuti di gioco, neanche sul 3-0, e vedere dalla panchina il trionfo del suo rivale Luis Fabiano è stato il colpo di grazia. Quello che lo ha mandato di nuovo in tilt e lo ha portato a rifiutare la realtà di un ritorno nei tempi previsti in Italia: che a questo punto, ora che il temporale interiore è diventato tempesta globale, non gli sarà di sicuro più comodo».

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 sabato 04/04/2009: E' COSI' 



+ Una sana giornata dedicata all'ozio. Finalmente.
+ La notizia del giorno: «L'impiegato pubblico che non fornisce tempestivamente documenti al cittadino è imputabile per rifiuto di atti d'ufficio. A puntualizzare il principio la Corte di cassazione con la sentenza n. 14466/09. I Supremi giudici si sono trovati alle prese con una vicenda che vedeva protagonista un cittadino siciliano che, in merito a un terreno per il quale era stata chiesta l'espropriazione, non era venuto a conoscenza di un atto di cessione dell'area da parte della Regione a un Comune per la realizzazione di un parcheggio. Ora alla luce di quanto chiarito la sanzione prevista dall'articolo 328 del codice penale potrebbe sembrare sproporzionata. I giudici di piazza Cavour, tuttavia, hanno specificato che la fattispecie ricorre pienamente perchè se da una parte il cittadino aveva avuto cognizione della possibile espropriazione, quest'ultimo di fronte a un nuovo e diverso provvedimento sull'area poteva tutelarsi in modo diverso. Ad esempio intraprendendo nuove iniziative legali per ottenere il risarcimento dei danni, oppure accedendo alla retrocessione o anche rinunciando in via definitiva a ogni azione. Conclude la sentenza che poi l'impiegato pubblico, proprio per il ruolo tecnico a lui attribuito (visto che aveva partecipato attivamente al progetto di sistemazione definitiva dell'area a parcheggio) fosse tenuto a trasmettere tempestivamente i documenti. Infatti l'azione tipica del delitto previsto dall'articolo 328 del Codice penale è integrata "dal mancato compimento di un atto ufficiale da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, ovvero dalla mancata esposizione delle ragioni del ritardo, entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi ha interesse, con la conseguenza che il reato, omissivo proprio a consumazione istantanea, si intende perfezionato con la scadenza del predetto termine"».

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 venerdì 03/04/2009: VADA VIA 



+ Nel corso della bella serata organizzata dal neo-dottor L.B., sono spuntati fuori tanti ricordi della gioventù partendo dall'orologio che portava al polso il buon Da., il mitico Casio WR che sognavo di avere da bambino. Gare di mountain bike, sgommate di 180° e 360° fatte a bordo della mia bicicletta da cross senza usare i freni (modestamente ero un artista delle 2 ruote), la moda dei braccialetti rigidi che si adattavano se si battevano sul polso, i Pop Swatch e qualche altro ricordo non citato dalle tante catene di Sant'Antonio che girano sul web riguardanti gli anni '80. Dopo anni di totale assenza di volontà di ripensare ai tempi andati, stasera ho ricordato con un pò di piacere quelle cose che (per fortuna o sfortuna) non ci sono più.
+ La prima notizia del giorno: «In attesa di capirne le motivazioni, la certezza è che Adriano colleziona l’ennesimo rientro ritardato da Rio de Janeiro. Al momento nemmeno si conoscono i programmi dell’attaccante carioca, che si trova ancora in Brasile e che quindi difficilmente raggiungerà Milano prima di domani. E’ stata la madre a lanciare l’allarme nella serata italiana di ieri: "Gilmar, Adri non è partito". Così, il procuratore del ragazzo, Gilmar Rinaldi appunto, ha immediatamente avvisato il d.t. nerazzurro Marco Branca, che a sua volta ha messo al corrente società e José Mourinho. Clima piuttosto teso e seccato in Pinetina. "Io e l’Inter ancora insieme? Non so, devo riflettere", aveva detto nei giorni scorsi ai media di casa. Contratto in scadenza nel 2010, la tentazione di arrivare a fine rapporto per poi scegliere la soluzione economicamente e tecnicamente più vantaggiosa, un’eventuale strategia di rottura che però rischia di portare a un braccio di ferro molto rischioso in prospettiva Sud Africa 2010. Di fronte a una scarsa "collaborazione" a livello di altre destinazioni (ed è molto difficile che Palazzo Durini "spiani" la strada al Milan), l’Inter potrebbe anche impuntarsi, trattenere il ragazzo e rendergli di fatto piuttosto tortuoso l’avvicinamento al mondiale africano. Probabile che nelle prossime ore lo stesso Gilmar Rinaldi venga a Milano per chiarire forse definitivamente una situazione che sembra ormai giunta ai titoli di coda. Intanto, appare scontata una multa salatissima per Adriano, che salterà naturalmente la trasferta di Udine. E non solo...».
+ La seconda notizia del giorno: «Buckingham Palace vuole scrivere la parola fine sul clamore suscitato dal rimbrotto di Elisabetta II a Silvio Berlusconi. Il Palazzo Reale ha fatto sapere che la Regina non si è sentita "offesa" dal premier italiano, che al termine della tradizionale "foto di famiglia" del G20, dopo il ricevimento nella residenza londinese dei monarchi, per attirare l'attenzione di Barack Obama, ne aveva urlato il nome. Secondo Buckingham Palace, la "bacchettata" della regina era scherzosa e la regina non era affatto infastidita dall'irritualità del Cavaliere: "Era rumoroso e divertente, nessuna gaffe nè offesa". Il clima, ha aggiunta una portavoce di Buckingham Palace, era "amichevole e caloroso" e tutti quelli che vi hanno partecipato erano a proprio agio».
+ La frase del giorno: «Trovati un posto e vatti a sedere» (L.B.).

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 giovedì 02/04/2009: REGOLE E RITUALI DA MEDIOEVO 





+ La notizia del giorno: «Appena eletto nuovo presidente dell'Aia, Marcello Nicchi aveva garantito che presto gli arbitri, almeno in situazioni particolari, avrebbero avuto libertà di parola. Ora però, con una circolare diffusa da ieri sul sito dell'Associazione Italiana arbitri, Nicchi sottolinea che agli arbitri è vietato fare dichiarazioni che non siano state preventivamente autorizzate, anche attraverso Internet come nei casi di Facebook o dei blog, e che è vietato ai direttori di gara partecipare a gruppi di discussione. "Agli arbitri - è scritto nella circolare - è fatto divieto di fare dichiarazioni in luogo pubblico anche a mezzo email, propri siti internet, e di partecipare a gruppi di discussione (come quelli di ultima generazione sul genere Facebook), mailing list, forum, blog o simili". Nicchi ha anche precisato che verrà deferito alla Procura arbitrale chi violerà queste disposizioni. L'ultimo caso del genere è quello di Gianluca Paparesta, arbitro collocato fuori dagli organici per motivi tecnici, che sul suo blog ha continuato a riportare i testi di intercettazioni risalenti all'epoca di Calciopoli. Comunque la circolare "regole per la riservatezza e la comunicazione istituzionale" di Nicchi fa riferimento in particolare "ai giovani, più portati a ricorrere ai mezzi di comunicazione informatica"».
+ Il commento alla notizia del giorno: Freeeghete, allora io sarei stato radiato all'istante! :)

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 mercoledì 01/04/2009: SARA' QUEL CASSARA'? 
+ La notizia del giorno: «Andrea Cassarà, medaglia d'oro nel fioretto a squadre e bronzo individuale all'Olimpiade di Atene 2004 sarà processato per atti osceni davanti al tribunale di Cremona. E' accusato di essersi masturbato davanti a una signora da lui fermata per avere informazioni. Il fatto risale al pomeriggio del 30 agosto 2007, in via dell'Annona, nella zona dello stadio di calcio Zini. Secondo il racconto della donna, un uomo, in seguito riconosciuto proprio in Cassarà, l'avrebbe fermata a bordo di un auto per chiedere informazioni su come raggiungere l'autostrada, e subito dopo si sarebbe "abbassato i pantaloni iniziando a masturbarsi", come è scritto nel capo di imputazione. La donna, che era in bicicletta, si è messa a urlare, provocando la fuga e riuscendo a prendere il numero di targa mentre la vettura si allontanava. Da qui sono partite le indagini dei poliziotti. Cassarà, 25 anni, nato a Passirano (Brescia) e tesserato per la società Cs Carabinieri, aveva noleggiato l'auto dal 27 ottobre 2006 presso la società Autoingros. Circa un mese dopo, la donna è stata chiamata in questura per il riconoscimento. Tra i sei volti di giovani più o meno dell'età del campione e con i capelli scuri, Cassarà era quello nella foto numero 6. La vittima lo ha riconosciuto "con certezza assoluta", è scritto sul verbale. Il procuratore della Repubblica, Roberto di Martino, ha firmato il decreto di citazione diretta a giudizio del campione, che verrà processato l'8 aprile. "Valuteremo se costituirci parte civile", dice l'avvocato Michela Soldi, legale della donna, che con la denuncia presentata in questura ha messo nei guai il fiorettista bresciano. La carriera di Cassarà comincia agli europei 2002 quando, a soli 18 anni, vince il titolo europeo di fioretto individuale e a squadre. Nel 2004 ad Atene sale sul gradino più alto del podio nel torneo di fioretto a squadre. Nel 2006 vince la coppa del mondo di fioretto e il 5 luglio 2008, a Kiev, si laurea campione europeo individuale di fioretto. Prima dei Giochi di Pechino scoppia il caso doping di Baldini e Cassarà, in partenza per le vacanze in Canada, viene dirottato tra le polemiche in Cina dove la sua avventura olimpica si ferma ai quarti di finale».
+ Il commento alla notizia del giorno: Che accusa pesante! Ma la cosa peggiore é che, se la situazione fosse davvero questa, sembrerebbe già spacciato.

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